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Marino Russo                                                                                                                                                        

I PICCOLI PAPPAGALLI DEL GENERE FORPUS                                                          

Prima di entrare in argomento riterrei opportuno aprire un discorso di carattere lessicale sulla denominazione volgare degli Psittacidi sino ad oggi in uso nel nostro Paese. La denominazione italiana infatti, derivata da quella inglese, distingue le varie specie di Psittacidi in base alle caratteristiche più evidenti. Così vengono definiti Pappagalli veri e propri (“ Parrots ” in inglese) quelli che a prima vista presentano corpo robusto, compatto e coda corta; tali sono il Pappagallo Cenerino le Amazzoni, gli Inseparabili, i Loriculi o Parrocchetti pendenti, i Pappagalli dei genere Poicephalus (quello cui appartiene il noto Jou-Jou) del genere Pionus per citare alcuni tra i più noti. Parrocchetti invece (“Parrakeets ” in inglese) sono chiamati quelli che presentano nella maggior parte dei casi corpo snello e coda piuttosto lunga, a volte di lunghezza superiore alla metà dello sviluppo totale: tra questi i Conuri, le Roselle e varie altre specie. Vi sono inoltre altri Psittacidi, e sono i Lori e i Lorichetti, che sfuggono a questa classificazione di massima e che presentano caratteristiche strutturali e comportamentali nettamente distinte; infine le Are (in inglese “ Macaws ”) caratterizzate da dimensioni generalmente grandi o molto grandi (sino ai 100 cm di lunghezza dell'Ara Giacinto, il più grande Psittacide attualmente esistente) e da becchi giganteschi, e che a prima vista possono essere considerati dei Parrocchetti giganti. Per quel che riguarda le piccole specie del genere Forpus, esse inspiegabilmente, sino ad oggi sono state definite Parrocchetti pur presentando caratteristiche (corpo tozzo e coda assai corta) che secondo il mio parere li dovrebbero far ritenere dei piccoli pappagalli. Concludendo quindi proporrei di mutare la denominazione usata sino ad ora, e cioè “ Parrocchetti “, in quella di “ Piccoli Pappagalli ” (del resto gli inglesi hanno coniato per essi un nuovo vocabolo e cioè “ Parrotlets ” che sta appunto per “ Little Parrots ” ).

           

CARATTERISTICHE GENERALI

Questi minuscoli pappagalli (le dimensioni variano dai 12 cm della maggior parte delle specie ai 14.5 di F. xanttops) sono distribuiti dal Messico sino all'Argentina settentrionale ( con l'eccezione di alcuni Stati dell'America centrale ). Le specie ascritte al genere sono 7 con ben 21 sottospecie, il che francamente non agevola l'identificazione da parte di chi ha talvolta ( la loro importazione non avviene certo con regolarità) l'occasione di osservare o possedere qualche esemplare. Se ci si sofferma ripeto, alle differenziazioni esistenti tra le sottospecie tipiche il compito di identificarlet non appare arduo date (ma è meglio non essere mai abbastnza sicuri) certe caratteristiche più o meno accentuate. Questo discorso vale comunque per i soggetti di sesso maschile poiché chi volesse affiancare ad ogni maschio la femmina della specie di appartenenza si troverebbe di fronte a notevolissimi  problemi (a parte alcuni casi, v. ad esempio F. s. sclateri). A questi problemi generali si aggiunge il fatto che per la saltuarietà con cui alcune specie di Forpus giungono nel nostro paese spesso gli allevatori che entrano in possesso di qualche esemplare nòn vanno troppo per il sottile accoppiando individui appartenenti a specie diverse. Non vi è bisogno di sotto lineare come i risultati di queste inconsuete ibridazioni (o talvolta, anzi più spesso, meticciamenti) non fanno che complicare maledettamente le cose appiattendo e sovrapponendo i tratti caratteristici tipici di ogni specie e gettando ombra sui problemi citati dianzi.

