Le TAGGHJATE "sCAVAndo nella memoria"

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Presentazione del libro A San Giorgio Jonico

saluto di Mons. Giuseppe Ancora
Aldo Galeano: Past-President del “Gruppo Anonimo ’74”
Intervento del prefatore Dott. MICHELE JACCA
Relazione dell'Editore e Critico Prof.Piero Massafra
VIDEO  -  Presentazione del libro

Presentazione del libro a Francavilla Fontana

nella “Notte degli Imperiali”
Video della Manifestazione

Presentazione del libro a Monteiasi

OTTOBRE PIOVONO LIBRI
foto della manifestazione

Tutto il libro da sfogliare

 

Ha avuto luogo il 13 giugno 2009, nel gremitissimo Auditorium “San Giorgio”
a San giorgio Jonico
, la presentazione del libro di Anna Marinelli intitolato
 “ Tagghjate: sCAVAndo nella memoria". Il volume edito dalla casa Editrice “Scorpione” di Taranto, ha avuto una tiratura di mille copie ed è stato finanziato in toto dall’Amministrazione comunale del Comune di San Giorgio Jonico col Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura.   

Relazione degli intervenuti:
Mons. Giuseppe Ancora
Aldo Galeano: Past-President del “Gruppo Anonimo ’74”
prefatore Dott. MICHELE JACCA
Editore e Critico Prof.Piero Massafra
Video della Manifestazione

VIDEO  -  Presentazione del libro
 "TAGGHJATE: sCAVAndo nella memoria"
di Anna marinelli. 

 

saluto di Mons. Giuseppe Ancora

Saluto tutti e ciascuna delle persone convenute questa sera nel nostro auditorio in occasione della presentazione del nuovo libro della carissima Anna Marinelli. Vi do il benvenuto augurandovi di trascorrere un sereno e piacevole momento di ascolto.
Ma prima di ringraziare l'autrice per il suo nuovo libro vorrei fare una semplice riflessione. Ho letto velocemente e con un pizzico di curiosità “Le tagghjate: scavando nella memoria” e devo dire che quello di Anna Marinelli è un prodotto complesso: non “un altro libro” accanto ai tanti già scritti, ma una nuova proposta di forte spessore culturale, un modo per offrire la possibilità di accedere direttamente e concretamente, attraverso testi semplici, al patrimonio di civiltà e di pensiero della nostra realtà locale.
Originalissima la scelta del “modello” utilizzato come concetto organizzativo per rappresentare le caratteristiche e le radici della terra sangiorgese: cronaca, racconto, poesia, curiosità linguistiche e altro ancora si avvicendano in una poliedrica vivacità di toni che dà luce e calore alla storia di tante generazioni e spinge a cercare una visione unitaria di sé, degli altri, della cultura di questo popolo di cui siamo parte. La varietà delle tipologie testuali utilizzate si intreccia e si combina in una sorprendente e suggestiva armonia espositiva, che davvero suscita ammirazione e stupore.
Il merito maggiore che penso vada attribuito ad Anna Marinelli sia quello di saper “scavare le segrete gallerie dell'anima”, come dice un noto autore contemporaneo. È questo il “quid” che contraddistingue gli scritti dell'autrice, capaci di far varcare la soglia dei luoghi comuni, di andare oltre la monotonia del quotidiano, e di far vibrare le corde del cuore degli abitanti di questa bella cittadina pugliese.
Il mio fraterno augurio è che questo libro faccia ritrovare il gusto delle proprie radici, perché scavare nella memoria, nel passato, in quello che è stato prima di noi, ha senso solo se diventa affascinante stimolo a guardare con fiducia al futuro vivendo serenamente il presente.
Grazie, Anna. Il tuo lavoro sia una opportunità per sviluppare il senso di appartenenza, per cogliere le sensazioni, i sentimenti, le emozioni della nostra gente e sia anche uno stimolo per le istituzioni a valorizzare questa terra semplice, ma tutta da scoprire, con scelte mirate ad un reale sviluppo sociale, economico, religioso, culturale, che dia una nuova dignità alla terra sangiorgese. Ti auguro che, anche grazie al tuo piccolo ma significativo contributo, questo “sogno” diventi realtà.

