visione
critica recensioni di cinema, serie tv, televisione, altro... di antonio fabbri |
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Ocean's 13 di Steven Soderbergh |
È sempre cattivo segno quando Soderbergh inizia a
dilettarsi con giochetti stilistici, eccessive ricercatezze, inquadrature
azzardate, perché si sta disinteressando al materiale narrativo e cerca di
nasconderne le debolezze dietro una maschera di virtuosismo esibizionistico.
Così questo terzo capitolo delle avventure di Ocean e soci è pieno di
incursioni grafiche e coloristiche, mistificazioni digitali, angoli di ripresa
sorprendenti, mentre la trama si sviluppa briosa, o almeno dovrebbe. Avanza
invece a fatica, dietro a tresche e a tranelli sempre più elaborati, con un
divertimento così esibito che lascia trasparire la noia della routine. Non c’è
niente di veramente brutto in questo terzo capitolo, ma niente di realmente convincente.
Tutto sembra un po’ forzato, esasperato, come una battuta insistita a tal punto
dal farle perdere efficacia. Come la recitazione di Al Pacino, new entry nel
cast a nascondere la defezione di tutto il reparto femminile (Roberts,
Zeta-Jones, solo evocate nei dialoghi tra maschi), sopra le righe e sottotono,
come la tintura per capelli che ostenta il suo personaggio. |
(tutti i testi sono
proprietà di antonio fabbri) |
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