scritta7.JPG (6868 byte)                                  di Ann Beccamorti

 

 

Quella notte c'era nel cielo nero, una mezza luna, rossa, sanguinante di gioielli.

Io raccoglievo le sue gocce preziose sulle mie guance e spingevo il mio stato d'animo confuso ed irrequieto per le vie spente della città, ornate di una nebbia infestante, che entrava nelle fessure del mio cuore ferito e pulsante di dolore.

 

Amavo la notte perché mi infondeva coraggio, altrimenti sarei stata troppo debole per vivere in lei.

 

Le mie mani e le mie guance erano rosse, rattrappite ed immobili per il gelo e, quando camminavo, sentivo il movimento leggero del mio cappotto nero nell'aria, il suo freddo frusciare …

tanta era la solitudine ed il nulla …

e pensare che quelle vie di giorno erano infestate da masse di burattini senza vita dedite al consumismo e fedeli al dio denaro.

 

Ogni tanto, mentre camminavo senza una meta, mi guardavo le mani e le braccia, il sangue che mi rimaneva in superficie, dopo un buco di eroina, si coagulava per il freddo e diventava cristallineo.

 

Ad un certo punto ho sentito un sussurro, tanto lontano quanto vicino, era penetrante, così tanto da spingere il mio stato d'animo a fermarsi, era come uno spillo nell'orecchio, che mi punzecchiava, e sono riuscita a percepirlo, diceva:

"guardami".

A quel punto ho cominciato a guardarmi intorno ma non vedevo nessuno, non c'era anima viva ..

Non c'era nessuno

Ho accellerato il passo impaurita

ed ancora un sussurro:

"Jadis … sono io ..",

ho serrato i pugni arrabbiata ed ho urlato: "ma chi diavolo sei ??!!",

i miei nervi non erano più saldi come una volta,

"guarda verso di me, guarda in cielo" ..

ed in cielo c'era lei, la mezza luna, brillava di fuoco, era strana, non l'avevo mai vista così viva.

Ho Sorriso amaramente,

"che cosa vuoi tu ? Lasciami in pace !! Dannata Luna incantatrice e maligna !!"

"guardami ancora .. Jadis", era più forte di me, ho rivolto di nuovo i miei occhi a lei, ero come rapita, ed ho visto, riflessa in lei, un'enorme siringa.

"Maledetta !!", ho urlato di nuovo,

"perché ti arrabbi ? So che è questo ciò di cui hai bisogno", era sfavillante di odio e sicura di se come solo la Luna poteva esserlo,

"si è vero e allora ?!!"

"se vieni da me, per sempre, … l'avrai", l'ho ignorata ed ho ripreso a camminare, sapendo che tanto mi avrebbe seguita, ma prima di proseguire l'ho fissata con odio come mai avevo fatto.

Folate di vento freddo facevano risaltare odori nauseanti e schifosi di piccole vie nascoste tanto da farmi vomitare senza sosta.

 

Sono Passate due ore, la Luna rossa non mi parlava più ma era la , che mi fissava, sorridente, aspettando che arrivasse la mia prima crisi d'astinenza.

Ed è arrivata, sono andata a cercare i soliti spacciatori ma non c'erano, ne ho trovato uno non abituale e non ha voluto darmela, mi ha picchiata buttandomi in mezzo alla strada.

Volevo la "vita" ma nessuno voleva darmela, ero presa da spasmi e brividi insopportabili.

L'unica speranza era lei, la Luna, in lei avrei trovato la morte, la droga definitiva.

 

E l'ho trovata.

 

La mezza Luna sanguinante mi ha adagiata sulla sua culla ed io mi sono addormentata .. per sempre.

 

Ora la siringa era sparita, non c'era più la sua immagine riflessa ma c'ero io al suo posto, mi cullavo sull'enorme falce ed il sangue dal mio braccio colava goccia a goccia … cadendo sull'asfalto gelido della città.

La Luna rideva soddisfatta aspettando il giorno.

Aspettando il suo alleato, il sole, che tante più vittime mieteva di lei.

 

Sul Gazzettino del mattino seguente:

"Spariti numerosi ragazzi, misteriosamente, nessuna ipotetica spiegazione, ma le indagini sono state sospese. Caso archiviato."

 

"Shake the disease" Depeche Mode