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Aldo Galeano: Past-President del “Gruppo Anonimo ’74”

Doveroso e non formale il ringraziamento ad Anna Marinelli per avermi offerto l’opportunità di offrire il mio contributo a questa sua fatica che mentre sembra che si allontani dalla sua passione abituale, quella della poesia, che la colloca sul piedistallo autorevole delle divinità del Parnaso, in realtà si ricongiunge, con quest’opera, al territorio, all’animus della gente che da decenni gode e si inebria alla lettura delle sue elegie; con quest’opera fa suo il retaggio storico maggiormente caratterizzante del suolo e della popolazione di San Giorgio.
Già in passato ci sono stati tentativi autorevoli di dare spazio organico in termini di pubblicazioni sul tema delle tagliate e sulle problematiche ad esse connesse;senza nulla togliere ad altri autori e personalità della cultura, questa di Anna Marinelli si distingue e si connota per le implicazioni di ordine umano e socio-antropologico rese preziose dalla sua elevata sensibilità artistica, finora espressa in opere letterarie e poetiche, ed ora riversata in questa che può dirsi l’opera omnia sulle tagliate.
Anna Marinelli a mo’ di antologia ha raccolto elementi linguistici, storici, etno-antropologici di portata tale da creare un riferimento preciso per le generazioni future su tutti gli argomenti trattati .

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Intervento del prefatore Dott. MICHELE JACCA

Con “Tracce della Memoria”, la poetessa Anna Marinelli ha voluto far rivivere ai lettori ed in modo particolare alle nuove generazioni sangiorgesi il ricordo della storia di un luogo che ha segnato per tanti anni la vita economica e sociale di San Giorgio; un luogo che ha suscitato forti sensazioni a quanti lo hanno visitato, sentimenti e motivi artistici a pittori, poeti, scultori, fotografi, perché le Tagghjate, come Anna scrive, appaiono come”…una immensa tavolozza di colori…palcoscenico di tonalità di grigi, di rossi, ove cespugli bruciati assumevano...una incantevole cornice…)
Nella promenade, insieme alla sua guida, ai suoi compagni, ci siamo anche noi lettori ad esplorare ora questo, ora quell’angolo, quel cespuglio, quella pianta, quella parete! Anna osserva, racconta con semplicità, con emozione, quasi fosse stata una testimone del tempo: scrive un diario per far conoscere, conoscendo.
La sua introspezione narrativa si pone tra” sogno” e “ realtà”, tra “poesia” e “ prosa”, pronta ad osservare ogni piccolo segno del passato, immergendosi in quella lontana realtà, quando le tagghjate erano un “ cantiere” vivo, in piena attività.
Ecco, allora, che la lettura delle “ Tracce della memoria”, si rende tanto piacevole, serena, affascinante, da creare nel lettore sussulti contrastanti di “ amore” per il ricordo del passato, della nostra storia, della storia dei nostri padri; e sussulti di “odio” per lo stato di abbandono e dimenticanza in cui giace.
Con questo lavoro, la poetessa ha certamente ridato alle tagghjate un po’ di vita perduta nel tempo,
soprattutto con “ l’intervista all’ultimo zuccatore”, con la testimonianza di Mimino Sibilla ( cap: Sangue innocente) e con la sua lirica “ Tagghjate/ Culla di Memoria”,
Ai giovani, alle nuove generazioni, a ricordo del passato, in questo libro”Tracce della Memoria” ,Anna tramanda, anche, il “ Il piccolo dizionario della parlata sangiorgese”, “Modi di dire”, “Locuzioni avverbiali”, e “Credenze”, sempre in dialetto sangiorgese, perché “ il suo libro è storia nostra, dei padri e dei figli nostri, del nostro paese” ( Mons. Pierino Galeone, dalla Prefazione a” l’Oro del Tempo- Barbieri Editore, 2001- della stessa autrice).
“Paese mio, il tempo è maturato, le stagioni sono mutate/ ma la stella che mi dimora dentro è ancora lì, ancorata ad un uncino di luna” ( A. Marinelli)

Michele Jacca

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Relazione dell'Editore e Critico Prof.Piero Massafra

