(prima di un infinito numero di pagine web ospitate da Attilio Piegari, a seguito di formale autorizzazione del poeta, scrittore, giornalista e collega dottor Corrado Caso, in attesa che, divenuto homo tecnologicus, riesca a pubblicarle) |
parlami dei tuoi giorni |
attraversando il tenero diaframma del tempo futuro |
e la speranza vestirà il colore dell'aurora |
ripiegando il mare come specchio riflesso di monti lontani |
ricopri di stelle l'eclisse di luna |
di luci il colore rosso del presagio |
perché non manchi la speranza |
ricopri di luna questa mancanza |
poni l'archetipo materno al centro del firmamento |
la sua vigile presenza come splendida veste a una notte insonne |
mago soffia in un cielo di latta nuvole nere |
tante pozzanghere senza luce attendono la tempesta |
l'autunno ha gli occhi tristi di mia madre |
il ventre gelido e sterile del tempo finito |
lo stupore della vita che attende |
tutto è pronto prima che il freddo copra ogni spazio |
e la notte diventi un cristallo di ghiaccio |
così ottobre solitario ed addormentato apre la porta ai morti |
se contassi le stelle, in questa notte tersa, fatta di cristalli dove il silenzio occupa ogni spazio della mia mente, vedrei ciascuna legata all'altra da una miriade di fili argentati, a questa immagine mi piace rassomigliare l'uomo non disgiunto dal destino che riserva alla sua specie e al mondo. |
da "20 ANNI DI PICCOLA STORIA - CORRADO CASO" Edizioni Gutenberg |