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Sarà un autunno dalle folte
chiome, almeno per quanto dicono gli hair-stilist che confermano un ritorno a
capelli lunghi fluttuanti e setosi, quindi anche sani. Come superare dunque
indenni la prova estate?
Per mantenere intatto il loro
capitale di bellezza, oltre a una protezione extra di oli, fluidi schermanti,
creme , detergenti specifici, l’unico pronto intervento richiesto, una volta
tornati dal mare, rimane un’overdose d’idratazione.
Le esposizioni a raggi e
salsedine, disidratando in profondità, alterano la struttura del capello che
diventa arido e opaco. Ideali i sieri siliconici e le maschere vegetali, da
scegliere a seconda del capello, anche perché troppa nutrizione può essere
controproducente.
Ad alto rischio i capelli
trattati che pagano a caro prezzo il relax vacanziero non protetto.
“sensibilizzati da tinte, permanenti e stirature, soffrono di più l’azione
ossidante dei raggi UV, con il risultato di
ritrovarli sbiaditi e privi di vitalità a fine estate. Da raddoppiare le
cure: due volte a settimana, sostituite il balsamo con impacchi specifici. A
estremi mali? Estremi rimedi: c’è solo la forbice.
Andare, però, alla radice del problema è il modo migliore per tenere
sotto controllo le défaillances d’autunno. Pensare che la caduta stagionale
sia solo fisiologica è scorretto. In realtà si paga anche per la negligenza
estiva. Il sole dilatando i capillari e rallentando il microcircolo del cuoio
capelluto, può favorire l’indebolimento e accentuare la caduta. Un toccasana?
Aromaterapia a base di menta piperita e rosmarino contro stress e fragilità…
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