visione critica
 recensioni di cinema, serie tv, televisione, altro...

di antonio fabbri

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vieni via con me
(2010)

vengo via con te perché il teatro si fa televisione
vengo via con te perché la scenografia si anima di simbolismo
vengo via con te perché la contaminazione non aliena la televisione
vengo via con te perché la sintesi si vuole summa
vengo via con te perché il monologo diventa narrazione
vengo via con te perché l'assolo chiama l'interlocuzione
vengo via con te perché il dialogo trascende lo schermo
vengo via con te perché la televisione si trasforma in conversazione
vengo via con te perché le parole hanno un peso civile
vengo via con te perché le opinioni hanno un valore morale
vengo via con te perché la satira è informazione con un'opinione
vengo via con te perché sono d'accordo
vengo via con te perché la provocazione ha una ragione
vengo via con te perché il varietà non è uno spazio vuoto dell'intelligenza
vengo via con te perché la televisione è morbida, se si vuole
vengo via con te perché la cultura è interpretazione
vengo via con te perché ogni contenuto ha la sua forma
vengo via con te perché qualcosa di diverso è possibile
vengo via con te perché la diversità è non rassegnazione
vengo via con te perché l'orgoglio non significa prepotenza
vengo via con te perché la prepotenza è sinonimo di egoismo
vengo via con te perché la censura è cesura nella libertà
vengo via con te perché la libertà è la scelta
vengo via con te perché rimango


Dopo la lista/elenco, aggiungo una osservazione sulla definizione della trasmissione.
Non credo che l'ampia categoria del "varietà" non possa contenere anche "Vieni via con me", se si ha rispetto per un contenitore costruito su una struttura invariabile (nella sua definizione cangiante da trasmissione a trasmissione) ma duttile, fatta di ospiti e di canzoni, di inserti e di monologhi e, nel migliore dei casi, di una narrazione coinvolgente per lo spettatore. Questi, a seconda del taglio stabilito, può essere rapito o divertito, distratto dall'esterno o trascinato all'interno del tracciato predisposto.
Il varietà è uno specifico televisivo, forse uno dei pochi: è l'essenza della televisione in diretta da studio; ma la sua declinazione è mutevole (e valida anche per l'infotainment). E non è detto che "varietà"  sia sinonimo di stupidità; si tratta di una scelta fatta a priori dall'autore sull'interlocutore di riferimento e, conseguentemente, sul messaggio e sulle sue modalità di trasmissione (perché la forma è il contenuto).
     (tutti i testi sono proprietà di antonio fabbri)
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