In cattività questi pappagalletti si dimostrano piuttosto rustici, poco sensibili al freddo e all’umido (per chi non avesse la possibilità di alloggiarli in voliere esterne fonite di ricovero, la migliore soluzione alternativa consisterebbe nel lasciare a  loro disposizione tutto l’anno il nido a cassetta che assumerebbe il ruolo di efficace ricovero notturmno. I Forpus sembrano non avere particolari esigenze alimentari. Ai mei soggetti fornisco oltre ad una miscela di semi di panico, miglio bianco scagliola, del pastoncino secco del commercio (del quale fanno uso soprattutto durante i primi giorni di vita dei nidiacei). Nonostante i miei reiterati sforzi   per far accettare loro della frutta e della verdura mai essi hanno mostrato di volersene cibare, in definitiva questi uccelli il più delle volte magiano solo semi, con quali conseguenze per il loro stato di salute lascio al lettore giudicare  se è vero, come è vero, che spesso (ed è anche il caso dei miei F. coelestis come vedremo più avanti) soffrono di deplumazioni accentuate.

 

NIDIFICAZIONE, RIPRODUZIONE E ALLEVAMENTO DELLA PROLE

Se lo scopo, e tale dovrebbe essere, è quello di offrire a questi piccoli psittacidi l’opportunità di riprodursi in cattivtà, una delle norme essenziali da seguire è senz'altro quella di ospitare una sola coppia in una voliera o in un grande gabbione, tenendo presenteche più grande sarà il contenitote maggiori saranno le probabilità di un sucesso riproduttivo). Sembra davvero difficile credereche questi graziosi uccelli possano trasformarsi in sanguinari assassini specialmente se alloggiati in contenitori angusti e affollati, ma tant'è questo è lo cotto che l'allevatore novizio o poco informato paga spesso quando si trova alle prese con specie poco conosciute e studiate. In conclusione alloggi spaziosi destinati a pochi esemplari (due o tre coppie in una voliera di 3 metri di lunghezza con 5 o 6 nidi a disposizione,  se l’allevatore dovesse disporre di grandi gabbioni di un metro di lunghezza  prudenza consiglia di ospitarvi una sola coppia; infine è possibile La coesistenza con uccelli di altre specie avendo l'accortezza di sceglierli di taglia superiore a quella dei nostri pappagalli.

Per quel che riguarda la nidificazione vi è da dire come, almeno in cattività, non costruiscono un nido vero e proprio e quindi sarà cura dell'allevatore predisporre uno strato di torba pressata o di paglia sul fondo della cassetta. La deposizione, che avviene di norma nei nostri climi da maggio a settembre, consta mediamente di 4-6 uova (fino ad 8) deposte a giorni alterni e incubate dalla sola femmina, mentre il maschio che tendenzialmente dimorerebbe fuori del nido ove fa ritorno per imbercare la consorte, per la forasticità che contraddistingue queste specie è solito starsene accanto alla femmina nel nido al riparo (o quasi) da sguardi, indiscreti. A tal proposito è opportuno consigliare di interferire il meno possibile nellavita coniugale di questi pappagali ficcarvi il naso significa a volte provocare una reazione inconsulta da parte dei genitori. Secondo la mia esperienza mi parrebbe opportuno valutare caso per caso, seguire le reazioni immediate degli uccelli, far tesoro di episodi negativi e agire di conseguenza. Non vi sono regole fisse da seguire giacché il comportamento degli uccelli in cattività subisce costantemente modifiche rispetto a quel che avviene in natura. In conclusione per ottenere dei risultati, anche dal punto di vista documentaristico, entra sempre in campo i1 fattore rischio, sta al buon senso dell’a1levatore mantenerlo entro limiti accettabili. Il periodo di incubazione varia dai 20 ai 22 giorni a seconda delle specie e le ndiate variano da una (nel caso di F. cyanopygius) a tre, durante l'arco della stgione riproduttiva. I piccoli escono dal nido attorno al trentacinquesimo giorno di esistenza e già a quel momento (se non già in precedenza nel nido) può avvenire l'identificazione  dei sessi per di più il padre, a pochi giorni dall'abbandono del nido, inizia a vessare i giovani di sesso maschile (che dovranno essere ovviamente e prontamente tolti) e ciò costituisce un ulteriore fattore di discriminazione. Nessun problema per quel che riguarda l'allevamento dei piccoli ( a parte casi sporadici e quasi sempre dipendenti dall' intervento poco felice dell' allevatore)condotto solitamente con zelo dapprima dalla sola madre (con il tipico passaggiodell'imbeccata padre, madre, figli) e poi, attorno al quindicesimo giorno, direttamente anche dal padre. Per quel che riguarda l'alimentazione più idonea durante questa delicata fase ho già fatto cenno più sopra, non è comunque superfluo sottolineare quanto sarebbe opportuno insistere nell'offrire ai genitori alimenti alternativi ai semplici semi (nonostante l'esclusivismo sia prerogativa degli psittacidi in genere) ben conoscendo d'altro canto l'estrosità tipica dei pappagalli in genere e di questi in particolare.Concludendo quindi mi pare giusto consigliare l'allevamento di questi piccoli pappagalli anche all'allevatore novizio che trarrà senz'altro utile esperienza dall'osservazione di questi interessanti uccelli.

