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con il Patrocinio |
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con il Patrocinio |
Comune di Andora |
organizzano
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Comune di Albenga |
Comune di Pieve di Teco |
Comune di Stellanello |
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Comune di Testico |
Val Merula |
Siamo al secondo atto della partecipazione di Arance di Natale al progetto "Peregrinus
2011-2015". Dopo "Luoghi Colombaniani nel Piacentino"
svoltosi lo scorso settembre, è ora la volta di questo incontro nella Valle Merula,
dove si trovano luoghi di
diffusione della parola di San Colombano ad opera dei monaci colombaniani. Ideale
preludio al viaggio
"Pilgrim:
il cammino di San Colombano dall'Italia all'Irlanda in camper"
che prenderà il via da Bobbio il prossimo 23 marzo e percorrerà a ritroso alcuni
tratti del cammino che il santo fece tra il 590 e il 615.
"Peregrinus
2011-2015" è promosso
dall’associazione culturale Green Butterflies che, con i Comuni di Bobbio,
Milano e Bangor (Irlanda) e la Provincia di Piacenza e le Università di Genova e Dublino, sta lavorando per ottenere dal
Consiglio d’Europa il riconoscimento de "Il cammino di San Colombano" come "XXX
Itinerario Culturale Europeo".
Sarebbero stati i Focesi, popolo greco originario della Focide, a fondare nel
753 a.C. l'insediamento oggi conosciuto come Andora. Dai rari documenti
rinvenuti sembra che questa popolazione utilizzasse il neonato sito come approdo
per il commercio del sale proveniente dai giacimenti della Corsica. Dopo i
Focesi giunsero i Romani, i quali ad Andora hanno lasciato imponenti
testimonianze della loro presenza. La principale è la Via Julia Augusta, che con
un ponte a dieci arcate attraversa il torrente Merula, accanto al castello.
Successivamente alla caduta dell'impero romano, su questa terra si avvicendano
Longobardi, Vandali e Visigoti. Il dominio barbaro termina nel 773 con la
conquista e l'insediamento di Carlo Magno. Dopo brevi periodi di dominio di
alcune signorie, nel 1170 i Clavesana eressero sul poggio chiamato "Paraxu" un
castello posto a dominare la valle e il torrente sottostanti.
Oggi i ruderi del castello e del borgo, con la torre e la chiesa romanico-gotica
dei Santi Giacomo e Filippo, fra l'altro molto simile alla cattedrale di Albenga
da far pensare allo stesso artefice, costituiscono un complesso monumentale tra
i più importanti della Liguria.
Albenga "città delle cento torri". Le torri che sovrastano i tetti della città
non sono proprio cento, ma certamente un bel numero, soprattutto se sommate ai
campanili delle chiese. Edificate per lo più nel XIII secolo a fianco di una
casa nobiliare, stavano ad indicare la potenza della famiglia. Si presentano con
la base in massicci blocchi di pietra, i "conci", mentre la parte superiore è in
mattoni a vista. Varia la sorte delle torri: alcune si sono conservate pressoché
intatte e sono giunte sino a noi nel loro splendore, altre hanno subito
modificazioni varie. Tagliate e trasformate in terrazze, inglobate entro le case
sino a scomparire, mozzate per eventi vari e con le ferite ancora aperte,
inclinate per cedimenti del terreno, crollate per via di terremoti. Dopo aver
ammirato le splendide torri di Piazza San Michele,
diventate il simbolo di Albenga, basta alzare lo sguardo per vederne altre,
adattate alle nuove esigenze, far capolino dai tetti della città medioevale.
Nello stesso nome di Pieve di Teco (che ha il titolo di città concesso con bolla
napoleonica per la sua rilevanza strategica nei collegamenti prealpini tra il
mare e il Piemonte) c'è la natura originaria della sua esistenza: è luogo di
amministrazione dei Sacramenti (la Pieve di Santa Marina della Ripa) e luogo di
abitazione (Teco da Tectum, "casa"). Si tratta di un abitato fondato a metà del
Duecento per volere dei Clavesana, signori locali di origine piemontese. I
residenti della zona vengono riuniti lungo una delle realtà vitali del luogo, la
strada che collega il Piemonte al mare. A difesa si ergeva un castello, demolito
dopo il 1625. Lungo l'asse viabile si sviluppano le case porticate e le secolari
attività commerciali, fra cui spicca quella delle calzature. Città di pietra,
una vera capitale dell'entroterra ligure, poi chiave del potere genovese dal XVI
secolo. La ricchezza economica e politica di Pieve si materializza nella grande
qualità dei monumenti religiosi e civili presenti, capaci di riservare tuttora
suggestive impressioni.
