NO WARNING!
SPAZIO DI MUSICA ALTERNATIVA - BACK ISSUES


No. Zero - Maggio 1999
(King Crimson, ELP tribute, news)

No. 1 - Giugno 1999
(King Crimson, David Sylvian, DGM Collectors' Club, news)

No. 2 - Settembre 1999
(King Crimson, Frank Zappa, David Sylvian, news)

No. 3 - Ottobre 1999
(ProjeKct Four, Jansen/Barbieri/Karn, Pulse, Bruford/Karn/Torn/Isham, news)

No. 4 - Novembre 1999
(King Crimson, Elephant Talk web site, news)

No. 5 - Dicembre 1999
(No-Man, Porcupine Tree, Tim Bowness/Samuel Smiles, Bass Communion, Bluvertigo, Misfit City web site, news)

No. 6 - Gennaio 2000
(King Crimson, Bluvertigo, Seattle Circle web site, news)

No. 7 - Marzo 2000
(The ProjeKcts, Trey Gunn, King Crimson, news)

No. 8 - Aprile 2000
(King Crimson, Ozric Tentacles, Elio E Le Storie Tese, Bluvertigo, news)

No. 9 - Maggio 2000
(King Crimson, BLUE, Europa String Choir, Darkroom, Bluvertigo, news)

No. 10 - Luglio 2000
(ProjeKct X, Discipline, King Crimson, Bluvertigo, news)



SPAZIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 10 - Luglio 2000

Ricordate il periodo in cui la benzina cosiddetta "verde" aveva un costo decisamente più conveniente rispetto alla "super", che all'epoca era il tipo di combustibile più diffuso, e le case automobilistiche furono ben contente di sfruttare la voglia di risparmio dei consumatori incrementando la produzione di autovetture con marmitta catalitica? Lo stesso é accaduto con la creazione di alcuni formati di compressione dei files musicali che hanno permesso l'enorme diffusione di musica sul web "scaricabile" gratuitamente e più facilmente rispetto ai normali formati audio; molti gruppi ne hanno approfittato offrendo volontariamente alcuni loro lavori ai vari siti dai quali é possibile effettuare il download. Passato il momento di sfruttamento pubblicitario dell'iniziativa, e constatato che forse l'incentivo ricevuto dalle grandi imprese che si spartiscono il grande business delle nuove tecnologie é ben poca cosa rispetto ai mancati introiti generati dal download e dalla veloce riproduzione e distribuzione del materiale cosi diffuso, ecco che questi paladini della "musica per tutti" dichiarano guerra agli mp3. Ridicolo pensare a bands come i Metallica, annoverati tra gli "artisti" che consentono il taping dei loro concerti, che sguinzagliano i loro legali per ottenere dai gestori di un sito centinaia di migliaia di nominativi di persone ree di aver "scaricato" qualche canzone da Internet, con l'intento di fargli causa per un risarcimento di dieci milioni di dollari. No Warning! vorrebbe consigliare a questi ed altri "artisti" di spostare la loro attenzione sul grave problema dell'alto prezzo dei prodotti musicali, cosa che contribuisce in maniera rilevante ad accrescere la domanda di musica a basso costo da parte di fans che non hanno milioni da spendere per acquistare tutti i dischi che suscitano il loro interesse. Sarebbe molto bello ricominciare a vedere in giro dischi con appiccicati sulla copertina sticker del tipo "Non pagare più di quindicimila lire per questo album!"
In questo numero di No Warning! :

- Just Another ProjeKct from Nashville : ProjeKct X Heaven And Earth review
- Discipline Is Never An End In Itself : Live At Moles Club 1981 review
- On Stage : King Crimson, Gardone Riviera, Il Vittoriale June 21st, 2000 - Legnano, Campo Dell'Amicizia June 22nd, 2000
- On Stage : Bluvertigo, Chieri, Cortile Dei Salesiani June 27th, 2000
- Tape of the Month : Discipline, Bath, Moles Club 01/05/1981
- Book For Everyday : King Crimson Discography
- News from the World Central
- News from the World
 

PROJEkCT X - HEAVEN AND EARTH DGM0005

L'ascolto di questo disco mi ha fatto tornare in mente un vecchio film con Terence Hill, nel quale tre amici sbandati tra un'avventura ed un'altra continuano a spostarsi verso il selvaggio West per non rimanere coinvolti nella società organizzata che sta colonizzando territori un tempo immacolati. A forza di spostarsi verso ovest, infine raggiungono le coste del Pacifico. Ecco, ora mi sembra di trovarmi nella stessa situazione: pensavo non vi fosse limite alla creatività di King Crimson, ed invece scopro che forse siamo giunti al termine della corsa. Se già The ConstruKction Of Light aveva lasciato affiorare qualche perplessità, Heaven And Earth non fa altro che peggiorare la situazione: non c'era nessun bisogno di un simile companion album, meglio sarebbe stato andare in tour e cercare di rendere al meglio il materiale incluso in TCOL, senza dare alle stampe queste improvvisazioni di studio che evidenziano la stanchezza compositiva di questa formazione. La costante di questi 75 minuti di prove e takes scartate é la noia, una grande noia che svanisce momentaneamente solo quando si giunge alla quattordicesima traccia, quella Heaven And Earth già edita come bonus track in The ConstruKction Of Light. Ritengo inutile soffermarsi ulteriormente su questo disco solo per completisti.

The Business Of Pleasure / Hat In The Middle / Side Window / MaximIzer / Strange Ears (Aging Rapidly) / Overhead Floor Mats Under Toe / Six O'Clock / Superbottomfeeder / One E And / Two Awkward Moments / Demolition / Conversation Pit / Cin AlayI / Heaven And Earth / Belew Jay Way

DISCIPLINE - LIVE AT MOLES CLUB 1981 DGM Collectors' Club CLUB11

Con questo undicesimo volume del Collectors’ Club, Mr. Fripp aggiunge al catalogo della sua etichetta un’altra preziosa testimonianza del passato di Crimso. Live At Moles Club documenta infatti il ritorno al servizio attivo di King Crimson, seppur ancora sotto le mentite spoglie di Discipline: la band composta da Fripp, Belew, Levin e Bruford tenne infatti diversi concerti con il nome di Discipline, durante i quali Fripp riconobbe l’essenza di Crimso e decise di ricorrere all’antica denominazione (“King Crimson é un modo di fare le cose” disse successivamente). Discipline divenne quindi il titolo dell’album, il cui materiale é già integralmente presente in queste registrazioni del set proposto nel piccolo club di Bath, località in cui si tennero i primi due concerti della band il 30 Aprile ed il 1°Maggio del 1981. Live At Moles Club é relativo alla prima data: nel booklet del CD Tony Levin ha incluso alcune foto prese con la sua camera da una posizione laterale del palco, che danno un’idea dell’ambiente in cui si svolsero questi concerti, con il pubblico stipato nel piccolo locale dove solo dalle prime file era possibile vedere il gruppo in azione (dalle note scritte dallo stesso Levin si viene a conoscenza del fatto che membri dei futuri Tears For Fears erano presenti proprio nelle prime file). E’ interessante notare come il materiale del futuro Discipline venga qui eseguito in versioni non ancora definitive, con alcune differenze evidenti seppur marginali, probabilmente quindi gli ultimi ritocchi ai pezzi devono essere stati apportati in studio alla luce delle prime performances live. Accanto alla nuova produzione sopravvivono appena due estratti dai precedenti lavori: Red, alla sua prima esecuzione dal vivo dopo lo split dell’ultima formazione di Crimso, e Larks’ Tongues In Aspic Part Two. Erano questi, a detta di Fripp, gli unici pezzi di King Crimson ad avere attinenza con il sound di questa formazione: abbandonati i mellotron ed il violino elettrico del periodo 1972-74, Crimso si propone nel 1981 (in pieno boom della New Wave) con il serrato dialogo delle chitarre di Fripp e Belew integrato dallo stick di Levin e dal drumming elettroacustico di Bruford, con un futuristico formato canzone che solo apparentemente non ha più niente a che vedere con le lunghe improvvisazioni del precedente line-up. In realtà é proprio dalle improvvisazioni in sala prove che nascono le nuove composizioni di Crimso, come é ben evidente nel caso dell’alienante Sheltering Sky. In apertura del set viene posta Discipline, i cui fraseggi ad incastro sono eseguiti alla perfezione ed in forma pressocché identica a quella che verrà inclusa nello studio album, mentre Thela Hun Ginjeet presenta degli arrangiamenti vocali provvisori, tra i quali Belew si diverte ad infilare citazioni da NY3. Elephant Talk presenta un solo di guitar synth ed un finale differente da quello che conosciamo, mentre Matte Kudasai é già completamente definita, cosa dovuta al fatto che questa é essenzialmente una canzone scritta da Belew, il quale probabilmente é arrivato in sala prove con le idee ben chiare in proposito. Il concerto si chiude nel migliore dei modi, ovviamente con Larks Two (anche se non sempre in questo periodo troverà questa collocazione). Le note di copertina non chiariscono se l’origine del master sia una audience recording o se sia stata presa dal mixing desk (per deduzione io propenderei per la prima ipotesi, essendoci in Frame By Frame un editing piuttosto rough, ad occhio e croce nel punto in cui finisce un lato di una cassetta da 90), c’é un lieve fruscio di fondo avvertibile prevalentemente all’inizio ed alla fine del CD ma la registrazione é comunque pulita e ben bilanciata, cosa che rende ancor più piacevole l’ascolto di questo bel volume del Collectors’ Club, al quale suggerisco caldamente di aderire se ancora non lo avete fatto. E, mentre sono in vena di consigli, occhio ai prossimi due volumi: ne sentiremo delle belle ...

Discipline / Thela Hun Ginjeet / Red / Elephant Talk / Matte Kudasai / The Sheltering Sky / Indiscipline / Frame By Frame / Larks’ Tongues In Aspic (Part II)

KING CRIMSON - Gardone Riviera, Il Vittoriale 21 Giugno 2000 - Legnano, Campo Dell'Amicizia 22 Giugno 2000

Anche stavolta l’attesa spasmodica che ha scandito lo scorrere dei giorni dall’inizio del tour di King Crimso fino all’arrivo in Italia della band é giunta a termine. Motivi familiari e di bilancio mi costringono a rinunciare in partenza alle date del 20 Giugno a Treviso e del 24 a Roma, devo cosi attendere ancora fino al 21 Giugno per potermi mettere in viaggio verso Gardone Riviera, una graziosa località sulle rive del Lago di Garda immersa in una incredibile atmosfera fine ottocento. Il luogo in cui si tiene il concerto é il Vittoriale, al cui interno si trova una piccola arena che offre un incredibile panorama lacustre proprio alle spalle del palco. Sono le 21:30 quando King Crimson fa il suo ingresso on stage sulle note di un soundscape che da parecchi minuti sta riempiendo l’aria, ed é subito Into The Frying Pan: la memoria va ai ricordi dei tour precedenti, ed il palco sembra mezzo vuoto senza Levin e Bruford, e subito mi accorgo che la mancanza di un supporto vocale ad un Belew stranamente in difficoltà si fa sentire. Ma non c’é spazio per i rimpianti, questi sono oggi i King Crimson, ed allora ascoltiamoli cosi, con il tellurico drumming di Mastelotto stemperato dal miglior controllo dei volumi ottenibile con la V-Drum. E’ ora il turno di The ConstruKction Of Light, che viene resa in un’ottima versione, sicuramente uno degli highlights della serata, con il suo fitto intreccio di fraseggi che intessono la trama di questo pezzo derivato dalle improvvisazioni dei ProjeKcts. Ed é proprio il vasto repertorio sviluppato dal lavoro dei ProjeKcts a fornire gli spunti per le successive improvvisazioni, che in verità proprio per questo motivo tolgono il gusto della sorpresa e tendono talvolta ad essere un po troppo prevedibili. Giunge quindi il momento di andare a ripescare dal passato recente di Thrak, e Crimso esegue Dinosaur nella versione dell’edit radiofonico, dovendo forzatamente fare i conti con l’assenza di Levin e del suo contrabbasso custom. Tocca quindi a VROOOM, il cui effetto dirompente apprezzato nei tour precedenti viene qui levigato dai volumi contenuti indirizzati dal PA verso il pubblico del Vittoriale, senza contare la mancanza della sua Coda : Marine 475 che lascia a questo strumentale un senso di incompiuto. Il pezzo seguente é The World's My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum, a cui fa seguito una strana rielaborazione di Cages, il brevissimo pezzo incluso nel mini album VROOOM che viene qui dilatato in una versione che vede Belew eseguire l’intricato fraseggio sensibilmente rallentato sulla chitarra acustica. Personalmente preferisco la versione originale, sicuramente non agevolmente riproducibile on stage. Questa non esaltante porzione centrale del set si conclude con ProzaKc Blues, e diventa a questo punto evidente che se Crimso include nel set anche questo pezzo si azzerano le possibilità di ascoltare pezzi della produzione precedente a VROOOM. Arriva fortunatamente il momento di Larks’ Tongues In Aspic Part Four (al cui confronto, secondo Fripp, Larks Two sarebbe una ninna nanna ... ), una salutare frustata di energia pura, dalle tinte metalliche tipicamente cremisi, che viene eseguita nella sua intierezza, inclusa la sua Coda : I Have A Dream. E’ l’ultimo pezzo del set, che si conclude con la consueta standing ovation: poco più tardi rientra in scena il solo Belew che imbraccia la sua chitarra acustica ed esegue Three Of A Perfect Pair. Mentre ascolto questa versione acustica non posso fare a meno di constatare che questo frammento sonoro per sola chitarra e voce risulti molto più omogeneo di quanto non lo sia stato la quasi totalità del materiale eseguito fino a poco prima dall’intera formazione, che mi ha dato l’impressione di soffrire la mancanza di qualcosa o di qualcuno. Belew esce di scena tra gli applausi, subito dopo rientrano Fripp, Mastelotto e Gunn (un estemporaneo ProjeKct Three?) che si cimentano in una improvvisazione basata su Deception Of The Thrush, altro prodotto dei ProjeKcts che ipnotizza la platea risultando nel complesso convincente. Il pubblico tributa alla band un’altra standing ovation, verrà ripagato dal ritorno di King Crimson che conclude la serata eseguendo Heroes, sottolineata dall’ululante chitarra di Fripp che caratterizza l’incedere di questo storico pezzo di David Bowie. Si riaccendono le luci ed il pubblico comincia a sfollare: combattendo con il mal di testa che mi ha accompagnato per tutta la serata cerco di mettere a fuoco i freschi ricordi del concerto appena concluso per arrivare ad una seppur sommaria analisi. Forse i quattro musicisti non erano al meglio della condizione, fatto sta che in parecchi episodi King Crimson ha dato l’impressione di non riuscira a “riempire” come dovuto il sound complessivo. Va sicuramente rilevata la scelta coraggiosa di rinunciare a tutto il repertorio precedente al 1994 (puntualmente richiesto a gran voce da alcuni componenti dell’audience), quasi a volersi rimettere in discussione alla pari di un gruppo esordiente con appena un disco o due all’attivo. Peccato non aver assistito al concerto in Treviso la sera precedente ed avere solo un’altra occasione a disposizione per un confronto. La sera successiva raggiungo con buon anticipo il Campo dell’Amicizia, un centro sportivo alla periferia di Legnano, che costituirà una cornice completamente differente per il concerto rispetto al Vittoriale di Gardone Riviera. A ben vedere sembra diverso persino il pubblico che affluisce verso l’ingresso, rispetto alla compostissima audience della sera prima: sguaiati metallari tutti con shorts, birra e rutto libero; fans di Radiohead, Yes e Nine Inch Nails; fricchettoni con tanto di cane ballerino, coppiette ed impiegati venuti al concerto direttamente dall’ufficio. All’interno gli spettatori fungono da pasto per stormi di fameliche zanzare. Puntualmente alle 21:30 le prime note di Into The Frying Pan squarciano l’aria ad un volume più sostenuto rispetto alla sera prima, ma comunque accettabile. Le cose stasera vanno decisamente meglio, noto più coesione tra gli strumenti, e ad entusiasmare maggiormente é proprio un Fripp in gran serata, che nel corso di un improvvisazione regala al pubblico un velocissimo solo mozzafiato. Una delle perle della serata é l’esclusione di ProzaKc Blues, un’altra é l’inserimento a metà scaletta di FraKctured che viene resa in maniera soddisfacente, sebbene il mixing sporchi un po l’effetto globale. Superlative The ConstruKction Of Light, One Time e Larks’ Tongues In Aspic Part Four, che anche stasera chiude il set. I richiestissimi encore sono la versione acustica di Three Of A Perfect Pair e Deception Of The Thrush, mentre per l’ultima uscita King Crimson sostituisce Heroes con Sex Sleep Eat Drink Dream. “Have a nice dream!” é il saluto di Belew, che insieme a Mastelotto e Gunn riceve l’applauso del pubblico sotto la luce dei faretti, mentre Fripp dalla penombra getta un lungo sguardo sulla platea e quindi si allontana, quasi in punta di piedi. Il pubblico sfolla soddisfatto, é possibile sentire i commenti più disparati, molti banalissimi (del tipo “Però non hanno suonato Schizoid Man!”), altri anche interessanti, come quello dell’amico Marziano (“Fighissimo! In sei erano lussuosi, cosi sono punk!”). Più tardi, perso tra le strade di campagna tra Legnano e Milano, rivivo mentalmente le due serate passate, inserendole nell’album dei ricordi insieme alle date degli ultimi due tour italiani di Crimso (score personale : 10 concerti su 12 in 3 tour). Ciò che più é importante é che questi concerti hanno dissipato i dubbi in me sorti dopo l’ascolto dell’album: King Crimson rimane il gruppo che é sempre stato, capace di generare in ogni stadio della sua carriera diatribe, dubbi e discussioni che alla fine lasciano il tempo che trovano, e che son destinate a non lasciare segno alcuno. Riconsideriamo l’album, e mettiamoci sin d’ora in attesa di una release relativa a questo tour.

BLUVERTIGO - Chieri, Cortile dei Salesiani 27 Giugno 2000

Continua senza pause l’attività live dei Bluvertigo, concentratissimi sulla promozione del loro ultimo e fortunato lavoro di studio Zero. Il luogo del concerto é (strana scelta) il cortile di un oratorio dei Salesiani sito nel centro del piccolo comune collinare, più che sufficiente per accogliere le poche centinaia di persone accorse, metà delle quali giovanissimi, l’altra metà composta da Carabinieri, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, ANAS e chi più ne ha più ne metta (quando si perderanno simili abitudini tipicamente provinciali ...). Volumi come al solito sostenuti, con la differenza che questa volta il mixing é decisamente migliore rispetto alle altre occasioni in cui ho assistito alle esibizioni del gruppo monzese. Nel set proposto si può notare che la costante sembra diventata l’apertura affidata a Zero seguita a ruota da Lo Psicopatico, mentre per il resto continua la rotazione del repertorio che ha visto anche l’esecuzione di Vivo Su Una Mela (pezzo tratto da Acidi E Basi) accanto ai punti fermi rappresentati dalle varie Altre F.D.V., Iodio, Cieli Neri (eseguita in una delle più belle versioni finora da me sentite), La Crisi e Fuori Dal Tempo. Un unico encore, ma memorabile, costituito da Troppe Emozioni con un dilatato finale che ha consentito al gruppo di tirare fino a mezzanotte e mezza, limite temporale concesso dai preti alla band di Morgan. Insisto: nessun live album in programma?

TAPE OF THE MONTH - DISCIPLINE, Bath, Moles Club 01/05/1981

La cassetta in questione cominciò a circolare tra i collezionisti di tapes pochi anni or sono, riportando una data non specifica in quanto, probabilmente, il possessore del master non ricordava con esattezza la collocazione temporale dell’evento. E’ cosi che la cassetta é andata in giro per il mondo con l’opzione “30/04 or 01/05/1981”; l’uscita dell’undicesimo volume del Collectors’ Club ci consente di chiarire che il tape di cui stiamo trattando é relativo alla seconda delle cinque date che Discipline tennero prima del tour con i Lounge Lizard di Arto Lindsay, considerata la differente posizione in scaletta di Larks Two, in chiusura del set il 30 Aprile, posta tra Elephant Talk e Matte Kudasai il 1° Maggio. Per le considerazioni riguardanti la performance di Crimso (anzi, di Discipline) possiamo tranquillamente rifarci a quanto detto a proposito della release ufficiale: la band é in pieno rodaggio, ma il materiale preparato funziona già a meraviglia pur non essendo ancora nella sua forma definitiva. La durata della cassetta é uguale a quella del CD (circa 54 minuti), la qualità soddisfacente, la reperibilità non difficoltosa.

KING CRIMSON BOOK - A Black Bible, a (nearly) complete discography of King Crimson

Mi si perdoni se in questa occasione approfitterò di questo spazio per fare pubblicità ad un mio prodotto, ma al momento non saprei proprio quale altro spazio potrebbe dedicare almeno un minimo di attenzione alla mia fatica. Sto parlando di "A Black Bible, a (nearly) complete discography of King Crimson" che, come può suggerire il titolo, tratta della produzione di Crimso dalle origini ad oggi, ma che non é limitata solo al gruppo e va quindi a coprire la produzione di tutti i membri passati e presenti. Un'idea che ho cominciato a considerare nel momento in cui mi resi conto dell'incredibile rete di intrecci creati dalla continua attività dei grandi musicisti che hanno popolato la corte del Re Cremisi, della vastità di collaborazioni, gruppi e progetti generatisi nel corso degli anni. Ripercorrere le tracce di Robert Fripp e soci porta in svariate occasioni a scoprire cose insospettabili e sorprendenti: se é vero che l'albero genealogico di King Crimson va ad intrecciare i suoi rami con quelli di altre leggende della musica come Roxy Music, Yes, Talking Heads, Frank Zappa, David Bowie, Camel, Alexis Korner, Genesis, é altrettanto vero che alcune collaborazioni sembrano talmente lontane da quell'humus culturale da sembrare improponibili. Qualche esempio? Cher, The Orb, Ivano Fossati, Cyndi Lauper, Rimitti, Ted Nugent, Tears For Fears, Vow Wow ... Sono sicuro, ed a questo é dovuto il 'quasi' contenuto nel titolo, che manchino ancora parecchi titoli a questo elenco; trovo che ciò fosse da mettere in preventivo fin dall'inizio, cosi come dovrebbe fare chiunque altro volesse cimentarsi nel ripercorrere le carriere di musicisti attivissimi sulle scene da più di trent'anni e che a tutt'oggi conservano l'abitudine di essere presenti laddove ci sia musica da suonare, da comporre o da produrre. Nelle oltre centoventi pagine di questo volume ho voluto includere anche altri prodotti come video, CD Rom, libri ed altro, oltre ad un'ampia sezione riguardante i tanto demonizzati bootlegs: non per privilegiare l'aspetto collezionistico ne tantomeno per contrariare Mr. Fripp che contro i bootlegs ed il taping in generale continua a condurre un'accanita guerra senza tregua. Il motivo principale riguarda l'aspetto strettamente legato alla dimensione live di Crimso, che fino a pochi anni or sono rappresentava un autentico buco nero a livello discografico (sia Earthbound che USA non erano sufficienti a rendere l'idea di come fosse la creatura di Fripp on stage). L'enorme diffusione di prodotti ufficiali (gli ultimi in ordine temporale sono quelli del Collectors' Club) é cominciata immediatamente dopo l'avvio del lavoro di raccolta dei dati presenti nel mio volume, lavoro che ad un certo punto é diventato troppo consistente per buttarlo via. Bisogna considerare inoltre che la mole di prodotti ufficiali (che sarebbero anche in eccesso se stessimo trattando di una qualsiasi altra band) rimane tuttora insufficiente se rapportata alle svariate occasioni memorabili generate dall'attitudine musicale di Crimso. Il mio, più che un invito al collezionismo di bootlegs, vuole essere una guida all'ascolto di momenti irripetibili che, seppur illegalmente, sono stati immortalati da veri fans del gruppo (perche si, io mi rifiuto di credere che ci siano persone che a scopo di lucro si insinuino tra il pubblico di un concerto con l'unico intento di registrare la performance per poi ricavarne un bootleg) che poi, e questo lo dico per esperienza personale, sono ben contenti di dividere quei "ricordi sonori" con altri fans che magari vivono a migliaia di chilometri di distanza. Un fan di Crimso non compra bootlegs se ha ancora delle lacune nella discografia ufficiale, se non fossi convinto di ciò avrei da tempo rimosso questo capitolo dal mio volume. "A Bible Black" é per i veri fans di King Crimson: non é un bel libro, probabilmente non si può nemmeno definire 'libro': é una guida all'universo Cremisi che ho cercato di approntare nel modo più completo possibile, dedicandovi sette anni di ricerche condotte con il naso in mezzo a polverosi volumi e vecchie fanzines e con gli occhi incollati sulle pagine web dei siti più disparati. Per future edizioni, conto su tutte le informazioni, suggerimenti e quant'altro voialtri fans vorrete inviarmi. Dimenticavo: la prefazione, scritta dal vocalist e songwriter Tim Bowness, estimatore come voi e me di King Crimson, che nella sua breve analisi ha descritto l'essenza di Crimso meglio di quanto avrei voluto e potuto fare se avessi perseverato nel mio originario intento di scrivere un libro sulla storia di questa meravigliosa ed unica band.