 

LE SPECIE E SOTTOSPECIE DEL GENERE FORPUS        

Per meglio distinguere le varie specie e sottospecie del genere Forpus ho cercato  di rendere più evidenti i caratteri distintivi col creare questa " chiave dicotomica  figurata", se mi si passa il termine, nella quale prendo in considerazione alcune sottospecie ( tra cui le 7 tipiche ) più facilmente identificabili ( le altre presentano infatti differenze troppo poco visualizzabili) se non proprio le più conosciute, termine che si addice tutt'al più a tre o quattro di esse. Per quel che attiene alla sistematica da me ripresa, ne caso di Forpus passerinus e sue sottospecie ho voluto seguire la denominazione proposta sin dal 1945 dal Gyldenstolpe nel suo “ The Bird Fauna of Rio Jutuà in Western Brasil ” e ripresa in epoca recente da R. Meier de Schanensee (“ TheSpecies of Birds of South America and their distribution ”, 1966) e da J. N.Forsbaw (“Parrots of the World”, 1973), con la quale F. passerinus vividus cambia la propria denominazione in F. x. xanttopierygius é sue sottospecie diventano: flavescens, flavissimus, crassirostris, olallae.

Una certa confusione esiste inoltre nella terminologia riferita a F. cyanopygius e sue sottospecie e a tal proposito ritengo utile, nella speranza di chiarire la questione, rimandare al seguente schemino:

Terminologia usata in precedenza:             Terminologia attuale:           

F. cyanopygius cyanopygius                            F. cyanopygius lutescens

F. cyanopygius pallidus                                    Idem

F. cyanopygius insularis                                    F. cyanopygius cjyanopygius

 

La " vecchia " terminologia, già proposta da J. L. Peters nel 1937 nella sua “ Check list of Birds of the World ”, ed allo spirito della quale il sottoscritto è tendenzialmente vicino, considerava, ripeto a mio modesto avviso ragionevol- mente, i soggetti localizzati nelle Isole delle Tre Marie come appartenenti ad una vera e propria sottospecie (insularis), alla sottospecie tipica d'altro canto veniva riconosciuta una maggiore diffusione (fattore questo che, secondo il mio parere,appare tutt'altro che marginale nella definizione della sistematica). Tale terminologia attualmente ha subito radicali mutamenti, motivati da questioni di priorità che francamente lasciano il tempo che trovano.Le differenze, se non altrimenti indicato, s'intendono rapportate alla sottospecie tipica.

