Nel percorso poetico di Ignazio Scanu (già conosciuto ed apprezzato con lo pseudonimo di "Igna") si incontrano rimembranze particolari, per chi ha attraversato gli anni '70 il contatto con la dimensione musicale assume un ruolo importante, quasi una sotterranea colonna sonora che ha accompagnato l'esperienza esistenziale di una intera generazione.

Così l'autore prende a spunto vari cantanti e gruppi musicali, non certo per farci la cronaca della loro musica ma per recitare i suoi momenti emozionali con estrema bravura ed eleganza.

Prende solo spunto intuitivo dedicando le sue liriche vuoi a Vinicio Capossela, ai 99Posse, ad Edoardo Bennato, a Enzo Jannacci, alla Premiata Forneria Marconi, a Lucio Battisti ed a tantissimi altri, non operando di certo una scelta stilistica monocorde dei vari cantanti o gruppi, ma affidandosi ad un caleidoscopio di suggestioni che

invogliano alla lettura lasciando trasparire un piacere creativo ed una varietà stilistica del tutto particolare, distinguendosi dall'archetipo ispiratore (cantante o gruppo) per affermare una propria identità artistica arricchita da uno status mentale mediatico nell'osservazione del reale e degli eventi storici della nostra epoca.

Non un esercizio intellettuale atto a dimostrare la propria conoscenza musicale, ma una più concreta puntualizzazione della esistenzialità di un osservatore attento, critico, ma ineluttabilmente poeta della vita.

Con questa bella raccolta, intelligentemente intitolata POpESIE riferimento non casuale alla corrente artistica della PopArt Scanu riconferma la sua grande sensibilità creativa, non disdegnando una sottile autoironia.

da non perdere