Organi: terrae et confini

9 maggio 2009

Carcare, Chiesa di S. Giovanni Battista, Organo "Bianchi" (1877):

Michele CROESE, Organo

23 maggio 2009

Sassello, Chiesa dell'Immacolata Concezione, Organo "Pittaluga" (II metà XVIII secolo):

Massimiliano GUIDO, Organo

30 maggio 2009

Cengio, Chiesa di Santa Barbara, Organo "Carlo Vegezzi Bossi" (1891):

Fabrizio FANCELLO, Organo

Pietro RIVETTI, Oboe

13 giugno 2009

Stella Gameragna, Chiesa di S. Caterina d'Alessandria, Organo "Bianchi":

Giorgio REVELLI, Organo

23 giugno 2009

Stella S. Giovanni, Chiesa di S. Giovanni Battista, Organo "Agati" (1850):

Silvia DERCHI, Organo

26 giugno 2009

Millesimo, Chiesa della Visitazione di M.V. e S. Antonio Abate, Organo "F.lli Vittino" (1875):

Concerto inaugurale dell'Organo restaurato

Riccardo VILLANI, Organo

Circuito degli Organi...

  • ORGANIVALBORMIDESI
  • LA REALIZZAZIONE DELLO STRUMENTO DA PARTE DI PIETRO PEROLINI

    Membro della famiglia Perolini (originaria di Villa d'Ogna), Pietro «dal 1870 fino al 1874 lavora in società con l'organaro bergamasco Giovanni Manzoni; la sua attività organaria è documentata fino al 1888; gli altri suoi fratelli Giacomo (1783-1850) e Francesco (1783-1850) abitano in Villa d'Ogna e sono soprattutto "suonatori d'organi".

    .... Quanto all'attività di costruttori, dall'analisi degli organi ottocenteschi superstiti costruiti prima del 1850 emergono criteri e sistemi di fabbricazione piuttosto arcaici, uniti a capacità manuale e di gusto timbrico-sonoro di tutto rispetto.

    ... i Perolini sono un singolare e interessante esempio di organisti e organari dediti soprattutto alla valorizzazione degli organi esistenti, mediante il loro utilizzo e la manutenzione, con positive esperienze nella costruzione di nuovi strumenti». (Giosuè Berbenni)

    Perolini realizza l'Organo di Cosseria fra il 1887 ed il 1888. Il primo documento scritto dell'Archivio Parrocchiale, che contiene anche un preventivo di spesa, risale quasi certamente al 1887 e si può supporre sia il risultato di contatti, proposte, scambi di opinioni precedenti.

    A sostegno di questa considerazione riguardante il valore storico del manoscritto esiste la prima ricevuta del Perolini, datata 8 agosto 1888, in cui si afferma che il contratto è stato stipulato “come da Ordinato delli 20 settembre 1887”.