L'Arca dei Folli
Associazione Culturale
Presentazione Statuto e Manifesto
Torre di Palme 20 Maggio 2001
Palazzetto dei Priori
Articolo Tavolo Presidenza:
Maria Teresa Berdini, Danilo Tomassetti, Silvana Scaramucci
Allestimento e Mostra
Opere Annunzia Fumagalli opere Antonella Spinelli
sculture Nazzareno Tomassetti opere Fumagalli Tomassetti
Opere Luigina Girolami Girolami Camerini Fumagalli Spinelli
con le pittrici la Cantante Elisabetta Citterio
A voi virtuali navigatori dell'Arte,
inviamo una nuvola di parole, immagini, un cammino nei sentieri oscuri e
soleggiati, dell'Arte quale non vuole essere testimonianza del mercato,della
precarietà dell'idea, spesso ipotesi senza vera conoscenza, becero
intellettualismo che si compiace della propria capacità di pensiero, ma alla
fine si riduce ad un linguaggio senza significato, inerte ed assente a colui che
dovresti illuminare la via. Immagine che è un falso simulacro, senza
ragione d'essere se non la stessa immagine ripetuta e vista sulla strada, allora
a che servono i contenitori d'Arte, ad astrarre dalla realtà un frammento e
porla al pubblico dominio e proclamare sé lo scopritore di una
conoscenza. L'artista dell'Arca dei folli si declama estraneo al virulente mondo
assente, la ricerca è sofferenza estranea alle elucubrazione mentali di
critici, quali usano linguaggio estraneo alla verità; per creare un
codice inesistente di cui loro sono unici sacerdoti, investiti d'un potere quale
ha cancellato l'Arte.
Se l'opera nasce solo per essere musealizzata, in scatole fredde e senz'anima,
allora questi edifici che contengono spoglie, siano cimiteri da obliare. L'Arte
non è anima dei pochi sacerdoti sapienti, sette estranee,
che depauperano risorse pubbliche per privati affari, in accordo con imercanti,
che creano artisti, quali della misticità della ricerca non hanno nessuna
familiarità. Desiderio è che arte sia Fenice, sgombriamo paramenti
funebri da edifici pubblici da questi sacerdoti e dai loro immondi
discepoli; coloriamo le pareti con i colori della visione, non della parola che
mortifica immagine. Pittori e scultori imparino la sofferenza del cammino
artistico, l'uso della materia per comunicare, la sapienza che non è
una parola da inventarsi per credersi superiore a chi non riesce adecifrare, il
loro non oscuro ma insignificante linguaggio.
Danilo Tomassetti