LA MEMORIA VOLUTAMENTE DIMENTICATA

Saggio Storico di:

LAURA VICHI

Ci sono persone che hanno fatto la storia, hanno lasciato una traccia ben profonda del loro passaggio terreno, sia positiva che negativa, ma comunque hanno significato qualcosa per i loro contemporanei ed i posteri.

Questo non è un libro di esaltazione delle gesta dell’uomo che governò l’Italia dal 31 Ottobre 1922 fino al 25 Luglio 1943, né vuole essere un’apologia nei confronti di un periodo storico, ma una serena rilettura di eventi storici. Non ho paura di essere tacciata per una nostalgica fascista, non lo sono e non lo sono mai stata, voglio soltanto portare a conoscenza di chi ha ancora la curiosità di capire la nostra storia letta anche da altri punti di vista.

Nella mia biblioteca che ospita vari libri antichi e moderni, formata da volumi che provengono da anni di acquisti, ho ritrovato accanto ai libri di storia delle superiori, accanto a varie pubblicazioni, tra cui Marx ed Hegel col loro Capitale, "I dieci giorni che sconvolsero il mondo" di John Reed, testi di filosofia di Russell, di Platone, di Nietzche, di Kant e così via, anche questo testo di aneddoti.

 

I ricordi delle lezioni di storia, mi rimandavano ad una specie di vuoto che solo i ricordi di mio padre con aneddoti del ventennio (mi raccontava di come un pomeriggio passando nei pressi di Piazza Venezia con mio nonno, furono fermati e costretti a seguire un discorso del Duce), di mio nonno materno che mi faceva dei distinguo su quello che era stato fatto nel ventennio come la bonifica della zona paludosa della Pontina, la nascita di una previdenza sociale (la futura INPS) e l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ( quel che sarà INAIL) e la tutela della maternità per le donne lavoratrici, ma anche il sopravvento di certi personaggi che formavano il corollario del potere e che di questo potere abusavano.

Quello che mi mancava era quella serie di notizie sulla persona, non tanto quelle enfatizzate nei documentari dell’Istituto Luce, ma quelle di certi momenti importanti della nostra storia visti da occhi diversi.

Ricordo anche di quando, alle superiori ci fecero incontrare la Signora Carla Capponi che fu una delle protagoniste dell’attentato di Via Rasella del Marzo del 1944, alla nostra domanda del perché non si fossero presentati all’appello dei tedeschi, salvando così la vita di 320 ostaggi, divenuti poi 335 la signora rispose con un "… era un’azione di guerra". Il padre di un mio amico si salvò dal rastrellamento effettuato dai tedeschi saltando, insieme ad altri, dal finestrino di un tram che transitava vicino alla zona del suddetto rastrellamento.

Lascio comunque al lettore che abbia la curiosità di cui parlavo prima, di decidere se sta leggendo una parte della storia, bella o brutta che sia. Per quanto mi riguarda ho trovato quelle notizie che mancavano nei miei libri di storia da liceale.

Laura Vichi

da leggere ed amare

   

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