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Fiorenzo
Capriotti nasce a Poggio di Bretta, frazione di Ascoli Piceno l'
8 Sett. 1911 ma come spesso avveniva a quei tempi, venne
registrato all'anagrafe il giorno dopo la nascita, il 9 Sett.
Trasferitosi da piccolo a San Benedetto del Tronto ( AP) piccola
cittadina di pescatori, qui ha i primi contatti con il
mare, quel mare da lui tanto amato che lo porta ad arruolarsi nel 1929, a 18 anni, in
Marina, alla Scuola Meccanici di Venezia dopo aver
completato nello stesso anno gli studi
tecnici-industriali. Ragazzo dal carattere molto determinato, agli esami di ammissione arriva terzo su 250
allievi ed ad una successiva selezione semestrale arriva primo e
questo gli consente di diventare capo corso nel 1929, mantenendo
tale carica negli anni 1930 e 31. Le prime
esperienze di mare lo vedono imbarcato su varie torpediniere per
finire sull'Incrociatore Quarto, nave ammiraglia della Regia Marina di
stanza in Cina. Qui vi rimarra' per circa quattro anni in
qualita' di capo responsabile della squadra manutenzione e
lavori.
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Partecipa
alla campagna d'Etiopia nel 1936, rientra per un breve periodo
in Italia prima di essere inviato in Spagna. Rientra in Italia,
"........scelsi le vie del mare e gli scafi delle unita'
d'assalto, perche' il mare ed i mezzi d'assalto rispecchiavano
il mio carattere ed il mio temperamento. Sul mare avrei potuto dare
tutto me stesso ed avrei combattuto come sempre
desiderato. Questo era il mio sogno, il mio dovere e non mi parve mai
dubbio......................"La sua
prima destinazione fu il Gruppo Speciale della Prima
Flottiglia MAS di La Spezia con sede al Balipedio Cottrau sulla
via di Porto Venere al comando del T.V. La Riccia. Era un gruppo
d'assalto di superficie che utilizzava i "barchini": motoscafi
veloci dalla chiglia piatta della grandezza di poco piu' di un
metro per cinque equipaggiati con un motore Alfa Romeo da 80/90
cv della cilindrata di circa 2.500 cc. Questi mezzi su cui era
sistemato a prua una carica di circa 300 kg. di tritolo erano
in grado di raggiungere una velocita' di 33 nodi ed oltre.
L'addestramento al pilotaggio era molto particolare, laborioso e
richiedeva grande impegno da parte di tutti.
"........il nostro addestramento fu una lunga ed
entusiasmante indimenticabile avventura........" |
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Entra a
far parte della Decima Flottiglia MAS nel gruppo dei Barchini
Esplosivi. Il 25 e 26 Marzo del 1941 nel corso della prima missione contro il
forzamento della Baia di Suda, a Creta, Capriotti, per uno "scherzo"
del destino (furono estratti a sorte due nomi, due uomini da
lasciare a terra), partecipa come riserva. L'essere
escluso all'ultimo momento gli sembro' un brutto ed
ingiustificabile gioco del destino. Cerco' in tutti i
modi di rientrare nel gruppo, non poteva accettare tale
decisione. Cerco' in qualche modo di disubbidire ma fu
dissuaso e tenuto
d'occhio dai colleghi evitandogli di fare
stupidaggini e questa decisione lo segnera' profondamente. L'attacco si concludera' con l'affondamento dell'Incrociatore
York e di alcune navi da carico tra cui la peroliera Pericles. |
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Il
relitto dell'incr.York dopo l'attacco dei barchini
esplosivi italiani a Suda |
La missione successiva sara' quella del 26 Luglio del 1941
contro la piazzaforte di Malta. Inizialmente Capriotti fu
escluso dall'azione perche' ritenuto dal Comandante Moccagatta
elemento insostituibile per l'addestramento dei nuovi volontari,
quindi destinato come istruttore sia per la parte teorica, tecnica e
pilotaggio, d'altro canto, troppi i compagni perduti
nell'impresa di Susa, non c'erano al momento elementi
sufficientemente preparati per certi tipi d'azione ed in
particolare che avessero la padronanza dei mezzi d'assalto.
