Eliahu Dolmancè

 

 

 

Eliahu Dolmancè nasce nella fredda Leeds, nel pieno della rivoluzione Punk. Figlio di un ufficiale dell’Arma e di una Hippy, l’infanzia passa veloce e spensierata. Fino a quando la sua estraneità dal resto dei suoi coetanei lo porta a cercare rifugio nei libri e nella musica. Il suo incontro con grandi maestri della letteratura fantastica e la musica indipendente e Grunge lo portano a non nascondersi più nella sua stanza, che per tre anni era rimasta costantemente buia. Baudelaire, Poe, Hoffman, Nirvana e Todd Rundgren: Tutti questi e altri sono i principali artefici della sua rinascita. A 18 anni emigra in Inghilterra, dove sperimenta, seguendo gli esempi di Hukley, Castaneda e Leary, l’effetto di sostanze psicotiche sulla mente umana. E’ in questo periodo che inizia a scrivere poesie e racconti. La lettura di Fosca del Tarchetti provoca reazioni così forti da spingere il nostro a bruciare la maggior parte dei suoi scritti , tra cui il suo primo romanzo "Schegge". Lasciata l’Inghilterra a causa di manie depressive sempre piu’ intense viaggia per L’Europa fino a quando conosciute anime affini, si convince a fermarsi a Milano in cui prosegue con fervore la sua ricerca sulla Scapigliatura e, per dare una direzione precisa alla sua arte, stende il Manifesto della Nuova Scapigliatura nel Marzo 2003.

 

 

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A gothic sonnet for a gentle soul

 

I wade through the darkness, sky whirling with petals,
wandering aimlessly draped in my cloak;
the floods in my veins ,coarsing through like hot metals,
for a long lived curse that I just can't revoke.

Then my Lady in White appears with a Rose,
gently stirring the air around me:
Could it be? I might find some repose!
She holds my hand now gladly,now wildly,

She leads me through allies,both dark and alight,
I stagger behind her with Hope by my side,
We reach an abode,so cozy and bright.

Gone is the fear of sunshine and light,
gone is my search for a perfect bride,
Gone of living and dying my fright.

 

: h o m e