News from the World Central

- Il prossimo volume del Collectors’ Club (CLUB 12) sarà il famoso Live In Hyde Park 1969, mentre il successivo (CLUB 13) conterrà registrazioni del 1997 relative all'abortito secondo album del Double Trio

News from the World

- Il nuovo CD di INSTAR "Diamonds And The Dirt" é reperibile al prezzo di $5.99 su MP3.com collegandosi a questo link: http://artists.mp3s.com/artists/cds/41/41207_qb0.html
Attraverso il sito http://www.instarmusic.com é invece possibile iscriversi alla mailing list di INSTAR per conoscere in anteprima tour dates, date di uscita delle nuove releases e molto altro. Materiale esclusivo quale b-sides ed alternative versions é a disposizione per i soli membri della mailing list.
- Il debut cd single/mix "Good Feeling" di Uniglory (ex membri di City Limits, un cd all'attivo su Subtronic Records nel 1996) uscirà a Settembre sull'etichetta americana Blacklight Records. Uniglory si definiscono un "heavenly techno group". Visitate il loro sito http://uniglory.homepage.com
Visitate anche
http://lilianvaz.homepage.com
http://gabrielleschi.homepage.com (underconstruction)
- L'album di Alek Vila "Love In Color" é disponibile su Amazon.com e su moltri altri siti. L'album consiste di dodici pezzi, un eclettico mix di alternative synth pop e un moderno rock guitar oriented, tinto di reminescenze della New Wave degli eighties. Per un ascolto della musica di Alek Vila collegatevi all'indirizzo http://www.racingheart.com/loveincolor.html
Altri links relativi ad Alek Vila :
http://www.racingheart.com/background.html
http://www.azrocks.com/cgi-local/SoftCart.100.exe/online-store/scstore/p-AlekVila.html?E+scstore
http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/B00004TCMN/qid=957507551/102-0806156-3139233
Non ci sono date in programma, ma é possibile che una serie di concerti in piccoli clubs nell'area di Los Angeles venga confermata.
- Il lungamente atteso album dei No-Man, dal titolo Returning Jesus e non più Lighthouse come inizialmente programmato, dovrebbe infine uscire a Settembre su etichetta Third Stone. Il materiale che non ha trovato posto sull'album verrà incluso in un mini album previsto per Ottobre o Novembre. A rendere ancor più pieno il prossimo autunno per i fans dei No-Man provvederà un'etichetta Olandese che pubblicherà su un doppio vinile le Radio Sessions, già edite su stampa privata in CDR, con l'aggiunta di una bonus track



SPAZIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 9 - Maggio 2000

No Warning! compie un anno di vita. Non starò a spendere frasi del tipo “Sembra passato un giorno dal numero Zero, etc. etc.”, io sono semplicemente contento di aver creato questo spazio che ora, finalmente, sembra attirare un po più di interesse. Sono altresì contento del fatto che il primo anniversario di No Warning! coincida con l’uscita del nuovo studio album dei King Crimson. Quindi, dato che c’é molto da scrivere, chiudo qui l’editoriale e passo ai contenuti.
In questo numero di No Warning! :

- Let There Be Light : King Crimson new album review
- The First Farewell : Live In Central Park, NYC 1974
- A Coloured ProjeKct : BLUE Nights Review
- Some More Crafty Music : Europa String Choir second album
- Visions In The Dark : the second Darkroom album
- The Venal Leader Has A Reissues Plan : the 30th anniversary editions
- On Stage : Bluvertigo, Torino, Barrumba April 18th, 2000
- On Stage : Europa String Choir , Moncalieri, Fabrik April 30th, 2000
- Tape of the Month : King Crimson, New York, Central Park 01/07/1974
- News from the World Central
- News from the World

KING CRIMSON - THE CONSTRUkCTION OF LIGHT Virgin KCCDX2 7243 8 49261 20 LC03098 PM538

Posso dire di aver tirato un grosso respiro di sollievo al primo ascolto di TCOL : la serie di dischi dei ProjeKcts aveva generato in me il timore che, dopo trent’anni di onorata carriera, il Monarca potesse infine far uscire il suo disco “bufala”. Timore infondato il mio, già espresso in passato, che il nuovo album di Crimso potesse essere semplicemente la somma dei vari ProjeKcts; in realtà, come sostiene Fripp, King Crimson rappresenta molto più della somma dei suoi componenti. Il lavoro dei vari sottogruppi, come in ogni progetto di un qualsivoglia prodotto, é stato riveduto, rielaborato e corretto, concorrendo in dosi tuttosommato limitate all’assemblage finale. Ciò che ne é venuto fuori é un totale di 58 minuti di musica inconfondibilmente Cremisi, ma ciò non significa che il Monarca ha sfruttato clichés già collaudati. Anzi, Crimso si é trovato nella condizione di dover rinunciare, dopo ventisette anni, all’apporto di Bill Bruford e di dover fare a meno per cause di forza maggiore della musicalità di Tony Levin. Ma forse, con questo nuovo line-up, Crimso ha gettato le basi per un futuro che oggi non vedo più come un’ipotesi sacrilega, un futuro che vada oltre l’età anagrafica di alcuni suoi componenti e che possa magari contemplare una formazione di King Crimson senza Bruford, senza Levin, senza Belew ma anche senza Fripp. Eresia? Si spiegherebbe cosi la “clonazione” di Trey Gunn, frutto di oramai innumerevoli lavori in collaborazione con il maestro, e la fiducia riposta in Pat Mastelotto, la cui prestazione é decisamente convincente. The ConstruKction Of Light, alla pari di Thrak, ci ripropone Crimso con un prodotto idealmente collegato ai suoi predecessori ma che saluta il ventunesimo secolo con un sound ultramoderno, figlio della più recente tecnologia e di un trentennio di ricerche sempre più ardite. Confesso che le prime tracce su cui mi sono precipitato, appena acquistato il disco, sono state l’iniziale ProzaKc Blues e Larks’ Tongues In Aspic, Part IV: quest’ultima per ovvii motivi, ero troppo curioso di sentire cosa abbia avuto bisogno di maturare per tredici anni nella testa di Fripp, mentre per quanto riguarda l’opening track il semplice ricordo di Ladies Of The Road (a mio avviso il peggior pezzo dell’intera produzione Cremisi) mi faceva accapponare la pelle. Ma come poteva suonare un blues King Crimson, nell’anno 2000? Semplicemente in un’ottica Crimsoid, con un obliquo “taglio” canzone ed un suono “loud”, tale da renderlo digeribile anche a chi, come me, non é un amante di quel genere. La title track reca tracce che ci fanno risalire a Light ConstruKction, pezzo presentato on stage da un paio di ProjeKct (se non ricordo male, P2 e P4), su cui vengono incastonati alcuni arpeggi che richiamano alla mente episodi della trilogia 1981-84, ed Into The Frying Pan si regge su un riff già presente in ProjeKction, un altro pezzo di P4, ma in entrambi gli episodi troviamo la voce di Belew a far quadrare il tutto. FraKctured é un lungo strumentale che si rifà al quasi omonimo pezzo presente in Starless And Bible Black, con una sezione tipo “moto perpetuo” che forma l’ossatura principale, eppure in alcuni passaggi é possibile trovare richiami al Robert Fripp String Quintet (chi possiede l’album the Bridge Between ricorderà Hope, con un arpeggio melodico su cui si sovrappongono i fraseggi della Warr guitar di Gunn). Potenziale singolo é The World’s My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum, come lo é stato Sex Sleep Eat Drink Dream: anche qui troviamo quell’intercalare di riffs, tra i quali non é difficile scorgere altre soluzioni mutuate dai ProjeKcts o dalle improvvisazioni presenti in THRaKaTTaK. Heaven And Earth é presente come bonus track, facendo infatti parte del companion album a TCOL di prossima uscita, attribuito a ProjeKct X, che altro non é che la medesima formazione di Crimso impegnata durante le prove e le fasi di registrazione dello studio album: il pezzo, pur non essendo trascendentale, risulta più coinvolgente di buona parte del materiale dei ProjeKcts. E veniamo a Larks’ Tongues In Aspic, Part IV ed alla sua Coda : I Have A Dream; una lunga traccia divisa in quattro parti, di cui solo l’ultima cantata, che sprigiona una grande potenza, le pennate sugli strumenti hanno la stessa pesantezza dell’impatto di scarponi militari in marcia sull’asfalto. Non siamo ai livelli degli entusiasmanti dialoghi tra chitarre della Part Three, ne tantomeno alle rivoluzionarie teorie impregnate di magia bianca presenti nell’omonimo capolavoro del 1972, ma il pezzo é decisamente bello e coinvolgente. Fin qui ha parlato il fan, ora tocca al critico ed alcune riflessioni si impongono: la più evidente é che, dopo trent’anni, King Crimson ha prodotto un disco in cui non c’é innovazione alcuna, ma che é semplicemente solo un altro disco di King Crimson. E’ ben suonato, ben prodotto, é piacevole, un must per i fans, ma come non rimanere, se non delusi almeno interdetti, dal fatto che un disco di Crimso non é innovativo? Come non notare che molte soluzioni qui presenti sono rielaborazioni di altre soluzioni già utilizzate in passato, magari spezzettate, rallentate, rimescolate con abile calcolo e mestiere. Penso che sia costata ben poca fatica, compositivamente, realizzare questo disco, neanche se il gruppo fosse sotto pressioni e scadenze contrattuali. E l’aggravante a questa situazione é che tra il precedente Thrak e TCOL ci sono stati i ProjeKcts, che dovevano fungere da “dipartimento Ricerca & Sviluppo” e che invece hanno fallito nel loro compito, ricercando poco e sviluppando niente. Manca qualcosa, o più probabilmente manca qualcuno, e qualcun’altro é di troppo: questo qualcuno in questa fase é Trey Gunn, che come ho avuto modo di dire in passato ha suonato troppo con il maestro, finendo per assomigliargli troppo. Sul chi manchi, qui la fantasia si può sbizzarrire: Levin e Bruford? Si, magari anzi l’intero progetto BLUE, attualmente più innovativo di questi King Crimson, oppure l’altro progetto Levin/Gorn/Marotta. Oppure rispolverare l’ipotesi David Sylvian, o ricorrere a qualunque altra soluzione, a patto che il risultato sia un altro passo in avanti e non un semplice attestamento sulle posizioni già raggiunte. Attendo con ansia il tour, e nel frattempo continuerò ad ascoltarmi con grande piacere The ConstruKction Of Light, ma non potrò fare a meno di attendere con ansia futuri sviluppi che ci consegnino un disco contenente qualcosa di musicalmente più ardito.

ProzaKc Blues / The ConstruKction Of Light / Into The Frying Pan / FraKctured / The World’s My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum / Larks’ Tongues In Aspic, Part IV / Coda : I Have A Dream / ProjeKct X - Heaven And Earth

KING CRIMSON - LIVE IN CENTRAL PARK, NYC 1974 DGM Collectors’ Club CLUB10

Sgombriamo subito il campo dall’interrogativo “Contiene del materiale inedito?” ... No, il contenuto della decima release del Collectors’ Club é esattamente uguale a quello dei bootlegs in circolazione (mi vengono in mente Last Live Show e Last Stand Starless), ma sarebbe stato impensabile che questa performance storica non uscisse dall’archivio di Fripp. Parlo di “performance storica” perché, dopo quella sera del 1° Luglio del 1974, il panorama dell’art rock non sarebbe stato più lo stesso. Ed uso il termine art rock, pur sapendolo sgradito a Fripp, perché Crimso dopo esserne stato l’involontario capostipite ne ha altrettanto involontariamente sancito la fine. Lo split di Crimso, avvenuto pochi giorni dopo quel concerto e poco prima della registrazione di Red, fu il primo di una serie di eventi che si sarebbero succeduti nel periodo immediatamente seguente (ricordiamo, uno per tutti, l’abbandono dei Genesis da parte di Peter Gabriel) e che da più parti, forzatamente, si son voluti ricollegare ad un unico comun denominatore. In realtà, la crisi dell’art rock ha origini che si riconducono alla situazione socio-politico-culturale dei primi seventies. Dirà Fripp : “(L’art rock) divenne scorretto. Fu vitale fino al 1974, ma poi il suo unico scopo fu quello di autoperpetuarsi ...” Non a caso l’art rock prese forma in un periodo ricco di fermenti sociali e contrassegnato da un forte sviluppo del mondo occidentale, le condizioni ideali per dare spazio alla creatività. I mid-seventies furono il periodo della crisi petrolifera (in Italia venne imposta l’austerity ...), la prima grande crisi che l’occidente si trovò ad affrontare dopo la fine del secondo conflitto mondiale: l’incantesimo era finito, bisognava smettere di sognare e pensare ai problemi seri. Di conseguenza lo scossone si sentì anche nel mondo musicale (non a caso, a spazzare via gli estetizzanti svolazzi di tastiere, flauti e violini vari arrivarono le chitarre scordate del movimento punk) ed il fato volle che Crimso fosse il primo a salutare le scene. Soffocato dai meccanismi del music business, oberato di debiti, minato nel tessuto dei rapporti interpersonali dallo stress dei lunghi tours, King Crimson sale sul palco in Central Park conscio che l’avventura é giunta al termine, e si congeda con questa performance che sembra emanare nel suo svolgersi la sensazione di un lungo, sofferente addio. Fripp ha affermato in un recente passato che il gruppo non era bilanciato, con i volumi della dirompente sezione ritmica che “coprivano” il violino di David Cross e rendevano arduo anche allo stesso Fripp sentire ciò che suonava; eppure in quest’ultima performance tutto funziona magicamente, rendendola ancor più memorabile. Sarà l’ultimo atto vitale del Monarca per un lungo periodo: dopo la realizzazione del postumo Red, le strade dei quatto componenti si divideranno. Fripp si ritirerà per un periodo sabbatico di un anno alla Sherbourne House per seguire gli insegnamenti di Gurdjeff e Bennett (qualcuno dirà invece che in quel periodo fu in cura per la sua schizofrenia), mentre viene dato alle stampe il disco live USA che si rivelerà insufficiente per rendere giustizia alle reali potenzialità on stage di King Crimson. Quando la creatura di Fripp ritornerà in vita, nel 1981, mutato nel corpo ma con la sua essenza intatta, riprenderà solo un capo di quel sottile filo rosso che collega tra loro tutti gli albums di Crimso.

Walk On ... No Pussyfooting / 21st Century Schizoid Man / Lament / Exiles / Improv: Cerberus / Easy Money / Fracture / Starless / The Talking Drum / Larks' Tongues In Aspic, Part Two

BRUFORD LEVIN UPPER EXTREMITIES - Blue Nights DGM0002

Spero che i più accaniti Crimheads non se ne abbiano a male, se affermo che BLUE é decisamente il miglior ProjeKct tra tutti quelli recentemente assemblati : non ho mai nascosto che i ProjeKcts non mi hanno particolarmente entusiasmato, ed il motivo diventa evidente ascoltando sia l’album di studio sia questo doppio CD live dei BLUE. Qui si respira un’atmosfera nuova, c’é vitalità, freschezza, genialità. E non venitemi a dire che la differenza sta nel fatto che, mentre i ProjeKcts si cimentavano con il work-in-progress improvvisativo, i BLUE hanno composto dei pezzi per produrre un lavoro in studio. Tracce come Picnic On Vesuvius sono nate da improvvisazioni, ed andatevi ad ascoltare come in President Day il gruppo vada ben oltre la traccia originale. La realtà é che l’accoppiata Torn/Levin attualmente sembra avere molto più da dire rispetto al tandem Fripp/Gunn. Aggiungete le stupende punteggiature della tromba di Chris Botti (attualmente in tour con Sting) e l’incontenibile talento di Bruford (non aggiungo altro) ed ecco come l’ago della bilancia pende a favore dei BLUE. Registrato nel corso di sei date del tour americano, Blue Nights include sia materiale già edito che di nuova composizione, oltre ad una stupenda rivisitazione di Three Minutes Of Pure Entertainment, tratta da Cloud About Mercury di David Torn. E’ emozionante ascoltare ciò che quattro musicisti di talento possano produrre contribuendo ogniuno con le proprie attitudini alla creazione di qualcosa di completamente nuovo : i magici loops e l’inusuale stile chitarristico venato di sfumature orientaleggianti di Torn, il vasto background ricco anche di suggestioni etniche ed i fantastici aggeggi di Levin, il mood ora notturno ora tipicamente jazzy della tromba di Botti, l’universo di poliritmie di Bruford ... tutto ciò si fonde in paesaggi sonori di una suggestione inenarrabile. Ascoltare per credere ...

Disc One - Piercing Glances / Etude Revisited / Palace Of Pearls / Original Sin / Dentures Of The Gods / Deeper Blue / Cobalt Canyons
Disc Two - Fin De Siécle / Picnic On Vesuvius / Cerulean Sea / Bent Taqasim - Torn Drum Bass / Cracking The Midnight Glass / President Day / Three Minutes Of Pure Entertainment / Outer Blue

EUROPA STRING CHOIR - Lemon Crash DGM0007

Uno dei ricordi più vivi nella mia memoria si riferisce ad una sera di Aprile del 1995, nella birreria “Il Maltese”, in un paese in provincia di Asti : gli Europa String Choir, allora in trio, stavano effettuando il soundcheck, seduti sulle loro sedie disposte a semicerchio sul piccolo palco in legno leggermente rialzato; alle loro spalle un camino con il fuoco acceso. Ad un certo punto, durante l’esecuzione di Carol, un cane attratto probabilmente dal calore dell’ambiente e dal calore dei suoni acustici del trio, salì sul palco e, fatto un giro su se stesso, si accucciò in mezzo al semicerchio formato dai tre musicisti. Quest’immagine é forse il modo ideale per descrivere la musica degli Europa String Choir, una scena dominata dal legno del locale e degli strumenti, dal calore dell’ambiente e delle composizioni, un’immagine confortevole, soprattutto se riferita al loro primo album The Starving Moon. Sensazioni simili scaturiscono anche dai pezzi inclusi in questo lungamente atteso Lemon Crash, anche se qualche differenza stilistica emerge in alcuni episodi dove gli ESC hanno tentato strade nuove, come nella title track (pregna di influenze cremisi) e nella conclusiva Ten Years. Gli intrecci di chitarre, viola e Warr guitar disegnano delicate composizioni dalle calde colorazioni (valgano come esempio Waterfall e Big Dough Dance), nei quali sporadicamente fanno capolino elementi precedentemente estranei alla dimensione acustica del gruppo (la chitarra elettrica dalle lunghe note sature in City Of Rome, la tecnica bottleneck in Woodentops Two, pezzo che rimanda vagamente alla suite Train To Lamy del California Guitar Trio). Gli insegnamenti del Guitar Craft e la formazione classica di Cathy Stevens hanno prodotto una delle più riuscite filiazioni della League Of Crafty Guitarists, e l’ascolto di questo Lemon Crash e del suo predecessore The Starving Moon é caldamente consigliato.

Through The Eagle’s Eyes / Waterfall / Lemon Crash / Big Dough Dance / City Of Rome / St. Francis Waltz / Prelude / Hot Metal / Rescue In M.B. / Sinfonie No. 2 / Woodentops Two / East Street Poets / Boom Chuck / Ten Years

DARKROOM - Seethrough Peoplesound.com ART4249-CD01

Nato con il nome di Collective da un’idea di soundtrack per un documentario sulla famosa autopsia del corpo di un alieno, il progetto Darkroom giunge finalmente al secondo album, dopo quello di esordio Daylight che fu preceduto a sua volta dal singolo Carpetworld. Secondo album uscito, bisogna dirlo, in forma un po anomala, dato che é stato messo a disposizione per download prima sul sito vitaminic.co.uk ed in seguito su peoplesound.com, sito che offre anche la possibilità di acquistare il prodotto su CDR. Rispetto al precedente Daylight, Seethrough ci mostra Darkroom proseguire la loro ricerca in varie direzioni, giungendo in un paio di episodi (la title track e King Of The Cowboy Singers) a confezionare delle vere e proprie songs, seppure in un’ottica diversa da quella dei No-Man. Bottleneck é una lunga traccia costruita principalmente su una frase di chitarra dal sapore vagamente psichedelico, su cui la voce di Bowness può cimentarsi al meglio secondo il suo inconfondibile stile. Su tutte spicca sicuramente Kaylenz, il pezzo più lungo del disco, che partendo da un bel soundscape dallo stile quasi Frippiano si evolve in una sinistra bolgia di layers che l’ossessivo ed inquietante cantato di Bowness conduce alla conclusione. Seethrough non é sicuramente un disco facile, anzi lo si apprezza pienamente dopo ripetuti ed attenti ascolti, necessari per rimanere avvolti dalla cortina di sonorità che il trio Bearpark/Bowness/Ostler é in grado di produrre. Una piacevole conferma.

King Of The Cowboy Singers / Bottleneck / Bludgeon Riffola / Galaxy Craze / Charisma Carpenter / Kaylenz / Seethrough

KING CRIMSON - IN THE WAKE OF POSEIDON, LIZARD and ISLANDS
30th Anniversary Edition 24 bit remasters VIRGIN CDVKCX 2, CDVKCX 3, CDVKCX 4

Continua il programma di ristampe del catalogo dei King Crimson ad opera di Robert Fripp che, riappropriatosi dei diritti sui suoi lavori, li ha concessi su licenza a Virgin per ripubblicarli in edizione rimasterizzata a 24 bit. Peccato per il disguido che ha fatto si che questa fosse una stampa ad edizione limitata, dovuto al fatto che per calcolare il quantitativo di copie da stampare si siano prese come riferimento le cifre relative alle vendite dei titoli in questione nell’ultimo periodo. Non si é considerato che, in attesa di questi remasters, i fans abbiano rinunciato ad acquistare i CDs presenti sul mercato, cosicché le vendite sono crollate ai minimi termini. Questi remasters sono ora disponibili in confezione jewel box, ma a grande richiesta stanno per essere ristampate un certo quantitativo di copie con la riproduzione dell’artwork gatefold originale. Potrete cosi apprezzare nuovamente i colori originali delle splendide copertine di questi dischi cosi come li hanno visti i nostri fratelli maggiori, deliziarvi con i bei booklets inseriti in ciascuno di essi e soprattutto gustarvi l’immortale opera del primo periodo del Monarca: In The Wake Of Poseidon, disco che Fripp ha un tempo definito “metà King Crimson, l’altra metà McDonald&Giles” e che ha avuto l’unico torto di voler somigliare troppo al suo predecessore; Lizard, incredibile affresco romantico spesso sconosciuto ed altrettanto spesso sottovalutato dagli estimatori dell’art rock; Islands, in cui covano i primi accenni di rottura rispetto al precedente repertorio ed in cui si delinea all’orizzonte il distacco di Sinfield, il tutto all’ombra delle gigionerie di Boz. Anche se già li conoscete, ed a maggior ragione se non li possedete, cosa aspettate a metterli in teca?

IN THE WAKE OF POSEIDON : Peace - A Beginning / Pictures Of A City (including 42nd At Treadmill) / Cadence And Cascade / In The Wake Of Poseidon (including Libra's Theme) / Peace - A Theme / Cat Food / The Devil's Triangle - a) Merday Morn b) Hand of Sceiron c) Garden of Worm / Peace - An End

LIZARD : Cirkus (including Entry Of The Chameleons) / Indoor Games / Happy Family / Lady Of The Dancing Water / Lizard - a) Prince Rupert Awakes b) Bolero - The Peacock's Tale c) The Battle Of Glass Tears (including Dawn Song, Last Skirmish and Prince Rupert's Lament) d) Big Top

ISLANDS : Formentera Lady / Sailor's Tale / The Letters / Ladies Of The Road / Prelude: The Song Of The Gulls / Islands

BLUVERTIGO - Torino, Barrumba 18 Aprile 2000

Non più il gelido Palastampa, ma il caldissimo Barrumba é il luogo prescelto dalla band monzese per tornare a Torino a quattro mesi e mezzo dall’ultimo concerto nel capoluogo piemontese. Il piccolo club situato nel centro della città (che mi ha ricordato un po i clubs inglesi, con un piccolo palco leggermente rialzato ed il bar di fronte) si riempie in men che non si dica di giovanissimi, per lo più ragazzine, ed all’ingresso della band si trasforma in una bolgia infernale, con l’aria che diventa subito calda ed impregnata di sudore ed odori (lessi tempo fa che questa é la vera essenza del rock ... mah!). I Bluvertigo aprono con Zero, quindi incalzano con Lo Psicopatico per poi inoltrarsi nel loro lungo set dal quale vengono sottratte quasi tutte le ballads (Cieli Neri, Forse e La Comprensione) per far spazio ai pezzi più “tirati”, cosa che li costringe a ripescare parecchi estratti dal loro primo album Acidi E Basi. Ho cosi modo di apprezzare anche in versione live pezzi come L’Eretico, Il Dio Denaro, Complicità  (una rielaborazione di un pezzo dei Depeche Mode) accanto ai cavalli di battaglia tratti dai due dischi più fortunati, Zero e Metallo Non Metallo. Cosi anche le varie Vertigoblu ed Il Mio Mal Di Testa contribuiscono all’assalto frontale scagliato da distanza ravvicinata dal gruppo sul pubblico del piccolo locale, dimensione nella quale i Bluvertigo sembrano trovarsi proprio a loro agio. Con mio dispiacere, a fine serata mancherà all’appello anche Decadenza, ma c’é stato comunque di che divertirsi. Appuntamento rimandato, invece, con un mixing pulito e ben bilanciato : é chiedere troppo?

EUROPA STRING CHOIR - Moncalieri, Fabrik 30 Aprile 2000

Sono circa le ore 20:30 quando mi introduco, quasi in punta di piedi, nella vecchia fabbrica riconvertita a locale per spettacoli: avevo preso appuntamento con Alessandro Bruno poche ore prima per un’intervista, ma mi accorgo subito che il gruppo non ha ancora montato la strumentazione. Ciò non mi impedisce di scambiare un saluto e due parole con loro, d’altronde sono ormai quattro anni che non ci vediamo. Mi viene presentato Markus, il touch guitarist aggiuntosi a loro dopo gli ultimi concerti in Italia, poi Alessandro mi informa che quella che stavano per approntare era l’ultima data del tour. “E’ andato molto bene, a parte un flop a Roma dove diverse cause contingenti hanno fatto si che la sera ci fosse poca gente”. Se avesse saputo a cosa andava incontro quella sera, probabilmente non avrebbe nemmeno tirato fuori la chitarra dall’astuccio. Assisto ad un pezzo del soundcheck, e noto che alla strumentazione completamente acustica dei primi tours si é sostituita una strumentazione elettrica: sia Udo che Alessandro hanno chitarre elettriche, e Cathy sfoggia una viola elettrica dall’avverinistica foggia. Chiedo al simpatico Udo il perché dell’abbandono delle Ovations, il tedescone mi risponde che con il pick-up che ha montato sul suo strumento riesce a riprodurre il suono della Ovation, ed anche molti altri : “Dà molte più possibilità!”. Ed infatti nel corso della serata me ne renderò conto. Nel frattempo si fa tardi, andiamo tutti insieme a mangiare qualcosa; quando alle 23:15 rientriamo nel locale ci rendiamo conto che saranno presenti si e no una ventina di persone. Alle 23:30 gli Europa String Choir iniziano il loro spettacolo con l’opening track del loro nuovo album Lemon Crash, ossia Through The Eagle’s Eyes. Il ridottissimo pubblico ascolta in rispettoso silenzio i raffinati intrecci di chitarre, viola e Warr guitar dispensati dal quartetto. Ampio spazio viene dato al nuovo album, con appena un paio di ripescaggi dal precedente The Starving Moon e la presentazione di un nuovissimo pezzo, suonato per la prima volta nel corso di questo tour. Diverse improvvisazioni ci mostrano la versatilità del nuovo approccio elettrico del gruppo, ancor più sorprendente per chi li aveva apprezzati in passato in versione completamente acustica. Nel corso della seconda parte del set gli ESC si cimentano anche in una rivisitazione della prima parte di Tubular Bells, risultata molto convincente. E’ passata l’una, quando il quartetto scende dal palco dopo aver concesso un paio di encores: Udo mi chiede se sia consuetudine da queste parti far iniziare i concerti cosi tardi. Inutile dire come ci si possa trovare in imbarazzo a dare una risposta ad una simile domanda, o a spiegare come mai ad un concerto organizzato in una serata prefestiva partecipino venti persone. Il guaio é che in imbarazzo non si é trovato il gestore del locale quando si é trattato di dire ai componenti del gruppo che non li avrebbe pagati, giungendo ad insultarli e ad insultare con loro anche il pubblico presente (cito testualmente “... voi e quei venti coglioni che erano con voi!”). Beh, uno di quei “coglioni” si é sentito in dovere di far conoscere questo poco edificante episodio, le cui vittime sono stati quattro ragazzi venuti da diverse parti dell’Europa per portare un po di buona musica in quello squallido locale di periferia, e per non vedersi pagare nemmeno quei quattro soldi che gli erano stati promessi.

TAPE OF THE MONTH - KING CRIMSON Central Park NYC 01/07/1974

Nastro piuttosto diffuso, questo relativo all’ultimo concerto della formazione composta da Fripp/Wetton/Cross/Bruford, ed anche di discreta qualità, anche se per un certo periodo sono circolate tra le liste dei collezionisti di tapes copie provenienti da una registrazione effettuata con un registratore le cui pile erano probabilmente in via di esaurimento. A distanza di pochi mesi hanno cominciato a circolare copie di una registrazione alla corretta velocità del nastro, cosa che ha consentito ai fans di rimpiazzare quella già in loro possesso. Entrambe le versioni contengono l’intera performance, con una inevitabile interruzione verso la metà di Fracture che riprende sul secondo lato. Come avrete già intuito, é un’altra occasione in cui é preferibile indirizzarsi verso il prodotto ufficiale.