Tutto cio' da una parte mi lusingava ma non potevo rassegnarmi
di restare a "casa" anche questa volta mentre i miei compagni
affrontavano il nemico.
Chiesi ed ottenni di parlare a
quattrocchi con Moccagatta, gli chiesi di pensarci bene sulla
decisione di lasciarmi a terra, era da piu' di un anno che
lavoravo giorno e notte con i "barchini", li conoscevo come le
mie tasche, ero stato svariate volte in procinto di partire ed
affrontare il nemico in azioni rilevanti, ero stato mesi
in Egeo per allenarmi all'attacco a Suda ed ne ero stato lasciato
fuori all'ultimo momento per gioco, o meglio per un gioco della
sorte...............a Malta dovevo esserci assolutamente anch'
io. L'impresa di Malta era sicuramente di grande portata
e molto difficile ed io avevo tutte le carte in regola
per partecipare. |
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Il Comandante Moccagatta, dopo breve periodo di riflessione, si
arrese alla mia richiesta insistente, mi guardo' e disse: " Va
bene Capriotti, conto su di Te". Il 24
Giugno del 1941 si fece una prova generale, mettendo in pratica
il piano e quanto in esso contenuto. Il 26 Giugno del 41'
facemmo
una ricognizione dettagliata davanti a Malta, le condizioni
meteomarine erano a nostro favore ma Supermarina comunico' di
rinviare l'operazione a causa della mancanza di navi nel porto
della Valletta.
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1940 -
Balipendio Cottrau - La Spezia |
Qualche
giorno dopo arrivo' l'ordine di agire, ma stavolta le pessime
condizioni meteo impedirono l'azione che fu rimandata di
nuovo. Ci riprovammo il 28 ed il 30 Giugno ma ahime', il cattivo
tempo ci fece perdere anche un "barchino" e fummo costretti a
tornare alla base. I giorni successivi trascorsero in una lunga
ed estenuante attesa non
potendo ritentare a causa della luna piena.............Il
comandante Vittorio Moccagatta decise pertanto di rimandare il
tutto alla fine di Luglio.
Partimmo da Augusta la sera del 25 Luglio 41' con la nave Diana
comandata dal Capitano Di Muro, portando a rimorchio il
motoscafo elettrico adibito al trasporto dei "maiali". Al
comandodi tutta
l'operazione c'era il Comandante Moccagatta che in seguito
diresse
l'azione da bordo del MAS 452. Il primo obbiettivo era il
superamento del porto della Valletta che poteva essere forzato da due parti: dall'entrata principale o
dalla parte del viadotto, quest'ultima fu la soluzione adottata.
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1940 -
Balipendio Cottrau - La Spezia - Da sx: Capriotti, Bosio
e Carabelli |
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1940 -
Balipendio Cottrau - La Spezia - 1° Gruppo assaltatori
di superficie |
Sono
facilmente riconoscibili: Faggioni, Capriotti (4° da sx
seduto),Rossi, Emilio Barberi, Massarini e Battista |
Era una limpida notte
d'estate e le stelle in cielo brillavano ancor piu' a causa
della mancanza della luna. Cenammo alle ore 21.00 del 25 Luglio,
l'atmosfera era abbastanza tesa, sapevamo tutti a cosa andavamo
incontro, eravamo consapevoli di quello che ci attendeva,
consapevoli che forse non avremmo fatto ritorno, ma eravamo sereni,
consci di andare incontro al nemico in circostanze molto
difficili, eravamo decisi, preparati all'azione, brindammo alla
vittoria. A circa 20 mn da Malta la Nave Diana si fermo' e mise
in mare i mezzi che proseguirono in formazione serrata verso la
destinazione, tranne il mezzo di Montanari che si guasto'. Il
Comandante Moccagatta ci guido' fino al 5 mn dal porto della
Valletta.......... Proseguimmo verso la nostra meta, verso il
nostro destino..........mi volsi a oriente e notai che le stelle
impallidivano........ incominciava a farsi tardi................
