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Spalato
Spalato 

SPALATO (Split)


Aspalathos è il nome che i coloni greci dell'isola di Vis diedero all'insediamento fondato tra il IV e il III sec. a.C. In età romana, la città vicina di Salona diede i natali all'imperatore Diocleziano che, tra il 295 e il 305 d.C., fece costruire il proprio palazzo nei pressi del luogo in cui era nato. Quando, all'inizio del VII sec. gli Avari assalirono Salona, gli abitanti - per lo più cristiani - si rifugiarono nel palazzo di Diocleziano, protetto da spesse mura larghe 2 metri e da sedici torri.Il mausoleo dell'imperatore fu in seguito convertito in chiesa, mentre il tempio principale divenne un battistero.
La pianta del palazzo ricalca quella di un castrum romano; il materiale da costruzione era stato portato dall'isola di Brac e dall'Egitto. La Porta Aurea rappresentava l'ingresso principale alla cittadella; nei pressi, una scultura monumentale di Ivan Meštrovic raffigura il vescovo Gregorio di Nin. Quando il palazzo fu realizzato, il mare arrivava fino alle mura meridionali e la Porta Bronzea serviva per le operazioni di scarico delle navi.
Gli appartamenti privati dell'imperatore sono andati distrutti durante la Seconda Guerra mondiale, mentre le cantine sotterranee, ben conservate, ospitano oggi esposizioni artistiche. Un corridoio conduce dai sotterranei al peristilio, un grande cortile con colonnato al centro della cittadella.
Spalato - Palazzo di Diocleziano
Spalato - Palazzo di Diocleziano
Spalato - Porta Aurea
Spalato - Porta Aurea
Oggi è la splendida cornice di rappresentazioni teatrali. Ad est del peristilio, l'antico mausoleo fu consacrato duomo di Sv. Duje. L'interno è a pianta circolare; il fregio che adorna le colonne mostra il ritratto dell'imperatore e di sua moglie Prisca. La preziosa Flagellazione di Cristo dell'altare è opera di Juraj Dalmatinac. Di fronte all'ingresso del mausoleo, una stretta stradina porta al tempio di Giove, poi consacrato a Sv. Ivan come cappella battesimale. Nel corso dei secoli, il palazzo di Diocleziano si trasformò in una vivace cittadina; molti degli edifici antichi furono demoliti per fare posto ai nuovi. Sorse così il Palazzo Papalic che ospita oggi il museo cittadino della storia di Spalato. L'influenza del barocco interessa invece il Palazzo Cindro, dalla facciata riccamente decorata. La Piazza del Popolo divenne negli anni il vero centro della città; degli edifici che l'adornavano un tempo sopravvive oggi soltanto l'Obcinski Dom del XV sec., che ospita il Museo etnografico.
La Porta Argentea era dotata di due imponenti torri ottagonali oggi distrutte, mentre ai piedi della chiesa di San Domenico si tiene ogni giorno un pittoresco mercato.
Fuori del centro antico si trova il Museo archeologico, il più antico della Croazia, che ospita numerosi reperti preistorici e medievali.
Segnaliamo il sarcofago di Fedra e Ippolito, della tarda antichità.
La collina di Marjan (178 m), poco distante dal centro, è una delle mete preferite degli spalatini, ricca di verde, e sede nell'antichità di un tempio romano dedicato a Diana.
Altra meta da segnalare è il complesso museale dello scultore Meštrovic, allievo del viennese Otto König, che ospita tutte le sue più importanti opere; esso si compone della residenza estiva dell'artista, di una villa del XVII sec. con cappella che lui stesso fece ristrutturare e di una chiesa.

SALONA, antica cittadina romana fondata nel 78 a.C., è oggi un sito archeologico di grande interesse. Oltre a numerosi templi e ben sette terme, possedeva un grande anfiteatro. Al centro della divisione di Diocleziano fra impero d'occidente e impero d'oriente, Salona acquisì grande importanza commerciale. Centro del Cristianesimo dell'antichità, la cittadina conserva numerose basiliche e una necropoli paleocristiana.
Salona - Vestigia della Basilica
Paleocristiana
Salona - Resti dell'Anfiteatro
Salona - Acquedotto, tuttora usato


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