News from the World Central

- Il prossimo volume del Collectors’ Club sarà Live At Moles Club, Bath 1981, relativo ad uno dei primissimi concerti della formazione allora denominata Discipline.
- Robert Fripp, venuto a conoscenza dell’esistenza del bootleg “In Support Of Their Satanic Majestic” relativo al famoso concerto in Hyde Park del 1969, ne ha sconsigliato ai fans l’acquisto, aggiungendo che una registrazione migliore e più completa della performance verrà pubblicata in Agosto come 12° volume del Collectors’ Club.
- Un nuovo elenco aggiornato delle date del tour di King Crimson :

19 Maggio, Nashville, TN - 12th & Porter (Sold Out)
20 Maggio, Nashville, TN - 12th & Porter (Sold Out)
21 Maggio, Nashville, TN - 12th & Porter (Sold Out)
27 Maggio, Copenhagen, Denmark - Amager Bio (Sold Out)
28 Maggio, Copenhagen, Denmark - Amager Bio
30 Maggio, Hamburg, Germany - Musikhalle
31 Maggio , Berlin, Germany - Columbia
2 Giugno, Nurnberg, Germany - Serenadenhof
3 Giugno, Stuttgart, Germany - Liederhalle
4 Giugno, Munich, Germany - Circus Krone
6 Giugno, Bonn, Germany - Museumsplatz
7 Giugno, Offenbach, Germany - Stadthalle
9 Giugno, Poznan, Poland - Arena
10 Giugno, Warsaw, Poland - Roma
11 Giugno, Warsaw, Poland - Roma
13 Giugno, Prague, Czech Republic - Archa Theatre
14 Giugno, Leipzig, Germany - Haus Auensee
16 Giugno, Vienna, Austria - Planet Music
17 Giugno, Linz, Austria - Posthof
20 Giugno, Treviso, Italy - Piazza Dima Di Conegliano
21 Giugno, Brescia, Italy - Anfiteatro Del Vittoriale Degli Italiani,
22 Giugno, Legnano (Milano), Italy - Campo Dell'Amicizia Entertainment Centre
25 Giugno, Paris, France - Olympia
27 Giugno, Barcelona, Spain - Zeleste
28 Giugno, San Sebastian, Spain - Plaza de la Trinidad
29 Giugno, Madrid, Spain - Riviera
1 Luglio, Turku, Finland - Turku Festival (annullato)
3 Luglio, London, England - Shepherds Bush Empire

3 Ottobre, Yokohama, Japan - Kanagawa Kenmin Hall
4 Ottobre, Tokyo, Japan - Shibuya Kokaido
5 Ottobre, Tokyo, Japan - Shibuya Kokaido
7 Ottobre, Tokyo, Japan - Shibuya Kokaido
9 Ottobre, Nagoya, Japan - Shi Kokaido
10 Ottobre, Osaka, Japan - Festival Hall
11 Ottobre, Fukuoka, Japan - Yubin Chokin Hall
13 Ottobre, Sendai, Japan - Izumi T 21

News from the World

- Il track listing del nuovo album dei Porcupine Tree Lightbulb Sun é il seguente :

1. Lightbulb Sun (5.30)
2. How is Your Life Today ? (2.46)
3. Four Chords That Made a Million (3.36)
4. Shesmovedon (5.14)
5. Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled (4.48)
6. The Rest Will Flow (3.15)
7. Hatesong (8.26)
8. Where We Would Be (4.12)
9. Russia On Ice (13.04)
10. Feel So Low (5.18)

Il numero di catalogo dell’album, pubblicato su etichetta KScope via Snapper, é SMACD827. La band ha già in programma tre date britanniche per promuovere l’album :
31st Maggio - London Scala; 3 giugno - Glasgow King Tuts; 4 Giugno - Sheffield Boardwalk
- E’ già in circolazione il primo singolo estratto da Lightbulb Sun, si tratta di Four Chords That Made a Million, disponibile in tre diversi formati: CD single (SMASCD 111) contenente altre due tracce non presenti sull’album, Disappear e In Formaldehyde; 7” in vinile a tiratura limitata (SMAS7 111) contenente sul retro lo strumentale Orchidia; CD single a tiratura limitata (SMAXCD 111) contenente una versione demo di sedici minuti di Even Less
- L’etichetta Hidden Art ha in programma un sampler CD contenente pezzi inediti di No-Man, Samuel Smiles e Colin Edwin's Ex Wise Heads; l’album di questi ultimi é previsto per l’estate del 2000
- Tim Bowness e David Torn hanno lavorato insieme ad una traccia che dovrebbe far parte di un singolo o forse del debut album di Tim, e che comunque dovrebbe uscire entro l’anno in corso
- How We Used To Live é il titolo del live album di Tim Bowness / Samuel Smiles, atteso a breve su etichetta Hidden Art.  Registrato il 3 Dicembre 1999 in presa diretta su supporto CD, l’album include materiale edito ed inedito
- Theo Travis é attualmente al lavoro con il chitarrista/compositore Mark Hewins
- Dovrebbe essere già in circolazione il nuovo CD dei Gong, Zero To Infinity, su etichetta Snapper
 




 
 

SPAZIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 8 - Aprile 2000

E’ stata dura, ma alla fine ci sono riuscito: No Warning! passa dalla dimensione di foglio a quella di spazio di musica alternativa. Nessuna grande
pretesa, No Warning! continuerà ad essere impostato all’insegna della semplicità formale unita alla ricchezza di contenuti.
In questo numero di No Warning! :

- A Missing Piece : Live At Summit Studios, Denver 1972
- England’s Premier Psychedelic-Trance-Rock Jam Band : Ozric Tentacles, A Bio
- On Stage : Elio e Le Storie Tese, Torino, Teatro Colosseo March 10th, 2000
- Broadcasting From Rome : Bluvertigo On Stage March 6th, 2000
- Tape of the Month : King Crimson, Denver, KLF Radio 13/03/1972
- Tour Memories : Italian Dates of THRAK Tour 1996
- News from the World Central
- News from the World

KING CRIMSON - LIVE AT SUMMIT STUDIOS 1972 DGM Collectors’ Club CLUB9

Per la nona uscita del Collectors’ Club il Venal Leader, dopo averci sorpreso con la quasi totale novità delle VROOOM Sessions, torna ad attingere dal suo archivio una registrazione già da tempo circolante nel circuito dei collezionisti di live tapes. Secondo quanto riportato sulla copertina del CD si tratterebbe del concerto tenuto a Denver il 12 Marzo 1972 e trasmesso dalla emittente radiofonica KLF, ma lo scrapbook contenuto nel box set Frame By Frame riporta le date del 13 e 14 Marzo a Denver, e comunque all’ascolto del CD credo di poter affermare che si tratti proprio della data del 13 Marzo. Il contenuto di questa release era inoltre stato parzialmente incluso anche in alcuni bootlegs quali Strange Tales Of The Sailors, Hisperide e Dark Kingdom, ma nonostante ciò possiamo trovare in questo nono volume parecchi motivi di interesse. Uno dei più rilevanti é senz’altro costituito dal fatto che il booklet non riporta, questa volta, gli estratti dal diario di Fripp, ma alcune esaurienti note scritte nel Gennaio scorso da Ian Wallace, batterista dell’incarnazione di Crimso in questione. E qui non possiamo fare a meno di riconoscere a Fripp una grande onestà: dopo aver scritto la sua opinione su questo line-up in varie occasioni, ha creduto doveroso contattare un membro di quella stessa formazione in modo che si potesse conoscere anche un’altra versione di quel pezzo di storia di Crimso. Un pezzo di storia per certi versi nebuloso: King Crimson, reduce da due albums di studio (In The Wake Of Poseidon e Lizard) ai quali non ha fatto seguito nessun tour promozionale, in quanto la band non aveva una formazione stabile, si ricostituisce a fatica intorno ai suoi leaders Sinfield e Fripp ed all’ormai acquisito Mel Collins. Fripp ha affermato tempo fa : “I membri di Crimso non erano quelli adatti, ma probabilmente in quel periodo la cosa giusta da fare per me era sbagliare”. Come si apprende dalle note del booklet, Keith Emerson raccomanda Ian Wallace a Fripp, che continua poi le ricerche per un cantante ed un bassista. Trovato il vocalist nella figura di Boz Burrell, questi viene adattato al ruolo di bassista/cantante in seguito all’abbandono di un elemento audizionato. Dopo la realizzazione dell’album Islands, la band si sgretola progressivamente nel corso del primo tour: prima l’abbandono di Sinfield, oramai in completo disaccordo artistico con Fripp, poi lo split all’inizio del 1972, il cui annuncio viene rimandato per motivi contrattuali. King Crimson deve infatti tenere ancora un tour negli Stati Uniti, nel corso del quale emergerà in maniera ancor più evidente il divario di intenzioni che separa Fripp da Collins, Burrell e Wallace. Fripp tornerà da solo in Inghilterra, dove lo attendono Wetton, Cross, Muir e Bruford per la successiva fase di Crimsonising, i suoi ormai ex colleghi rimarranno negli States al seguito di Alexis Korner. Nelle note di copertina del volume del DGMCC relativo al concerto in Jacksonville, Fripp scrisse che quella formazione di Crimso a differenza delle altre più che improvvisare faceva delle jam. Wallace espone qui il suo punto di vista, ribattendo che anche questa formazione improvvisava, partendo però da soluzioni standard. Evidentemente Wallace, oltre a fare riferimento agli scritti di Fripp, vuole replicare ad alcuni interventi inclusi in Elephant Talk : forse qui, anche a torto, si é scatenata nel corso del tempo una eccessiva denigrazione nei confronti del line-up comprendente Mel, Boz e Ian. Dico eccessiva perché, anche se il sottoscritto non ritiene questo un periodo particolarmente felice per Crimso, troppo frettolosamente si é puntato l’indice accusatore contro la scarsa tecnica dei sopracitati elementi. Se questo può forse valere per Boz, improvvisatosi bassista, non possiamo dimenticare lo spessore esecutivo di Collins, probabilmente uno dei migliori fiatisti in circolazione (ed in questo senso testimonia l’impressionante elenco di dischi ai quali ha partecipato) né la preparazione di Wallace. Sicuramente le Jam di quel periodo testimoniano come i tre colleghi di Fripp fossero più legati alla tradizione rispetto al Leader, già con la mente rivolta ai futuri sviluppi della musica del Monarca, tant’é che la rottura si verificò proprio in sala prove con il rifiuto dei tre a provare sul riff di Larks’ Tongues In Aspic. Cosi questo Live At Summit Studios, alla pari di Earthbound, ci mostra Crimso alle prese con ben pochi estratti dai quattro albums di studio (spicca in questo periodo la rinuncia a Cirkus) per far posto ad alcuni divertissement molto prossimi al blues, tanto da rendere irriconoscibile Groon, che della versione originale mantiene solo le prime battute. Rimangono Schizoid Man, Sailor’s Tale e poco altro a dare splendore alle performances, mentre Summit Going On risulta fin troppo simile ad Earthbound, e My Hobby non é altro che un piccolo saggio di humour Inglese esportato oltre oceano. Di maggior interesse risulta l’ultima traccia, non presente sui bootlegs precedentemente citati e quindi, probabilmente, del tutto inedita: nel finale Fripp, sulle rullate di Wallace, tenta a più riprese l’inserimento di uno dei riffs presenti nella futura Larks’ Tongues In Aspic, Part One. Live At Summit Studios costituisce quindi un pezzo mancante, una valida testimonianza di quel periodo ora un po meno oscuro, sicuramente non molto entusiasmante ma necessario per gli sviluppi futuri della musica di King Crimson.

Pictures Of A City / Cadence And Cascade / Groon / 21st Century Schizoid Man / Improv : Summit Going On / My Hobby / Sailor’s Tale / The Creator Has A Master Plan including Improv : Summit & Something Else

OZRIC TENTACLES, A Biography

Colgo l’occasione dell’uscita del nuovo album Waterfall Cities per tracciare un breve profilo degli Ozric Tentacles, definiti da più parti una leggenda
dell’underground Britannico.
La musica degli Ozric Tentacles é un’amalgama di eterei paesaggi sonori, ritmi rave, improvvisazioni free e psycho/prog rock. Per Ed Wynne, uno dei membri fondatori, “la musica é un mistero!”
Nei loro diciassette anni di vita, Ozric Tentacles sono passati attraverso una serie di cambi di formazione, hanno dato vita a diversi progetti paralleli (tra cui Eat Static e Nodens Ictus), hanno creato la propria etichetta discografica (Dovetail, ora diventata Stretchy) e, soprattutto, hanno pubblicato una ventina di albums.
Gli Ozric Tentacles nascono da una Jam nell’ambito dell’edizione 1982 del Stonehenge Solstice Festival; i fratelli Ed e Roly Wynne, Nick 'Tig' Van Gelder e Gavin Griffiths diedero da subito vita al riconoscibile stile che caratterizzerà la band negli anni a venire, una miscela di samples, elettronica, ritmi marcati, spirali di suoni di chitarre in un’atmosfera hippy. Il loro nome deriva da un immaginario cereale per la colazione ...
La popolarità della band é rapidamente cresciuta grazie alla continua attività concertistica nel Regno Unito. Divenuti in breve tempo una cult band, gli Ozric nel 1993 raggiungono la Top Ten nelle classifiche nazionali con l’album "Jurassic Shift”, che ottiene recensioni positive in giornali come NME e
Melody Maker, il tutto senza contare su alcun hit single e senza l’appoggio di nessuna major.
Gli Ozric Tentacles sono stati anche la prima band a registrare un live webcast nei Syklopps Studios, il 6 Giugno 1998; questa performance é stata in
seguito pubblicata su CD a tiratura limitata dalla Streaming Music/Cyberphonics, con il titolo “Spice Doubt”.
L’ultimo album della band, "Waterfall Cities," non si discosta da quanto già fatto in precedenza dagli stessi Ozric Tentacles, che continuano a muoversi lungo le coordinate a loro più congeniali, quelle che gli son valse la conquista di un seguito di fans fedeli sparsi per il mondo e l’attenzione della critica musicale internazionale.

DISCOGRAPHY

Erpsongs (1984-5) CD/MC
Tantric Obstacles (1985) CD/MC
Live Ethereal Cereal (1985-6) CD/MC
There Is Nothing (1986-7) CD/MC
Sliding Gliding Worlds (1988) CD/MC
Bits Between The Bits (1985-9) CD/MC
Pungent Effulgent (1989) CD/MC/LP
Erpland (1990) CD/MC/2LP
Strangeitude (1991) CD/LP/MC
Afterswish (1984-9) 2CD
Vitamin Enhanced (1984-9) 6CD Box
Live Underslunky (1992) CD/LP/MC
Jurassic Shift (1993) CD/LP/MC
Arboressence (1994) CD/2LP/MC
Become The Other (1995) CD/LP/MC
Curious Corn (1997) CD/LP/MC
Spice Doubt (1998) CD
Waterfall Cities (1999) CD
Floating Seeds (Remixed) (1999) CD

ELIO E LE STORIE TESE - Torino, Teatro Colosseo 10 Marzo 2000

Era da più di un anno e mezzo che non vedevo dal vivo Elio E Le Storie Tese, se si eccettua il breve showcase televisivo di qualche mese fa che
venne disturbato dalla presenza di alcuni contestatori dell’ultima ora, i quali rimproveravano la band milanese per alcune loro collaborazioni o per il
fatto che i sei girino in Mercedes. Povere argomentazioni di chi ritiene che per coerenza con gli atteggiamenti assunti sul palco si debba dire no alla
vile pecunia (perché gli stessi rimproveri non vengono rivolti al Vasco o al Liga, e perché no agli U2?). D’altronde, se Baglioni richiede la collaborazione di Sergio Conforti (aka Rocco Tanica) o se qualche figlio di papà vuole andare a lezioni di batteria al CPM da Christian Meyer, cosa devono rispondere gli interpellati, o gratis o niente? Balle, la realtà é che questi preparatissimi musicisti hanno scelto di fare della buona musica divertendosi e facendo divertire il pubblico, e la ricetta ha funzionato cosi bene che evidentemente ha avuto i suoi risultati anche sotto l’aspetto economico. Il Teatro Colosseo era già abbastanza gremito quando la band di supporto, gli Ossi Duri, ha iniziato il suo breve set. I cinque giovanissimi musicisti hanno offerto al pubblico alcuni pezzi di pregevole fattura, chiaramente ispirati a Frank Zappa (con il cui repertorio pare che si siano fatti le ossa in passato). Decisamente buona la tecnica strumentale, da rivedere sia l’impostazione vocale del chitarrista/cantante sia il contenuto dei testi, chiaramente orientati verso il rock demenziale e lontani dall’irriverente arguzia dei testi dello Zio Frank. Da tenere d’occhio, in futuro ne sentiremo parlare! Nemmeno mezz’ora dopo tocca agli Headliners guadagnare il palco; nell’oscurità i sei componenti di Elio E Le Storie Tese sorprendono tutti intonando, muniti di flauto dolce, l’inno dell’Eurovisione, dal quale prende vita un’incredibile medley comprendente (quanti se ne saranno accorti?) Out Into The Daylight, bellissimo pezzo strumentale tratto dall’album Smallcreep’s Day di Michael Rutherford. Nel medley vengono inclusi passaggi da svariati pezzi del loro repertorio, quali Balla Con I Barlafus, Unanimi e Urna, il cui ritornello viene intonato sul tema di September degli Earth Wind And Fire. Dal primo album viene ripescata Carro, a cui segue a ruota la trascinante Milza. Divertenti siparietti trovano posto tra un pezzo e l’altro, quand’ecco che in Discomusic fa la sua comparsa il fedele Mangoni, nei panni del ragazzo immagine con le sue coreografie. Dalla colonna sonora di Tutti Gli Uomini Del Deficiente é tratta Psichedelia, ampio spazio anche all’album Craccracriccrecr con Farmacista, Evviva, La Visione, Il Rock And Roll e Caro 2000, mentre da Eat The Phikis vengono ripescate El Pube e T.V.U.M.D.B., nel corso della quale, in omaggio allo scomparso Paolo Panigada, viene mandata una base con il solo di sax nel rispettoso silenzio dei suoi compagni. Altri divertenti highlights della serata sono stati il finto tentativo di suicidio di Rocco Tanica, con gli altri componenti del gruppo ad intonare “Vivi Rocco” sul tema di We Will Rock You, e il set umplugged tenuto dai sei con l’ausilio di un banjo e di vari strumenti giocattolo. Quasi due ore di spettacolo di altissimo livello, per polverizzare le remore e le polemiche che possono animare qualche altro contestatore dell’ultima ora. E a costoro un semplice consiglio: fatevi furbi ...

BLUVERTIGO - Roma, 6 Marzo 2000 RAI Radio 2

Ci volevano i Bluvertigo per costringermi a stare incollato alla radio, dopo ore di sofferenza dovute alla mia poca dimestichezza con la sintonizzazione delle frequenze desiderate, ma ne valeva la pena: Radio 2, la sera del 6 Marzo, nell’ambito del programma “Lottolive” ha trasmesso un bel concerto di oltre un’ora di durata, intervallato (nota dolente) da alcune brevi interviste ad opera della conduttrice del programma (interviste che hanno evidenziato come, anche al cospetto di un personaggio dotato di grande dialettica e cultura come Marco “Morgan” Castoldi, le domande poste non si discostano assolutamente dalle banalità di rito). Un set nel quale i Bluvertigo hanno inserito un gran numero di brani estratti da Zero, alcuni ottimamente dilatati nelle intro o in coda (come nel caso di Sovrappensiero). Ottima la scelta dei brani di apertura (l’intro Versozero e Zero), in gran crescendo la porzione conclusiva (Fuori Dal Tempo, Altre Forme Di Vita, Cieli Neri e Iodio), pregevoli gli ‘sberleffi’ a Bono, a D’Alema e Berlusconi (“ ... questa é La Crisi”) e a Cirino Pomicino. Esecuzioni generalmente più hard, probabilmente per compensare la perdita di resa di alcune soluzioni nella loro trasposizione on stage, ma comunque efficaci e coinvolgenti. A quando un live album?

TAPE OF THE MONTH - KING CRIMSON Denver, KLF Radio 13/03/1972

Procediamo in parallelo con le releases del Collectors’ Club ed andiamo a ripescare la registrazione del broadcast del concerto al Summit Studio di Denver del 13 Marzo del 1972. Registrazione di discreta qualità, essendo un “FM recording”, probabilmente proveniente da uno dei bootlegs citati in precedenza, contiene l’intera performance con l’esclusione di The Creator ... , cosa che al di là del puro aspetto collezionistico non rende
particolarmente appetibile il live tape. Cosa ne parliamo a fare, quindi? Semplice dovere di cronaca ... Il consiglio migliore che si possa dare é quello di indirizzarsi verso il prodotto ufficiale del Collectors' Club piuttosto che perdere tempo alla ricerca del relativo bootleg e dissanguarsi per il suo acquisto. Ma se proprio amate le vecchie fruscianti cassettine, sappiate che questa registrazione é abbastanza diffusa tra i collezionisti di tapes.

TOUR MEMORIES - King Crimson Live In Italy : 21/06/1996 Milano, Fiera - 22/06/1996 Lignano Sabbiadoro, Arena Alpe Adria - 24/06/1996 Napoli,
Tendapartenope - 25/06/1996 Roma, Centralino Foro Italico - 26/06/1996 Pisa, Piazza Cavalieri

Con l’avvicinarsi delle date Italiane del prossimo tour di Crimso, a distanza di quattro anni esatti dall’ultimo passaggio nel Bel Paese voglio riproporre ai lettori di NO WARNING! l’articolo da me scritto per il magazine britannico Progress, nel quale cercai di condensare tutte le emozioni provate nel corso di quell’indimenticabile esperienza al seguito di Sua Maestà. Quello che segue é il testo integrale dell’articolo ...

