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29-07-07

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Il Vestiario dei Briganti

Durante le manifestazioni, noi rievocatori veniamo spesso fermati dalla gente nelle piazze e nelle vie della nostra bella Italia e la prima domanda che ci viene rivolta riguarda logicamente il vestito storico che indossiamo. La credenza più diffusa è che partecipare a queste manifestazioni siano "passatempi da ricchi" e per cui il costo degli abiti sia in proporzione. Non ci dimentichiamo che particolarmente per quanto riguarda i Briganti... il loro vestito era "povero", come povera era la loro condizione. I grandi viaggiatori dell'Ottocento, un nome tra i tanti è quello di Lord Byron, durante il loro Gran Tour in Italia hanno scritto pagine indimenticabili di letteratura descrivendo in particolar modo gli usi e costumi della Ciociaria. Restarono soprattutto colpiti dalle calzature, le Ciocie, che sono la diretta evoluzione "del piede scalzo". Non esiste sicuramente un modo di calzare più minimalista di questo, cioè rivestire la pianta del piede con pelle animale, trattenuta da cinghie avvolte alla gamba. Eppure sono tantissime le sue varianti, praticamente una per ogni paese, addirittura esistono quelle da festa o quelle per la vita di tutti i giorni. Sopravissute fin nel secondo dopoguerra (se ne vedevano ancora dotati i pastori addirittura a metà degli anni '70!) nella versione moderna realizzata con i pneumatici telati per automobili, sono state scelte da noi (logicamente nella versione originale di cuoio) come elemento del vestiario simbolo di ciò che era la Ciociaria al tempo del Brigantaggio. Nonostante le apparenze... dopo ormai averle indossate in decine di occasioni su tutti i tipi di terreno e anche per interi giorni di seguito, ogni nostro associato potrà testimoniare la loro comodità, piacevolezza che si riesce a gustare solo dopo essere riuscito a carpire i segreti della fasciatura delle gambe e della legatura delle corregge, capacità che si acquisiscono solo con la pratica.

Il resto del vestito è altrettanto semplice: una grande cappa (o mantello che dir si voglia) scura molto avvolgente adatta a proteggere il suo proprietario dal rigore del freddo in una vita passata all'aperto, un cappello, dei pantaloni scuri di tela robusta, una camicia bianca e un gilet di stoffa o di pelle di capra. Per completare il vestito bisogna ricordarsi dell'estrema religiosità di questi uomini che combattevano per la loro terra. Infatti attorno al collo portavano una specie di ciondolo dentro il quale era conservata un pezzo di ostia consacrata.

Al giorno d'oggi realizzare un vestito del genere richiede ben poca spesa rispetto ad una divisa militare. Se poi si è già (o lo si vuole diventare) padroni di una certa manualità... praticamente la spesa già irrisoria si tramuta in puro divertimento! La maggioranza di noi ha realizzato tutto l'indispensabile in casa, seguendo le direttive di coloro che erano più esperti. Mai avremmo immaginato qualche anno fa che un gruppo di pivelli come noi avrebbe imparato a lavorare in modo perfetto il cuoio. Mai avremmo creduto che nella nostra vita saremmo riusciti con soddisfazione a conciare pelli di capra e pecora. Ma soprattutto compiendo tutte queste attività... mai avremmo sperato che ci saremmo veramente divertiti!

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Le Raccolte di foto sono divise per anni e per manifestazione in ordine cronologico. Certamente non tutte le immagini sono da considerarsi esempi di arte applicata alla fotografia.  E nonostante tutti gli sforzi di ogni nostro Associato... capita che di tanto in tanto, sullo sfondo di una foto, faccia capolino qualche cosa che non ci dovrebbe essere, perchè indiscutibilmente "fuori  epoca".

 

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Ultimo aggiornamento: 29-07-07