Sc.Mc. ARMANDO SANSOLINI - M.A.V.M.

 
 

Un protagonista in Adriatico

 
 

Un eroe sambenedettese da non dimenticare

 
   
 

Il 1916 fu un  anno infausto per la nostra Marina Militare. Il 2 Agosto, la Leonardo da Vinci, ormeggiata in porto, salto’ in aria  e l'11 Dicembre affondo’  la corazzata Regina Margherita a causa di una mina, il morale dei nostri marinai non era certo alle stelle. Ecco arrivare il nuovo anno, il  1917, un anno da non dimenticare, un anno fortunato che sara’ consegnato alla storia colmo di gloriosi episodi tra i piu’ significativi della Marina Italiana. Non dimentichiamo che fu  l'anno di Caporetto……..  nel Novembre di quell'anno le truppe austriache, appoggiate da reparti  tedeschi, sfondarono il fronte italiano costringendo i nostri ad indietreggiare fino al Piave.

Tutti, indistintamente, furono richiamati per difendere la prima linea, anche  i piccoli  e  veloci MAS (Motoscafo Armato Silurante o Motoscafo Anti Sommergibile o Motobarca Armata Svan, dove SVAN indica la ditta costruttrice e cioe’ Societa’ Veneziana Automobili Nautiche) che diedero il loro grande contributo. Sfruttando il  modesto pescaggio,  la notte tra il 7 e l’ 8 Novembre del 1917  risalirono il fiume Lemene a Portogruaro e da dietro le linee nemiche mitragliarono le truppe austriache che dal mare con alcune corazzate iniziarono un bombardamento che fu ostacolato da alcuni MAS  che in risposta a queste incursioni la notte tra il 9 e 10 Dicembre 1917, tentarono un’azione  navale tra le piu’ brillanti ed audaci della prima Guerra Mondiale.  Molti furono i mezzi impegnati in mare  in operazioni di guerra, ma solo  due furono le azioni  di rilievo compiute dal  MAS 9 e MAS 13 nella Baia di Muggia. Il MAS 13 al comando del C.po Tim. 1°cl. Andrea Ferrarini, quella notte ebbe l'incarico  di attaccare la corazzata Budapest ma purtroppo non fu' assistito dalla fortuna in quanto i due siluri lanciati mancarono di poco il bersaglio.

Al MAS 9 comandato dal  T.V. Luigi Rizzo fu affidato l'incarico di attaccare la corazzata Wien, ardua impresa che porto' a termine. Armando Sansolini, sambenedettese  di 21 anni,  era infatti uno degli uomini imbarcati sul MAS 9 che  nottetempo partecipo’ a quel coinvolgente atto eroico. Si addentrarono  nella rada del  porto di Trieste,  forzarono la formazione nemica ed affondarono l’imponente corazzata guardiacoste austriaca Wien. Fu un’azione ardita e grandiosa in quanto la Wien era la prestigiosa ammiraglia della flotta austriaca, quel gesto pertanto, contribui’ fortemente a ridare a tutta l’Italia, agli italiani ed al suo valoroso esercito fiducia e vigore dopo la recente disfatta di Caporetto.

Per dovere di cronaca, e' necessario ricordare un piccolo episodio accaduto all'eroe sambenedettese,   segnalatoci dal figlio Emanuele Sansolini.  Il MAS 9 ed il MAS 13 entrarono nella Baia di Muggia spinti dai lenti  ma silenziosi motori elettrici. Appena i due siluri del MAS 9  furono lanciati  contro la Wien  il Comandante Rizzo ordino' al Sc.Mc. Sansolini di accendere subito i motori a scoppio onde lasciare la baia rapidamente. Purtroppo ci fu' qualche inconveniente  nello scambio dei motori e venutasi a creare una spiacevole situazione  il Com.te Rizzo lasciando trasparire un po' di nervosismo si rivolse minacciosamente al Sansolini dicendogli testualmente: " Min....a, se non ci porti a casa ti taglio la gola......". L'incalzante minaccia sorti' l'effetto desiderato, il resto e' storia.

 

 

La  magnifica tela donata dalla Famiglia Sansolini alla Capitaneria di Porto di S. Benedetto del Tr. 

riproducente l'azione del MAS 9 ad opera del pittore Emanuele Sansolini, figlio dell'eroe sambenedettese

Per questa grande ed indimenticabile azione il Com.te Rizzo fu decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Questa ed altre  imprese navali compi il leggendario Luigi Rizzo che alla fine della sua carriera ebbe molti riconoscimenti per meriti di guerra. Il Sc.Mc. Armando Sansolini  fece parte di questo coraggioso equipaggio, tuttavia non pote’ seguire, suo malgrado,  il comandante Rizzo nella successiva impresa conclusasi con l’affondamento della corazzata Santo Stefano il 10 Giugno del 1918 a causa di una grave ferita riportata alla mano destra durante l’azione alla Wien. 

Questo ed altri esempi sono i risultati che si possono ottenere con la volonta’ di un manipolo di uomini decisi e pronti a tutto.

La citta’ di San Benedetto del Tronto e le Autorita’ Militari hanno reso omaggio alla memoria del  grande marinaio d’altri tempi Armando Sansolini  intitolandogli l’attuale caserma della locale Capitaneria di Porto ed un busto in bronzo che lo raffigura posto nell’atrio della stessa.

 
     
 

   

         

La bellissima Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto

 
 
  MAS 9

 

MAS 13

 
  (Clicca sull'immagine per ingrandirla)  
     

MAS  -   MEMENTO  AUDERE  SEMPER

(Gabriele D'Azzunzio)

         
 
   
 
     

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