Dopo settimane di indecisione (seguire tutte le date Italiane oppure concedermene solo un paio?) mi ritrovo in viaggio per  seguire il Re Cremisi lungo la penisola Italica. L'ascolto del nuovissimo THRaKaTTaK ha fugato in me ogni dubbio, sono pronto per questo lungo viaggio. Prima tappa Milano, come già é stato l'anno scorso. Purtroppo non piu al Teatro Smeraldo, ma all'interno dei locali della Fiera di Milano, su un piazzale situato tra i
capannoni. Minaccia pioggia, cosi gli organizzatori nel pomeriggio fanno coprire l'area con un tendone. L'affluenza del pubblico  é abbastanza
buona, stavolta non sembra ci sia il rischio che qualcuno rimanga fuori senza biglietto. Poco prima delle 9 P.M. , una voce fuori scena annuncia "Ladies and Gentlemen, please welcome the California Guitar Trio!", quindi Hideyo Moriya, Paul Richards e Bert Lams si sistemano sugli sgabelli al centro del palco ed eseguono alcuni brani dal loro repertorio, calorosamente accolti dal pubblico dopo un primo momento di scetticismo. Una breve attesa, al termine della loro esibizione, durante la quale i roadies sistemano le ultime cose sul palco. Due timpani montati su alti supporti vengono sistemati davanti ai due drum-kits, e quando i King Crimson entrano in scena Pat Mastelotto e Bill Bruford, uno di fronte all'altro, danno vita ad uno stupefacente duetto per solo timpani, con complicati ritmi suonati all'unisono senza sbavatura alcuna. Tra gli applausi il forsennato incedere di Thela Hun Ginjeet prende forma: la chitarra di Belew emette suoni incredibili, sembrano quasi urla provenienti da una camera di tortura. Segue Frame By Frame, e a questo punto possiamo constatare che l'amalgama della band é addirittura migliorato rispetto all'anno scorso, in particolar modo Pat Mastelotto sembra ora perfettamente inserito in questo contesto. Anche lui, come Bruford, spezza, incalza, rumoreggia : lo vedremo nel corso della serata percuotere i piatti con una pellicola fotografica, suonare le maracas e produrre strani suoni con una specie di macinino. Bruford dal canto suo si incastra alla perfezione con il suo set misto, ricorrendo talvolta a fischietti e tamburello. Red, Three Of A Perfect Pair, One Time, lo show prosegue senza tregua, giungiamo quindi ad uno dei momenti piu attesi: Levin, Gunn e Belew escono di scena, nella penombra Mastelotto copre con un telo i toms del suo kit, mentre un faretto illumina Robert Fripp che, seduto al centro del palco, inizia a produrre i suoi soundscapes. Il pubblico é ammutolito, sul soundscape Bruford e Mastelotto incastrano B'Boom, in una versione dilatata. Ora il pubblico applaude entusiasta, subito zittito dal feroce attacco di THRAK. Quando la spinta dei riffs incrociati si esaurisce, il double trio si produce in una improvvisazione incredibile, l'audience ascolta in silenzio immersa in un'atmosfera indescrivibile, nella quale le linee del guitar-synth di Belew ed i fraseggi ancestrali di Fripp si librano sulle sconnesse parti della Warr Guitar di Gunn e del contabbasso che Levin suona con l'archetto. Bruford assembla strane melodie sui pads, Mastelotto rulla sui tamburi e percuote tutti i suoi cimbali. L'improvvisazione termina, le frontiere della musica si sono espanse ulteriormente. Un attimo di pausa, durante il quale esplode l'applauso convinto del pubblico, e la coda di THRAK conclude questo momento intenso del concerto. Attraverso pezzi piu recenti (VROOOM VROOOM, Dinosaur, Sex sleep eat drink dream) ed altri meno recenti (Matte Kudasai, Waiting Man, la cui parte introduttiva viene eseguita a quattro mani da Bruford e Mastelotto sul drum-kit di Bruford) si giunge al momento piu pericoloso per le coronarie : dopo 22 anni King Crimson torna a suonare 21st Century Schizoid Man. Espressioni incredule si dipingono sul volto dei presenti, specialmente di coloro che, come me, credevano questo pezzo definitivamente accantonato. Ed invece eccolo ancora qui, con tutta la sua potenza e la sua carica innovativa intatte. Belew e Fripp si dividono le parti soliste, supportati dalla Warr Guitar di Trey Gunn e dalla incredibile macchina ritmica formata dai due drummers e dall'elastico basso di Levin. La precisione sugli stacchi é cronometrica, impossibile descrivere l'emozione e l'entusiasmo che si sono impadroniti del pubblico. Lo show é travolgente come un fiume in piena, non ci sono assolutamente cadute di tensione. L'atmosfera plumbea di The Sheltering Sky  si materializza
gradualmente , prima attraverso il tapperto ritmico creato da Bruford, sul quale entrano i liquidi accordi della chitarra di Belew e le percussioni di
Mastelotto. Fripp con il guitar synth suona fraseggi alienanti, gli sticks lavorano di cesello, dopodiche anche Gunn si produce in un solo di effetto. La
pioggia cade sul tendone, ma nessuno se ne preoccupa, tutto l'universo é racchiuso al suo interno. Il suono degli strumenti si rarefa, é il solo Bruford che, con il suo strano strumento in braccio, porta il pezzo alla conclusione. Ci avviamo verso la fine del set, attraverso Elephant Talk, eseguita
impeccabilmente. Ma tocca ancora, cosi come l'anno scorso, a Indiscipline la chiusura. Bruford si esibisce in una miriade di rullate, cambi e
spostamenti di accenti sul riff introduttivo di Levin, che imperterrito mantiene il tempo nonostante Bruford sembra voglia portarlo fuori a tutti i costi. Durante lo sviluppo di Indiscipline c'é ancora spazio per improvvisazioni istantanee, con Bruford ancora intento a rovesciare il tempo potendo contare sul supporto metronomico di Pat Mastelotto. " I LIKE IT!" conclude Belew, ed il pubblico é tutto in piedi per tributare il suo applauso al  Re Cremisi, che lascia momentaneamente il palco. Il primo encore é composto da un solo per campanacci e timpani suonato da Belew, Bruford e Mastelotto, al quale segue Larks Tongues In Aspic Part Two. Tutti di nuovo in piedi per chiedere ancora un bis, e King Crimson ritorna per  concludere definitivamente con VROOOM. Il pubblico comincia a sfollare sotto la pioggia che nel frattempo ha continuato a cadere. Rimango a lungo senza parlare, solo durante il viaggio di ritorno riesco a riprendermi dallo stupore. Fortunatamente posso assistere ad altri quattro shows nei giorni seguenti.
Il mattino seguente mi metto in viaggio verso Lignano, nel nord-est del paese. E' molto lontano e collegato male ai grossi centri, cosicché giungo sul
posto del concerto verso le 8 P.M., mentre grosse nubi si addensano nel cielo sovrastante la piccola arena, che con mio sommo panico vengo a
sapere essere scoperta. Una breve pioggerellina comincia a cadere durante l'esibizione del California Guitar Trio, ed un freddo venticello
sopraggiunge. Infatti le prime parole che Belew pronuncia quando i King Crimson salgono sul palco sono "Tempo di merda!". Sotto la cappa di nubi
che incombe sulle nostre teste, il minaccioso crescendo di Talking Drum inizia il concerto, sfociando naturalmente inLarks Two. La temperatura raffredda anche gli applausi, il poco numeroso pubblico presente (poche centinaia di persone)  é impegnato a difendersi come puo' dalle intemperie. Lo show assume una fisionomia diversa rispetto alla sera precedente, i pezzi sono disposti in maniera differente in scaletta. Ferma restando la presenza degli estratti da  THRAK, questa sera Three of A Perfect Pair lascia il posto a Neurotica, e Matte Kudasai viene accantonata a favore di People. Differente Soundscape, una diversa versione di B'BOOM ed un'altra improvvisazione su THRAK caratterizzano la parte centrale del concerto, é un peccato che non riesca a mantenere la concentrazione, mentre cerco di ripararmi dal freddo e dalla pioggia che ha ripreso a cadere. Anche stasera il gruppo esegue One Time, VROOOM VROOOM, Sheltering Sky (davvero suggestiva, nonostante le condizioni atmosferiche) per giungere ancora a Schizoid Man : anche stavolta tutti rimangono colti di sorpresa.   Lo show giunge alla fine, con un'altra grande versione di Indiscipline. King Crimson riguadagna il palco per gli encores, e mentre Belew, Bruford e Mastelotto eseguono il loro assolo sulle percussioni, la pioggia ed il vento aumentano di intensità. Non ci giurerei, ma ho addirittura avuto l'impressione che, a causa del diluvio che si stava abbattendo su di noi e che cominciava ad arrivare anche sul palco, Red sia stata suonata in una versione abbreviata. L'ultimo applauso viene tributato dal pubblico che corre a mettersi al riparo. Peccato per l'imprevisto epilogo, ma era veramente impossibile continuare. Mi ritrovo bagnato dalla testa ai piedi e tremante per il freddo a cercare una sistemazione per la notte, aiutato da alcuni amici del Guitar Craft  residenti in zona che danno supporto logistico al California Guitar Trio.  Vengo infatti sistemato nel loro stesso hotel.
Il giorno seguente per King Crimson é un day-off, per me é invece caratterizzato dall'allucinante viaggio in treno da Monfalcone a Roma, dove una
volta giunto mi tocca la caccia ad un posto per passare la notte. Questa fase si conclude faticosamente alle ore 12 P.M. in una fottuta topaia in zona
Stazione Termini, una delle zone piu rumorose in cui mi sia capitato di dover dormire.
Fortunatamente, dopo una notte pressocché insonne, giunge il mattino del giorno 24, e posso raggiungere Napoli. Giungo in zona Tendapartenope
verso le 6 P.M., e qui incontro altri allievi del Guitar Craft che mi aiuteranno a sistemarmi per la notte.
Il Tendapartenope é una struttura parzialmente coperta ed abbastanza capiente, che accoglie agevolmente il numeroso pubblico giunto da tutto il Sud Italia. Questa data é infatti quella piu a Sud mai fatta dai King Crimson in Italia. Dopo l'esibizione del California Guitar Trio, caratterizzata
dall'inserimento in scaletta di un riadattamento della quinta sinfonia di Beethoven (ma senza dimenticare il resto della loro produzione, che ha dei
vertici qualitativi molto alti, basti citare la stupenda Punta Patri), alle 9:45 P.M. King Crimson viene accolto dall'applauso del pubblico napoletano. Talking Drum/Larks Two aprono il concerto, che si snoderà per un'ora e mezza attraverso un set ancora diverso come disposizione dei brani, ma con i punti focali corrispondenti a THRAK con la sua improvvisazione (stavolta iniziata in tono minore ma riscattata nel suo sviluppo da una parte molto incalzante guidata dalle due batterie), Schizoid Man ed la solita conclusiva Indiscipline.  Tutti in piedi ora per i bis, costituiti dall'assolo di percussioni seguito da Red e, per la seconda uscita, da VROOOM/Marine 475. Due spruzzi di pioggia anche stasera (e qui mi coglie un dubbio : le perturbazioni atmosferiche seguono me o i King Crimson?) che hanno sortito l'unico effetto di far saltare l'ordine dei posti a sedere, consentendo al pubblico del secondo ordine di poltroncine di poter occupare quelle numerate piu vicine al palco. Il mattino seguente Napoli si sveslia sotto una fitta pioggia, mentre io intraprendo il viaggio in treno alla volta di Roma. La mia speranza di lasciarmi il maltempo alle spalle viene vanificata da un violento acquazzone che mi accoglie alla uscita dalla stazione di Roma. Mentre il cielo comincia a schiarirsi raggiungo il Foro Italico, ed alle ore 4:30 P.M. sono il primo a sistemarmi davanti all'ingresso del Centralino. Mentre mi riposo beato sotto il caldo sole  che ora splende nel cielo di Roma, un via vai di gente mi fa presagire che anche stasera il pubblico sarà numeroso. Padre e figlio dodicenne si mettono in coda, due generazioni di Crimheads. Nell'aria si diffondono , un paio di ore piu tardi, le note del soundcheck: Thela Hun Ginjeet e Frame By Frame, il sondcheck dura un quarto d'ora scarso, segno che a questo punto del tour tutto funziona alla perfezione.
Alle ore 8 P.M. si aprono i cancelli, il Centralino del Foro Italico si riempie all'inverosimile.  Anche stasera la coesione e la freschezza del California Guitar
Trio conquistano il pubblico (a tarda serata per loro ci sarà anche un passaggio radiofonico con relativa intervista) accendendo ulteriormente l'attesa per gli headliner. E puntuali come al solito, alle 9:45 King Crimson fa il suo ingresso in scena. Set diverso anche per questo show, iniziato come in quel di Milano con il duetto sui timpani seguito da Thela Hun Ginjeet. Belew saluta il pubblico romano dicendo che "E' bello suonare di nuovo qui dopo 23 anni". Ma qualunque lunga attesa é giustificabile per uno spettacolo simile, i King Crimson non offrono al loro pubblico pupazzi volanti, maschere, fumi colorati e ballerine sculettanti, ma un caleidoscopio musicale in continua mutazione, che si definisce con l'umore e la concentrazione dell'audience. Ed é veramente emozionante assistere al drumming ad incast ro di due batteristi che si divertono a giocare con il ritmo, e cogliere sera dopo sera le diverse coloriture date al sound globale dalle chitarre di due tra i piu geniali chitarristi mai esistiti, senza trascurare l'eleganza con cui Levin e Gunn si muovono tra le varie partiture in equilibrio perfetto tra la funzione ritmica e quella solista. E' per questo che vale la pena di vedere piu date dei King Crimson: ogni loro concerto é unico, irripetibile. Cosicché quando Belew introduce Schizoid Man con le parole "Ed ora qualcosa di speciale" non é in contraddizione, perché la versione di stasera é diversa da quelle suonate le sere precedenti e sarà diversa da quelle a venire.
Il mio lungo viaggio sta per concludersi, la mattina del giorno 26 prendo il treno da Roma diretto a Pisa, inutile dire che le nuvole mi seguono. Il luogo
del concerto é una bella piazza nel centro di Pisa, che costituirà una cornice molto suggestiva per lo show.
Mancano ancora diverse ore all'inizio del concerto, nel mio vagare intorno alla piazza vedo una macchina fare il suo ingresso nel cortile di un palazzo adiacente, a bordo ci sono Bill Bruford, Adrian Belew e Pat Mastelotto, sempre sorridente e prodigo di saluti per tutti. La piazza viene transennata mentre, tanto per cambiare, comincia a piovere. E sotto la pioggia,da un angolo della piazza, riesco a sbirciare il gruppo mentre fa il soundcheck, breve anche stavolta. I king Crimson provano Red e Frame By Frame, intanto esce il sole all'orizzonte e poco dopo smette di piovere, per fortuna.Verso le 8:30 insieme all'amico Alberto Nucci conquisto la mia posizione in seconda fila, proprio al centro del palco. E' ancora chiaro quando il California Guitar Trio inizia il suo breve opening-act. E' sera invece quando al solito orario i King Crimson iniziano il loro ultimo concerto in terra Italica : Talking Drum/Larks Two per rompere gli indugi. Quando, due ore dopo, gli ultimi echi di Vrooom si disperdono, la malinconia ha il sopravvento. Questa quinta serata al seguito dei King Crimson ha consegnato all'album dei ricordi un altro set mozzafiato (con una delle migliori improvvisazioni durante THRAK), la faccia sbigottita di Alberto nel momento in cui ha riconosciuto i primi accordi di Schizoid Man, e la richiesta piu assurda tra quelle mai sentite ad un concerto di Crimso (I Talk To The Wind).
Il pubblico ha quasi completamente sfollato Piazza Cavalieri, sulla quale rimangono i roadies intenti a smontare tutte le attrezzature e a caricarle sui TIR. Io ho il primo treno alle 2:20 A.M., posso bazzicare ancora nei paraggi. Vedo Bruford defilarsi a bordo della stessa macchina sulla quale lo avevo visto arrivare, pochi minuti dopo Belew si concede al rito degli autografi, assediato da alcune ragazze deliranti. Piu tardi fa capolino Pat Mastelotto, che si rivela disponibile ad una chiacchierata a riguardo dei progetti passati e futuri (Prometheus ed il nuovo album di Trey Gunn) e dei vari concerti in Italia con Sylvian/Fripp e con i King Crimson. Dopo un po saluta molto cordialmente (anche se usando un Adios al posto del Ciao) e si ritira. Passa anche Trey Gunn, che firma qualche autografo nonostante sia evidente che abbia fretta di andare via. L'attesa di tutti coloro rimasti nei pressi del palazzo, al cui interno erano stati allestiti i camerini, é ora per l'arrivo di Robert Fripp, il quale spunta dal cortile e si dirige con passo rapido verso l'automobile che lo sta aspettando con Belew a bordo. Qualche temerario gli si fa incontro con carta e penna, Fripp li respinge con ferma cortesia. L'auto con i due chitarristi a bordo esce dal cortile, Fripp saluta dal finestrino. Alla conclusione del mio tour manca ancora l'ultimo viaggio in treno verso casa e quest'articolo, che scrivero nei giorni immediatamente seguenti. Dio salvi il Re!

News from the World Central

- Voci giunte in redazione danno il nuovo album dei King Crimson (dal titolo, non sappiamo se definitivo, The ConstruKction of Light) in uscita il giorno 8
Maggio. Il track listing attualmente circolante (ma non confermato) é il seguente : ProzaKc Blues (5:26) / The ConstruKction of Light (8:39) / Into The Frying Pan (6:50) / FraKctured (9:05) / Oyster Soup (6:20) / Larks’ Toungues in Aspic, Part IV (12:56) / Heaven and Earth (7:45). L’attesa si fa sempre più trepidante ...

- Un bootleg relativo al famoso concerto in Hyde Park, London del 5 Luglio 1969 dovrebbe essere stato pubblicato durante il mese di marzo
dall’etichetta Scorpio. Il titolo é In Support of Their Satanic Majesties. Buona ricerca ...
- Riportiamo qui di seguito le date fino ad oggi confermate del tour dei King Crimson, le altre date verranno comunicate solo quando non saranno più soggette a variazioni o cancellazioni :

 Maggio 2000
19 Nashville, TN - 12th & Porter
20 Nashville, TN - 12th & Porter (tutto esaurito)
21 Nashville, TN - 12th & Porter
27 Copenhagen, Denmark - Amager Bio (tutto esaurito)
28 Copenhagen, Denmark - Amager Bio
30 Hamburg, Germany - Musikhalle
31 Berlin, Germany - Columbia

 Giugno 2000
2 Nurnberg, Germany - Serenadenhof
3 Stuttgart, Germany - Liederhalle
4 Munich, Germany - Circus Krone
6 Bonn, Germany - Museumsplatz
7 Offenbach, Germany - Stadthalle
9 Poznan, Poland - Arena
10 Warsaw, Poland - Roma
11 Warsaw, Poland - Roma
13 Prague, Czech Republic - Archa Theatre
14 Leipzig, Germany - Haus Auensee
25 Paris, France - Olympia

- Prime date confermate per il tour italiano degli Europa String Choir

 26 Aprile - Roma - Memphis Belle, 21:00h
 27 Aprile - Roma - Bandworkshop at "Your Music" Music Store
 29 Aprile - Tavagnasco - Festival, 21:00h (bandworkshop nel pomeriggio)
 30 Aprile - Torino - Fabrik, 21:00h

- Jacob Heringman ha in programma nel corso dell’anno 2000 i seguenti concerti :

 16 Aprile, Frankfurt (Alte Oper), 20.00, with Virelai
 21 Aprile, Boulogne, Dufay Collective (www.dufay.com)
 12 Maggio, Purcell Room, London, with New London Consort
 13 Maggio, Wendover (England) with Musicians of the Globe
 16-17 Maggio, Bath (England) with Charivari Agreable
 28 Maggio, Bloomington (USA), Bloomington Early Music Festival
 6 Giugno, Berkeley
 7 Giugno, Berkeley (CA) Early Music Festival with Newberry Consort
 21 Giugno, London (Spitalfields Festival) with New London Consort
 29 Giugno-9 Luglio tour of Japan with Musicians of the Globe
 12 Luglio, Courtauld Institute, London, with Angus Smith
 27-29 Luglio concerti in Italia with Musicians of the Globe
 2 Agosto, Cambridge (England) with Musicians of the Globe
 8 Agosto, Bruges Festival (Belgium) with Musicians of the Globe
 22 Agosto, Radovljica (Slovenia) Festival with Virelai
 25 Agosto, Antwerp (Belgium) Festival with Catherine Bott and friends
 9 Settembre, South Bank Early Music Festival with Catherine King and Charles Daniels
 22 Settembre, Perpignan (France) with Michael Chance

- Il prossimo volume del Collectors’ Club sarà Live In Central Park, NYC 1974, relativo all’ultimo concerto della formazione con Wetton, Cross e Bruford
 

News from the World

- E’ uscito su etichetta Materiali Sonori "Our Journey's End", il nuovo album del gruppo newyorkese The Controlled Bleeding
- E’ atteso per il mese di Maggio il nuovo album dei Porcupine Tree, dal titolo Lightbulb Sun
- Slitta ancora la data di uscita del nuovo disco dei No-Man, il cui titolo dovrebbe essere Lighthouse o Returning Jesus. Il mixing é stato completato in
Marzo, e l’album dovrebbe includere otto pezzi per un totale di circa cinquanta minuti, da scegliere tra i dodici pezzi registrati dal duo, coadiuvato dai seguenti ospiti: Steve Jansen (drums and percussion), Colin Edwin (bass guitar, double bass), David Kosten (synth drone/ride cymbal/co-writer and co-producer on Only Rain), Theo Travis (saxophones, flute), Ian Carr (trumpet), Ian Dixon (trumpet), Ben Christophers (acoustic guitar). L’uscita avverrà probabilmente nella seconda metà dell’anno in corso.
- Segnaliamo l’uscita su Voiceprint della doppia compilation a scopo benefico dal titolo The Sky Goes All The Way Home. L’album comprende
registrazioni esclusive di No-Man con Theo Travis, Robert Fripp, Peter Hammill, Kevin Coyne, Biosphere, John Wetton, The Enid, Roy Harper, Rick
Wakeman, In The Nursery, Cipher, Gordon Giltrap ed altri.
- No-Man stanno pianificando un programma di ristampe del materiale pubblicato in precedenza dall’etichetta One Little Indian, ovviamente
dipendente dalla possibilità di accedere ai masters tuttora di proprietà della casa discografica. Per ora il più probabile risultato parrebbe essere un CD dal titolo Lovesighs, Loveblows & Lovecries - A Retrospective, contenente remasters e remixes di pezzi tratti da Lovesighs, Loveblows and Lovecries, dall’EP Ocean Song, dal singolo Taking It Like a Man" ed altro materiale dello stesso periodo.


FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 7 - Marzo 2000

Ancora cambiamenti per No Warning! ... come avrete notato il numero di Febbraio é saltato, causa altri impegni ed anche perché, visti i risultati sin qui ottenuti, forse é meglio ripiegare su una cadenza bimestrale. Sta intanto prendendo sempre più concretezza l’idea di portare No Warning! sul web, visto che, almeno a giudicare dai riscontri, anche la miseria di due affrancature per numero sono ritenute un prezzo troppo oneroso per leggere questo modesto foglio, vorrà dire che dal momento in cui il sito di No Warning! entrerà in funzione vi potrete scaricare gratuitamente (o quasi) le notizie da me diffuse.
Alla prossima.
In questo numero di No Warning! :

- Waiting For The Big One : The ProjeKcts Box Set
- Top or Pot Gunn? : The Joy Of Molybdenum album review
- Tape of the Month : King Crimson, Firenze Teatro Tenda 03/05/1995
- News from the World Central
- News from the World

KING CRIMSON - THE PROJEkCTS DGM 9913 4CD’s Box Set

Allora, da dove cominciamo stavolta? Quando nel 1992 uscì The Great Deceiver, box set quadruplo totalmente incentrato sull’attività live dei King Crimson tra il 1973 ed il 1974, ricordo che per settimane e settimane non ascoltai altro. I quattro CD si alternavano a rotazione nel mio lettore, ed il sottoscritto si smarrì felice nei territori inesplorati che solo Crimso osò violare. Allora (1973/74) come oggi i King Crimson, sfruttando al massimo il meglio che la tecnologia musicale metteva a disposizione, utilizzavano il work-in-progress improvvisativo per spostare i confini del loro regno. E allora, se le analogie sussistono, perché il contenuto di questo box non mi convince appieno? Premetto che non ho preconcetti riguardo quella che Robert Fripp ha definito la “frattalizzazione di King Crimson”, anzi quando ne ebbi notizia fui contentissimo, perché significava che Crimso non si concedeva un altro periodo sabbatico, ma anzi intensificava l’attività in vista del nuovo prodotto di studio. Poi giunse il primo live tape di P1, poi Space Groove di P2, poi il live di P4 per il Collectors’ Club, e tutti mi lasciarono dubbioso. Cosa c’é che non va nei ProjeKcts: ho già avanzato le ipotesi più disparate, quali la presenza della V-Drum, l’eccessiva insistenza sugli stessi patterns, forse l’attesa per la presenza della Musa ispiratrice ... Forse sono fuori strada, forse no. Analizzando molto superficialmente i vari ProjeKcts, forse si può scoprire qualcosa che invece sfugge ad un’analisi più approfondita riguardante strettamente il materiale proposto. La costante di questi quattro sottogruppi del Double Trio (che adesso non é più tale, come già riportato qualche numero fa) é la presenza di Robert Fripp e del suo allievo prediletto Trey Gunn, ... fermi tutti, e se il problema fosse proprio questo? Gunn tende sovente ad essere un doppione del suo maestro, e sebbene in varie occasioni le improvvisazioni dei ProjeKcts partano da soluzioni percussive, il costante innesto di due solisti molto simili come Gunn e Fripp può alla lunga portare all’utilizzo di layers che tendono ad assomigliarsi tra un pezzo e l’altro. Cosa intendo dire? In parole povere voglio intendere che forse questi ProjeKcts sono stati un’opportunità sprecata di poter sentire qualcosa di nuovo che non vedesse il contributo di Fripp e Gunn, come forse non sarebbe dispiaciuto allo stesso Fripp. D’altronde in anni più o meno recenti di riuscite collaborazioni tra membri o ex membri di Crimso ce ne sono state parecchie, vogliamo ricordarne qualcuna? Il bellissimo primo album degli UK, Cloud About Mercury di David Torn, Ophelia’s Shadow di Toyah, o in tempi più recenti Bruford Levin Upper Extremities, World Diary di Tony Levin, Gorn/Levin/Marotta : i risultati sono stati eccellenti, e sono sicuro che se alcuni di questi elementi confluissero nei King Crimson la resa sarebbe ancor più alta. La realtà dei fatti é invece tutt’altra: Crimso deve ora fare a meno del talento di Bruford, che io amo definire “il vero batterista” dei King Crimson, e della versatilità di Levin. E’ vero, rimane quella sorta di “ironico Lennon” che é Belew a dare un riconoscibile apporto alla musica del Monarca, e Mastelotto si é guadagnato sul campo stima e credibilità e sicuramente non stenterà a tenere in piedi ritmicamente la trentennale creatura, ma non vorrei che Crimso mostrasse i limiti dei ProjeKcts proprio a causa del maestro e dell’allievo che ultimamente hanno suonato forse un po troppo insieme. All’imminente album l’ardua sentenza, e comunque questo box non é da buttare ...

Disc 1 - ProjeKct One - Live At The Jazz Cafe
4i1 / 4ii1 / 1ii2 / 4ii4 / 2ii3 / 3i2 / 3ii2 / 2ii4 / 4i3
Disc 2 - ProjeKct Two - Live Groove
Sus-tayn-Z / Heavy ConstruKction / The Deception Of The Thrush / X-chayn-jiZ / Light ConstruKction / Vector Shift To Planet Detroit / Contrary ConstruKction / Live Groove / Vector Shift To Planet Belewbeloid / 21st Century Schizoid Man
Disc 3 - ProjeKct Three - Masque
Masque 1 - 13
Disc 4 - ProjeKct Four - West Coast Live
Ghost 1 / Deception Of The Thrush / Hindu Fizz / ProjeKction / Ghost 2

THE TREY GUNN BAND - The Joy Of Molybdenum DGM0001

Maledizione, é proprio un periodaccio ... ! E non immaginate quanto mi pesi essere negativo verso determinati musicisti, ma non posso proprio sottrarmi a questo compito. Soprattutto perché i precedenti albums su Discipline del musicista texano sono due gran bei dischi, nei quali Gunn, con il solo apporto esterno dato da alcune vocalists e da validi percussionisti, dimostrava la versatilità del suo strumento con il quale produceva ogni tipo di suono. Ed ecco che, proprio nel momento in cui Trey può contare sul contributo stabile dell’altro allievo del Guitar Craft Tony Geballe e del percussionista Bob Muller, il risultato é clamorosamente al di sotto delle aspettative. Il trio non riesce a dare incisività alla ricerca ‘etnica’ che pure il solo Gunn aveva condotto con buoni risultati su 1000 Years e The Third Star, e risulta ininfluente la presenza di Geballe, almeno in relazione a quanto dimostrato dal chitarrista newyorkese sul suo solo album Native Of The Rain. Son presenti, come negarlo, alcuni buoni spunti (Rune Song), ma troppo spesso una sensazione di ripetitività affiora come purtroppo già successo nello Space Groove di ProjeKct Two (é il caso della title track). Pollice verso, quindi, sperando che il giovane stick player si riabiliti quanto prima.

The Joy Of Molybdenum / The Glove / Hard Winds Redux / Rune Song : The Origin Of Water / Untune The Sky / Sozzle / Gate Of Dreams / Brief Encounter / Tehlikeli Madde

VARIOUS - The Second Earful Sampler Earful/Ryko EARCD 002

Potrebbero bastare semplicemente i due sottotitoli presenti sulla copertina di questo sampler gentilmente inviatomi dalla Ryko per presentare il sampler medesimo, ossia “100% Sonic Magnificence ... and then some MORE!” e “A compilation of REAL alternative music...”, ma mi sembra doveroso spendere qualche parola di più per presentare le produzioni di una delle etichette più attive in questo settore. Il dischetto in questione é un bel campionario del vasto catalogo di proposte, che spaziano dal drum&bass al brit-pop, dal blues al latin, dalla west coast al reggae, dall’etno ai linguaggi più sperimentali spaziando per tutte le colorazioni e le sfumature che si possono dare a questo linguaggio universale che é la musica. Un brano su tutti: l’iniziale I’m A Believer di Neil Diamond, magistralmente interpretata da Robert Wyatt. Per informazioni e catalogo, consultate l’usuale spazio dei contatti.

I’m A Believer (Robert Wyatt) / Confucious (Jazz Jamaica) / Superthruster (Sly & Robbie) / That Wasn’t Me (The Robert Cray Band) / Keys (Golden Smog) / Extremely Cool (Chuck E Weiss) / Cumbia En Do Menor (Lito Barrientos) / Heaven @ 12:07 (Mocean Worker) / Jamming In Nijmegen (Cubanismo!) / Clear Spot (Pernice Brothers) / Up On The Downstroke (Ernest Ranglin) / Mama Don’t Allow (Alvin Youngblood Hart) / Hope (Sweet Honey In The Rock) / Time Has Told Me (Kelly Willis) / Gaviota (Jimmy Bosch) / One From Your Head (Hank Dogs) / Cheikhna Demba (Toumani Diabate)

TAPE OF THE MONTH - KING CRIMSON Firenze, Teatro Tenda May 3rd, 1995

Con l’approssimarsi del nuovo tour di Crimso, per cominciare a ricreare l’atmosfera andiamo a ripescare il nastro della terza data del Thrak tour, dopo quella a porte (quasi) chiuse di Dornbin e quella al Teatro Smeraldo di Milano. Il grande senso di attesa creato dall’uscita, poche settimane prima, dell’album Thrak era palpabile fin dal pomeriggio di quella splendida giornata primaverile a Firenze : risultato, sold out ed un concerto memorabile, seppure la band fosse ancora in rodaggio. Inizio alla grande con VROOOM/Marine 475, seguita da Frame By Frame, quindi una sequenza mozzafiato di pezzi dalla trilogia del 1981/84 (Matte Kudasai, Indiscipline) e dal nuovo album (Dinosaur, People, B’Boom/Thrak) in mezzo ai quali trova posto anche una ferocissima versione di Red. Primi encores da arresto alle coronarie (Prism/The Talking Drum/Larks’ Tongues In Aspic, Part Two), seconda uscita con la conclusiva Walking On Air. 100 minuti da ascoltare con il fiato sospeso per questo nastro di ottima qualità. Per la cronaca: quella sera, aspettando che il buon Alberto Nucci arrivasse con il mio biglietto di ingresso, mi persi l'opening act del California Guitar Trio e riuscii ad entrare sulle ultime battute di VROOOM, superando di corsa lo sbarramento della security e delle forze dell'ordine intenzionate a perquisirmi.

