visione
critica recensioni di cinema, serie tv, televisione, altro... di antonio fabbri |
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L'arte del sognodi Michel Gondry
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Lui ama lei. Lei forse lo ama troppo e non si fida. O
forse no. Su questa esile trama da film della Nouvelle Vague, Gondry imbastisce
una fantasmagoria di invenzioni grafiche e oggetti fatti a mano che prendono
vita a seguire il flusso dei sogni e dei pensieri confusi del protagonista che
non riesce a liberare la verità dalla trasposizione immaginifica. Ed è
difficile anche per lo spettatore discernere tra la realtà e la sua versione
onirica, le due dimensioni confondendosi completamente, mentre il passaggio
dall'una all'altra avviene senza soluzione della continuità narrativa, in un
magma di invenzioni e animazioni, un bric-à-brac di immagini e storture
sognanti che affolla lo schermo mentre la storia si avvita su se stessa e
sembra non procedere. Il bricolage delle fantasie ha un aspetto casalingo,
precario ed ingenuo, lontano dalla veridicità apparente dell'animazione
computerizzata, distante dalla proliferazione delle contaminazioni digitali che
invadono ogni schermo. Ma tra la poesia "fatta in casa" degli oggetti
che prendono vita, la folle inventiva prende il sopravvento e cancella la
storia. |
(tutti i testi sono
proprietà di antonio fabbri) |
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