Annunzia Fumagalli: opere pittoriche 1995-98

Danilo Tomassetti: poesie 1995-98 e testo.

 

                             IL MARE NEL BOSCO

 

edito da  L’arca dei Folli” e

                                                “Cantina dell’Arte di Ripatransone”.

                                                                     Marzo 1998

 

Questo libro è stato finanziato dalle aziende: F.E.B.A di Montegiorgio;

Cantina dei Colli di Ripa

                 

 

 

                           IL mare nel Bosco

 

  


Il mare nel bosco

avanza le sue acque,

tra il noce e il querceto,

tra i miei pensieri paurosi,

tra le radici scomposte;

tra i passi che affogano

non mia la danza dei gabbiani

che sfiorano le onde;

nel sole e nella nube,

nella luce del giorno,

io sogno la notte

dove la mia nave è ramo

e l’onda mangia le mani tese,

sartiame battuto da tempesta;

io sogno la notte

delle acque limacciose,

bufera tra erose cortecce,

spumeggianti come la mia corsa

mai ferma ad aspettare, sulla riva,

le ombre della sera.

                                       

 

Questa poesia è ricerca iniziata dialogando con il prof. Libero Bonesso, scienziato, medico e filosofo. Nella sua medicina, l’omeopatia, tra i primi del mondo, ma schivo ad ogni onore, che non sia quello di salvare una vita o un’anima.

La sua scienza curò il corpo ma fu con l’energia della sua filosofia a chiarire l’oscurità del male, che dolce rendeva il mio sangue perché l’animo era nave, in tempesta, che non sapevo governare.

“Il mare nel bosco” è la poesia di quest’incontro.


 

 Il mare nel bosco non è solo immagine poetica ma racconto d’una ricerca che non ha una storia lineare, non pensata, razionalizzata, programmata. Una notte avevo sognato un bosco tra acque burrascose, giorni dopo sulla spiaggia, un albero affondava le sue radici nella rena e il mare n’accarezzava la bruna corteccia.

Dopo due anni il mio sogno è filare di viti fiorite, in acque cristalline. Le poesie di questa raccolta sono il vissuto di questi anni, vissuto che non può essere scisso dalla storia della pittura di Annunzia, perché come ha scritto per il nostro precedente libro-catalogo il giornalista della RAI, Augusto Giordano: 

 

E’ un felicissimo connubio spirituale, artistico e reale quello tra la pittrice annunzia Fumagalli e il poeta Danilo Tomassetti, che si riserva nel bel libro ”Sulle orme di Pan” e ne fa un’opera armonica, suggestiva. Attraverso le liriche dense di umori e sinuose immagini femminili gli autori evocano un mondo remoto, vissuto nell’immaginario di ognuno come primitivo, forse ideale, ma consono alla natura umana concepita senza pregiudizi. Una natura che comprendeva nella bellezza le forme del corpo, che viveva spesso l’istinto senza brutalità, che trovava nell’amore l’armonia, la fonte della gioia e di sano piacere. Gli splendidi nudi ad olio e a carboncino di Annunzia Fumagalli rivelano donne sensuali, immerse nell’amore con candore, senza volgarità, quasi in attesa di un rito che ne sancisca la femminilità e accanto alle immagini, ripercorrendo il mito di Pan, le poesie di Tomassetti si giungano all’estasi e, dopo il violento canto dell’istinto, tacciano per la vergogna imposta da Eros, quella vergogna che ci ha reso ipocriti, e che traduce i nostri naturali impulsi negli istinti peggiori. Da giornalista Cattolico auguro a questi artisti tanta fortuna, affinché contribuiscono a rivolgere le menti all’amore, che non può che portare al Bene, quando è sano.

 

Sulle Orme di Pan era libro sull’istinto, ma era pensato, organizzato. Il Mare nel bosco sono storie poetiche d’incontro d’uomini e donne che hanno segnato il nostro cammino. Sentieri serpenti ad incrociarsi su colli che non conosciamo, tra effluvi dei prati o nelle periferie bruciate d’ogni umanità, nella sofferenza e nella tristezza.  Eppure non viene meno mai la parola che accarezza la speranza, la parola che spezza il buio della paura.

Un volo nella libertà d’espressione, acque che bagnano cortecce assetate di conoscenza che non ha limite, frontiere o confini che possono dirgli questo è il tuo mondo, queste sono le regole del gioco. 

Conoscenza che non ha paura di scoprire in noi la belva o l’asceta, perché noi siamo acque senza contenitore, acque dove si sciolgono i mille sali, patrimonio di geni e cultura e quell’energia dell’universo di cui nulla si conosce se non lo stupore e meraviglia dei nostri sensi alla grandezza dei suoi misteri.

L’incertezza dell’incontro, il navigare nella foresta degli uomini, a vista, senza strumenti che vengono a dirci, quella luce è un faro e l’altro bagliore d’uno scoglio; fa noi malati delle sicurezze, navigatori dei porti delle certezze, che ogni volta cambiano nome e sembra a noi d’essere rivoluzionario e moderno, nell’accettare questa o l’altra convinzione, questa o l’altra dottrina, evitando la tempesta, non affrontando i flutti, nella speranza che l’onda non ci strappi mai gli ormeggi per trascinarci nelle oscure strade che portano a conoscere grandezza e miseria della nostra condizione d’uomini.

Questo libro è l’indagine, un ritratto di parole e d’immagine visive, di questo vagabondare, senza paure e con l’entusiasmo della conoscenza che si fa affetto, amore, gioia della vita. Raro dono, unico che non ha prezzo e catene.

 

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