News from the World Central

- Prime date in programma per King Crimson : 19, 20, 21 Maggio al 12th & Porter di Nashville, TN; 27 e 28 Maggio all’ Amager Bio di Copenhagen; 25 Giugno all’Olympia di Parigi
- Il nuovo album degli Europa String Choir é stato mixato nella prima metà di Settembre da David Bottrill negli studi della DGM; nel frattempo il debut album The Starving Moon é stato ristampato negli USA
- Date del tour della Trey Gunn Band : 1 Febbraio Arcata, CA - Humboldt State University; 1 Febbraio Arcata, CA - Six Rivers; 2 Febbraio Sacramento, CA - Big Shots; 3 Febbraio Los Angeles, CA - Jack's Sugar Shack ; 5 Febbraio Santa Barbara, CA - The Mercury; 6 Febbraio San Luis Obispo, CA - SLO Brewery; 7 Febbraio San Francisco, CA - Last Saloon Day, (w/Michael Manring); 8 Febbraio Santa Cruz, CA - Palookaville; 10 Febbraio Eugene, OR - WOW Hall; 11 Febbraio Seattle, WA - I Spy; 12 Febbraio Portland, OR - The Tonic
- Il chitarrista Larry Coryell fa il suo ingresso negli Earthworks di Bill Bruford, con cui parteciperà a vari festivals di musica jazz durante la prossima estate
- Il New Jersey Guitar Circle ospiterà il prossimo Settembre due corsi di Guitar Craft, tenuti da Robert Fripp, con l’assistenza di Frank Sheldon, Curt Golden e Tony Geballe. Il calendario dei corsi é il seguente : GUITAR CRAFT, LEVEL ONE, 2-8 Settembre, aperto a chitarristi di ogni livello di esperienza, principianti compresi; GUITAR CRAFT, LEVEL TWO, 1-10 Settembre, per chitarristi che abbiano partecipato ad almeno un corso LEVEL ONE. In preparazione al GUITAR CRAFT, LEVEL ONE, il NJGC terrà anche tra il 14 e 16 Aprile un corso introduttivo alla New Standard Tuning, condotto da Curt Golden e Frank Sheldon. Per adesioni contattare il New Jersey Guitar Circle Registrar via e-mail all’indirizzo registrar@njcircle.com o via posta all’indirizzo riportato nel solito spazio
- E’ purtroppo giunta in ritardo la notizia riguardante l’attività di Peter Lockett's Network Of Sparks, ensemble di percussionisti guidato da Peter Lockett, già collaboratore di Bjork e Kula Shaker, composto da Simon Limbrick, Nana Tsiboe e Johnny Kalsi, ed al quale si é unito anche Bill Bruford. Peter Lockett's Network Of Sparks ha tenuto nel mese di Novembre del 1999 sei concerti nel Regno Unito
- David Cross é alla ricerca di un cantante per il suo prossimo album, le cui registrazioni inizieranno nei prossimi mesi. I pezzi sono stati composti dallo stesso David Cross in collaborazione con  Richard Palmer-James e Mick Paul. Se qualcuno fosse interessato ad avanzare una candidatura può spedire una foto, un demo tape ed un breve curriculum vitae alla Noisy Records

News from the World

- Qualche notizia sull’attività di Gavin Harrison, che ha recentemente completato il libro didattico Rhythmic Perspectives, contenente nuovi concetti ed esercizi oltre ad un CD audio. Gavin ha inoltre registrato nel suo home studio le parti di batteria del nuovo album di Dave Stewart & Barbara Gaskin, oltre ad aver contribuito ai nuovi dischi di Lewis Taylor e di Claudio Baglioni
- Mick Karn é reduce da una serie di date in Giappone del progetto Nina, il cui album e relativo singolo hanno raggiunto la vetta delle charts giapponesi
- Steve Jansen si é esibito l’11 Dicembre a Milano con il tastierista Claudio Chianura, in una performance concepita come colonna sonora per la proiezione di un film del 1929 di Dziga Vertov. Steve ha inoltre lavorato per tre settimane in uno studio di Battersea, London per il nuovo album del cantautore irlandese Perry Blake
- Sono cominciate in Galles le registrazioni del nuovo album dei Porcupine Tree
- L’etichetta Materiali Sonori ripresenta l’intera serie di musica contemporanea New Classics, e per la stessa serie presenta tre nuovi lavori: “Circles - The Music Of Philip Glass” di Arturo Stalteri, “Gershwin” di Roberto Porroni e James Creitz e "Sonatas And Interludes For Prepared Piano" di John Cage eseguite da Giancarlo Cardini
- Ancora la Materiali Sonori ripropone dopo quattro anni il progetto Sonora, iniziativa editoriale concepita per presentare i più importanti eventi musicali e culturali internazionali. In quest’ambito é stato realizzato il libro “Itinerari Oltre Il Suono : John Zorn” di Carla Chiti e Walter Rovere, 144 pagine con CD allegato
- Harmonia Ensemble presentano il nuovo disco "Fellini", con Orio Odori (clarinetto), Damiano Puliti (violoncello), Alessandra Garosi (pianoforte), Paolo Corsi (percussioni), Giampiero Bigazzi (live electronics) domenica 5 marzo a Milano, Teatro Filodrammatici, ore 11
- Qualche notizia in più su Faultline, il progetto del produttore David Kosten che ha visto coinvolti anche Tim Bowness e Michael Bearpark: il debut album Closer Colder é stato pubblicato il 27 Settembre scorso dall’etichetta Leaf Label in doppio formato, CD e LP (i numeri di catalogo sono rispettivamente BAY 12CD e BAY 12V) con un extra track inclusa nella versione CD. Dal Settembre 1998 ad oggi Faultline ha anche prodotto i singoli Mute e Faultline EP (in formato CD single e 12”) ed il 10” in edizione limitata Control. Faultline ha contribuito inoltre alle compilations The Trip (Shifty Disco SHIFTY9904), Welcome To Execrate (Leaf Label Bay 4CD), Used And Abused 2 (Fused and Bruised FABRCOMP2), Sculpture And Broken Sound (Jazz Fudge PCD-5209), The Night Shift (C&S records CS-8534)
- La compilation di Radio Monte Carlo intitolata RMC Nights include l’edit radiofonico di I Surrender dall’ultimo lavoro di David Sylvian
- Durante il mese di Febbraio dovrebbe esserci l’uscita contemporanea di due compilations con inediti e rarità, una di David Sylvian e l’altra dei Japan
- Si svolgerà il 23 di Aprile, salvo cambiamenti di programma legati alle date del tour di Sylvian, al The 100 Club di Londra un party dedicato ai Japan ed alle carriere soliste dei suoi ex membri. Il ricavato verrà devoluto in beneficienza alle organizzazioni The Princes Trust, The Terence Higgins Trust, Amnesty International e PDSA
- Qualche informazione relativa al secondo singolo di David Sylvian estratto da Dead Bees On A Cake, ossia Godman (Virgin Records VEND8). Stampato in un quantitativo di 5000 copie, l’EP include : Godman (album version) / Shadowland / Godman (Wagon Christ remix) / Shadowland (Northfield) - Ingrid Chavez vocal / Godman (Guy Sigsworth remix) / Time Spent - a short film by David and Ingrid
- Pare che abbia finalmente visto la luce, via Virgin, l’installazione di Sylvian & Fripp “Redemption - Approaching Silence”, realizzata in Tokyo nel 1994. L’album pare includa anche un paio di pezzi appartenenti all’altra installazione “Ember Glance”, realizzata nel 1991 da Sylvian e Russell Mills
- A proposito di Russell Mills, dovrebbe essere in uscita il nuovo album Pearl And Umbra
- Cinemage é il titolo del nuovo lavoro di Ryuichi Sakamoto, realizzato dall’etichetta Sony Classical e comprendente nuove versioni orchestrali di The Last Emperor, El Mar Mediterrani e Forbidden Colours
- David Sylvian appare tra gli ospiti del prossimo The Attraction To All Things Uncertain di Tweaker, progetto dell’ex batterista dei Nine Inch Nails Chris Vrenna
- Come già anticipato nello scorso numero, l’etichetta Delerium ha ristampato le quattro fasi di Voyage 34 dei Porcupine Tree, originariamente incluse in due EP, in un unico CD, ed ii materiale é stato rimixato e rimasterizzato. E’ anche stato ristampato su doppio vinile in quantità limitata, con copertina gatefold e più complete note di copertina, Yellow Hedgerow Dreamscape, originariamente uscito in CD su etichetta Magic Gnome e comprendente materiale tratto dai primissimi nastri interamente rimasterizzato. Le prime 500 copie sono in vinile giallo. E’ inoltre uscito il terzo singolo tratto da Stupid Dream, si tratta di Pure Narcotic ed é disponibile sia in formato 7” che su CD single, con differenti track listing per le due edizioni
- Gli Ozric Tentacles stanno programmando un tour in UK ed Europa per la prima metà dell’anno. Il nuovo CD Waterfall Cities é disponibile, in Europa tramite Stretchy Records, in USA tramite Phoenix Rising
- Novità dell'etichetta Sub Rosa : MATI:K (Mati:k ), MULTIPHONIC ENSEMBLE (Cirque), FREEFORM (Green park). Per info consultate il sito http://www.subrosa.net/
- L'etichetta spagnola Discoforme ha ristampato i seguenti lavori degli Embryo : Father Son And Holy Ghosts (1972); We Keep On (1972); Surfin (1974); Bad Heads And Bad Cats (1975)
- E’ in uscita il secondo singolo (e video) dei Bluvertigo tratto dall’album Zero, si tratta di Sovrappensiero
 




 
 

FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 6 - Gennaio 2000

Pensavate di esservi disfatti di No Warning! con il nuovo anno, eh? E invece no! Sono ancora qui, intenzionato più che mai a tempestarvi di notizie su gruppi, musicisti ed artisti più improbabili, anche se i risultati ottenuti dai primi sei numeri (lo zero più gli altri cinque) di No Warning! non sono stati incoraggianti. Ma io mi sono attrezzato, e per cominciare vi annuncio che d’ora in avanti é possibile contattare No Warning! anche via e-mail all’indirizzo ametta@supereva.it, e non pago di questo non indifferente passo in avanti sto pensando anche di trasferire questo modesto foglio in rete, per farne un vero e proprio sito web. Dipenderà ovviamente dai riscontri, ma state comunque tranquilli che ci saranno ulteriori miglioramenti. Varie idee si stanno sviluppando, ed al più presto vedrò di metterle in pratica. Attendete fiduciosi.
In questo numero di No Warning! :

- The King Crimson Collectors’ Club Release #8 : The Vrooom Sessions
- On Stage : Bluvertigo, Torino, Palastampa 30 Novembre 1999
- A Look On The Net : The Seattle Circle Website
- Tape of the Month : King Crimson Studio Outtakes 1983/84
- News from the World Central
- News from the World

THE VROOOM SESSIONS APRIL/MAY 1994 The King Crimson Collectors’ Club CLUB 8 October 1999

Registrato agli Applehead Studios di Woodstock tra il 20 Aprile ed il 4 Maggio 1994, questo disco farà sicuramente la felicità di quanti, come me, si sono chiesti quanto materiale sia stato scritto in quelle due settimane di prove dal Double Trio, certi che il work-in-progress improvvisativo aveva prodotto molto più materiale di quello incluso in VROOOM e nel successivo THRAK. 51 minuti di musica interamente strumentale, suddivisa in dodici tracce tra le quali una primitiva One Time ed una embrionale versione di Sex Sleep Eat Drink Dream intitolata No Questions Asked; altro materiale parzialmente edito é presente in Calliope, dove il tema dell’omonimo brano della League Of Crafty Guitarists viene incastonato su un’ostinato di base. E’ interessante vedere come il lavoro di improvvisazione non va solo nella direzione di una ricerca estrema come é stato ampiamente documentato dal live THRaKaTTaK, ma serva anche per cercare gli spunti giusti per pezzi più “beat” (valgano come esempio Fashionable e Krim). Con Monster Jam siamo molto vicini all’atmosfera di uno dei pezzi migliori del mini-album VROOOM, ossia When I Say Stop Continue, mentre Slow Mellow e Adrian’s Clouds ci mostrano due maniere diverse di fare Soundscaping. E se Funky Jam ci fa intravedere il colore blu della copertina di Beat (ricordate The Howler?), Bill & Tony é un variopinto affresco per stick e percussioni elettroniche nello stile di Etude In The Key Of Guildford (dal World Diary album). Booga Looga ci mostra i King Crimson alle prese con un inusuale, per loro, pezzo cadenzato che però sa un po di incompiuto, cosi come incompiuta sembra anche l’iniziale Bass Groove, dove si trovano spunti di notevole interesse che avrebbero meritato di essere portati a compimento. Possiamo sperare di trovarli sul nuovo album attualmente in lavorazione?

Bass Groove / Fashionable / Monster Jam / Slow Mellow / Krim / Funky Jam / Bill & Tony / No Questions Asked / Adrian’s Clouds / Calliope / One Time / Booga Looga

BLUVERTIGO - Torino, Palastampa 30 Novembre 1999

E’ già la terza volta che vedo dal vivo i Bluvertigo, ed ancora una volta non sono riuscito ad apprezzare appieno il valore della loro esibizione a causa di un’ acustica non ottimale. Le prime due volte a penalizzare il gruppo monzese era stato il mixaggio approssimativo che pare essere una costante dei concerti all’aperto, questa volta la causa é da ricercarsi nel gelido sarcofago di cemento che é il Palastampa di Torino, eredità dei mondiali di Italia 90, essendo infatti fratellastro di quell’altro monumento allo spreco che é lo stadio Delle Alpi. Circa un migliaio di persone, in maggioranza ragazzine, erano presenti all’evento, che a dispetto del posto non certo ideale non ha certo deluso le attese: il nuovo album Zero l’ha fatta da padrone nella scaletta proposta da Morgan e soci, con poche concessioni al primo album Acidi E Basi (L.S.D., Decadenza e la richiestissima Iodio) e molti estratti dal fortunato Metallo Non Metallo. Il quartetto é in piena forma, e lo si nota sin dalle prime battute: Sergio Carnevale é un inesauribile martello, Livio Magnini é essenziale e preciso con le sue chitarre, ed occasionalmente porta anche il suo contributo di tastiere addizionali; Morgan tiene bene il centro del palco e dell’attenzione, alternandosi tra basso e piano, e interpretando efficacemente i suoi bei testi, costantemente assecondato da Andy, che si prodiga abilmente tra tastiere, saxes, breath-controller e cori. Le esecuzioni live dei brani vengono abilmente dilatate con delle intro strumentali che non é dato sentire nell’ambito del prodotto di studio, ma che lasciano facilmente intuire che i Bluvertigo se la caverebbero bene anche al di fuori del formato canzone.  Due ore abbondanti di ottima musica, da riascoltare possibilmente in un locale con una migliore acustica ...

The SEATTLE CIRCLE Web Site - http://www.seattlecircle.com

Tutti coloro che sono interessati all’attività dei vari sottogruppi del Guitar Craft si colleghino senza esitazione a questo interessantissimo sito, la cui attività ha avuto inizio nel Maggio 1998 e che da allora funziona come “ufficio telegrafico” per tutti i gruppi di Crafties attivi nel mondo, nonché per il Seattle Circle che é sicuramente uno dei maggiori Circles ed é senz’altro il più vecchio. Attraverso questo sito potrete trovare notizie e conoscere le date dei concerti di Seattle Guitar Circle, California Guitar Trio, Tony Geballe, Los Gauchos Allemanes, Trey Gunn, Europa String Choir ed altri, nonché date di corsi e seminari per vari livelli, nozioni sull’Alexander Technique e sulle tecniche dello strumento, servizi, merchandise, webcasts di esibizioni dal vivo, links con altri siti e molto altro. Il sito é raggiungibile anche attraverso quello del Guitar Craft.

TAPE OF THE MONTH - KING CRIMSON Studio Outtakes 1983/84

In concomitanza con l’uscita delle VROOOM Sessions, andiamo a ripescare questo mese un nastro risalente al periodo immediatamente precedente alla realizzazione di Three Of A Perfect Pair: nei venti minuti di durata sono comprese cinque tracce strumentali in linea con la direzione voluta da Fripp per quell’ambizioso album, con una facciata “accessibile” ed un’altra definita “eccessiva”. E se Man With An Open Heart ha già acquisito una struttura pressocché definitiva, seppur ancora priva di parti vocali, Three Of A Perfect Pair e Larks’ Tongues In Aspic Part Three sono profondamente diverse dalle versioni incluse nell’album. Di indubbio interesse sono anche le due tracce inedite presenti sul nastro: una, segnalata come Untitled Guitar Improvisation, é una delicata ballad costruita su alcuni arpeggi di chitarre, nel mezzo della quale si scorge a fatica la melodia del refrain di Model Man, mentre I Wonder é un pezzo che probabilmente non ha trovato posto sull’album per la presenza di un brano “dance” molto più riuscito come Sleepless. La qualità sonora di queste outtakes é accettabile, ed i più fortunati possono reperirle anche su formato CD qualora riuscissero a mettere le mani sul primo volume del bootleg tedesco A Weird Persons Guide To King Crimson.

News from the World Central

- Il prossimo volume del King Crimson Collectors’ Club, (CLUB9), uscirà a Febbraio e sarà intitolato Live At Summit Studios, Denver 1972
- Uno sguardo ai prossimi impegni di Jacob Heringman : 5-7 Gennaio, registrazione di un disco di musiche di Josquin Desprez con l’ensemble Musica Antiqua of London; 18 Gennaio, lunchtime concert in Bishopsgate Hall, London, con Catherine King (musiche antiche e moderne per voce e liuto); 4 Febbraio, concerto in Purcell Room, London, con la Newberry Consort (da Chicago); 11 Febbraio, concerto in Warwick, UK, con the Rose Consort of Viols; 16 Febbraio, concerto in Dorchester, UK, con Catherine King; 17-19 Febbraio, registrazione di un CD di canzoni Italiane con Catherine King e Charles Daniels per la Linn records
- Bill Bruford's Earthworks in concerto il 17 Gennaio 2000, Electric Theatre, Guildford, Surrey, England
- Prossime date dal vivo per Mr McFall's Chamber : 26 Aprile Marriot Hotel, Glasgow; 19 Maggio Borders Books, Glasgow; 20 Maggio "House For An Art Lover", Bellahouston Park, Glasgow; 21 Maggio Queens Hall, Edinburgh; 23 Maggio Bongo Club, Edinburgh; 29 Maggio Princes Square; 30 Maggio open air stage in Glasgow; 17 Giugno Cottier Theatre, Glasgow, (nell’ambito del West End Festival; Highland Tour : 28 Giugno Benbecula; 29 Giugno Stornoway Town Hall; 30 Giugno Drill Hall, Ullapool; 1 Luglio, Inverewe House; 2 Luglio, Aros centre, Portree, Isle of Skye (Small World festival); 8 Agosto, Bongo Club, Edinburgh; 11 Agosto, The Spiegel Tent, Princes St. Gardens, Edinburgh; 18 Novembre, University Chaplaincy, University of Dundee
- Tour di Cile e Argentina dei Los Gauchos Alemanes : 24 Aprile, "El Cono del Silencio", FM Universidad La Plata; 26 Aprile, Hospital Psiquiatrico Nacional, Santiago de Chile; 26 Aprile, Hotel Manquehue, Santiago de Chile; 27 Aprile, Balmaceda 1215, Santiago de Chile; 27 Aprile, EstaciÛn de Metro Cal y Canto, Santiago de Chile;  28 Aprile, Instituto Goethe, Workshop, Santiago de Chile; 29 Aprile, Universidad TÈcnica de Audio Vipro, Santiago de Chile; 30 Aprile, OZ Discotheque, Santiago de Chile; 1 Maggio, Winnipeg, ValparaÌso, Chile; 3 Maggio, Universidad Santo Thomas, Santiago de Chile; 3 Maggio, El Patio, Santiago de Chile; 5 Maggio, Bar Berlin, Rosario, Argentina; 7 Maggio, La Trastienda, Buenos Aires; 8 Maggio, La Trastienda, Buenos Aires; 9 Maggio, CC Islas Malvinas, La Plata; 10 Maggio, Teatro Italiano, Chascomus
- E’ disponibile presso Bennett Books il doppio CD GURDJIEFF’S MUSIC FOR MOVEMENTS, con materiale composto in collaborazione con Thomas De Hartmann. Il doppio CD consta di 46 pezzi per più di due ore di musica, ed é stato registrato da Wim Van Dulleman (piano) e Gert-Jan Blom (produttore). Il costo é di 46 US dollars, comprese le spese di spedizione via aerea. L’indirizzo di Bennett Books si trova nel consueto spazio.
- Il trio di Crafties argentini Bigtime ha realizzato il secondo album CD dal titolo Troika. L’album é stato presentato dal vivo al Centro Cultural San Martin di Buenos Aires il 12 Dicembre
- Un corso del Guitar Craft di primo livello si terrà in Argentina nell’Aprile 2000. Un corso dello stesso livello potrebbe tenersi in Nord America nella seconda metà dell’anno. Per informazioni contattare l’indirizzo e-mail : registrar-italy@guitarcraft.com

News from the World

- Segnaliamo il prossimo passaggio sul suolo Italico di due musicisti che hanno fatto parte della band dell’indimenticato Frank Zappa : Steve Vai al Palacisalfa di Roma il 28 Marzo ed all’Alcatraz di Milano il 29 Marzo 2000; Chad Wakerman al Babylonia di Ponderano (BI) il 10 Febbraio 2000
- Tim Smith, leader dei Cardiacs, sta attualmente producendo il nuovo album dell’ex-Wildhearts Ginger.
- Il merchandise dei Cardiacs, CD inclusi, é adesso disponibile (anche on-line) ad un prezzo ulteriormente ridotto del 15%
- L’attesissimo album dei No-man, Lighthouse, includerà anche una rielaborazione di Sweet Iris, pezzo dei Faultline alle cui sessioni ha partecipato anche Tim Bowness; il pezzo é stato ribattezzato Only Rain. E’ pressocché sicura la partecipazione di Steve Jansen in sei tracce dell’album
- Steven Wilson probabilmente parteciperà al prossimo album di The Hope Blister
- Tim Bowness ha partecipato al debut album del duo Alias Grace, intitolato Embers. L’album é disponibile esclusivamente via internet, per maggiori dettagli consultate il sito degli Alias Grace. Inoltre Tim ha registrato un album con un altro membro dei Samuel Smiles, Peter Chilvers, dal titolo It's A Long Way Back From The Dark, Dark, And Dark. Lo stesso Tim Bowness ha descritto l’album come “la risposta Inglese a Laurie Anderson e Robert Ashley”, ed il disco potrebbe essere pubblicato dall’etichetta nostrana Materiali Sonori. Infine, Tim Bowness dovrebbe partecipare, con Samuel Smiles, ad un album di tributo a David Bowie, contribuendo con un pezzo dal repertorio dei Tin Machine, I Can’t Read. Al tributo dovrebbero partecipare anche John Foxx (ex-Ultravox), Comfort, Claudia Brucken (ex-Propaganda), e Paul Humphreys (OMD).
- L’ex No-man Ben Coleman ha partecipato a quattro tracce del debut album di Trashmonk, attuale pseudonimo di Nick Laird-Clowes, ex Dream Academy. L’album si intitola Mona Lisa Overdrive ed é stato descritto come “psychedelic sample-pop” ...
- equivocal é il sito web approntato per pubblicare e promuovere il lavoro del poeta-pop Euro-NeoZelandese Kelvin Hayes, che altrimenti non sarebbe mai stato disponibile. Kelvin Hayes ha collaborato (o previsto collaborazioni) con Harold Budd, Brian  Eno, Robert Fripp, Cocteau Twins, Iva Davies (Icehouse) e No-Man. Il sito é raggiungibile attraverso quello dei No-Man o degli altri gruppi e progetti affiliati al sito Collective (Darkroom, Alias Grace, Os, Faultline etc)
- I Darkroom stanno registrando il secondo album nel corso di saltuarie sessions, con l’intento di produrre un lavoro che sia in parte legato al debut album Daylight ed in parte più orientato verso il formato canzone. Al trio di base dovrebbero aggiungersi alcuni ospiti, tra i quali forse anche l’attuale cantante dei Marillion Steve Hogarth.
- Dopo Piano Lessons, altri due singoli dei Porcupine Tree sono stati pubblicati, sempre in doppia edizione (CD single e vinile 7” a tiratura limitata): si tratta di Stranger By The Minute (già annunciato sulle pagine di No Warning! ) e di Pure Narcotic. Tutti i quattro singoli includono materiale inedito. L’etichetta Delerium dovrebbe inoltre ristampare in un unico album tutte le sezioni di Voyage 34
- Un pezzo inedito del progetto Bass Communion, dal titolo Sickness, é incluso nel terzo volume della serie Invisible Soundtracks dell’etichetta Leaf
- Non giungono più notizie sull’attività dei Bark Psychosis, che pare si siano definitivamente sciolti dopo aver realizzato la collection Game Over. Alcuni dei componenti sarebbero attualmente coinvolti in vari progetti drum’n’bass e garage
- Una nuova serie televisiva sul tema delle adozioni intitolata “Find Me A Family” andrà in onda su BBC 1 nel Gennaio 2000. La serie inizierà il 4 Gennaio con uno special riguardante alcune celebrità ed un documentario su Jakko M. Jakszyk, filmato in Novembre e comprendente interviste con lo stesso Jakko e con l’ex Level 42 Mark King, oltre al soundcheck del concerto del 23 Novembre al  Jazz Café di Londra. Sigla del programma é, per coincidenza, “Something About You” dei Level 42.
- A partire dal mese di Gennaio del 2000, il Seattle Guitar Circle Performance Team suonerà l’ultimo sabato di ogni mese al Mr Spot’s in Ballard. Nello stesso mese di Gennaio inizieranno in Seattle e nella Bay Area dei corsi per principianti.
- Tra il 6 e l’8 Gennaio si terrà ad Alfeld, in Germania, un corso introduttivo al New Standard Tuning del Guitar Craft. Nella stessa località dovrebbe tenersi anche, tra il 6 ed il 20 Gennaio, il Berlin Guitar Ensemble Winter Performance, nel corso del quale musicisti di qualsiasi livello potranno cimentarsi con il repertorio del Guitar Craft
- Tori Amos in concerto all’ Alcatraz di Milano il 26 Marzo 2000
- Il nuovo album del musicista nipponico Sugizo, dal titolo Truth, include tra gli ospiti Theo Travis, Mick Karn, Ryuichi Sakamoto e Roger Beaujolais. Il disco é un connubio tra techno-pop, avant-garde, bossa nova e rock
- Passion Dance - Live at Ronnie's é il titolo del nuovo CD di Theo Travis, registrato nel Luglio 1999 e realizzato dall’etichetta Ronnie Scott's Jazz House. La formazione comprende, oltre a Theo, Dave Gordon, Andy Hamill e Marc Parnell. Theo Travis appare anche sul debut CD dei Cipher, disponibile su etichetta Hidden Art label (distribuita da Voiceprint). Al costo di 11 Sterline, spese postali incluse, é inoltre disponibile un libro di spartiti di alcune composizioni di Travis; per maggiori dettagli potete contattare via e-mail travis@travis33.demon.co.uk
- Sempre a riguardo di Theo Travis, é sicuramente da segnalare che il fiatista britannico é ora un membro dei leggendari Gong, il cui nuovo album dovrebbe essere disponibile su etichetta Snapper nella primavera del 2000
 




 
 

FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 5 - Dicembre 1999

Gli editoriali di fine anno sono quasi universalmente sede di bilanci: con l’anno che sta finendo ci lasciamo alle spalle una sanguinosa guerra nel cuore dell’Europa; immani sacrifici da parte dei lavoratori e delle fascie più deboli per finanziare conflitti, unioni economiche e processi di mercato che anzicché portare progresso e benessere per tutti stringono sempre più la morsa della povertà su un numero sempre maggiore di persone; fenomeni ed eventi che confermano la tendenza ad un decadimento ed abbrutimento della società. Le arti, in quanto espressioni della natura umana, risentono inevitabilmente di tutto ciò che accade sul globo terracqueo. Se escludiamo alcuni ambiti che potremmo definire delle vere e proprie “sacche di resistenza”, l’appiattimento verso il basso procede in maniera inesorabile, abilmente pilotato dai media.
Il lavoro fin qui svolto da No Warning! non é stato facile, e non ha riscosso nemmeno un grande successo: diventa difficile muoversi in aree ai margini (se non addirittura fuori) del grande giro e diffondere informazioni se non c’é gente disposta a darle e a riceverle. Non per questo intendo comunque chiudere bottega, sicuramente approfitterò delle festività in arrivo per rivedere qualcosa ed essere pronto a produrre un foglio più efficiente ed interessante.
Nel frattempo, con la speranza che Babbo Natale Clinton porti a tutti Internet (che risolverà i problemi del mondo, e sicuramente renderà Bill Gates ancora più ricco), auguro a tutti un Buon Natale ed il miglior Anno Nuovo possibile.
In questo numero di No Warning! :

- Old news, good news : No-Man’s Speak re-release
- Porcupine Tree : Piano Lessons
- Smiling at the World : Tim Bowness and Samuel Smiles debut album
- Solitary Traveller : the second Bass Communion album
- Acid & Basic, Colours and Numbers : the third Bluvertigo album
- Crisis? What Crisis? - the new Bluvertigo single
- A Look on the Net : Misfit City
- Tape of the Month : Porcupine Tree, Den Haag, Paard 12/02/1995
- News from the World Central
- News from the World

NO MAN - ((Speak)) Materiali Sonori MASO CD 90111

Sorprendentemente é l’etichetta Italiana Materiali Sonori a rendere nuovamente disponibile questo titolo precedentemente pubblicato solo su oramai irreperibili cassette. Ma l’operazione risulta gradita anche ai completisti, in quanto i No-Man non si sono limitati a fare un transfer digitale, ma hanno rimesso mano al materiale pubblicato nell’Aprile 1993 sulla propria etichetta Hidden Art. Parte del materiale originale, che ricordo essere del periodo 1988-89 quando la band si chiamava No Man Is An Island Except The Isle Of Man, non é stato purtroppo incluso: si tratta di Forest Almost Burning e Desert Heart. Sono state in compenso aggiunte Pink Moon (un pezzo di Nick Drake) e River Song (un’altra cover, questa volta di Donovan), mentre Curtain Dream e Night Sky Sweet Earth sono state completamente riregistrate (da notare che Night Sky Sweet Earth, Forest Almost Burning e The Ballet Beast facevano parte dell’EP The Girl Of Missouri, stampato in 1000 copie delle quali solo 100 sono state vendute, le rimanenti sono state ritirate dal mercato e distrutte dagli stessi No-Man). Il resto del materiale é stato preso dai nastri originari, tranne per ciò che riguarda la voce di Tim Bowness che é stata riregistrata. Quest’operazione serve a dare un idea di cosa fossero i No-Man nella prima fase della loro esistenza, già lontani dal prog-rock da cui Wilson e Bowness provenivano, ma ancora lontani dalla splendida condizione nella quale li ritroveremo nel 1993, anno di pubblicazione del loro primo full lenght album Loveblows & Lovecries. Non a caso, l’unica traccia di Speak che ritroveremo nel summenzionato album é Heaven’s Break, la cui atmosfera si distacca alquanto dal sapore crepuscolare del restante materiale. Comunque Speak é un documento prezioso, non rimarrete delusi.