E’ difficile individuare una sola cifra letteraria costante, quando la penna è mossa agilmente da una sensibilità come quella di Anna Marinelli.
E naturalmente non mi avventurerò nella intricata selva delle definizioni.
Lo scrittore? Lo scrittore è un lavoratore che sta “di giornata”! E Anna Marinelli sta “di giornata”, come le tante figure del passato che si muovono tra le “tagghjate” di tufo e quelle del suo “animo collettivo”.
Anna Marinelli qui propone argomenti vari e diversi. Si interessa di generi letterari, come si diceva una volta, che hanno come punti estremi del segmento la storia e la poesia. Affronta l’aneddotica, la memorialistica, la novella, le tradizioni popolari, la poesia, la linguistica e sempre raccontando con quel suo stile il quale è segnato da una qualità narrativa per descrivere o segnare la quale ho voluto impegnarmi alla ricerca di un aggettivo di sintesi.
Tra quelli possibili utili ad avvicinarci al giudizio critico che possa iniziare a definire il suo apporto letterario penso che debba essere scelto il termine “esatto”.
Esatta la prosa, esatta la sua poesia intrisa di un classicismo svelto,vivace, mai pedante e marmoreo.
L’aggettivo me lo faccio venire dritto dritto dal latino, e sarebbe un participio passato di un verbo molto autorevole: quell’esatto verrebbe insomma da exigere che nella millenaria vicenda della madre lingua romana si è caricato di infiniti significati, mantenendo una sorta di inalterata purezza.
Naturalmente stiamo qua a parlare di parole, perciò di uomini, del loro cuore e della voce che ubbidì alla mente che ordinò di descrivere con le parole la Vita e perciò le parole sono edifici, e sono vita, e Marinelli ne propone di esatte, squadrate, puntuali, levigate.
Anna scrive esattamente perché deve ricercare e valutare ma soprattutto condurre il lettore a capire ciò che ella ritiene di aver compreso.
Ne scaturisce una prosa dalla quale è difficile staccarsi, che ti prende il fiato, che ti rende sempre assetato, e, certo, non ti spacca la mente accrescendo l’acido lattico che ci paralizza le membra come è di alcuni testi contemporanei.
Facciamo un esperimento, e vediamo se si tratti di cose esatte, e se è possibile che tra quelle parole si insinui l’ammazzaparola, la noia!
Mentre tutti questi pensieri si affollavano nella mente, davanti ai miei occhi si presentava la bellezza degradata delle antiche cave, ne sentivo il dolore indescrivibile: vago, eppure pungente come una trafittura.
Riprendemmo il cammino, io non sapevo cosa fosse più utile fare: camminare o fotografare, per me era tutto meraviglioso! Tutto era una novità, tutto rappresentava una “scoperta”, una scoperta primigenia. Le tagghjate, le statuarie tagghjate, le immanenti tagghjate, erano qualcosa di straordinario che abbagliavano il mio spirito, la mia anima, tutta me stessa!
Debbo fermarmi ma tutti siamo ormai nelle tagghjate, paesani e forestieri.
Marinelli scivola leggera pulita nella pagina e dalla pagina ai lettori, scassinando le coscienze.
La tecnica narrativa è chiara, evidente, esatta: ogni parola al punto giusto, scarsa aggettivazione, un narrare lineare con concetti tutti conclusi e significanti.
Una volta si diceva: si esprime per paratassi.
Anna Marinelli è cosciente del ruolo e della responsabilità di dover dare un senso alla propria opera, che francamente sarebbe riduttivo interpretare solo in rapporto alla dimensione locale, e ben sa quanto potrebbe apparire sfuggente e poco definibile quel mestiere e quell’impegno.
….Quando si legge il libro, si ha l’impressione che l’autrice abbia a lungo tenuto sotto osservazione una materia magmatica, ribollente e che con grande pazienza sia riuscita a estrarre quello che davvero serve e che non è il caso affoghi nella confusione di mille parole.
In questo vi è come una straordinaria vocazione pedagogica, sempre accompagnata dalla consolante consolazione che ti dà il credere che i giovani, proprio loro, sapranno nutrirsi delle cose strappate all’oblio delle generazioni.
Di San Giorgio, di Anna Marinelli, della sua opera di recupero e di svelamento, dicono bene in prefazione sia il sindaco che Michele Jacca.
Il valore supremo di opere come questa non è però tanto nell’aver rifotografato una materia petrosa che comunque rimarrebbe lì certo visibile per secoli ancora agli occhi.
Il valore è nell’aver contribuito a ridare alla nostra terra una porzione trascurata del paesaggio dell’anima.

