ANTONINO SIRNA

SINOPIA

Racconti

La traccia che delineano i racconti dal titolo "Sinopia" sono al di là di un tempo materiale, focalizzano l’esistenza di una mente che si sviluppa e prende coscienza del proprio esistere davanti alla materializzazione di uno spazio bianco come una tela o una parete in cui viene impressa una SINOPIA atta alla preparazione di un affresco esistenziale, una traccia perfetta, archetipale, uno spazio-tempo quale punto di riflessione che si propone quale test di possibilità, come un atto di volontà, una ascesa e crescita del pensiero. Il poter operare su di essa, quale traccia sinopica, quindi il creare è "operare", all’interno di quella scintilla divina che è in noi. Proporre linee che appaiono come presenze di una scena di vita. Quella vita che nel suo andare, divenire, è forse un miracolo, il primario per noi viventi.

La sequenza di racconti che intercalano quella che si potrebbe definire come una "traccia principale della co-scienza", hanno un susseguirsi di tempi molto diversi tra loro. Da "Nel mezzo del cammin…" ove il protagonista si ritrova in contatto con forze primordiali che intende sfidare nella sua presunzione tutta umana per ritrovarsi schiac-ciato lui stesso da verità assolute, terribili e bellissime nello stesso tempo, o "Lettera" ove il viaggio mentale crea un nuovo concepire se stessi e la realtà nella comprensione che essa non sempre è uguale a quella soggettiva.

"Il primo figlio" ove il Creatore è alle prese con la sua creatura che tenta di sfuggire al suo controllo. "Anna" è la diretta conseguenza della realtà concepita come rappresentazione di un reale immaginario, distorto per chi è al-l’esterno ma tanto vero per chi lo vive.

Ognuno di questi racconti comunque focalizza l’attenzione del lettore in un insieme di tempi persi e ritrovati, in una discesa nell’intimo e nella mente, un ricercare noi stessi e la realtà, confrontandola costantemente con un tattile rap-presentativo ma fugace, storie di vita, di una vita che può essere qualunque ma comunque unica e distinta, non ripe-tibile. Una profonda riflessione dei vari stadi dell’esistere, un porsi costantemente attenzione all’istante dell’esisten-za, perché è quello che in quel momento conta, è quello che ha il senso del percorso.

 

estremamente piacevole

 

  

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