Speak / Pink Moon / Iris Murdoch Cut Me Down / Curtain Dream / Heaven's Break / French Tree Terror Suspect / River Song / Riverrun / Ballet Beast / Night Sky, Sweet Earth / Life With Picasso / Death And Dodgson's Dreamchild

PORCUPINE TREE - Piano Lessons Kscope smascd103

Esce anche in formato CD single Piano Lessons, primo singolo estratto dall’album Stupid Dream e già edito in vinile 7” a tiratura limitata. Se però la traccia inedita presente sul retro del 7” era abbastanza deludente (Oceans Have No Memory é infatti un innocuo blues affidato alla sola chitarra di Steven Wilson), di ben altro spessore si presentano Ambulance Chasing e Wake As Gun: il primo é uno strumentale di oltre sei minuti di durata, che parte con un intro percussiva e si evolve in un pezzo cadenzato dal taglio psichedelico molto deciso, mentre il secondo é una rielaborazione del pezzo dei No-Man Jack The Sax, presente sull’album Dry Cleaning Ray.

TIM BOWNESS/SAMUEL SMILES - World Of Bright Futures Hidden Art Hi-art 3

Inizialmente sembrava che questo disco non dovesse uscire, causa un improvviso scoraggiamento di Tim Bowness causato da alcuni pareri negativi riguardo al materiale qui incluso, e che pare riguardassero principalmente la produzione. Fortunatamente questa eventualità non si é verificata, e World Of Bright Futures può finalmente deliziare le nostre orecchie attraverso dieci tracce grondanti puro lirismo. Ma prima sono doverose due parole di presentazione. Definito anche come "ambient folk band", il progetto Samuel Smiles prende vita per iniziativa del chitarrista Michael Bearpark, già con Tim Bowness negli After The Stranger e nei Plenty. Nelle varie versioni del progetto succedutesi dai primi anni 90 Tim é spesso presente come vocalist, e spesso la band esegue embrionali versioni di alcune sue canzoni come Brightest Blue e Watching Over Me. Nel 1992 Samuel Smiles appare dal vivo nel BBC Radio Two Arts Programme. Ovviamente l’attività della band é legata agli impegni dei singoli membri con i rispettivi gruppi e progetti (No-Man, Darkroom, Barbieri/Bowness e varie collaborazioni). Ma arriva infine il momento del debutto discografico attraverso l’etichetta dei No-Man Hidden Art. Quaranta minuti di atmosfere soffuse affidate prevalentemente al piano di Peter Chilvers ed alla voce di Bowness, con le indispensabili rifiniture di Bearpark (un chitarrista dallo stile molto Frippiano) ed i fiati di Myke Clifford a sfumare le tenui tinte del suono Samuel Smiles. Tra i titoli presenti si segnalano un remake di Watching Over Me (già presente su Flowermouth dei No-Man) con il contributo di Steven Wilson, una personalissima versione di Two Hands dei King Crimson (dei quali Mr. Bowness é un grande fan) ed un omaggio a Peter Hammill rappresentato da una rivisitazione di Ophelia. Eccellente la title track, ma tutto il lavoro é più che convincente. Da segnalare che con le prime copie del CD é incluso un EP contenente cinque tracce registrate dal vivo nel 1993 e nel 1996 dalla formazione comprendente, oltre a Bowness, Bearpark e Chilvers, Marianne de Chastelaine al cello: una di queste tracce é la già nota (per chi possiede l’album Flame di Barbieri/Bowness) Brightest Blue, eseguita in una differente versione.

World Of Bright Futures / Dreaming Of Babylon / (Watching) Over Me / Sorry Looking Soldier / Two Hands / Red Eye Removal / Something Of You / Lisa/Ophelia / Small / Smaller
Bonus CD : Come To Me / Never Lose Control / Something Of You / Sweet Kiss / Brightest Blue

BASS COMMUNION - Bass Communion Hidden Art Hi-art 4

Secondo capitolo dell’avventura Bass Communion, il progetto strumentale di Steven Wilson che ha già prodotto due albums entrambi senza titolo, ma dal contenuto molto interessante. Wilson anche in quest’occasione ha limitato al minimo l’apporto di collaboratori esterni, affidando al solo Theo Travis i fiati ed occupandosi in proprio di tutto il resto. La musica di Bass Communion é priva o quasi di ritmo come comunemente inteso: qualche percussione molto soffusa (come in Grammatic Oil), poi un sapiente assemblaggio di samples, loops, suoni manipolati, filtrati, cliccati per un risultato finale che lascia sbalorditi. Un sound molto introspettivo, che dall’iniziale Advert alla conclusiva Wide Open Killingfeld sembra voler compiere un viaggio nei più oscuri meandri del subconscio. Lasciatevi trasportare attraverso i soundscapes di Drugged III, e sono sicuro che se ne rimarrete coinvolti farete di tutto per procurarvi anche il precedente disco, sul quale sono presenti le altre due parti di questo pezzo. Incluso nelle prime copie troverete anche il Bass Communion EP, altre due tracce per oltre 20 minuti extra di musica: una di queste vede rinnovarsi la collaborazione di Wilson con Robert Fripp, che contribuisce con un suo soundscape a A Grapefruit In The World Of Park. Steven Wilson si conferma ancora una volta una delle più geniali personalità emerse durante l’ultimo decennio nel panorama musicale mondiale. Ah, lo sapevate che quasi tutti i dischi che lo vedono coinvolto sono registrati nel suo home studio?

Advert / 16 Second Swarm / Grammatic Oil / Drugged III / Dwarf Artillery / Wide Open Killingfeld
Bonus CD : A Grapefruit In The World Of Park / Snakebird

BLUVERTIGO - Zero Columbia COL 495071 2 - 4950712000

Tra i miei tanti difetti ce n’é uno che risalta tanto da diventare evidente anche agli occhi del sottoscritto, e consiste nel fatto che non mi piace l’idea di buttare via il mio lavoro. Cosicché per cominciare a parlare del nuovo lavoro dei Bluvertigo voglio ripescare parte della recensione dell’album “Metallo Non Metallo” da me scritta tempo fa per il magazine britannico Progress e purtroppo (anche questa) non pubblicata. In quell’occasione scrissi: “(...) nonostante i suoni siano molto impastati nel mixing, mi rendo conto di assistere ad una esibizione di un gruppo molto valido e preparato. Se una simile considerazione in Gran Bretagna potrebbe suonare come una banalità, in Italia é invece una cosa doverosa in quanto siamo forse di fronte ad una inversione di tendenza, perché i Bluvertigo sono usciti fuori dalla medesima ondata di gruppi buttati indiscriminatamente sul mercato dall’industria discografica Italiana. Il livello di questi gruppi di tendenza finora é stato molto basso, ma ultimamente si sono registrati alcuni fermenti (vedi anche l’ultima produzione dei 99 Posse) da non trascurare. E forse la presenza di migliaia di persone che partecipano entusiasticamente ai concerti dei Bluvertigo, come mi é capitato di vedere, cantando insieme al gruppo tutte le loro canzoni, può significare che il pubblico si appresta a decretare il ritorno della “musica ai musicisti”. Musicisti che pur senza rinunciare al formato canzone, condizione indispensabile per poter rimanere all’interno della summenzionata ondata, hanno prodotto con questo “Metallo Non Metallo” un grande disco di sintesi. Non inganni il riferimento “metallico” del titolo, non siamo in presenza di un gruppo di heavies, anche se in alcuni pezzi (“Oggi Hai Parlato Troppo”, “L’Eremita”) il rifferama dei Bluvertigo é decisamente Heavy. Nella loro musica convivono felicemente King Crimson, Black Sabbath, Devo, Roxy Music, Talking Heads, Rain Tree Crow e quant’altro sia o sia stato di buono in circolazione. Era dai tempi della Premiata Forneria Marconi che il music-biz Italiano non dava via libera ad un gruppo di siffatto spessore, e che l’accostamento da me fatto non suoni sacrilego. Quasi a dare un legame di continuità, proprio l’ex PFM Mauro Pagani partecipa in sei tracce nelle vesti di ospite, mentre Lucio Fabbri, suo successore all’interno della storica band, dirige la sezione di archi in quattro pezzi. Il testimone può cosi passare senza timore, Bluvertigo é il gruppo che al pubblico Italiano mancava da tempo immemore. “Metallo Non Metallo” é un blending fatto con maestria: elettronica e strumenti acustici, chitarre Frippiane e basi ritmiche grunge, antiche sfumature cremisi provenienti “dalla corte” e forti tinte metalliche, bagliori di Depeche Mode e rullanti à la Bruford, sax distorti e liquidi accordi di chitarra. La band guidata dall’istrionico Morgan ha fuso tutto questo e molto altro in questi settanta minuti di musica destinati a lasciare un’impronta profonda nella scena Italiana. (...)“. Ed ora che mi trovo tra le mani questo “Zero (ovvero la famosa nevicata dell’85)” ulteriormente sottotitolato “Ipotesi di epilogo di una trilogia chimica”, posso felicemente constatare che il gruppo, giunto al terzo album, non accusa cedimenti ma anzi consolida la sua posizione ed espande ancora il suo raggio d’azione, potendo contare anche sul fatto che l’industria discografica Italiana ha fatto si, con la sua opera devastante protrattasi per decenni, che davanti ai Bluvertigo si estendano sterminati territori inviolati. Morgan e soci possono continuare a lavorare in tutta tranquillità, portando alle orecchie ancor vergini del grosso pubblico la loro miscela musicale. Gli insegnamenti dei grandi del passato convivono felicemente, filtrati in un’ottica pop attraverso le nuove tecnologie, nel lavoro della band monzese: ecco quindi David Bowie fare capolino qua e la, con l’ululante chitarra frippiana à la Heroes de La Crisi (corrente singolo e video) e con il piano choppato di Finché Saprai Spiegarti, per giungere alla cover di Always Crashing In The Same Car del Duca Bianco; ecco lo spirito dello Zio Frank materializzarsi nello strumentale Porno Muzik; e ancora i riffs dall’inconfondibile colore Cremisi di Zero e Punto Di Non Arrivo. I King Crimson di One Time si intravedono in Forse, mentre altrove si colgono sprazzi della migliore New Wave (Sovrappensiero, Sono Come Sono). Sessantasei minuti di musica ad alta intensità in questo album che vede nuovamente la presenza di Mauro Pagani tra gli ospiti, tra i quali troviamo anche Franco Battiato e Davide Rossi (violinista già con Casino Royale e Mau Mau, oltre che allievo del Guitar Craft). Imperdibile!

Versozero / Zero / La Crisi / Sono=Sono / La Comprensione / Finché Saprai Spiegarti / Sovrappensiero / Forse / Autofraintendimento / Lo Psicopatico / Always Crashing In The Same Car / Saxs Interlude / Porno Muzik / Niente x Scontato / Numero / Punto Di Non Arrivo

BLUVERTIGO - La Crisi Noys Columbia COL 667684 2 - 6676842000

Se i Bluvertigo provenissero da Londra o New York, anzicché da Monza, sicuramente a quest’ora sarebbero una delle bands internazionali più osannate da pubblico e critica, e probabilmente ce lo avrebbero fatto a fettine già da un pezzo, senza contare che magari, ebbri di successo, avrebbero cominciato a produrre dischi mediocri o inutili. Invece possiamo tranquillamente goderci la freschezza della loro proposta, anche in formato CD single. Il pezzo La Crisi, di cui abbiamo trattato parlando dell’album, é qui presente in due versioni, l’edit radiofonico e la versione MIDI, probabilmente un demo realizzato dal solo Morgan. Le rimanenti tracce sono la zappiana Porno Muzik, una inutile (ma non per colpa dei Bluvertigo, é il pezzo originale degli U2 ad essere privo di consistenza) cover di Love Is Blindness dove l’unico motivo di interesse é la comparsa verso la parte finale del riff della crimsoniana Frame By Frame, ed un interessante remix di A.F.D.V., fortunato singolo del precedente album Metallo Non Metallo. Prego, servitevi!

La Crisi (radiophobic) / Porno Muzik (album version) / Love Is Blindness (radio live performance) / A.F.D.V. (bochum welt remix) / La Crisi (MIDI version)

MISFIT CITY Internet-based Eclectic Music Magazine

Solo una questione di cattiva archiviazione della mia documentazione mi ha impedito di parlarvi prima di questo eccellente sito, o meglio di questa vera e propria fanzine on-line gestita da Dann Chinn, autorevole e preparatissimo collaboratore del magazine Britannico Progress (purtroppo di quest’ultimo ne é stata ulteriormente ritardata l’uscita, sono ormai più di due anni che non esce un numero ...). Inutile cercare fronzoli, Misfit City é pura sostanza, rappresentata dai torrenziali e particolareggiati articoli di Dann, uno dei pochissimi recensori che siano riusciti a darmi la sensazione di un vero e proprio ascolto durante la lettura di un loro articolo. So di tagliarmi le gambe da solo, ma se vi interessano gli argomenti di cui tratta No Warning!  allora collegatevi senza esitazioni all’indirizzo riportato nel consueto spazio dei contatti, il simpatico Dann vi guiderà alla scoperta della “città degli sfigati”. Buona permanenza!

TAPE OF THE MONTH - PORCUPINE TREE Den Haag, Paard  12/02/1995

Questo mese trattiamo, per rimanere all’interno del filone No-man & related, di un concerto tenuto al Paard di Den Haag dalla line-up ormai classica dei Porcupine Tree, quella composta da Wilson, Barbieri, Maitland e Edwin. Il set é incentrato quasi integralmente sul fortunato The Sky Moves Sideways, riproposto totalmente con l’eccezione di Prepare Yourself. Addirittura le due parti della title track sono riproposte in sequenza all’inizio del concerto, che prosegue con il rimanente materiale dell’album e si conclude con due tracce che purtroppo sul mio nastro (un audience recording di seconda generazione, per 80 minuti circa di durata) sono prive di titoli, anche se penso di averne identificata una come la seconda parte del singolo Voyage 34. Una spanna sopra tutte é la trascinante Dislocated Day, con il drumming di Maitland in evidenza. L’inserimento in pianta stabile di Barbieri ha portato i Porcupine Tree ad un invidiabile coesione, e questo live tape ne é una delle tangibili testimonianza.

News from the World Central

- Una sola notizia dal fronte King Crimson, ma di quelle pesanti: il monarca é in studio per registrare un nuovo album, che pare sia in fase di lavorazione molto avanzata. Pare che tra i nuovi pezzi vi sia anche uno strumentale di circa tredici minuti di durata, attendiamo quindi con vivissimo interesse.

News from the World

- Da segnalare, seppur in ritardo, il passaggio in Italia del gruppo canadese Do Make Say Think, il cui sound é stato descritto come un jazz dai riverberi prog e psichedelici.
- Sono giunte in redazione (ma quale?), grazie a Tiz Hay (boss dei magazines Progress e Yes Music Circle), le date del tour Europeo degli Yes. Siccome la scorsa estate in Inghilterra ho avuto modo di ascoltare con largo anticipo sulla data di uscita il promo dell’ultimo album The Ladder, senza peraltro riscontrarvi nessun motivo di interesse tale da giustificarne la trattazione sulle poche paginette di No Warning!, evito di elencare tutte le date, limitandomi ad evidenziare le quattro date italiane del 4, 6, 7 ed 8 Marzo, rispettivamente a Roma, Milano, Firenze e Bologna. Chi volesse avere maggiori dettagli sul tour o altre informazioni può contattare via E-mail Tiz Hay all’indirizzo : tiz@progress.freeserve.co.uk
 




 
 

FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 4 - Novembre 1999

Una notizia riportata dall’autorevole quotidiano londinese “The Times” dava l’andamento delle vendite di dischi nel mondo, per il primo semestre del 1999, in calo del 4%. Il dato riferito al Regno Unito sarebbe addirittura del 6%. Ma questi dati non devono sorprendere: ciò che invece sorprende é la cecità dell’industria discografica che non si avvede del fatto che i prezzi dei dischi sono diventati proibitivi. Complice l’IVA altissima che va a penalizzare i prodotti culturali (vedi anche i libri), oramai un CD in Italia costa 40 mila lire: ciò non giustifica la pirateria, ma é innegabile che non tutti possono permettersi di affrontare una spesa cosi alta ogni qual volta siano interessati ad un prodotto discografico. E’ vero che quello italico non é un caso isolato, tant’é che volendo prendere ad esempio proprio il paese da cui giunge la notizia prima citata, in Inghilterra un CD nuovo costa qualcosa come 45-48 mila lire, ma é altresi vero che i dischi nella Top Ten hanno un prezzo inferiore di circa 10 mila lire, che i singoli hanno un prezzo ridicolo, che dopo poche settimane i dischi in vendita nei megastores finiscono nel bargain e che il mercato inglese dell’usato é immenso e convenientissimo. In Italia queste situazioni contingenti non esistono, esiste solamente un’industria discografica arcaica che, a volte anche a livello di piccole etichette, é sensibile solamente alla necessità del profitto facile ed immediato al costo più basso possibile. No Warning! non a caso riporta, nello spazio dei contatti, gli indirizzi dei gruppi o delle loro etichette: alcuni prodotti sono reperibili a costi leggermente più moderati, e comunque é sempre preferibile destinare i soldi direttamente a chi fa musica piuttosto che foraggiare burocrati corrotti e passacarte.
In questo numero di No Warning! :

- Crimson Jubilee : In The Court Of The Crimson King 30th Anniversary Edition
- A Look On The Net : Elephant Talk
- Tape of the Month : King Crimson Plumpton Festival 09/08/1969
- News from the World Central
- News from the World

IN THE COURT OF THE CRIMSON KING - AN OBSERVATION BY KING CRIMSON - 30th Anniversary Edition 24 bit remaster Virgin CDVKCX 1

Mai avrei pensato di ritrovarmi a parlare di questo disco, riguardo al quale sono stati già spesi fiumi di inchiostro e milioni di parole, a partire dalla lapidaria sentenza di Pete Townsend (An Uncanny Masterpiece!) fino ad arrivare ai giorni nostri : ne ho lette tantissime di recensioni di ITCOTCK, e sicuramente anche voi, perciò non scriverò a mia volta una recensione. Ma il fatto che ITCOTCK figuri nuovamente tra le record news impone di parlare comunque di questo disco, sicuramente uno dei più importanti per lo sviluppo della musica. Non nascondo che, nella discografia dei King Crimson, ITCOTCK non é il mio preferito, come d’altronde ritengo che quella non fosse la migliore formazione di Crimso tra tutte quelle succedutesi nel corso degli ultimi trent’anni: tralascio i motivi, peraltro soggettivi, che mi spingono ad affermare quanto avete appena letto. Rimane il fatto che ITCOTCK é effettivamente un gran disco, e soprattutto un disco importante: la sua uscita, il giorno 12 Ottobre del 1969, sanciva la fine delle forme più elementari del rock, spazzando via i timorosi tentativi di innovazione dei vari Nice, Colosseum, Family e dando il via ad un genere, l’art rock, che vedrà presto schiere di più o meno abili proseliti esplorare in lungo ed in largo gli insegnamenti mutuati proprio dal primo lavoro di Fripp e soci. Sicuramente, per i detrattori dell’art rock, ITCOTCK é la causa di tutti i mali, cosi come lo sarà per quel giornalista inglese che odia l’Heavy Metal e quindi odia Crimso ritenendolo il capostipite di tutti gli heavies. Personalmente trovo limitante classificare ITCOTCK come il primo disco di progressive rock, alla luce di quanto fatto nel corso degli anni da Fripp e dai musicisti che si sono alternati al suo fianco: probabilmente fu progressivo, evolutivo solo nel caso dei King Crimson stessi, che han continuato ad essere evolutivi lungo tutto l’arco della loro carriera, per tutti gli altri purtroppo divenne solo uno standard a cui adeguarsi. Oggi, a trent’anni dalla sua pubblicazione, ITCOTCK viene ripubblicato in questa versione rimasterizzata a 24 bit, con il dischetto colorato in rosa (il famoso pink Island?), confezione digipack riproducente l’artwork originale e contenente un libretto con foto e ritagli di giornale relativi alla prima formazione del Monarca. Nota non trascurabile, il CD é pubblicato da Virgin su licenza di Robert Fripp, che é rientrato in possesso del suo lavoro. Cos’altro volevate? Le Bonus Tracks? Ma fatemi il favore ...

21st Century Schizoid Man (including Mirrors) / I Talk To The Wind / Epitaph (including March For No Reason and Tomorrow And Tomorrow) / Moonchild (including The Dream and The Illusion) / The Court Of The Crimson King (including The Return Of The Firewitch and The Dance Of The Puppets)

The ELEPHANT TALK Web Site

Cos’é Elephant Talk?
Elephant Talk, conosciuta anche come ET, é una newsletter distribuita attraverso posta elettronica. Il suo primo numero risale all’Agosto 1991, ad opera del suo editore e moderatore, Toby Howard. Il vero e proprio Elephant Talk Web site entra in funzione nel Dicembre 1997, ad opera del suo progettista e webmaster, Daniel Kirkdorffer, coadiuvato da molti altri. Lettori e collaboratori si scambiano informazioni, scrivono recensioni, rispondono alle domande, stilano e collaborano alle discografie, trascrivono musica, o si limitano anche solo a parlare dell’opera di Fripp e soci. Robert Fripp ha accesso a Elephant Talk, e occasionalmente contribuisce. Chiunque abbia accesso alla posta elettronica é invitato ad abbonarsi a Elephant Talk. E’ gratis!

Questa é la presentazione che potrete trovare nella home page del sito Elephant Talk (http://www.elephant-talk.com), un eccellente mezzo per allargare la conoscenza dell’universo Cremisi, per coloro in possesso dei mezzi informatici necessari. Vi troverete, oltre alle connessioni con decine di altri siti attinenti con King Crimson, informazioni sui vari tour, audio e MIDI files, concorsi, interviste, articoli, discografie, fotografie, trascrizioni per chitarra, un archivio con le risposte alle domande fatte più spesso dai fans (FAQ), recensioni di concerti, e quant’altro possiate cercare. Per informazioni, commenti, critiche e/o suggerimenti potete contattare Toby (moderator@elephant-talk.com), o Dan (webmaster@elephant-talk.com).

TAPE OF THE MONTH - KING CRIMSON Plumpton Festival 09/08/1969

Questo mese, in relazione con l’edizione del trentennale di ITCOTCK, ci occupiamo del tape relativo al concerto tenuto dalla prima formazione di Crimso il 9 Agosto del 1969 al Festival di Plumpton. Il concerto in questione costituisce uno dei bootlegs “classici” di Crimso, esistendone infatti una dozzina di versioni (almeno tra i titoli da me conosciuti), senza contare che dal 1997 ne esiste anche una versione ufficiale racchiusa nel box set Epitaph. Di facile reperibilità e di discreta qualità sonora, questa performance di circa 50 minuti presenta diversi motivi di interesse, dati dall’esecuzione di Get Thy Bearings (un pezzo di Donovan), dell’inedita Travel Weary Capricorn, un pezzo dalle tinte jazz cantato da Mike Giles e preceduto da Mantra, una intro strumentale che ritroveremo qualche anno più tardi nella parte iniziale di Exiles. A chiudere il set, che comprende anche 21st Century Schizoid Man e In the Court of the Crimson King, un’improvvisazione che sfocia in Mars, una rielaborazione di un estratto da I Pianeti di Holst che ritroveremo su In The Wake Of Poseidon con il titolo The Devil’s Triangle. Un must per tutti i Crimheads!

News from the World Central

- E’ stato pubblicato il giorno 18 Ottobre il cofanetto dei 4 volumi dei ProjeKcts. Il titolo é appunto The ProjeKcts, ma la notizia più rilevante é costituita dal fatto che il box esce a nome King Crimson. Come Companion album é uscito anche Deception Of The Thrush : A Beginners’ Guide To ProjeKcts, presentato come il primo nuovo album dei King Crimson dal 1996. Questo CD é una compilation che presenta il meglio del nuovo materiale sviluppato dai quattro ProjeKcts.
- E’ disponibile, sempre attraverso DGM, Like The Milk di Mr McFall's Chamber, un gruppo formato in larga parte di musicisti classici che, con l’uso di amplificazione e strumenti elettrici, si sono attestati all’estremo della scena dei clubs alternativi. Essi mescolano nelle loro performances pezzi dal repertorio di Kurtag, Part e Shostakovitch con versioni di Hendrix, King Crimson e Pink Floyd. Un estratto dall’album é incluso nel sampler Sometimes God Smiles.
- Si intitola Black Cow il CD, sempre su etichetta DGM, di Jacob Heringman. Consiste principalmente del lavoro del compositore Valentin Bakfark (nativo della Transilvania ed operante nel sedicesimo secolo) e del suo contemporaneo Prussiano Matthaus Waissel. Pare si tratti di un lavoro molto vario, pieno di differenti atmosfere e virtuosismi mozzafiato.
- Out Of The Flames é il primo lavoro su DGM di Matt Seattle, si tratta delle prime versioni registrate dei pezzi di William Dixon, probabilmente i più antichi pezzi conosciuti scritti per cornamusa. Questo album, che comprende anche parti di chitarra elettrica e basso, miscela le sue radici storiche con influenze moderne, e come recita lo stesso catalogo DGM, “la musica tradizionale ci parla attraverso i secoli, ma parla anche nel nostro tempo”.
- Opus 20 é invece un ensemble di archi che, fino dalla sua costituzione nel 1985, ha commissionato e presentato dal vivo l’opera di sconosciuti compositori contemporanei per presentarla ad un pubblico più vasto. Hidden Streams é il loro debut CD, e consiste di cinque nuove composizioni prese dal fertile terreno della nuova musica Britannica. Ovviamente su DGM.
- Il California Guitar Trio giunge al traguardo del live album : An Opening Act fotografa il trio nel corso del tour dei King Crimson nel 1995.
- Tutti coloro che stavano aspettando la pubblicazione di King Crimson Live in Mexico City possono ora scaricarlo (download) dal DGM website. E’ gratis per un limitato periodo e non sarà disponibile in nessun altro formato. Questo é il frutto di un accordo tra DGM e Microsoft per lanciare BootlegTV.com, che da Novembre offrirà concerti online in pay per view. Tutti i nuovi concerti di King Crimson più altri tratti dall’archivio saranno disponibili in download. Maggiori dettagli prossimamente.
- Un tour più lungo di quello attualmente in corso vedrà John Paul Jones nuovamente on the road nel 2000.
- La trascrizione completa di una live webchat tenuta l’8 Settembre da Robert Fripp é  disponibile all’indirizzo http://matey.vmg.co.uk/qna/transcript_fripp99.html.

