CALICE AL CORNOVIGLIO - Comune situato in provincia della Spezia, nella Val di Vara detta valle del biologico, zona limitrofa alla Lunigiana. E’ un territorio di economia essenzialmente rurale, il cui capoluogo conserva le caratteristiche di un insediamento medioevale. E’ anche località di villeggiatura con possibilità di soggiorno agreste, di svaghi in oasi di pace e di escursioni a piedi o a cavallo negli itinerari naturalistici e culturali.
ALTITUDINE: Circa mt. 600; capoluogo mt. 404
LONTANANZA DAL MARE: 25 Km (circa 30 minuti d’auto).

LA STORIA - Situato in un territorio ricco di storia e importante dal punto di vista strategico fin dall’età preromana, il Comune di Calice al Cornoviglio comprende diverse località dipendenti da due borghi sorti intorno a due castelli medievali di pregevole fattura, forse già sito di antichi castellari liguri apuani. Le notizie documentarie più antiche risalgono all’XI secolo: il Castello di Calice è citato la prima volta nel 1033 con proprietà di Adalberto Malaspina. Il Castello di Calice, ancora perfettamente conservato, fu di proprietà del Vescovo di Luni poi dei Signori di Giovagallo e ancora dei Malaspina; nel XIV secolo passò ai marchesi Malaspina di Villafranca ed in seguito ai genovesi che lo assegnarono ai Fieschi. Dopo il fallimento della congiura dei Fieschi, il Castello di Calice entrò in possesso e fu residenza prima di Placidia Doria Spinola e poi di Placidia Doria Del Carretto. Dal 1709 al 1772 esso ritornò ai Malaspina che in seguito lo cedettero al Granducato di Toscana per cinquemila fiorini che ne fece uso burocratico-amministrativo. Nel 1786 l’illuminato Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, in giro per i suoi feudi scriveva: Il territorio di Calice è composto da una valle contornata da alti monti e di circa quattro miglia di diametro, molto fertile e ben coltivata, tutta vestita di castagni e aggiungeva che tutto il territorio appariva un ottimo terreno per la coltivazione di vigne, ulivi ed alberi da frutta. Fu infine, dopo la proclamazione dell’Unita d’Italia sede Comunale sino al 1993 ed ultimamente è diventato sede della pinacoteca David Beghè (pittore ed affrescatore nato a Calice nel 1854 e morto a Milano nel 1933), sede del piccolo museo Pietro Rosa, (pittore autodidatta), sede del C.E.A. e del Museo dell’Apicoltura.



Nel Castello c'è da vedere:

Museo dell'apicoltura visita la pagina sul Museo  
Pinacoteca Davide Beghè: raccolta di opere pittoriche realizzate tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 dal pittore calicese, a cui è essa dedicata.
Piccolo Museo Pietro Rosa: raccolta di opere del pittore autodidatta nato a Porto Venere nel 1923 e morto alla Spezia nel 1995
C.E.A. (Centro di Educazione Ambientale): Sentieri storico-naturalistici
Biblioteca multimadiale
Orto botanico - Giardino all’italiana
Sala conferenze ed audiovisivi
Laboratorio per attività
Museo di storia naturale