PROGRAMMA
Giovedì 7 Marzo |
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Dalle ore 16.00 |
Accoglienza, registrazione e sistemazione degli equipaggi nel parcheggio riservato nell’area "Luna Park" ad Andora (Savona), con possibilità di carico e scarico gratuito. |
Venerdì 8 Marzo (festa della donna) |
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Ore 09.00 |
Trasferimento con i camper ad Albenga (20 Km. circa), parcheggio in area Stadio. |
Ore 09.30 |
Visita al centro storico accompagnati da membri dell'associazione culturale Green Butterflies. |
Ore 12.00 |
Partenza per ritorno ad Andora. |
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Pranzo libero. |
Ore 15.00 |
Partenza a piedi per il Parco delle Farfalle: incontro con enogastronomia della Val Merula e i Sindaci di Andora, Stellanello e Testico. Interverranno: Dott. Marco Vignola - cenni sulla storia della Val Merula; Pieritalo Curtolo - pesca in mare; Marco Gagliolo, Scuola del Pesto - attività didattica e dimostrazione pratica; Gael De Angeli e Stefano Difino - percezione e fruibilità dell'entroterra attraverso percorsi in MTB. |
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Cena libera. |
Ore 20.00 | Partenza a piedi per Palazzo Tagliaferro. |
Ore 20.30 |
Cerimonia di intitolazione di una sezione della biblioteca civica a San Colombano e ai monaci colombaniani. Presentazione progetto "Peregrinus", viaggio "Pilgrim: il cammino di San Colombano dall'Italia all'Irlanda in camper" e mascotte. Proiezione cortometraggio "Il viaggio" (produzione Italo-Giapponese, autori Armando Rotondo e Tsuyoshi Takebe, fotografia Riccardo Bandiera). Rassegna immagini sull’Irlanda. |
Ore 21.30 | Musica dal vivo nella tensostruttura del Parco delle Farfalle con il gruppo "Il cielo d'Irlanda". |
Sabato 9 Marzo |
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Ore 08.30 |
Trasferimento con i camper a Pieve di Teco (28 km. circa), parcheggio in area predisposta dal Comune. |
Ore 09.30 | Visita guidata al centro storico. |
Ore 11.30 |
Partenza per rientro ad Andora. |
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Pranzo libero. |
Ore 14.30 |
Partenza a piedi per il Castello. |
Ore 15.00 |
"La Collina del Castello di Andora", visita in 4 momenti: a) ricostruzione storica nella Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, b) giochi "archeologo per caso", c) alla scoperta della collina nel contesto paesaggistico, percorso tra ruderi e olivi, d) conoscere il Castello di Andora in compagnia di uno degli architetti coinvolti nel progetto di recupero del castello. |
Ore 20.00 |
Cena comunitaria e premiazione giochi. |
Domenica 10 Marzo |
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Ore 10.30 |
Concerto del Coro di Andora S.Pietro e S.Giovanni e del Coro Montegiogo di Lugagnano Val d'Arda nella Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo. |
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Pranzo libero. |
Ore 14.00 |
Escursione guidata in mountain bike di circa 10 km. (dislivello 200 metri, difficoltà media) lungo il “percorso medievale” che toccherà le antiche frazioni di Colla Micheri, Castello, San Giovanni e Duomo. |
Prossimo appuntamento a Bergantino (Rovigo) dal 12 al 14 aprile |
Raduno aperto a tutti, a numero chiuso e con
prenotazione obbligatoria.
Numero massimo di equipaggi 50.
COSTI
1) Quota di partecipazione: euro 20,00 per
equipaggio, interamente destinati alle finalità 2012/2013 dell’associazione. La
quota comprende tre barattoli di marmellata o un cappellino o una maglietta
(specificare la taglia nella scheda iscrizione), a scelta. In alternativa,
con soli 2 euro in più, sarà possibile acquistare il volume "Senape d'uccello"
racconti di viaggio del socio Benito Gramola (guarda
qui la presentazione del volume).
2) Costo del raduno: euro 31,00 a persona. L'importo comprende tutto quanto
indicato nel programma, ad eccezione dell'escursione guidata in mountain bike.
L'importo non comprende tutto quello che non è esplicitamente indicato.
Gli importi sopra indicati dovranno essere versati al momento dell'arrivo alla
sede del raduno.
Menu della cena:
acciughe fritte, sformato di zucchine trombette con
salsa di crostacei, Insalata di mare tiepida
troffie con sugo di pesce spada con capperi, olive e pomodoro fresco
pesce al forno con verdure di stagione e olive taggiasche
dolce della casa
acqua, vino della casa, caffè.
CONTATTI
Per ulteriori informazioni contattare:
-
Franco Zocca e-mail
franco.zocca@arancedinatale.org
tel. 0444611184 cell. 3483138013;
- Arance di Natale O.n.l.u.s. e-mail
arancedinatale@arancedinatale.org fax 0444611184.
NOTA BENE
Arance di Natale O.n.l.u.s. non si assume alcuna
responsabilità per contrattempi, imprevisti, ritardi, variazioni di orari e/o date,
insufficiente o mancata prestazione di servizi da parte di persone,
collaboratori e agenzie esterne non direttamente dipendenti dall'organizzazione
tecnica e logistica del raduno.
Il programma è da considerarsi liberamente accettato e sottoscritto al momento
del versamento della quota di partecipazione e/o dell'invio della scheda di
iscrizione. Non è minimamente suscettibile di modifiche da parte dei
partecipanti.
L'accettazione del programma da parte del capo equipaggio, per sé ed i propri
familiari, esonera espressamente
Arance di Natale O.n.l.u.s. da
ogni responsabilità in caso di incidenti, danni e furti che si dovessero
eventualmente verificare durante lo svolgimento del raduno.
24.02.2013
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