News from the World

- Il titolo del nuovo album dei Bluvertigo é Zero. Sono state rese note le date del tour, che toccherà le seguenti località: 18 Novembre San Vittore Di Cesena (FO); 19 Novembre Cortemaggiore (PC); 21 Novembre  Verona; 22 Novembre Milano; 24 Novembre Cascina (PI); 25 Novembre Firenze; 26 Novembre Roma; 27 Novembre Napoli; 30 Novembre Torino (Palastampa); 2 Dicembre Nonantola (MO); 3 Dicembre Ancona; 4 Dicembre Madone (BG); 7 Dicembre Mestre (VE); 11 Dicembre Rimini.
- Si svolgerà il 27 e 28 Novembre a Faenza la terza edizione del Meeting Delle Etichette Indipendenti e delle Autoproduzioni.
- La rassegna “Musica 90”, giunta alla decima edizione, si svolgerà tra il 12 Ottobre ed il 1° Dicembre a Torino, ospitata dai locali di Hiroshima Mon Amour, Café Procope, Conservatorio Giuseppe Verdi e Teatro Regio. Fedele al suo motto programmatico “Dalle nuove musiche al suono mondiale”, la rassegna propone in cartellone Musafir (12 Ottobre), The Ex e Zu (14 Ottobre), God Is My Co-Pilot e Couch (22 Ottobre), Us Maple e Solex (27 Ottobre), ), Orchestra Arabo Andalusa di Rabat (2 Novembre), Mouse On Mars e Oval (5 Novembre), Ui (18 Novembre), Scanner (25 Novembre), Laurie Anderson (30 Novembre e 1° Dicembre). Scanner (vero nome Robin Rimbaud) noto remixer e musicista ambient, tempo addietro ha rimixato "Housewives Hooked On Heroin" per l’omonimo CD single dei No Man (il pezzo é stato ribattezzato "Housewives Hooked On Methadone").
- Sono purtroppo giunte in ritardo le date del tour statunitense del California Guitar Trio, che dall’8 al 30 Ottobre ha toccato 19 località per un totale di 20 concerti. Da segnalare che le date dell’11 Ottobre a New York, del 22 a Boulder, del 28 a Santa Barbara e del 29 a Los Angeles hanno avuto come special guest Tony Levin.
- In uscita su etichetta Edel : Marillion.Com, ovviamente dei Marillion prodotti da Steven Wilson, e Stranger By The Minute dei Porcupine Tree.
- E’ tuttora in attività il sito internet dedicato agli It Bites, il disciolto gruppo Inglese autore di una lunga serie di hits elaborati adattando al sound degli 80’s il loro background art-rock. Per saperne di più collegatevi all’indirizzo http://www.mandy.co.uk/it-bites
- Si svolgerà a Torino tra il 7 Aprile ed il 21 Maggio 2000 la Rassegna Biennale Internazionale di Creatività Giovanile (altrimenti battezzata BIG Torino 2000). Le discipline artistiche contemplate nell’ambito della rassegna sono, oltre alla musica Jazz, Rock e Contemporanea, le Arti Visive, Architettura, Cinema e Video, Comunicazione e Nuovi Media, Danza, Design, Fotografia, Fumetto, Gastronomia, Interventi Metropolitani, Moda, Scrittura e Teatro. Per informazioni potete contattare BIG Torino 2000, Via Maria Vittoria, 18 - 10123 Torino, o via e-mail : bigtorino@comune.torino.it, oppure consultare il sito http://www.bigtorino.net
 




 
 

FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 3 - Ottobre 1999

Mi ha sempre fatto un brutto effetto l’impatto con la realtà Italiana dopo un soggiorno all’estero. Ci vuole del tempo per riabituarsi alla solita routine, ma ci sono cose alle quali non riuscirò mai ad abituarmi! Quest’anno, dopo cinque settimane trascorse in Inghilterra, dove scoprire cose musicalmente nuove é facile come respirare, mi imbatto nel supplemento Musica di Repubblica gentilmente passatomi da un collega
(No Warning! non vuole venir meno al principio per cui se vuoi combattere il tuo nemico devi conoscerlo), e cosa vi trovo? La classifica delle canzoni del secolo votate dai lettori! La cosa più nuova nei primi quaranta posti di detta classifica é Paranoid Android dei Radiohead! Va bene, Signori, certe cose sono belle, bellissime, immortali: anch’io sono impazzito per Stairway To Heaven, anch’io ho Heroes in teca, ed in fondo in fondo Imagine, Yesterday, What A Wonderful World ed altre canzoni non mi dispiacciono, ma é possibile andare avanti cosi? Che palle! Andiamo pure avanti di questo passo, ma poi non sorprendetevi se un giorno vi dovesse capitare, come é successo a me, di sentire un ragazzino affermare che You Really Got Me é un pezzo dei Van Halen! E’ mia opinione che i conservatorismi frenino lo sviluppo, quello perpetrato dai media in campo musicale tarpa le ali allo sviluppo di forme musicali alternative. Non rendiamoci loro complici!
In questo numero di No Warning! :

- DGM Collectors’ Club #7 : ProjeKct Four Live In San Francisco
- Gentlemen Makes Samplers : The Jansen/Barbieri/Karn label sampler
- Pulse Remix : The Singles
- Tape of the Month : Bruford/Karn/Torn/Isham Frankfurt Art Festival 07/02/1987
- News from the World Central
- News from the World

PROJEkCT FOUR LIVE IN SAN FRANCISCO 1998 - THE ROAR OF P4 - DGM Collectors’ Club CLUB7

La notizia del ritorno del Re Cremisi, diffusa nei primi anni ‘90, ha creato in molti appassionati una serie di domande, dubbi ed attese. A me sorse spontanea anche una domanda alla quale nessuno poteva però rispondere: quanto lungo sarebbe stato il mandato del monarca? Quando e come avrebbe cessato di esistere, sapendo che questo era comunque il suo destino? La situazione attuale non contribuisce a dare risposta a questa domanda. Una serie di motivi, uno dei quali rappresentato dagli alti costi necessari solamente per riunire nello stesso luogo i sei membri del Double Trio, hanno spinto Mr. Fripp e soci ad avviare una serie di progetti (o se preferite, sottogruppi) composti da interscambi tra i membri di Crimso che abbiano, per usare le parole di Sua Maestà, “funzione di ricerca & sviluppo per conto del Grande Crim”. Già diversi ProjeKcts hanno preso vita, ma il reame rimane avvolto dalle nebbie. Due membri di Crimso hanno già preso altre strade (Bruford e Levin) declassando il Double Trio a semplice quartetto, senza contare che durante l’anno 1997 diverse migliaia di sterline pare siano andate in fumo per un’inconcludente session di registrazione per un nuovo album. I motivi del malessere sono misteriosi, ma tentando di mettere assieme i pezzi del mosaico, risaliamo all’epoca della registrazione di Space Groove di ProjeKct Two: in quel periodo Adrian Belew aveva appena acquistato la V-Drum (dove V sta per virtual) e Fripp rimase subito entusiasta del nuovo strumento, tanto da prospettarne l’uso anche a Bill Bruford, che invece aveva deciso nello stesso periodo di utilizzare maggiormente il kit acustico. Arriviamo cosi alla realizzazione di Space Groove, da molti scambiato per il nuovo album di King Crimson, da altri inteso come il probabile sviluppo della musica del gruppo. In una recensione da me scritta per il magazine Britannico Progress e purtroppo mai pubblicata (non per censura, ma perché il magazine non esce da più di due anni) affermai “... Anche come accanito fan dei King Crimson al momento sono molto dubbioso. Riversare sul pubblico, anche il più fedele ed appassionato, ore ed ore di lavoro di improvvisazione (si, perché attualmente sono disponibili anche CD bootlegs e live tapes di ProjeKct One) potrebbe anche non essere una mossa felice. Il popolo dei Crimheads ha già digerito THRaKaTTaK (disco live ostico anche se indubbiamente affascinante) e l’ormai lunga serie di Soundscapes. Ora di cosa si appresta a riempire gli scaffali? Di rehearsal sessions che un domani diverranno, rivedute e corrette, parte del repertorio dei King Crimson o della produzione di ciò che sarà il dopo-Double Trio? Prima o poi il tempo darà delle risposte alle domande che ora mi sto ponendo, il presente mi porta invece ad alcune considerazioni. Ho già ascoltato decine di volte Space Groove, ma stento a ritrovarvi i caratteri del Monarca per il quale ProjeKct Two dovrebbe lavorare. Qua e la scorgo passaggi vagamente familiari, che riportano alle atmosfere catturate in THRaKaTTak, ma a prevalere é una sensazione di monotonia che affiora abbondantemente soprattutto nel primo disco. Le cose vanno sicuramente meglio nel secondo, intitolato Vector Patrol, dove l’editing ha potuto sbizzarrirsi su qualcosa di più consistente e vario che non una serie lunghissima di solos incastrati su di un solo riff ripetuto ostinatamente come in Space Groove II. (...) Space Groove può allora essere un buon disco di musica ambient, ma non un nuovo disco dei King Crimson per il quale é stato invece erroneamente scambiato da molti. Preso come progetto a se stante, ProjeKct Two (ma anche ProjeKct One) risulta al di sotto di altri progetti decisamente riusciti meglio, vedi Gorn/Levin/Marotta o Bruford/Towner/Gomez, per non parlare dei superlativi BLUE (Bruford Levin Upper Extremities). Robert Fripp ha più volte dichiarato che King Crimson é molto più della somma dei suoi membri. E’ mia viva speranza che, se il mandato del Re non é finito, il prossimo disco dei King Crimson non sia semplicemente la somma dei vari progetti messi in campo. (...)” Non pensavo di dovermi ripetere in occasione di questo Live In San Francisco del ProjeKct Four, anche se qualcosa é cambiato rispetto a P2: alla V-Drum c’é Mastelotto invece di Belew, e qualche traccia comincia a prendere forma (Heavy ConstruKction, Light ConstruKction e Deception Of The Thrush, rivedute versioni di parte del repertorio di P2), ma qualcosa continua a non funzionare. Se fino ad ieri King Crimson si inoltrava in territori inesplorati portando indietro ciò che aveva trovato, oggi le esplorazioni dei vari ProjeKcts richiamano alla mia mente le ultime fallimentari missioni della MIR, relitto fantasma gravitante in orbite incontrollabili. Sarà forse che la V-Drum “appiattisce” anche un batterista capace come Pat Mastelotto, ma la sensazione é che i pezzi siano privi di mordente. Forse la soluzione ideale sarebbe quella di integrare la V-Drum con un kit tradizionale, come forse é stato fatto per ProjeKct Three. Per il momento cerchiamo però di metabolizzare almeno gli spunti più interessanti (Seizure e ProjeKction) di questo disco registrato il 1 Novembre 1998 al The 7th Note di San Francisco: la formazione era composta da Fripp, Gunn, Levin e Mastelotto, che ci piaccia o meno si tratta sempre del Monarca ...

Ghost / Heavy ConstruKction / Light ConstruKction / Deception Of The Thrush / Seizure / Ghost 3 / ProjeKction

MEDIUM LABEL SAMPLER / JANSEN BARBIERI KARN Medium Productions MPCD11

Eccellente occasione, questa, per coloro interessati a scoprire almeno in parte cosa é successo dopo la dissoluzione del pianeta Japan: un sampler della durata di 74 minuti che racchiude estratti dal catalogo (non vasto, ma di eccellente qualità) dell’etichetta Medium, fondata da Steve Jansen, Richard Barbieri e Mick Karn. Una produzione discografica che nel corso degli ultimi anni ci ha dato modo di apprezzare il genio e le scelte coraggiose dei tre ex glamsters coadiuvati da un giro di eccellenti musicisti che ha annoverato tra le sue fila gente del calibro di David Torn, Theo Travis, Jakko M. Jakszyk, Robbie Aceto, Steven Wilson, solo per citarne alcuni. Immergetevi nelle intimistiche atmosfere di pezzi come Mother London e Only Forward, inoltratevi nelle lande inesplorate di A Disturbed Sense Of Distance e Beginning To Melt : se apprezzerete questi estratti penso che vi ritroverete ben presto a compilare qualche coupon e ad attendere con ansia che il postino vi recapiti qualcuno di questi preziosi CD. Intanto il sampler é disponibile, a medio prezzo, presso la Medium Productions (l’indirizzo é riportato nel consueto spazio dei Contacts); a renderlo appetibile anche per i completisti c’é una traccia inedita su CD, Life Without Buildings (una B-side dei Japan risalente al 1981), registrata dal vivo il 12 Aprile 1997 all’Astoria 2 di Londra dai tre ex Japan coadiuvati da Steven Wilson alla chitarra e Theo Travis al sax.

Spaced / Traveller’s Diary / The Shallow Pool / The Choice (reinforced mix) / A Disturbed Sense Of Distance / Mother London / Only Forward / Beginning To Melt / Life’s Like That / Life Without Buildings (live)

Singles from PULSE REMIX Medium Productions MPCD10

Steve Jansen e Yukihiro Takahashi realizzarono qualche tempo fa, sotto il nome Pulse, un album omonimo su etichetta Medium (cat. No. MPCD7). Il materiale di quell’album é stato manipolato da vari Djs, una moda che sta prendendo piede offrendo una visione alternativa del lavoro di molti gruppi e musicisti, ed é ora disponibile in un CD dal titolo Pulse Remix. Chi avrà avuto modo di ascoltare altri prodotti simili (ad esempio l’album Flowermix e parte del mini album Dry Cleaning Ray dei No Man) sa cosa attendersi: alle tracce originali vengono spesso aggiunti ritmi dance e samples, mentre a volte il pezzo é manipolato in maniera tale da renderlo profondamente diverso dalla traccia di partenza. Chi non si é mai accostato all’universo dei remixes non storca il naso a priori, spesso il risultato finale può essere anche interessante: é il caso di Wave, pezzo presente sull’album ed anche su uno dei singoli promozionali realizzati in quantità limitata dalla Medium. Interessanti anche le due versioni di The Choice incluse nel 12”, mentre risulta un po ripetitivo il remix di A River Dry, unico pezzo presente sull’ one-sided 7”. Accostatevi senza timori!

The Choice (reinforced mix) / Life’s Like That (vocal mix) / Memory Without Consequence (interpolated mix) / Wave (unkut modular ekstasis remix) / A River Dry (the girl from south) / Prayer Of Gold (decomposer mix) / The Choice (electro groove mix)

TAPE OF THE MONTH - BRUFORD/KARN/TORN/ISHAM Frankfurt Art Festival 07/02/1987

Nell’impossibilità di fare un parallelo con l’ultimo prodotto del DGM Collectors’ Club (non possiedo infatti live tapes di P4) colgo l’occasione per risalire ad un evento che ha visto incrociarsi il cammino di membri di King Crimson con quello di membri dei Japan. Il nastro in questione (che su molte liste di scambio é erroneamente attribuito ad un quartetto composto da Bruford, Karn, David Torn e Jeff Berlin) é un’eccellente registrazione di un concerto il cui set verte essenzialmente sul materiale incluso nel bellissimo Cloud About Mercury di David Torn, al quale parteciparono Bill Bruford, Tony Levin e Mark Isham. Qui Levin é egregiamente sostituito da Mick Karn, il cui inconfondibile stile va ad amalgamarsi ottimamente nelle atmosfere (a tratti vagamente jazzate) costruite magistralmente dall’incrocio tra le soffici percussioni elettroniche di Bruford, la sognante tromba di Isham e le lunghe note sature di Torn, un chitarrista come ce ne sono pochi in circolazione (e che mi piacerebbe vedere un giorno in una formazione di Crimso). Gustatevi a fondo pezzi come Snapping The Hollow Reed e Three Minutes Of Pure Entertainment, vi risulterà difficile realizzare che son passati 13 anni dalla loro stesura. Le strade di questi signori si sono nel frattempo incrociate in altre svariate occasioni : Torn e Karn hanno collaborato in vari dischi di quest’ultimo (da solo o con Jansen e Barbieri), fino a giungere all’ottimo Polytown a nome Karn/Torn/Bozzio; Bruford e Torn si sono ritrovati nei BLUE con Tony Levin e Chris Botti, mentre Mark Isham ha voluto ancora Torn in alcuni dei suoi dischi da solista.

News from the World Central

- Il prossimo volume del DGM Collectors’ Club sarà The VROOOM Sessions 1994.

News from the World

- Prossime date per Tim Bowness And Samuel Smiles: 11 Ottobre, Norwich Arts Centre (supporting Roy Harper) ; 3 Dicembre, Cambridge Folk Club, Portland Arms, Mitcham’s Corner, Cambridge.
- Anche l’opera di Steve Reich é ora in versione remix: responsabile dell’operazione l’etichetta Nonesuch, l’album si intitola semplicemente “Reich Remixed” (Nonesuch 7559-79552-2).
- Da segnalare l’uscita del nuovo album di Bill Frisell, intitolato “Good Dog, Happy Man”.
- John Paul Jones suonerà il giorno 13 Novembre all’Alcatraz di Milano.
- Porcupine Tree in concerto il giorno 29 Ottobre al Binario Zero di Milano.
- Pare sia in dirittura di arrivo il nuovo album dei Bluvertigo.
- L’interessante band Pram (una sorta di Canterburiani in acido) in concerto in Italia: il 1° Ottobre al Tunnel di Milano; il 2 Ottobre al Planet di Pescara; il 3 Ottobre al Brancaleone di Roma.
 




 
 

FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 2 - Settembre 1999

Tutti voi conoscerete l’espressione “Predicare bene e razzolare male”: No Warning! vuole in questa sede applicarla ad un’associazione molto conosciuta a livello locale e probabilmente abbastanza conosciuta anche a livello nazionale. Sto parlando di Hiroshima Mon Amour, organizzatrice del concerto di Elio E Le Storie Tese programmato al Parco Dalla Chiesa di Collegno per la sera del 7 Luglio. Poco prima dell’inizio un violento temporale si é abbattuto sulla zona, costringendo il numeroso pubblico a cercar riparo sotto le piccole tettoie dei punti di ristoro situati in un posto non molto salutare durante i temporali, ossia gli alberi del parco. Alle ore 23:00 pioveva ancora, e l’organizzazione ancora non si degnava di comunicare cosa era stato deciso per lo spettacolo. Molti dei presenti, inzuppati fino all’osso e con i piedi nel fango, guadagnavano l’uscita onde evitare di prendersi un malanno a causa della temperatura che cominciava a calare. All’uscita alcuni membri dello staff, interpellati, non sapevano dire se il concerto saltava o meno, e se il prezzo del biglietto sarebbe stato rimborsato o reso valido per un altro spettacolo. Due giorni dopo il quotidiano locale “La Stampa” riportava la notizia che lo spettacolo si é poi tenuto ugualmente, in quanto l’organizzazione lo aveva comunicato durante il temporale. No Warning! non vuole scendere nel merito della malafede di persone che dichiarano cose facilmente smentibili da alcune migliaia di altre persone, ciò su cui vuole riflettere e far riflettere é l’atteggiamento di organizzazioni che si dichiarano “alternative”, “progressiste” e “fuori dal business” e poi nella realtà sono come tutti sensibili solamente alla vile pecunia. Viva la coerenza!
In questo numero di No Warning! :

- DGM Collectors’ Club #5/6 : On Broadway 1995
- Frank Zappa : Son Of Cheep Thrills
- David Sylvian : More Surrenders
- Tape of the Month : Milano, Teatro Smeraldo, May 2nd, 1995
- News from the World Central
- News from the World

KING CRIMSON ON BROADWAY 1995 DGM Collectors’ Club CLUB 5/6 June 1999

Originariamente programmato in due separate uscite (Giugno e Agosto 1999), On Broadway esce invece in un unico set di due CD. Pare che Mr. Fripp abbia tenuto conto di numerose richieste da parte di fans evidentemente non entusiasti di dover attendere due mesi per ascoltare la seconda parte di queste registrazioni. Tratto dai nastri relativi ai concerti del 20, 21, 22, 24 e 25 Novembre 1995 al Longacre Theatre di New York (le ultime due date furono aggiunte a grande richiesta), mixato da Adrian Belew e Ken Latchney, On Broadway ci consente di avere in teca anche l’ultimo live set del Double Trio, set ulteriormente espanso rispetto a quello immortalato su B’Boom - Live In Argentina. La qualità é eccellente, tanto che On Broadway avrebbe potuto tranquillamente essere una mainstream release, ma forse non é stato giudicato opportuno immettere sul mercato un altro disco live della stessa formazione dopo B’Boom e THRaKaTTaK. Ed il contenuto del doppio CD com’é? Beh, stavolta non vi dico niente, confrontatelo voi con quello dei vostri live tapes. Buon divertimento!

Disc One - Conundrum / Thela Hun Ginjeet / Red / Dinosaur / VROOOM VROOOM / Frame By Frame / Walking On Air / B'Boom / THRAK / Neurotica / Sex Sleep Eat Drink Dream
Disc Two - People / One Time / Indiscipline / Improv : Two Sticks / Elephant Talk / Prism / The Talking Drum / Larks' Tongues In Aspic, Part Two / Three Of A Perfect Pair / VROOOM / Coda : Marine 475 / Fearless And Highly THRaKked

FRANK ZAPPA - SON OF CHEEP THRILLS Ryko Disc RCD 10581

Un altro messaggio dall’aldilà da parte del vecchio caro Zio Frank! Son Of Cheep Thrills é il secondo sampler a medio prezzo, dopo Cheap Thrills, pubblicato dalla Ryko che intende cosi lanciare sul mercato una parte della sterminata discografia di Zappa finalmente a prezzi accessibili, considerato che fino ad oggi l’intero catalogo era ancora a prezzo pieno (e lasciamo perdere il vinile, oramai fagocitato dal mercato collezionistico e a prezzi decisamente non convenienti, se consideriamo che per le stesse somme si possono acquistare i CD rimasterizzati). I primi albums a medio prezzo, riconoscibili dallo sticker circolare con la dicitura “Cheap Thrills - The Real Deal” dovrebbero essere Jazz From Hell, Uncle Meat, Waka/Jawaka, Chunga’s Revenge, Baby Snakes, Them Or Us e Sleep Dirt. Del Sampler in se stesso che dire : al pari dei vari volumi di “You Can’t Do That On Stage Anymore”, Son Of Cheep Thrills é uno spaccato dell’incredibile carriera e del genio di Zappa, uno dei pochi in grado di parlare tutti i dialetti del linguaggio musicale. Il CD é enhanced, cosa che vi consente di consultare sul vostro computer un accurato catalogo fornito di esaurienti note sulla discografia di Zappa. Consigliato per tutti, ma attenzione neofiti : se doveste rimanere coinvolti dalle incredibili miscele musicali dello Zio Frank, dovrete mettere da parte un bel po’ di soldini...

WPLJ / Twenty Small Cigars / The Legend Of The Golden Arches / Ya Hozna / It Just Might Be A One-Shot Deal / Love Of My Life (live version) / Disco Boy (live soundtrack version) / Night School / Sinister Footwear 2nd Movement (live version) / The Idiot Bastard Son (live version) / What’s New In Baltimore?

DAVID SYLVIAN - I SURRENDER Virgin 7243 8 95633 20 VSCDT 1722 - Virgin 7243 8 95632 21 VSCDX 1722

Uno sguardo al mercato dei singoli, un mercato purtroppo morente in Italia e dove troppo spesso finisce del materiale non incluso sugli albums, materiale che rischia quindi di sfuggire al pubblico ignaro. I Surrender é uscito addirittura in due versioni (alloggiabili nello stesso box, se si é abbastanza fortunati da trovarli entrambi), una é quella presente sull’album Dead Bees On A Cake, l’altra é un single edit. Su ogniuno dei due singoli troviamo altre due tracce inedite, tutte cantate da Ingrid Chavez, consorte di Mr. Sylvian : il materiale é di buona fattura ed é in linea con quello incluso sull’album, probabilmente la sua esclusione dal CD é dovuta proprio al fatto che non é l’ex-Japan a cantarlo. Buona caccia!

Disc One - I Surrender / Les Fleurs Du Mal / Starred And Dreaming
Disc Two - I Surrender (single edit) / Whose Trip Is This? / Remembering Julia

TAPE OF THE MONTH - Milano, Teatro Smeraldo, May 2nd, 1995

In mancanza di un nastro relativo ad una delle date da cui é stato tratto On Broadway, andiamo a confrontare il contenuto del prodotto del Collectors’ Club con una delle prime date del THRaK tour. Se la memoria non mi inganna, quella di Milano fu la seconda data dopo quella di Dornbirn alla quale pare abbiano partecipato i media e pochi intimi. Il set risulta profondamente diverso : l’opening track é VROOOM / Coda : Marine 475, a cui seguono Frame By Frame, Dinosaur, One Time e Red. E’ da notare come il pubblico, attentissimo, durante la pausa nella parte centrale di Dinosaur non applaude, aspettando che King Crimson porti a termine l’esecuzione. La porzione seguente é costituita da un Soundscape ed, in rapida sequenza, B'Boom e Thrak, eseguita ancora senza nessun THRaKaTTaK, ossia senza nessuna improvvisazione come invece avverrà dalle date giapponesi in avanti. Matte Kudasai, Sex Sleep Eat Drink Dream, People, VROOOM VROOOM, Elephant Talk e Indiscipline sono i pezzi che concludono la prima parte del set. Prism (eseguita in questo periodo dai soli Bruford e Mastelotto sui rispettivi kit) prelude alla sequenza The Talking Drum / Larks’ Tongues In Aspic, Part Two, dopodiché come secondo bis King Crimson riesegue inspiegabilmente Dinosaur (e sull’attacco della seconda parte si nota un’imprecisione di Levin) prima di concludere definitivamente con Walking On Air. La performance fu memorabile, seppur si avverte che il Double Trio era ancora in rodaggio. Il nastro in mio possesso dura 100 minuti ed é di buona qualità, e di questo concerto esiste anche un doppio CD bootleg, tratto però da un altro nastro di cui non conosco la qualità.

News from the World Central

- E’ tornato in attività come solista anche Ian McDonald, il quale ha prodotto un album di quello che viene definito comunemente A.O.R. : dato l’orientamento di questo foglio informativo, ci limitiamo solo a darne notizia, ma non ce ne occuperemo dettagliatamente.
- Atteso per la fine di Settembre il lungamente annunciato box dei vari ProjeKct.
- Virgin pubblicherà entro il mese di Ottobre l’edizione del trentennale di In The Court Of The Crimson King, rimasterizzata a 24 bit e con la confezione digipack riproducente la copertina gatefold del primo mattone della costruzione cremisi. Per l’occasione si terrà un playback a Londra, come é già avvenuto per la presentazione di Epitaph.