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1940 -
Balipendio Cottrau - La Spezia - 1° Gruppo assaltatori
di superficie |
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1940 - Il
porto di Malta |
L'Azione su Malta,
purtroppo, prese una piega sbagliata. Fu un'impresa che si
concluse con una visione dell'intera azione quasi apocalittica,
nessuno avrebbe osato immaginare come sarebbe finita. Un pugno
di coraggiosi marinai Italiani aveva dimostrato al nemico agguerrito,
osando nella "tana del lupo", nel cuore stesso della sua piu' munita
piazzaforte e nel piu' temerario dei modi come sapevano
combattere ed affrontare la morte.
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1941 - Regia
nave DIANA |
Per una serie di
eventi, la temeraria operazione contro La Valletta, fu la piu'
complessa che abbiano mai osato i nostri mezzi d'assalto. Si
concluse tragicamente per un insieme di avverse circostante
miste a fatalita' contrarie, un'operazione il cui valore, la
determinazione, la dedizione ed il grande amor di patria dei
marinai italiani ebbero modo di manifestarsi ancor meglio e piu'
completamente che in ogni altra azione di guerra compiuta o
tentata nell'ultimo conflitto.
Un gruppo di uomini
hanno scritto una delle pagine piu' gloriose della storia della
Marina Italiana della quale sarebbe orgogliosa ogni nazione del
mondo. Questa non vuole essere una magra consolazione in quanto,
il paese che non e' capace di esprimere ne creare soldati d'alto
livello, temprati nel corpo e nell'anima e' destinato a
scomparire dalla faccia della terra.
(Citazioni:
Amm.Aldo Cocchia MOVM e Luis de la Sierra)
..........sei Italiani equipaggiati con materiali di costo
irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in
Mediterraneo a vantaggio dell'Asse...........
(Citazione: Winston
Churchill)
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MTM -
Barchino esplosivo |
(Clicca
sull'immagine per ingrandirla) |
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Di seguito
riporto la motivazione della Medaglia d’Argento al Valor
Militare:
“Volontario nei Mezzi d’Assalto della Marina, partecipava al
tentativo di forzamento di una delle più munite e meglio difese
basi navali avversarie. Scoperto, in fase di attacco, e fatto
segno ad intensissima reazione da terra, dal mare e dall’aria
riusciva ad allontanarsi e ad occultarsi, attendendo l’alba per
attaccare ad ogni costo. Con le prime luci, tentava
l’avvicinamento a lentissimo moto, fingendosi ferito, per
riuscire nel suo intento. Constatata l’impossibilità di forzare
il blocco nemico, lanciava il suo strumento contro altro mezzo,
alla deriva, per impedire che cadesse in mani avversarie, mentre
le batterie lo inquadravano in nutrito fuoco di sbarramento.
Incurante del tiro nemico, riusciva a salvare da morte sicura
l’operatore dell’altro mezzo, ferito. Esempio di coraggio
tenacia e spirito di sacrificio cui anche l’avversario ha
cavallerescamente reso omaggio”.
Acque di Malta, 26 luglio 1941)".
Il
Capo Meccanico di 3° cl Fiorenzo Capriotti fu fatto prigioniero
dagli inglesi a Malta.
Lo attesero cinque anni di
prigionia. Per un anno e mezzo fu detenuto tra l'Inghilterra e
la Scozia, poi, successivamente e' "ceduto" agli americani.
Viene messo sotto torchio dall' O.S.S. (Office of Strategic
Services) precursore della C.I.A.
Alla fine del 1942 fu deportato nel Missouri, ma non
intese collaborare per nessun motivo, quindi, viene di nuovo deportato alle Hawaii.
Rientra in Italia nel Marzo del 1946 e scopre un'Italia in cui
non c'era piu' nemmeno un fascista, anzi, l'unico fascista
rimasto era proprio Lui, l'unico ad aver perso la guerra!!!
"........non sono mai stato un fascista in senso proprio, non ho
mai combattuto una guerra politica, mi sono arruolato solo per
amor di Patria, quella Patria che tanto mi ha dato e che ho
sempre amato............."
