Bavagli e grembiuli
Giornata del silenzio. Da lettori, e da vecchi inutili cronisti con mezzo secolo di cose scritte, ripetiamo che non ci piacciono i bavagli. Crediamo di averlo dimostrato. Per questa nostra libertà di visione a 360 gradi, sulla carta stampata ci siamo presi allegramente i calci in faccia da parte di solerti censori talmente cretini da confondere fischi con fiaschi, la Resistenza con il Risorgimento, la Costituzione con l'autoritarismo ad personam.

Spesso succede però quello che ha dichiarato Barbara Spinelli il 2.10.2009: "si ha l'impressione che i giornali italiani si censurino in anticipo, temendo chissà quali ritorsioni".
I giornali evitano il bavaglio, ma mettono talora il grembiule, ovvero la divisa del "tutti in riga", nell'obbedienza al pensiero unico. Talora quel grembiule ha la forma del grembiulino.

La Stampa in Romagna esce in panino con l'omonimo Corriere. Per farci pubblicare una lettera ("Radici cristiane, frutti proibiti") abbiamo atteso tre invii, tre settimane e l'aiutino del vice direttore, Pietro Caricato. Non parliamo di bavagli, di grembiulini, ma di disguidi.

Wikio ci ha contattati. Il nostro blog sulla Stampa era in salita nella classifica di luglio. Abbiamo risposto: come mai, se è tanto tempo che non lo aggiorniamo, elencando una serie di motivi.
Dopo qualche giorno ci hanno fatto sapere, su nostra sollecitazione, che le loro previsioni erano sbagliate. Il nostro blog è in discesa. Non parliamo di bavagli, di grembiulini, o di disguidi, ma di cambiamenti di opinione. Anche nelle cifre batte un cuore.

Giornata del silenzio. Ma ce ne sono di cose da dire su questi silenzi.
Al nuovo direttore della Stampa inviammo un caloroso augurio, lo seguivamo con attenzione su Repubblica, leggiamo il foglio torinese dal 1964, ci siamo affezionati, si siamo anche formati sulle sue pagine. Non abbiamo mai ricevuto risposto alla domanda: come vede il mondo dei blog?

Abbiamo aperto tra i primi un blog sulla Stampa-web, certe nostre cose sono piaciute, ma si è tollerato che per questo l'autore fosse offeso da altri blogger della Stampa. Come succede nei siti più squallidi ed inutili. Questo in nome della democrazia e della mancanza di bavagli alla libertà di informazione, lasciando dire a qualcuno che il sottoscritto aveva espresso opinioni che per la verità mai erano apparse sul blog.
Oltre ai maniaci sessuali, ci sono anche i maniaci verbali, che non tollerano la discussione pacata. Preferiscono la via breve dell'offesa e della diffamazione. In nome della mancanza di bavagli, si applicano maschere ridicole. Qualcuno non ha trovato di meglio che scrivere a destra ed a manca contro quel pravdiano di Montanari.
Non si considerino paladini della libertà d'espressione quanti usano il falso per accusare le persone con cui non sono d'accordo.

Siamo fisicamente sgraditi da molti che ci conoscono di persona, come i colleghi del Carlino riminese che ci hanno evitati per le loro celebrazioni, a cui avremmo potuto portare un piccolo contributo dato che vi collaborammo mezzo secolo fa...
Possono non amarci con tutta la tranquillità che deriva dal fatto che neppure Wikio, un mondo fatto di numeri, non ci ammira, ma alla fine ci ascolta nel farci retrocedere dopo che li abbiamo avvertiti di persona che non meritavamo il premio di avanzamento di carriera... 

Antonio Montanari
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1351. Date created: 08.07.2010 - Last Update: 08.07.2010, 18:30/