News from the World

- L’etichetta dei No-Man Hidden Art ha pubblicato l’atteso “World Of Bright Futures” di Tim Bowness And Samuel Smiles (HI-ART 3), gruppo formato dal vocalist dei No-Man, dal fiatista Myke Clifford, dal tastierista Peter Chilvers e dal chitarrista Michael Bearpark, vecchio compagno di Bowness dal tempo degli After The Stranger prima e dei Plenty poi. L’album é descritto come un riuscito connubio tra le atmosfere dei Blue Nile e di John Martyn e la produzione di John Cale e Mark Eitzel. Maggiori dettagli sul prossimo numero.
- Ancora su etichetta Hidden Art il secondo lavoro di Bass Communion (HI-ART 4), il progetto strumentale di Steven Wilson. L’album pare sia imparentato con il sound di Eno e Terry Riley, oltre che con le tentazioni d’avanguardia di Thomas Koner e Paul Schutze. In attesa di ascoltarne i contenuti, raccomando caldamente l’ascolto del primo album, con le preziose collaborazioni di Theo Travis e Robert Fripp. Entrambi i dischi menzionati sono disponibili attraverso Voiceprint.
- Tim Bowness And Samuel Smiles hanno tenuto un paio di  concerti, il primo al 12 Bar Club, Denmark Place, Denmark Street, London il 17 Giugno, il secondo il 16 Luglio, Cambridge Folk Club, Portland Arms, Mitcham’s Corner, Cambridge. Prossime date :
16 Settembre, 12 Bar Club, Denmark Place, Denmark Street, London ;
11 Ottobre, Norwich Arts Centre (supporting Roy Harper) ;
3 Dicembre, Cambridge Folk Club, Portland Arms, Mitcham’s Corner, Cambridge.
- Alcune notizie sulla corrente attività di Jakko M. Jakszyk, che ha momentaneamente sospeso la sua produzione solista per dedicarsi al lavoro sul prossimo album di Michael Giles. Dovrebbe inoltre esserci entro la fine dell’anno una reunion una tantum dei 64 Spoons, gruppo di cui Jakko ha fatto parte prima di cominciare la sua carriera di session man.
- Pare che Steven Wilson sia il produttore del prossimo album dei Marillion. E’ intanto uscito un singolo tratto dall’ultimo album dei Porcupine Tree “Stupid Dream” : si tratta di “Piano Lessons”, mentre il retro del 7” é l’inedita “Oceans Have No Memory”, un innocuo strumentale costruito sulla chitarra di Wilson.
- L’album “Lighthouse” dei No Man é atteso per i primi mesi del 2000. Il duo londinese ha nel frattempo contribuito con un pezzo intitolato “Like A Child” alla compilation “The Sky Goes All The Way Home”, un doppio CD contenente 35 tracce realizzato a scopo benefico attraverso
Voiceprint. Il pezzo dei No Man é una diversa versione di “Close Your Eyes”, brano presente sull’ EP “Carolina Skeletons”. Su “The Sky Goes All The Way Home” sono presenti anche registrazioni esclusive di Peter Hammill e Robert Fripp. E’ inoltre disponibile, contattando direttamente il gruppo, un CDR di radio sessions dei No Man, comprendente anche le registrazioni trasmesse da BBC 5 della line up comprendente Steve Jansen, Mick Karn e Richard Barbieri.
- Si terrà l’8 Novembre al The Scala di Londra l’ultimo (per qualche tempo) concerto sul suolo britannico dei Porcupine Tree.
- Steve Jansen, Richard Barbieri  e Mick Karn hanno realizzato un nuovo album su etichetta Medium, dal titolo “_ism”. La stessa etichetta ha prodotto un sampler a medio prezzo, contenente estratti dai dieci albums finora realizzati, più una traccia dal vivo dei tre ex Japan coadiuvati da Steven Wilson e Theo Travis.
- Sempre su etichetta Medium é disponibile l’album Pulse Remix di Jansen e Takahashi. Alcuni di questi remixes sono stati realizzati anche su vinile a 7” e 12” in quantità limitate.
 


FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. 1 - Giugno 1999

Bentornati! Forse il numero Zero di No Warning! non possedeva dei contenuti cosi rilevanti da richiamare un pubblico consistente alla sua lettura, cosi come forse non li ha nemmeno questo numero Uno, ma bisognava pur iniziare. Con i miei modestissimi mezzi probabilmente non sarò mai in grado di pubblicare una rivista patinata, ma non era comunque questa la mia intenzione. Il mio scopo é di fare di No Warning! un mezzo di informazione rapido ed essenziale, é questo il motivo per cui ne ho programmato la periodicità mensile. Nei limiti del possibile No Warning! sarà quindi disponibile ogni mese (lasciatemi solo Agosto a disposizione per le vacanze!). Ed ecco a voi il sommario di questo numero di No Warning! :

- Crimso 30th anniversary live album : Cirkus
- David Sylvian : Dead Bees On A Cake
- DGM Collectors’ Club
- Tape of the Month : London, The Marquee Club, July 6th, 1969
- News from the World Central
- News from the World

CIRKUS - THE YOUNG PERSONS’ GUIDE TO KING CRIMSON LIVE Virgin CDVKCD 12 - 7243 8 47431 2 3

Quale miglior modo per celebrare 30 anni di onorata carriera, 30 anni di scelte coerenti, 30 anni vissuti costantemente davanti a tutti gli altri, costellati di albums tutti importanti, innovativi, fondamentali. Qualcuno direbbe “Un faraonico concerto alla Wembley Arena, con fumi, luci, laser e pupazzi volanti”. Suvvia, siamo seri, e lasciamo che sia la musica di Crimso a celebrare questo anniversario. Esce inspiegabilmente (cosi come Thrak) su etichetta Virgin questo doppio album in confezione digipack che costituisce anche, secondo Fripp, un’altra delle “guide per giovani persone” (la quarta) alla sua produzione. La sequenza dei pezzi inclusi rende superfluo qualunque tentativo descrittivo, i titoli sono sapientemente selezionati e tratti da tutti i periodi del Regno; gli unici pezzi che hanno bisogno di presentazione sono “1 ii 2”, eseguito al Jazz Cafe di Londra da Projekct One, “Deception Of The Thrush” e “Heavy ConstruKction” del Projekct Two, oltre alla breve improvvisazione intitolata “Besancon” eseguita dai King Crimson al palasport della città Francese. Cirkus é l’ennesima conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto più volte affermato da Fripp, ossia che on stage Crimso da il meglio di se. Ed anche volendo dare credito ad alcune voci secondo le quali questa convinzione di Fripp non é altro che un modo per giustificare il fatto che lui in studio é un pasticcione, a conforto di quanto da me affermato nel periodo precedente depongono le centinaia di testimonianze live (legali o meno) in circolazione. Le tracce incluse in Cirkus emanano una freschezza tale che probabilmente un ascoltatore che si accostasse per la prima volta ai King Crimson faticherebbe a collocare temporalmente i pezzi senza l’aiuto delle note di copertina. Ripeto, é semplicemente superfluo cercare di descrivere la sequenza di pezzi che compongono quello che Fripp ha descritto come “Il concerto celebrativo che non ha potuto avere luogo”. Ad impreziosire questo lavoro, il primo CD é enhanced e presenta un catalogo della DGM aggiornato al Gennaio 1999 e accurate note scritte da Robert Fripp per tracciare la storia di Crimso, corredate dalle immagini di copertina di tutti gli albums. Investite tranquillamente i vostri soldini, e portatevi a casa un pezzo di storia.

Disc One - Neon Heat Desease 1984-1998
Dinosaur (edit) / Thela Hun Ginjeet / Red / B’BOOM / Thrak (edit) / 1 ii 2 / Neurotica / Indiscipline / VROOOM VROOOM / Coda : Marine 475 / Deception Of The Thrush / Heavy ConstruKction / Three Of A Perfect Pair / Sleepless / Elephant Talk
Disc Two - Fractured 1969-1996
21st Century Schizoid Man / Ladies Of The Road / A Man A City / In The Court Of The Crimson King / Fracture / Easy Money / Improv : Besancon / The Talking Drum / Larks’ Tongues In Aspic, Part Two / Starless

DAVID SYLVIAN - DEAD BEES ON A CAKE Virgin 7243 8 47071 2 5 CDV2876

Potrebbe esserci anche un pizzico di autoironia nel titolo dato da David Sylvian al suo nuovo lavoro; magari ha immaginato che gli occupanti dell’alveare, stufi di cercarne i più reconditi segreti, siano andati a morire di vecchiaia altrove, finendo infine i loro giorni su una torta. E si che ne saranno passate di generazioni di insetti vari su questa terra, nei tredici anni trascorsi da “Secrets Of The Beehive”, ultima prova solista dell’ex Japan. Se sia pigrizia, volontà di mettere alla prova la pazienza dei fans più fedeli o che cos’altro, questo lo sa solo il diretto interessato. Fatto sta che l’attesissimo e più volte annunciato (una di queste volte fu a Pisa, la sera del 26 Giugno 1996, quando Pat Mastelotto mi disse che forse era giunto il momento fatidico dell’uscita di un nuovo album di Sylvian ...) successore di “Secrets ...” vede finalmente la luce. Sylvian, coadiuvato da un buon numero di collaboratori tra i quali spiccano Ryuichi Sakamoto, Steve Jansen, Bill Frisell e John Giblin ci propone 70 minuti di musica suddivisa in quattordici episodi dai temi molto diversificati. Alle atmosfere crepuscolari che rimandano al precedente lavoro (I Surrender, Alphabet Angel) si frappongono pezzi nei quali riecheggiano gli insegnamenti mutuati dall’ultima collaborazione con Fripp (God Man, Pollen Path), oltre ad un atipico blues (Midnight Sun) e personalizzazioni dei Soundscapes (Darkest Dreaming). Eccellente la traccia strumentale “All Of My Mother’s Names”, con la chitarra di Marc Ribot grande protagonista. Per dirla come gli Inglesi, l’album “is worth the wait”, speriamo solo di non dover attendere altri tredici anni per ascoltarne un altro.

DGM Collectors’ Club

Nel numero Zero di No Warning! abbiamo parlato della quarta uscita del DGM Collectors’ Club senza peraltro chiarire di cosa si tratti. Questa iniziativa di Robert Fripp si materializza nell’estate del 1998, quando i fans inclusi nella mailing list della DGM si ritrovano tra le mani un opuscolo nel quale sono illustrati gli scopi del nascente Collectors’ Club. La novità principale é costituita dal fatto che Fripp ha deciso di attingere dal suo trentennale archivio per realizzare una serie di official bootleg da offrire a coloro che aderiscono al Collectors’ Club, anticipando la somma di 78 sterline e finanziando cosi l’attività della DGM. Le releases hanno cadenza bimestrale, la somma versata da cosi diritto a ricevere sei CD durante l’anno solare di membership. Per ragioni di spazio tralascio la lunga serie di principi che animano il DGM Collectors’ Club, salvo citare quello importante che prevede l’impegno, da parte di coloro che aderiscono all’iniziativa, a non duplicare in alcun modo i dischi della serie. I membri del Collectors’ Club sono anche stati consultati dopo l’adesione, tramite questionario, sulla scelta del materiale da pubblicare e su alcuni aspetti logistici legati all’attività del Club stesso. Per saperne di più potete comunque scrivere al seguente recapito :

DGM Collectors’ Club - P.O. Box 1718 - Salisbury - Wiltshire, SP5 5SW - UK

Volumi già pubblicati dal DGM Collectors’ Club :

LIVE AT THE MARQUEE 1969 - October 1998, DGM Collectors’ Club CLUB1
21st Century Schizoid Man / Drop In / I Talk To The Wind / Epitaph / Travel Weary Capricorn / Improv including Nola and Etude No 7 / Mars / bonus track from Croydon, Fairfield Hall, October 17, 1969 : Trees

LIVE AT JACKSONVILLE, 1972 - December 1998, DGM Collectors’ Club CLUB2
Pictures Of A City / Cirkus / Ladies Of The Road / Formentera Lady / The Sailor’s Tale / 21st Century Schizoid Man

THE BEAT CLUB BREMEN 1972 - February 1999 , DGM Collectors’ Club CLUB3
Improv : The Rich Tapestry Of Life / Exiles / Larks’ Tongues In Aspic (Part I)

LIVE AT CAP D’AGDE, 1982 - April 1999, DGM Collectors’ Club CLUB4
Waiting Man / Thela Hun Ginjeet / Matte Kudasai / The Sheltering Sky / Neil And Jack And Me / Elephant Talk / bonus tracks live at Frejus, 1982 : Indiscipline / Heartbeat / Larks’ Tongues In Aspic (Part II)

TAPE OF THE MONTH - London, The Marquee Club, July 6th, 1969

Ci occupiamo questo mese del nastro relativo ad un concerto che i King Crimson tennero al leggendario Marquee Club di Londra (originariamente sito in Wardour Street, e poi ricollocato non molto distante, in Charing Cross Road, rispettando anche l’architettura della prima sistemazione) il 6 Luglio del 1969. Si tratta dell’ultimo nastro relativo a quel periodo immesso nel circuito dei collezionisti di live tapes; é doveroso sottolineare che non esistono molte registrazioni dell’epoca in circolazione, e proprio per questo periodicamente si sono registrate le immissioni nel giro delle cosiddette “sole”, ossia di registrazioni largamente conosciute ma spacciate come nuove (circa tre-quattro anni fa la registrazione al Plumpton festival venne spacciata per il concerto in Hyde Park). Quella in questione é invece autentica, come riconosciuto dallo stesso Fripp che l’ha addirittura utilizzata per il primo volume del Collectors’ Club, anche se é rimasto il dubbio sulla data esatta. Il nastro dura 55 minuti, la registrazione é abbastanza pulita, soprattutto nelle parti più calme del concerto, un po di distorsione é presente nelle fasi più concitate. Sono purtroppo presenti molti tagli, cosa di cui soffre anche il prodotto ufficiale del Club. Manca completamente Get Thy Bearing, sicuramente suonata in quell’occasione in quanto ne é presente un brevissimo frammento (uno o due secondi). E’ presente invece (anche se sul CD non é riportato il titolo), la lunga introduzione a Travel Weary Capricorn intitolata Mantra, pezzo che negli anni a venire si evolverà nell’introduzione di Exiles. All’ascolto della performance é difficile pensare che il gruppo non era molto distante dallo scioglimento; King Crimson continuava a stupire critica, pubblico e colleghi, e un intero movimento musicale stava per nascere dai semi sparsi da Fripp e compagni. Quanto di ciò che potrete ascoltare su questo nastro sia effettivamente finito, a livello di ispirazione, nella produzione dei vari Genesis, Yes e ELP é a tuttoggi argomento di disputa, a tratti anche feroce.

News from the World Central

- Gli Earthworks di Bill Bruford in concerto in Italia : il 7 Luglio all’Arena Del Mare di Salerno, l’8 Luglio a Sarteano (Si), Villa Etruria.
- Nuovo album acustico per Adrian Belew, si intitola “Salad Days” (Thirsty Ear Records 57061) e contiene numerosi estratti dalla precedente produzione solista di Adrian, oltre ai remake di Three Of A Perfect Pair, Cage e Dinosaur dei King Crimson. Maggiori dettagli prossimamente.
- Zooma é il titolo del primo solo album dell’ex Led Zeppelin John Paul Jones, annunciato per il mese di Settembre 1999 su etichetta DGM (cat. No. DGM9909). Si tratta di un lavoro a 9 tracce strumentali, nel quale Jones si cimenta con bassi a 4, 10 e 12 corde ed altra strumentazione, oltre ad arrangiare e condurre in un brano la London Symphony Orchestra. Un tour mondiale partirà dagli Stati Uniti in Autunno.
- L’ufficio DGM UK annuncia che non vengono più accettate offerte per i mellotron messi in vendita da Mr. Fripp; alcuni di questi sono stati utilizzati da King Crimson in varie occasioni, tra le quali le sessions per THRAK.
- E’ operativo dal 14 Febbraio il Guitar Craft web site : http://www.guitarcraft.com

News from the World

- E’ uscito a fine Maggio su etichetta Aspirine il nuovo album di Elio e Le Storie Tese, dal titolo “CRACCRACRICCRECR” : il gruppo sarà in concerto all’autodromo di Imola nell’ambito dell’Heineken Jammin’ Festival che si terrà nei giorni 18, 19 e 20 Giugno 1999. In cartellone, tra gli altri, anche la rivelazione Bluvertigo. Altre date del tour di Elio e Le Storie Tese : 19 Giugno, Roma; 20 Giugno, Tirrenia; 25 Giugno, Bergamo; 26 Giugno, Thiene (Vi); 28 Giugno, S. Giorgio A Cremano (Na)
- L’etichetta Materiali Sonori pubblicherà entro l’estate una riedizione di “Speak”, una raccolta di pezzi della primissima produzione No-Man originariamente realizzata solo su cassetta e non più disponibile. Le parti vocali sono state riregistrate, ed alcuni pezzi di nuova concezione inseriti al posto di altri esclusi dall’operazione. Dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno anche il nuovo album “Lighthouse”, ancora in fase di lavorazione ma che pare debba includere circa sessanta minuti di musica invece dei cinquanta precedentemente previsti. La data di uscita pare sia legata agli impegni di Steven Wilson con i Porcupine Tree. Sono inoltre previste le riedizioni del vecchio catalogo No-Man sulla propria etichetta Hidden Art.
- Porcupine Tree in concerto a Vigevano il giorno 11 Luglio.
- E’ atteso per la primavera del 2000 “Up”, il nuovo lavoro di Peter Gabriel che vedrà nuovamente coinvolto Tony Levin.
 



FOGLIO DI MUSICA ALTERNATIVA - No. Zero - Maggio 1999

Benvenuti al numero Zero di No Warning!, che rappresenta il mio nuovo tentativo di promuovere attraverso la carta stampata un certo tipo di musica che sfugge alla classificazione perseguita, con diversi scopi, dai mercanti di dischi e da alcuni settori di stampa musicale. Tentativo nuovo e condotto, questa volta, in solitaria: considerato che la coabitazione porta ad accettare dei compromessi, e che quando si é ospiti bisogna stare alle regole del padrone di casa, prendo atto degli insegnamenti del passato e mi lancio in questa nuova avventura con spirito diverso e rinnovato entusiasmo. Come qualcuno potrà dedurre dal nome di questo foglio, No Warning! parlerà diffusamente dell’attività e della storia di King Crimson e dei gruppi e/o solisti ad esso legati (se poi qualcuno non lo sapesse, No Warning! é il titolo di un pezzo presente sull’album Three Of A Perfect Pair ). Ma non solo! No Warning! parlerà anche di musica non direttamente collegata con King Crimson ma che ha in comune con il gruppo di Robert Fripp l’attitudine per la ricerca della qualità nella musica. Se questo esperimento, questo numero Zero riscuoterà i vostri favori, in futuro No Warning! potrà offrirvi sempre di più. Questo é invece quanto No Warning! vi propone in questo numero :

- Crimso on Digital Versatile Disc : Deja VROOOM
- DGM Collectors’ Club release #4 : Live At Cap D’Adge, 1982
- Crimso Men at an Exhibition : ELP tribute album on Magna Carta label
- Tape of the Month : Cap D’Adge, Arena, August 26th, 1982
- News from the World Central

DEJA VROOOM (DVD) Discipline Global Mobile DGM9810

Come già successo anni fa per il videoregistratore ed il lettore CD, anche il lettore DVD, uno degli ultim ritrovati dell’elettronica domestica, é al momento attuale un oggetto d’elite. Ma stando a quanto ho saputo, Deja VROOOM é servito a lenire in molti la sofferenza data dall’elevata spesa per il lettore. Questo prodotto verte essenzialmente su una performance dal vivo registrata tra il 5 ed il 6 Ottobre 1995 in Tokyo, Nakano Sun Plaza Hall. Alcune riprese sono state effettuate con più camere, in modo di consentire la visione di alcune tracce da diverse angolature, alcune delle quali coincidenti con quelle dei musicisti sul palco. Lasciatevi guidare dall’accurato libretto di istruzioni incluso, realizzato con la consueta cura conosciuta da coloro che abbiano già acquistato dei prodotti DGM, spegnete la luce e sedetevi in poltrona con il telecomando del vostro lettore DVD in mano. Oltre a gustarvi la performance del Double Trio, potrete divertirvi ad assemblare la vostra formazione dei King Crimson ed ascoltare versioni alternative di Schizoid Man, oltre a ripercorrere la storia della band attraverso le note di Robert Fripp ed i filmati on the road di Tony Levin. Buona visione!

Side one - Circular Improv / VROOOM VROOOM / Frame By Frame / Dinosaur / One Time / Red / B'Boom / THRAK / Matte Kudasai / Three Of A Perfect Pair
Plus : In The Court Of King Crimson (Commentaries, hidden videos, and a slide show) / Vector Patrol

Side two - VROOOM / Coda : Marine 475 / Sex Sleep Eat Drink Dream / Elephant Talk / Indiscipline / The Talking Drum / Larks' Tongues In Aspic, Part Two / People / Walking On Air
Plus : 21st Century Schizoid Band / Vector Patrol / Tony's Road Movies (Film vignettes from 1995-98)

LIVE AT CAP D’AGDE, 1982 DGM Collectors’ Club CLUB4 April 1999

La collana di official bootlegs voluta da Robert Fripp e riservata agli iscritti al DGM Collectors’ Club (pare si tratti di circa 1500 fans sparsi tra l’Europa e gli States) é giunta al quarto volume; per questa occasione il “Venal Leader” (come si é ironicamente ribattezzato Fripp) ha ripescato dal suo archivio i nastri relativi al concerto del 26 Agosto 1982 all’Arena di Cap D’Adge, nel Sud della Francia. Questo concerto é uno dei sette tenuti come opening act ai Roxy Music, in tour nello stesso periodo tra Portogallo, Spagna, Francia e Italia. Testimonianze da me direttamente raccolte parlano di performances dei King Crimson cosi entusiasmanti da mettere in ombra la band di Brian Ferry, cosa confermata dall’ascolto di diversi live tapes ed ora anche da questo eccellente CD. Il set proposto é eseguito impeccabilmente, se si eccettua una piccola sbavatura dello stick di Tony Levin verso il finale di Neil And Jack And Me, la performance é energetica, intensa, coinvolgente. I King Crimson del periodo 1981/84 erano una macchina ben oliata e collaudata, che dispensava una ineguagliabile miscela di pop, dance intelligente, rock, avanguardia e virtuosismi. All’epoca non esisteva nient’altro in grado di reggere il confronto, in un mondo musicale diviso tra pop plastificato e heavy rock. Questi King Crimson vennero anche definiti, sulle colonne di Rockstar, Heavy Jazz o Free Metal, dimostrando l’inadeguatezza della critica di cospetto della Musa che si manifesta attraverso “personaggi improbabili”, per usare un’espressione cara a Fripp. Purtroppo i nastri relativi alla parte finale del concerto non sono stati ritrovati, cosi il materiale é stato integrato con i tre estratti finali dal concerto del giorno seguente all’Arena del Frejus, lo stesso da cui é stato tratto il video “The Noise”. Ciò non sminuisce assolutamente il valore di questo disco, consigliabile non solo ai fans più accaniti, ma anche a coloro che non hanno mai avuto la possibilità di ascoltare in alcun modo il repertorio di quel periodo dal vivo. Da non dimenticare anche la pregevole fattura del libretto, corredato da foto, note tecniche e storiche, oltre che dagli estratti dal diario di Robert Fripp, consultabile anche attraverso Internet (http://www.discipline.co.uk/dgm/dgm).

DGM Collectors’ Club - P.O. Box 1718 - Salisbury - Wiltshire, SP5 5SW - UK

Waiting Man / Thela Hun Ginjeet / Matte Kudasai / The Sheltering Sky / Neil And Jack And Me / Elephant Talk / bonus tracks live at Frejus, 1982 : Indiscipline / Heartbeat / Larks’ Tongues In Aspic (Part II)

ENCORES, LEGENDS & PARADOX - A Tribute To The Music Of ELP - Magna Carta MAX-9026-2

Prosegue a ritmo impressionante la produzione di albums di tributo ai maggiori gruppi dell’Art Rock (o Progressive, come preferiscono chiamarlo i più) deglia anni ‘70. Le etichette responsabili di questi progetti (principalmente la statunitense Magna Carta e l’italica Mellow) hanno finora riunito gruppi e solisti per diversi di questi dischi : tributi a Genesis, Yes, Jethro Tull, Rush, Van Der Graaf Generator, Camel etc (spero solo che, una volta esauriti i gruppi maggiori, non si cominci con i tributi a gruppi che hanno prodotto un solo disco come i Quatermass o i Clear Blue Sky ... ). Tocca stavolta agli ELP, artefici del progressive più strettamente imparentato con la musica classica, e a rendergli omaggio sono stati chiamati puù di venti musicisti, tra i quali spiccano gli ex-Yes Peter Banks e Geoff Downes, Martin Barre, Simon Phillips e due membri dei King Crimson di ieri e di oggi : John Wetton e Pat Mastelotto. I due si ritrovano addirittura su una stessa traccia, Bitches Crystal, poi Wetton da il suo contributo vocale ad un pezzo adattissimo alla sua voce come The Sheriff, mentre Mastelotto si cimenta senza timori reverenziali in Toccata, dimostrandosi drummer preciso, tecnico e fantasioso, in barba a quanti sono convinti che il suo ruolo nei King Crimson sia quello di fungere da metronomo. L’album nel suo insieme si fa apprezzare per l’elevato livello tecnico delle esecuzioni, anche se io continuo a non nutrire particolari simpatie per simili operazioni. Per curiosi ed appassionati.

Karn Evil 9, 1st Impression / Bitches Crystal / Toccata / Knife Edge / A Time And A Place / Hoedown / The Sheriff / The Endless Enigma / The Barbarian / Tarkus

TAPE OF THE MONTH - CAP D’ADGE, ARENA, 26th August, 1982

Apriamo una finestra sul mondo dei live tapes, cogliendo l’occasione dell’uscita del quarto volume del DGM Collectors’ Club : esiste infatti una registrazione circolante tra i collezionisti del concerto trattato dal disco precedentemente citato, concerto che in entrambe le versioni risulta incompleto. Il nastro, della durata di circa 70 minuti, presenta come terzo pezzo in scaletta Red, purtroppo mancante sul CD, che fu eseguita dopo Thela Hun Ginjeet e prima di Matte Kudasai. Manca invece sul nastro Elephant Talk. Gli ultimi due pezzi in scaletta, mancanti nell’archivio DGM (o forse volutamente estromessi?), sono Indiscipline (curiosamente conclusa da Belew con la frase “I Wish You Were Here To See It” invece dell’usuale “I Like It!”) e Larks’ Tongues In Aspic Part Two. Il nastro, registrato sicuramente in mezzo al pubblico (nel gergo dei collezionisti Audience Recording), risulta di qualità sufficiente, piacevole all’ascolto, e può quindi integrare degnamente quanto mancante sul supporto ufficiale.

News from the World Central

- Nuovo album per gli Earthworks di Bill Bruford (definiti da Fripp il progetto più adatto a lui)
BILL BRUFORD EARTHWORKS - A PART, AND YET APART - DISCIPLINE GLOBAL MOBILE DGM9905
- Il prossimo album di John Paul Jones é atteso su etichetta DGM
- Prossima uscita del DGM Collectors’ Club : Giugno 1999 - King Crimson On Broadway, Live In New York 1995 (CLUB 5&6, doppio CD, 110 minuti circa); successiva uscita : ProjeKct Four, Live In San Francisco
- Pare che l’occasione del trentesimo anniversario di King Crimson abbia dato modo a diversi  Crimson Men di fare un pensierino ad una reunion della formazione originale : Fripp avrebbe proposto a John Wetton, Mike Giles e Ian McDonald un periodo di tre settimane di lavoro centrato sul repertorio del periodo 1969/74. Mentre Wetton e Giles si sono dimostrati interessati, McDonald avrebbe rifiutato proponendo invece una reunion della line-up originale. La replica di Fripp sarebbe stata favorevole al progetto senza però il suo coinvolgimento, tanto che avrebbe proposto il nome di Steve Hackett come sostituto. Lake, Giles e McDonald avrebbero a loro volta respinto l’offerta. Ferme restando queste posizioni, entrambi i progetti sono rimasti sulla carta.
- La formazione dei King Crimson per il prossimo periodo comprenderà Fripp, Belew, Mastelotto e Gunn : per Bruford e Levin, momentaneamente presi da altri impegni, la porta rimane aperta ...


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