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critica recensioni di cinema, serie tv, televisione, altro... di antonio fabbri |
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The Social Network di David Fincher |
Nei
suoi film più recenti David Fincher sembra aver messo a tacere la consueta
verve registica, aver scelto uno stile più trasparente e consono alle
sceneggiature messe in scena. Anche in The
Social Network, la regia pare mettersi a disposizione della briosa
verbosità di Aaron Sorkin per illustrare la nascita di “Facebook” e le
conseguenti vicissitudini del suo fondatore, Mark Zuckerberg. Ma la morigerata condotta
del regista è soltanto fittizia e il film cela la sapienza digitale delle
immagini con inquadrature impossibili, artefatti aggiunti, sorprese visive. La
normalità delle riprese è frutto di uno studio sull’apparenza ingannevole,
sulla mistificazione impercettibile che invade il cinema contemporaneo e che Fincher
palesa complicando la superficie del visibile, di pari passo alla complessa
fluidità delle parole della sceneggiatura. |
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