LO SCUDETTO DEL 1963/64

Oltre venti anni sono trascorsi dall’ultima affermazione tricolore del Bologna. I Rossoblu del Presidentissimo Renato Dall’Ara , in questo ventennio hanno conosciuto anche momenti molto delicati, rischiando addirittura la retrocessione in serie B.

Dall’inizio degli anni ’60, però il Bologna da segni di risveglio, piazzandosi mediamente ra il 4° ed il 5° posto in campionato.

Per consentire ai Rossoblu di puntare nuovamente al titolo si decide di rinforzare la squadra, puntando sul giovane e promettente portiere William Negri. Romano Fogli, viene spostato in mediana con compiti di copertura ed all’ala destra viene preferito Marino Perani a Renna.

INIZIO CON LA SORDINA

Dopo un inizio un po’ tentennate, dovuto all’impostazione del gioco, basato principalmente a difendere , il Bologna comincia ad ingranare. Si mantiene costantemente alle spalle del Milan capolista, raggiungendolo all’ultima giornata del girone di andata.

Nelle prime 17 partite il Bologna a subito solamente 10 reti , segno che la tattica usata da Bernardini, porta i suoi frutti, ed inoltre i Felsinei anno subito l’onta della sconfitta una sola volta, per 2 a 0 in notturna ed a Marassi.

IL GIRONE DI RITORNO

Nel girone di ritorno Milan e Bologna paiono irresistibili nella loro marcia travolgente, ed alla 23° giornata , alla viglia della sfida tra le due capoliste , la classifica risulta cosi delineata: Bologna 34 Milan 33 Internazionale 32.

E’ il 1° Marzo 1963 e Milan e Bologna, si affrontano a viso aperto a S. Siro.

Sei minuti bastano al Milan per portarsi in vantaggio, ma ne occorrono ancora meno, quattro per l’esattezza, per far si che "dondolo" Nielsen, si svegli dal suo letargo durato un mese , e porti i Rossoblu al pareggio. 10 minuti trascorsi e già due goals. Al 36’ minuto Ezio Pascutti, rapina , come al solito il pallone in area e stende definitivamente al tappeto il Milan Per il Bologna, questo è il 16° risultato utile consecutivo, ed ora vanta due punti di vantaggio sull’Internazionale e tre sul Milan.

LE PRIME OMBRE

Tre giorni dopo questa affermazione sportiva, il Corriere dell’Informazione annuncia : " Cinque giocatori del Bologna sotto inchiesta doping". Era accaduto che al termine di Bologna Torino, 2 – 2 del 2 febbraio, Fogli, Pascutti, Pavinato, Perani e Tumburus, erano risultati positivi al controllo effettuato presso al centro medico delle Cascine a Firenze. Nel frattempo un secondo campione di urine dei giocatori era custodito presso il centro di Coverciano, per le controanalisi.

In seguito a questo la F.I.G.C. deferì i cinque giocatori, l’allenatore,ed il medico sociale per l’infrazione dell’articolo 22 del regolamento di giustizia .

I Tifosi, e la Citta intera era increduli

La partita con il Torino aveva messo in mostra, in effetti , un Bologna impressionante per il gioco svolto, ma è anche vero che gli avversari non erano poi cosi ostici.

Alla 24° giornata, complice il clima a dir poco elettrico tra i giocatori, il Bologna rischia molto con la pericolanete Samdoria, che mette alla frusta i Ragazzi di Bernardini. Risolve un rigore di Haller, ma non prima di aver perso per espulsione Bulgarelli e Pascutti.

LA SENTENZA

Agghiacciante !!!

La Commissione giudicate, delibera di infliggere al Bologna la perdita della gara con il Torino e quindi la penalizzazione di un punto nella classifica, All’allenatore Bernardini viene inflitta una squalifica di diciotto mesi ( non viene radiato per acquisiti meriti azzurri). I giocatori sono dichiarati non punibili perché non consapevoli, mentre il medico sociale, Dott, Poggiali viene inibito dall’assolvere incarichi sportivi.

Alla 26° giornata il Bologna affronta la Roma due giorni dopo la sentenza choc.

Il Bologna ha ragione di una spenta Roma grazie ad un rigore messo a segno da Haller, ma la pertita, si ricorda e si caratterizza per un altro episodio: l’allenatore Bernardini, benchè inibito all’attività sportiva, segue dalla tribuna lo svolgimento della gara ed impartisce indicazioni all’allenatore in seconda, Cervellati, tramite un radiotelefono a transistor.

Rivelato il fatto, la stampa Milanese, scatena contro il Bologna una vera e propria campagna moralistica.

Durante la stessa giornata , Milan ed Internazionale si affrontano nel derby della madonnina, impattando per 1 – 1 . La classifica, vede ora , in seguito agli eventi descritti, il Bologna terzo a 37 punti, alle spalle di Milan 38 e Internazionale 39.