 

l) Piccolo Pappagallo dal groppone turchese o del Messico          

Forpus cyanopygius cyanopygius (Souancé)

Maschio. Piumaggio prevalentemente verde, giallastro sulla fronte, lati del capo e parti inferiori ove a volte appaiono soffusioni bluastre; parte inferiore del dorso, groppone, sotteala e margine esterno dell'ala turchese; primarie e secondarie blu; becco biancastro; iride bruna; zampe grigiastre.

Femmina. Mancano completamente tracce di blu; parti inferiori più giallastre.

Lunghezza 13 cm.

Diffusione. Messico occidentale dalle province centrali di Sinaloa verso Sudsino alle province di Colima.

 

2) Piccolo Pappagallo di Sonora

Forpus cyanopygius pallidus ( Brewster)        

Maschio. Piumaggio generale più chiaro; parti superiori soffuse di grigiocenere, parti inferiori più pallide e più giallastre.

Femmina. Piumaggio generale più giallastro.             I

Lunghezza 13 cm.     

Diffusione. Messico Nord-Occidentale, dalle regioni Sud-Orientali di Sonora a quelle settentrionali di Sinaloa.

 

3) Piccolo Pappagallo delle Tre Marie o di Grayson

Forpus cyano pygius insularis ( Ridgway )

Maschio. Parti superiori verde più scuro; parti inferiori assai più chiare;blu del basso dorso e del groppone più scuro.

Femmina. Parti superiori verde più scuro.

 

Lunghezza 13.5 cm.

Diffusione. Localizzato nelle Isole delle Tre Marie al largo della costa messicana dello stato di Nayarit, nell'Oceano Pacifico.

 

4) Piccolo Pappagallo della Guyana o dal groppone verde

Forpus passerinus passerinus ( Linnneus ) (già Psittacula guianensis)

Maschio. Piumaggio generale verde-giallastro, decisamente più chiaro sulla fronte, guance, part,i infe~riori, basso dorso e groppone, questi ultimi a volte co,n soffusioni azzurre; deboli soffusioni di grigio sulla nuca; copritrici primarie e sotteala blu-violetto; secondarie blu chiaro; be“o grigiastro; iride bruno scuro; zampe rosa grigiastre.

Femmina. Mancan,te di ogni traccia di blu; tracce di giallo sulla fronte.

Lunghezza 12 cm.     

Diffusione. Guyana, Surinam e Guyana Francese. Un tentativo di introdurlo nell'isola di Martinica si è rivelato fallimentare.

 

5) Piccolo Pappagallo dal groppone verde del Venezuela

Forpus passerinus viridissimus (Lafresuaye)

Maschio. Piumaggio generalmente più scuro; parti superiori delle ali più scure e con soffusioni accentuate di blu; sottoala verde bluastro macchiato di blu-violetto

Femmina. Non si discosta dalla sottospecie tipica.

Lunghezza 12 cm.     

Diffusione. Venezuela da Caracas a Sud lungo il fiume Orinoco, ad Ovest sino alla Colombia Settentrionale ( valle del fiume Zulia ), isola di Trinidad, introdotto a Curacao, Jamaica e Barbados.

 

6 ) Piccolo Pappagallo del Rio Hacha

Forpus passerinus cyanophanes (Todd)

Maschio. Simile a viridissimus, tuttavia presenta maggiore estensione del blu-violetto sulle primarie e secondarie, visibile anche ad ala ripiegata, e sul sotteala.

Femmina. Simile a passerinus.

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Colombia Settentrionale ad Est delle Montagne di Santa Marta a  Sud sino a Camperucho.

 

7) Piccolo Pappagallo di  Hartlaub o di Schlegel           

Forpus passerinus cyanochiorus ( Schlegel )

Maschio. Simile a passerinus.

