STONEHENGE

La più celebre fra le costruzioni di pietra, il simbolo stesso della cultura megalitica europea, si trova nella piana di Salisbury (Wiltshire), nel sud dell'Inghilterra.

Stonehenge è un cromlech, cioè un cerchio di pietre. In realtà, della struttura circolare complessiva resta solo un colossale frammento, perché nel Medioevo i monoliti di Stonehenge furono usati per costruire edifici, e sono così andati dispersi.

La circonferenza più esterna è un fossato profondo, del diametro di circa 100 metri, che delimita un terrapieno in cui sono stati scavati 56 pozzetti. Procedendo verso l'interno, si trovano altre buche, disposte a doppio semicerchio. Infine si innalzano i poderosi monoliti,ciascuno dei quali pesa dalle 30 alle 50 tonnellate.

Le sue pietre azzurre provengono dai monti Prescelly, nel Pembrokeshire, a 300 chilometri di distanza, e i monoliti di Sarsen sono stati trasportati per almeno 30 chilometri, dalle cave dei Marlborough Downs: come è stato possibile trascinare e innalzare massi di pietra così grandi e pesanti con i mezzi tecnici a disposizione in una società preistorica, in cui non era noto l'uso della ruota?

Un lavoro talmente faticoso, come l'innalzamento dei grandi e pesanti monoliti doveva nascere da esigenze pressanti, di ordine pratico o magico, rituale o religioso.

In molti concordano che il complesso megalitico potesse essere un osservatorio astronomico. Secondo alcuni studiosi, gli astronomi neolitici prevedevano, grazie alla sua disposizione, le eclissi di Sole e di Luna con buona approssimazione, e il calcolo avveniva come in una specie di gioco dell'oca.