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Erano gli anni '60 quando andavo a giocare al pallone, che finiva spesso nei fossi, con gli amici su campi di Via Bissuola. Tranne poche case, era tutta campagna. E Via Baglioni era una stradina con immensi campi su cui correre e giocare.

Praticamente come nella canzone "Il ragazzo della via Gluck" di Celentano, cominciarono a crescere molti edifici, fra cui il grande Istituto

" C. Zuccante " di Mestre.

I ragazzi escono di scuola più istruiti di ieri e meno di domani. Questo è il programma dello Zuccante. Letizia permettendo.    
     
  Incuriosisce la breccia nel muro di recinzione. Si potrebbe pensare fatta apposta per i curiosi che vogliono vedere cosa c'è al di là del muro. Ma!.  
Nel progetto dell'Istituto è stato considerato la costruzione di un piano sotterraneo dove si troverà un deposito e l'attrezzatura per la manutenzione della scuola.

 

L'atrio è costituito da una grande vetrata che si affaccia da una parte da una piscina e dall'altra da un gran porticato che serve da parcheggio per bici e motorini.
Dall'atrio  proseguendo lungo il corridoio si giunge all'altra ala dell'Istituto dove si trova l'Aula Magna molto richiesta anche per le videoconferenze e l'aula per gli Audiovisivi, nonché laboratori di informatica, matematica e alcune aule.

 

Tra le due ali dello Zuccante troviamo la Palestra dotata anche di un ballatoio.

 

  Al primo piano dell'ala principale ci sono laboratori di Elettronica, Multimediale, Informatica, sala stampa e un bar per il ristoro.

 

 
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Al secondo piano si trovano, oltre ai laboratori di Elettronica e Telecomunicazioni, la Segreteria Didattica e Amministrativa, l'Ufficio Tecnico, la Sala Insegnanti e l'Ufficio del Preside e dei suoi Collaboratori.

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