Vincenzo NOTORIO

La sfida dal deserto

Chi ha vissuto gli anni della guerra " fredda" tra Russia ed America ricorderà il principio della "cortina di ferro" cioè non lasciar trapelare nessuna notizia al di qua ed al di là del muro, disinformare il più possibile... depistare. In questa logica eserciti di spie sovietiche ed americane si fronteggiavano in un ossequioso silenzio dove però comunque aleggiava la morte, con tanto di silenziatore. Nella Guerra del Golfo per la prima volta assistiamo invece alla spettacolarizzazione degli eventi, con tanto di televisione , di filmati, di foto, di dichiarazioni più o meno ufficiali, eppure anche nel Golfo si finì per respirare la stessa atmosfera spionistica e lo stesso vecchio trucco di una informazione che disinformi.

L'abilità di Notorio sta proprio nell'aver saputo leggere tra le righe di questi eventi storici, comunicandoci con abilità romanzesca che la vera guerra si è svolta tra le righe dello spionaggio internazionale; in trame nascoste , camuffate , intriganti. Il fascino di questo libro nasce dall'aver capito soprattutto la psicologia di Saddam(con una precisa ricostruzione storica) che quella degli americani. Un libro appassionante scritto con grande creatività ma senza dimenticare di informarsi puntualmente (come farebbe un ottimo cronista) dei reali accadimenti storici. Molto accurata la "costruzione" psicologica dei protagonisti di Vincent Nash e del maggiore Bonanno, con il loro corollario di personaggi a cui Notorio infonde una particolare vitalità.

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