Femmina. Piumaggio (rispetto a passerinus) più giallastro soprattutto sulle parti inferiori, basso dorso e groppone.

Lunghezza 12 cm.     

Diffusione. Localizzato lungo il corso superiore del fiume Rio Branco nella regione di Roraima.          

 

8) Piccolo Pappagallo delle Amazzoni

Forpus passerinus deliciosus ( Ridgway )

Maschio. Simile a passerinus con groppone e basso dorso verde smeraldo con soffusioni blu chiaro, secondarie blu-violetto marginate di verde chiaro, primarie turchese che tendono al blu-violetto.

Femmina. Simile a passerinus ma con accentuate soffusioni gialle sulla fronte.     

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Brasile settentrionale lungo il corso del Rio delle Amazzoni dalfiume Madeira ( Amazzonia orientale ) ad Est sino allo stato di Parà    

 

9)  Piccolo Pappagallo dalle ali blu       

Forpus xanttopterygius xanttopterygius (Spix)

Maschio. Piumaggio verde, più chiaro sulle parti inferiori; primarie e secondarie blu-violetto; sottonla blu-violetto carico; anello perioftalmico verde. smeraldo, basso dorso e groppone blu-víoletto; coda verde brillante, sottocoda più smorto; bocco biancastro, macchiato di grigio alla base del ramo superiore, iride bruno scuro, zampe grigie. Femmina. Senza tracce di blu, rimpiazzato dal verde; fronte ed area facciale giallo verdastro; simile alla f. di passerinus ma più giallastra soprattutto sui fianchi.       

Lunghezza 12.5 cm ca. 

Diffusione. Dal Paraguay e dall'Argentina Nord-Orientale a Nord sino allo stato brasiliano di Bahia.

 

10)  Piccolo Pappagallo dalle ali blu di Ceara' 

Forpus xanthopterygius flavissimus (Hellmayr)       

Maschio. Piumaaggio generalmente più chiaro, sul verde-giallastro; fronte, guance e gola giallo limone brillante; il blu-violetto sulle ali, basso dorsoe groppone leggermente più pallido.

Femmina. Anche essa presenta una sfumatura di verde più chiara, sul giallastro, in particolare sulla fronte, area facciale e parti inferiori.

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Btasile Nord-Orientale, da Maranhao, Ceara' e Paraiba a Sud sino alle regioni settenttionali di Bahia. 

 

11) Piccolo Pappagallo dal becco grosso  

Forpus xanttopterygius crassirostris (Taczanowski)

Maschio. Le tracce di blu appaiono più sbiadite, primarie blu-violetto grigiastro contrastante con il blu-violetto carico delle secondarie; iride gialla;  becco di notevoli dimensioni il cui ramo superiore appare compresso lateralmente.

Femmina. Verde del piumaggio meno giallastro.            

Lunghezza 12 cm.     

Diffusione. Dal Perù Nord-Orientale ed estremità Sud-Orientale della Colombia ad Est lungo il Rio delle Amazzoni sino all'Amazzonia centrale e Brasile Nord-Occidentale.

 

12) Piccolo Pappagallo dalle ali blu del Brasile

Forpus xanttopierygius olallae (Gyldenstolpe)

Maschio Rispetto a crassirostris il blu-violetto delle ali, groppone e basso dorso appare più scuro, mentre quello del sottoala appare più sbiadito, il verde delle parti superiori per lo più di tonalità più scura.

Femmina. Simile a crassirostris.    

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Nel medio corso del Rio delle Amazzoni nel Brasile Occidentale. Secondo alcuni autori, di dubbia validità.

 

13) Piccolo Pappagallo di Spengel o di Barranquilla

Forpus xanthopterygius spengeli (Hartlaub)

Maschio. Basso dorso e groppone turchese; vertice, fronte e regione auricolare verde smeraldo; più sfumato il verde delle parti inferiori; primarie blu-violetto verso il centro dell'ala, le restanti parti turchese; secondarie turchese; sottoala turchese con frammistioni di blu-violetto; becco di cospicue dimensioni.

