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Biografia di Carlo Pavarani                      MeMount.jpg (14819 byte)

 

                    Carlo Pavarani è nato a Parma il 4 agosto 1965 ove tuttora vive. Oltre agli aquiloni è appassionato di moto, radio (amatoriali)  e pianoforte-tastiere. Ha iniziato a volare con gli aquiloni da giovanissimo con losanghe ascensionali autocostruiti per poi approdare al volo acrobatico alla fine degli anni '80 con i mitici "Peter Powell" e "Skynasaur". Nel 1994 durante il festival di Ferrara resta particolarmente colpito dal volo acrobatico di un ospite ( nientemeno che...Andy Preston) ed inizia a dedicarsi al free-style con lo "Stranger". Col passare degli anni cresce la sua passione per il volo acrobatico in particolare a 2 cavi, abbandona quasi totalmente gli ascensionali e si dedica a tempo pieno al volo "2 cavi". Inizia successivamente a volare con il "Jam Session" aquilone a lui molto caro in quanto riesce ad unire le tecniche di volo "free-style" con la "precisione", con l'occasione si incontra con il "mito" Dodd Gross.  Diventa collaboratore per la rivista "Kitetime - Tempo di Aquiloni" scrivendo articoli prevalentemente tecnici.  

                Riconoscimenti ufficiali:

               1997: Campione Italiano In-door categoria 2 cavi con un "HQ - Geenie" ; 

               1998: Campione Italiano In-door categoria 2 cavi con un "Prism - Ozone"; 

               1999: Secondo classificato al campionato italiano out-door con un "Prism - Illusion"; 

              2000: Campione italiano in-door categoria 2 cavi con un "Prism - Ozone". 

Dopo 3 vittorie Indoor, come aveva promesso, abbandona il campionato Indoor (come partecipante) per dedicarsi all'organizzazione di corsi di base ed avanzati per piloti acrobatici.

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                "Credo fermamente sia fondamentale organizzare corsi di base, per far sì che i piloti esordienti acquisiscano in brevissimo tempo ciò che i "pionieri" del volo acrobatico, hanno imparato in anni di sperimentazione. 

Portare in pochi anni un giovane pilota ai massimi livelli, significa dargli la possibilità di crescere ancora, e passare un "testimone" alla prossima generazione ancor più ricco. 

C'è ancora tantissimo da fare, siamo solo agli inizi: le forme veliche sono ancora in fase di sviluppo, la tecnologia ci regalerà materiali sempre più performanti, ma sta a noi piloti migliorare le tecniche di pilotaggio e coinvolgere ed aiutare i progettisti a migliorare i nostri aquiloni, non dimenticando mai da dove siamo partiti e le difficoltà incontrate allora.

Ecco perché credo fermamente sia fondamentale investire nei giovani piloti esordienti, donando loro tutto il patrimonio che noi "vecchi pionieri" ci siamo costruiti in una vita di passione, di sfide, di conquiste, di emozioni, facciamo in modo che anche loro possano provare tanta gioia.

Buon Vento a tutti"

Carlo Pavarani