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Le Tagghjate , di Anna Marinelli        nella “Notte degli Imperiali”

 

A Francavilla Fontana, al centro delle tre province del Salento, Brindisi Lecce e Taranto, si svolge, nella notte di sabato 26 settembre 2009, la seconda edizione della Notte Bianca denominata La Notte degli Imperiali.
La Notte degli Imperiali nasce con l'intento di far vivere ai francavillesi e agli spettatori presenti, una serata all'insegna della cultura, del divertimento e della solidarietà.
Nell’ambito di questa articolata ed interessante iniziativa si incastona la presentazione del libro della scrittrice sangiorgese Anna Marinelli, dal titolo” Tagghjate: sCAVAndo nella memoria”,opera fortemente voluta dall’Amministrazione comunale di San Giorgio Jonico, perché ritenuta di alto valore paesaggistico e storico, nonché promotrice della conservazione del patrimonio linguistico locale.
La  presentazione critica è stata tenuta egregiamente dalla baronessa Elisa Silvatici di Sanseverino, critico convegnista, nonché Accademico dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano P&M. la quale ha già avuto modo di recensire la poetessa e scrittrice sangiorgese avendo presentato negli anni scorsi la sua prima opera di narrativa “ I racconti della sirenetta”. Ha coordinato la serata la presidente dell’Associazione artistica “il Melograno” Letizia Lisi, organizzatrice della rassegna pittorica “Il Melograno nella notte degli imperiali” inaugurata il sabato precedente e che ha fatto registrare un notevole consenso di critica e di pubblico.
Il Teatro degli Imperiali ha dato un valore aggiunto alla manifestazione per la suggestività della sua antica struttura nicchia privilegiata e sito d’elezione per eventi culturali di tale spessore.

 Video della Manifestazione
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OTTOBRE PIOVONO LIBRI: Tagghjate sCAVAndo nella memoria di Anna Marinelli

La Puglia nel Sud di oggi
Dal 25/09/2009 al 25/11/2009
Organizzatore principale Biblioteca Popolare Gruppo Anonimo '74
Indirizzo: Via Roma 83 74020 - Monteiasi

Promotore principale Comune di Galatina
Altri promotori:
Comune di Tuglie
Comune di Aradeo
Descrizione:
Il progetto intende valorizzare la Puglia di oggi ricca di storia, cultura e arte attraverso l'attività, lo studio, il confronto condiviso di tanti "produttori di cultura" (biblioteche, editori, librerie ecc.). La strategia della cooperazione riveste un ruolo decisivo all'interno dell'iniziativa, nella consapevolezza che passioni ed entusiasmi comuni permettano l'interscambio e valorizzino il lavoro svolto. Il programma prevede incontri con l'autore, mostre, proiezioni di cortometraggi.
Tipologia dell'evento: Incontri con autori, scrittori, illustratori


La manifestazione, nata nel 2006 con 260 eventi, quest'anno supera i 1.600, rendendo l'Italia intera il palcoscenico di eventi ricchi di creatività, da paesi piccolissimi e grandi città, istituzioni centrali e realtà periferiche, circoli di lettura e singoli appassionati. Per tutto ottobre il libro è protagonista non, solo nei luoghi tradizionalmente deputati alla sua diffusione, ma anche in contesti insoliti come treni, tram, terme, agriturismi, caffè.

Nell’ambito di questo articolato progetto è stato presentato ieri sera,7 Novembre, presso la Ex Casa Comunale di Monteiasi, la mia ultima pubblicazione dal titolo “Tagghjate: sCAVAndo nella memoria”. La relazione è stata tenuta dal prof. Aldo Galeano, ex Presidente e direttore artistico della gloriosa Associazione GRUPPO ANONIMO ’74, nata circa 35 anni orsono e operante in terra jonica e propriamente in Monteiasi, provincia di Taranto. Sono state proiettate le diapositive che mi lasciò in eredità l’amico Giovanni Carafa, il quale, con la sua donazione, mi incaricò di “TRARNE COSE BELLE PER IL NOSTRO PAESE E PER LE NOSTRE TAGGHJATE”. Il libro che ne scaturì ha avuto ben 4 presentazioni ufficiali, intutto il territorio della provincia, sconfinando in quel di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi..

 
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Le TAGGHJATE "sCAVAndo nella memoria" tutto il libro da sfogliare
 
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