Femmina. La zona di giallo sulla fronte appare di maggiori dimensioni e così pure sulle guance e su parte del vertice.

Lunghezza 12.5 cm ca.

Diffusione. Colombia Settentrion,ale, dalle coste caraibiche occidentali e dalle montagne di Santa Marta a Sud lungo il fiume Magdalena sino al Bolivar Settentrionale.

 

14) Piccolo Pappagallo del Salvadori

Forpus xanttotterygius flavescens (Salvadori)

Maschio. Il verde appare più pallido e giallastro soprattutto sulla fronte, guance e parti inferiori; basso dorso e gruppone blu chiaro.

Femmina. Oltre a non presen!ta,re alcuna traccia di blu, valgono le stesse osservazioni indicate per il maschio.

Lunghezza 12 cm.     

Diffusione Bolivia Orientale (province di Santa Cruz e Beni) e Perù Sud-Orientale e Centro-Orientale.

 

15) Piccolo Pappagallo dagli occhiali

Forpus conspicillatus conspicillatus (Lafresnaye)

Maschio. Piumaggio generale verde opaco; fronte, guance e gola verde giallastro brillante; petto con soffusioni grigiastre; regione perioftalmica blu cobalto; dorso (parte inferiore), groppone, margine carpale, copritrici primarie e secondarie, sottoala, blu-violetto più scuro sul groppone; becco bianco-grigiastro con zona bruna alla base del ramo superiore; iride bruno-grigiastro scuro; zampe brunastre.

Femmina. Mancano completamente tracce di blu rimpiazzate dal verde; partisuperiori più brillanti che non nel maschio; basso dorso, groppone e regione erioftalmica verde smeraldo; parti inferiori verde giallastro più sbiadito  sul sottoala.          

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Dstribuito nel Panama orientale, indi dalla Colombia Settentrionale a Sud sino allo stato di Huila e Le Ande Orientali (stati diBoyaca' e Cundinamarca nella Colombia Centrale).

 

16) Piccolo Pappagallo di Meta o della Colombia         

Forpus conspicillatus metae (Borrero e Camacho)    

Maschio. Parti inferiori più brillanti e verde giallastro; capo verde più brillante soprattutto su gola e guance; anello perioculare assai ridotto.

Femmina. Piumaggio leggermente più giallo.  

Lunghezza 12 cm.

Diffusione. Ande Orientali della Colombia nei dipartimenti di Boyaca', Cundinamarca e Meta, indi ad Est sino al Venezuela Occidentale lungo il fiume Meta.  

 

17) Piccolo Pappagallo di Cauca

Forpus conspicillatus cancae (Chapman)

Maschio. Blu nel basso dorso, groppone, ali e sottoala più pallido meno violetto, becco più pesante e robusto.

Femmina. Becco più pesante e robusto.

Lunghezza 12 cm. .

Diffusione. Pendici occidentali delle Ande nei dipartimenti di Cauca e Narino, Colombia Sud-Occidentale. Gli esemplari provenienti dall'alta valle Patia identificabili secondo Lehmann e Haffer con una distinta sttospecie F. c. pallescens (1967), senza che però tale tesi sia stata sino d 'ora suffragata da prove certe.    

 

18) Piccolo Pappagallo di Sclater

Fortus sclateri sclateri (G.R. Gray)

Maschio. Piumaggio di un verde assai scuro, ,più che in ogni altra specie; fonte e guance verde smeraldo; parti inferiori verde glauco leggermente soffuso di oliva sul petto e di giallo nel sottocoda; basso dorso e groppone blu violetto assai scuro; primarie, secondarie e sottoala blu-violetto; ramo superiore del bocco grigio scuro, inferiore biancastro; iride bruna; zampe bruno-grigiastre.