Rientra in Marina nel 1947 ma solo
per poco tempo e si congeda definitivamente nel Gennaio del
1948. Viene successivamente avvicinato dal capo del SIS -
Servizi Segreti Israeliani - il Mossad, che gli propose di
andare in Israele per addestrare
un reparto
speciale della marina israeliana,
una squadra adibita ai mezzi
d'assalto, un lavoro che conosceva molto bene!! Fu cosi' che a
Jaffa si costituisce il primo gruppo di mezzi d'assalto
Israeliano. Fiorenzo Capriotti
diventerà in brevissimo tempo
uno dei più apprezzati consiglieri militari.
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Fiorenzo
Capriotti - M.A.V.M. |
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Nemo profeta in Patria |
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Il 22 ottobre
1992, nell’anniversario dell’azione di Gaza, l’ex marò è ad
Atlit.
L’ammiraglio Ami Ayalon, comandante in capo della Marina
Israeliana, gli consegna una pergamena:
“Fiorenzo Capriotti, che
combattè nella gloriosa Unità d’avanguardia "la Decima
Flottiglia MAS" della Marina Italiana nella seconda guerra
mondiale; che ci fu di grande aiuto per fondare e addestrare
l’unità di Commando della nostra Marina, durante la Guerra
d’Indipendenza, identificandosi completamente, con devozione e
spirito di sacrificio a suo rischio e pericolo. In cambio di
questo contributo alla rinascita dello Stato d’Israele gli
porgiamo come omaggio il titolo:
Comandante ad honorem della Tredicesima Flottiglia”.
SHAYETET 13ª
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(Clicca
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Nell'aprile del 1998 il comandante
Fiorenzo Capriotti fu tra gli amici d'Israele invitati al gala'
romano per il cinquantenario di Israele.
Nel 2002
scrive e plubblica i seguenti libri:
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DIARIO DI UN FASCISTA ALLA CORTE DI
GERUSALEMME |
FIORENZO
CAPRIOTTI - M.A.V.M.
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LA MIA DECIMA - DA MALTA ALLE HAWAII |
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2007 -
Dedica ad un amico |
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Con queste
poche righe, voglio ricordare il Comandante Fiorenzo Capriotti,
che ho conosciuto nel 1994, essendo entrambi iscritti presso l'
A.N.M.I. di San Benedetto del Tronto. Ancor prima ho avuto
analoga
fortuna nel conoscere un suo caro collega ed amico, il Com.te
Emilio Barberi M.O.V.M.,essendo stato sotto il suo comando negli
anni 1974 e 75' presso la Direzione del Munizionamento
Navale di Aulla (MS) e di cui il T.V. E. Barberi era il responsabile
dell'addestramento dei Maro' SDI (Servizio Difesa
Interna), uomini temprati come l'acciao, uomini d'altri tempi,
uomini le cui gesta rimarranno nella storia, uomini che hanno dato alla Patria amore e gloria.
Fiorenzo Capriotti muore
nella sua tanto amata citta', San Benedetto del Tronto il 10
Novembre 2009 a 98 anni!! Conscio fino all'ultimo minuto........
NOTE |
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La 10ª Flottiglia MAS, anche nota
come Decima MAS, Xª MAS, o "la Decima", fu un'unità speciale
della Regia Marina italiana, il cui nome è legato a numerose
imprese belliche di assalto, incursione o guerra insidiosa. Con
l'armistizio dell'8 Settembre 1943 l'unità rimase in gran parte
bloccata a La Spezia, dove con il medesimo nome si riorganizzò
in un corpo franco, successivamente entrato nella Marina Nazionale
Repubblicana. Gli elementi rimasti al sud, assieme a numerosi
prigionieri rilasciati dai campi di concentramento alleati,
riorganizzarono l'unità con il nuovo nome di "Mariassalto".
Questa
unità della Regia Marina, comandata dal C.F. Ernesto Forza, di base a Taranto, continuò le attività belliche
agli ordini degli alleati. Nel 1954 il gruppo fu ricostituito
con il nome di Comsubin ovvero:Comando Subacqueo Incursori.
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di Domenico
Caselli |
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