C'è un pizzico di malinconia per il vecchio Liceo,
un senso di gratitudine nei tuoi confronti per questo innesto
sul tuo sito che danno una luce nuova alla nostra amicizia.
ed ora per restare in tema ...
(da una lettera galeotta del ipernominato poeta al cugino (?) dell' innominato)

Il momento dei ricordi questa terza età
o più realisticamente la vecchiaia.

Il ricordo di un tempo lontano vissuto
ma confuso colorito dalla fantasia.
Ho bisogno di ricordare per distrarmi
dalla realtà di un avvenire confinato
non più possibile perché oltre si modifica il tempo,
si deformano le immagini
e tutto questo perché non desideri.
Ho paura dei giorni di quanti si avvicinano e chiedono
del vento che scorre lungo le pareti della mia casa
come uno straniero che striscia e lentamente sussurra
parole lontane, la presenza del mistero che mi raccoglie
perché la vita è un mistero e ora lo comprendo.
Ho l'odore sottile del muschio nella memoria arrampicato
su mura antiche così sono attaccato al tempo, alle sue rughe.
Allora a fronte china lasciando cadere il mento sul petto
come persona che dorme creando il silenzio
perché il sonno del vecchio intimorisce e genera attesa
rivedo la mia giovinezza perdersi nei volti sorridenti
di tanti amici forse i più cari
quelli della mia classe, il vecchio Liceo.
Era il tempo delle illusioni della giovinezza raccolta
su una cattedra in un edificio disadorno
ma pieno di cose perdute date in concessione
per un tempo breve perché tutti i sogni belli finiscono presto.
La vita è come la fata Morgana
 brucia il petto e poi... è soltanto un rimpianto.
Ora vivo di ricordi, ho le mani di mio padre l'espressione malinconica
e la stessa mancanza di energie di mia madre e come lei mi risveglio
soltanto di sera perché la notte è senza tempo con poche luci,
stelle lontane con la speranza di mondi da abitare.
Raccolgo mille caratteristiche e mi esprimo con la stessa lentezza
che notai un pomeriggio d'estate con il sole cadente, senza più forza
negli occhi rassegnati del nonno.

Vecchie cose mie, ho raccolto passato e presente
come un viandante raccoglie le cose indispensabili
per un lungo viaggio.