Femmina. Mancante dieli blu rimpiazzato dal verde scuro (più sbiadito comunque che nel maschio); fronte, parte anteriore del vertice e guance verde giallastro.

Lunghezza 12.5 cm ca.

Diffusione Ecuador Nord-Occidentale ( Rio Napo e Sarayacu ) e Perù Orientale (Iquitos, Rio Javari, Rio Ucayali, Cosnipata) a Nord verso la Columbia Sud-Orientale, a Sud fino alla Bo~livia Settentrionale e a Est fino agli Stati di Belém e Para' (Brasile Settentriona,le), lungo il bacino del Rio delle Amazzoni.       

 

l9) Piccolo Pappagallo di Schamburk

Forpus sclateri eidos (Peters)        

Maschio. Piumaggio generalmente più chiaro con sfumature giallastre soprattutto sulle parti inferiori; più sbiadito anche il colore blu del groppone el basso dorso. Per dovere di cronaca mi piace sottolineare come N.T.Vane invece indica per questa sottospecie caratteristiche del tutto opposte e cioè dei colori più scuri rispetto alla sottospecie tipica.  

Femmina. Piumaggio generale più chiaro e più giallastro soprattuto sul petto.

Lunghezza 12.5 cm ca. 

Diffusione. Guyana Francese, Guyana Occidentale, Venezuela Meridionale, Brasile (Rio Negro Superiore e Pederneiras nello stato di Madeira) e nella regione del Rio Guainìa (Colombia Orientale).

 

20) Piccolo Pappagallo del Pacifico o di Lesson o celeste  

Forpus coelestis (Lesson)        

Maschio. Piumaggio generale verde sbiadito, più brillante su fronte, vertice, guance, gola; sottile linea blu dietro l'occhio; occipite e nuca grigio bluastro; alto dorso e scapolari grigio verd!astro; basso dorso, groppone, sottoala blu cabalto più intenso sul groppone; primarie e secondarie blu cabalto;beco biancastro; iride bruna; zampe grigio brunastre.

Femmina. In genere manca del blu anche se alcuni esemplari presentano il groppone con marcate soffusioni blu e la linea blu dietro l'occhio; il verde è assai più sbiadito con lteccezione di vertice e guance.

Lunghezza 12.5 cm ca.

Diffusion. Le aride zone tropicali del Sud America occidentale dalla buia di Caràques, nell'Ecuador, a sud sino a Trujilo, Libertad, nel Perù Nord-Occidentale.

 

21) Piccolo Pappagallo dalla faccia gialla

Forpus xantops (Salvi)

Maschio. Vertice, guance e gola giallo; occipite e nuca grigio violetto, colore che si estende fino all'occhio quasi a formare una sottile striscia; altodorso e ali grigio verdastro; basso dorso, groppone e sopraccoda blu  cobalto;primarie e secondarie blu violetto; parti inferiori giallo verdastre, sottoalablu intenso; bocco biancastro con macchia grigia alla base del ramo superiore; iride bruna; zampe brune.

Femmina. Simile al maschio (ed è questo l'unico caso) ma il basso dorso e il groppone appniono di un blu sbiadito ed il grigio del sottoala soffusodi blu chiaro.

Lunghezza 14.5 cm.

Diffusione. Localizzato soltanto lungo la valle del fiume Maranon, nello tato di Libertad, Perù Nord-Occidentale. 

 

  

ALCUNE ESPERIENZE CON FORPUS COELESTIS

La coppia oggetto di queste note è in mio possesso sin dal 1997 e certo non facevo affiduamento sulle possibilità di un successo riproduttivo in quanto da tempo affetta da u,na accentuata deplumazione sul capo e su parte del dorso. Non voglio dire con questo che la loro naturale vivacità e le loro condizioni generali mi dessero da pensare, tutt'altro, vi è comunque da sottolineare come la deplumazione sia pure parziale, come nel caso in questione, difficilmente si accompagna ad uno stato di salute ottimale e al sorgere di quegli stimoli naturali che portano alla| riproduzione.