Alla 27° giornata c’è Bologna Internazionale.

I giornali di allora, dopo aver paventato alla vigilia dell’incontro una "Pasqua di sangue ", scrissero poi successivamente alla partita vinta peraltro adll’Internazionale per 2 – 1: " Ha vinto l’Inter, ma ha vinto anche Bologna. E se la vittoria dell’Inter è legittima , scaturita da una indiscutibile superiorità sul campo, la vittoria della folla Bolognese è esaltante: una prova di maturità civica che affonda le sue radici nel buon senso e nella innata misura della gente Emiliana."

Nella stessa giornata successo anche del Milan, e quindi la classifica vede ora L’Internazionale in testa con 41 punti, il Milan a 40 ed il Bologna a 37.

Durante il successivo mese di Aprile, il rapporto di forza all’interno della classifica, tra le tre formazioni non varia di molto, se non per un leggero calo nella corsa del Milan, ed il Bologna chiamato agli straordinari per recuperare la partita con la Spal.

Per il Bologna , quattro partite e quattro vittorie. Alla fine di Aprile, la classifica vede la solita Inter in testa con 47 punti, il Bologna che ha scavalcato il Milan ed ora è secondo, a quota 45 , ed i lombardi , ora terzi a 43 punti

31° giornata, il Bologna pareggia, l’Inter vince, e quindi incrementa il suo vantaggio portandolo a tre punti.

RIABILITATI

Mancano tre giornate alla fine del campionato, è Sabato 16 maggio 1964, ed avviene l’ennesimo colpo di scena di questa travagliata stagione: La Commissione di Appello, federale della lega, viste le conclusioni cui era pervenuta la Magistratura ordinaria dopo le sue indagini, e visti i risultati delle contro analisi effettuate, che non avevano rilevato la presenza di anfetamine, decide di assolvere il Bologna, l’allenatore Bernardini ed il medico Poggiali, perché non è stata accertata , in forma indubbia , l’infrazione dell’articolo 22 del regolamento di giustizia della F.I.G.C.

Il Bologna, con questa sentenza, definitiva, riconquista la reputazione, ed i punti che gli consentono di riagguantare l’Internazionale in testa alla classifica.

Il Bologna, rinfrancato dall’opportunità di riportare il confronto con le Milanesi, sul puro piano sportivo, non perde più un colpo fino alla fine del campionato, e trovandosi a conclusione della stagione, ancora a pari punti con l’Internazionale.

Per la prima volta dall’avvento del girone unico il campionato si deciderà attraverso uno spareggio, che il Bologna può affrontare con un impalpabile quanto importante vantaggio psicologico, dovuto al fatto di vinto una difficilissima battaglia giuridica e morale.

LA MORTE DEL PRESIDENTE DALL’ARA

Ma il dramma infinito di questa stagione continua. Poco prima dell’ultimo atto di questo campionato, il pomeriggio del 3 giugno 1964, l’agenzia Ansa dirama un comunicato che gela il sangue dei Rossoblu: " Renato Dall’Ara è morto per un infarto alle 17,30 nell’ufficio di rappresentanza della Lega Nazionale Calcio, in via Annunziata. Alle ore 17,30 , mentre era a colloquio con il presidente dell’Inter Moratti, e con il Presidente della Lega , il Dott. Perlasca, il comm. Dall’Ara è stato colto da malore ed è morto, a quanto si apprende , senza avere il tempo di proferire parola."

In seguito a questo disgraziato evento, quasi naturalmente , per un moto di solidarietà spontanea ,si formarono schiere di sostenitori e simpatizzanti dell’ultima ora, i cosiddetti "criptobolognesi", come li definì Andrea Barbato sul quotidiano "Il Giorno".

Il 7 giugno , al Olimpico di Roma, L’allenatore Bernardini, mise in campo una formazione che tarpò le ali ai Nerazzurri, dominò l’intero incontro e distrusse sul nascere ogni velleità da parte dei Milanesi.

Al 75’ quando su rete di Fogli il Bologna passò in vantaggio, fu un tripudio di bandiere e stendardi. Anziché difendere il risultato i Bolognesi non smisero di incalzare l’avversario, pervenendo al raddoppio all’83’ minuto ad opera di Nielsen.

Con questo atto si concludeva in maniera positiva una delle più travagliate annate sportive del Bologna e dei Bolognesi tifosi

I CAMPIONI D’ITALIA 1963/64

Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti,

A questi vanno aggiunti anche

Renna, Capra, Demarco, Franzini, Lorenzini, Corradi.

Allenatore

Fulvio Bernardini

I MARCATORI DEL BOLOGNA

Nielsen 22, Bulgarelli 8, Pascutti 8, Haller 7, Perani 6, Demarco, Fogli, Furlanis e Tumburus 1

18 le reti subite nel corso della stagione da Negri.