Già lo scorso anno vi fu, nel mese di aprile, un tentativo infruttuoso di nidificazione e di deposizione. Per la verità nacquero anche tre piccoli che in breve tempo però, a causa della pressoché totale mancanza di cure parentali, morirono di inedia. Le ragioni di questo insuccesso furono da me attribuite, oltre al già citatodisintetesse da parte dei genitori derivato certamente dalle incerte condizioni di  salte, anche dallo stato di incuria nel quale giaceva il fondo del nido a cassetta. Allora fui colto di sorpresa dagli eventi ed anche questa volta fu con stupore che  il 29 aprile, ispezionando il nido, mi accorsi dell'avvenuta deposizione di due uova. Memore degli insegnamenti che la precedente esperienza negativa mi suggeriva, non appena la femmina giu;nse a deporre il quarto uovo, con eccesso (e mai come  in questo caso) di zelo intervenni togliendo le uova, lavando e disinfettando il | nido ed imbottendo il fondo con una manciata di erba secca. Per portare a termine queste o,perazioni non mi ci vollero più di una diecina di minuti, quindi rimisi il nido al suo posto ed iniziai ad osservare le reazioni dei pappagalli.questo punto e solo a questo punto mi chiesi se non avessi inconsciamente abusato della loro " pazienza " e con il mio rivoluzionario " intervento non avessi contribuito a mandare tutto all'aria. Il comportamento iniziale della coppia sembrava confermare le mie perplessità. Certo la novità costituita dallo strato di erba posta sul fondo era guardata conocchio assai circospetto poi, lentamente, sembrarono assuefarsi all'idea e preseronuovamente possesso del nido. Pareva a questo punto che tutto fosse tornato allanormalità quando ad una ennesima ispezione all'interno del nido mi accorsi chele uova erano letteralmente sprofondate sotto lo strato d'erba. Nonostante lo spessore di tale strato non fosse eccessivo (3 0 4 cm) cominciai a nutrire seri dubbi circa la possibilità che il tepore emanato dal corpo della femmina (vi è da direaltresìche spesso entrambi i genitori dimoravano all'interno della cassetta) potessegiungere senza dis,persioni sin,o alle uova, senza contare poi che le stesse, per ovvimotivi, non potevano venire rivoltate periodicamente. Non intervenni più comunque sino al 25 maggio, giorno in cui decisi di togliere le uova. Ritenevo infatti che troppo tempo fosse trascorso dalla deposizione delprimo uovo perché vi potessero essere ancora speranze di schiusa. Altro errore di     valutazione: mentre infatti toglievo le uova, che nel frattempo erano leggermenterisalite alla superficie dello strato di fondo, una cadde in terra e spezzandosi rivelò un embrione vivo e perfettamente formato. Rimesse prontamente nel nido le treuova rimaste, una di queste schiuse regolarmente il giorno seguente ( 26 maggio).Il ritardo, relativamente cospicuo, di circa tre giorni se si parte dalla deposizione del quarto uovo ( 2 maggio) rispetto al tempo medio di incubazione che è di circa 20-21 giorni, trova certamente motivo nelle vicissitudini dianzi sipiegate. L'allevamento dell'unico piccolo avvenne regolarmente e lo stesso uscì dal nido il primo di luglio e cioè a trentasette giorni dalla nascita, rivelando di appartenere al sesso femminile.

La coppia ha poi portato a felice compimento una seconda covata secondo questa cronologia:       

 

Date di deposizione :17-7; 19-7; 21-7; 23-7

Date di schiusa 12-8

lI piccolo nato il 12-8 non è sopravvissuto che tre giorni. Il primo nato al momento di redarre queste note è tuttora nel nido (31-8).

 

BIBLIOGRAFIA

 

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Bollettini di annate varie della “ Parrot Society ”

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