Questo a seguire è il manifesto della nostra iniziativa, sfogliando gli anni invece ci sono le immagini della consegna della bandiera nell'aula consigliare del nostro municipio.


Cappello di Alpino
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE ALPINI

GRUPPO BELLUSCO "GEREMIA RAVASI" SEZIONE MONZA

Con il Patrocinio del COMUNE DI BELLUSCO

per ricordare

i 200 ANNI DEL TRICOLORE
i 150 ANNI DELL'INNO NAZIONALE
i 50 ANNI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA


(ENTRATA IN VIGORE IL 1° GENNAIO 1948)




Castello di Bellusco

 

UNA FAMIGLIA, UN TRICOLORE


da esporre nelle


FESTIVITA' NAZIONALI


 
 

La bandiera Nazionale alle famiglie


Il gruppo alpini di Bellusco in ricorrenza del 2 giugno consegnava agli alunni delle scuole elementari e medie la bandiera nazionale e dell'Europa da esporre nelle principali ricorrenze nazionali.

Il tricolore nella storia


bandiera bandiera bandiera bandiera bandiera bandiera bandiera

UNA FAMIGLIA UN TRICOLORE



L'idea, programmata dal Gruppo di Bellusco, per onorare la nostra Bandiera nel suo bicentenario, si è poi consolidata durante il Raduno Nazionale di Reggio Emilia.

Ora per il Gruppo di Bellusco, Sezione di Monza, "una famiglia un Tricolore", non è piu' uno slogan, ne un obbiettivo, ma un bellissimo traguardo raggiunto.

Grazie al patrocinio dell'Amministrazione Comunale e dell'allora Sindaco Giampiera Vismara, (presente in tribuna a Reggio Emilia), si sono unite le iniziative di ricordare: il bicentenario del Tricolore e il 50° Anniversario della Costituzione Repubblicana.

Sono state cosi' donate, alle 2400 famiglie che compongono la nostra comunità, 2400 Bandiere Italiane e 2400 eleganti copie della Costituzione, accompagnate da una locandina (sopra riprodotta) del Gruppo Alpini, che illustrava l'operazione e raggruppava in retro, tutte le Bandiere dei 200 anni, l'Inno Nazionale, la Preghiere dell'Alpino (vedi altra pagina).

Un vivo ringraziamento alla Preside e al corpo insegnante della Scuola Media Statale "Falcone e Borsellino", che hanno saputo brillantemente motivare i loro alunni, per la distribuzione capillare alle famiglie.

Il Gruppo di Bellusco è indubbiamente fiero di avere raggiunto questo obiettivo, ed è certo che se anche tutte le Bandiere distribuite, sventoleranno al sole durante le feste nazionali ogni famiglia sa' di avere in casa il simbolo della sua Patria e dell'unita' nazionale. I giovani studenti che si sono accollati l'onere e l'onore della distribuzione, sono e saranno sempre orgogliosi del loro gesto.

L'ultimo pensiero va' a tutte le amministrazioni Comunali, che dovrebbero avere la forza di imitare Bellusco.



PER NON DIMENTICARE E NON FARSI DIMENTICARE.



Immagini della consegna alle famiglie

La bandiera viene consegnata alle famiglie Belluschesi.

consegna della bandiera

I ragazzi delle scuole medie, in collaborazione con gli Alpini,
consegnano alle famiglie la bandiera nazionale: il Tricolore.

consegna della bandiera alle famiglie

Un sincero ringraziamento ai ragazzi che hanno svolto questo importante obiettivo.

consegna della bandiera

bandiera  bandiera  bandiera 

bandiera  bandiera

LE DATE DELLA STORIA

1794 LE PRIME COCCARDE Appaiono le prime coccoarde tricolori nella prima rivolta del 13 dicembre a Bologna (allora stato pontificio) preparate dai due studenti Luigi Zambroni e Giovanni Battista de Rolandis. I due vengono arrestati e processati nell'agosto dell'anno successivo. Zambroni è però trovato morto in cella, forse strangolato per ordine della polizia, mentre de Rolandis condannato verrà impiccato il 23 aprile 1976.

1796 LA LEGIONE LOMBARDA A Milano il tricolore è il vessillo dei Cacciatori a Cavallo formazione voluta da Napoleone, entrato in cittá il 10 maggio. Ogni coorte aveva il suo stendardo tricolore «ornato degli emblemi della libertà». Sul modello francese del 1970 dove rosso e bianco sono i colori di Milano, così come per Parigi, mentre verdi erano le uniformi della Guardia Civica.

1797 REPUBBLICA CISPADANA A Reggio Emilia il 7 gennaio la Repubblica Cispadana adotta il tricolore come sua bandiera su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni. Icolori sono orizzontali con il rosso in alto, sul bianco in centro una faretra con quattro frecce che rappresentano l'unione delle popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio. Le lettere R e C stanno per Repubblica Cispadana. Attorno c'é un serto d'oro.

1798 REPUBBLICA CISALPINA Il Gran Consiglio della Repubblica Cisalpina decreta che la bandiera è formata di tre bande parallele all'asta, il verde vicino all'asta poi il bianco e il rosso.

1831 LA GIOVANE ITALIA Giuseppe Mazzini sceglie le fasce orizzontali per il drappo della Giovane Italia, su un lato, nella parte bianca scrive le parole «libertà,uguaglianza, umanità», sul lato opposto « unità, indipendenza». Da quel momento il tricoloe diventa il simbolo della riscossa nazionale, dai moti del 1931, alle rivolte mazziniane, all'impresa dei fratelli Bandiera fino alle sollevazioni contro lo Stato Pontificio.

1848 «MODELLO BIGOTTI» Il nome proviene dal nome del segretario del ministro dell'interno che la disegnò, rimase in uso fino al 1946, è ala bandiera delle cinque giornate di Milano (18 marzo), sventolava sulla guglia più alta del Duomo, Il 23 marzo nel proclama di Carlo Alberto, in cui annunciava guerra all'Austria, si proclamava: « Vogliamo che le nostre truppe portino lo scudo dei Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana».

1849 REPUBBLICA ROMANA 9 febbraio vienne proclamata la Repubblica Romana in uno dei primi decreti dei triunviri Mazzini, Saffi e Armellini, il 12 febbraio viene dichiarata bandiera nazionale il tricolore, nel centro porta la scritta«Dio e Popolo». Roma resiste all'assedio dei francesi per 5 mesi, negli scontri e viene ucciso Goffredo Mameli autore dell'inno nazionale. Nello stesso anno fame, colera e i bombardamenti degli Austriaci costringono alla resa la Repubblica Veneta. Il tricolore con il Leone di San Marco, che sventolava dal 1848, viene ammainato.

1861 REGNO D'ITALIA A torino il primo Parlamento Italiano proclama la costruzione del Regno d'Italia è il 14 marzo. In modo tacito viene adottata la bandiera «modello Bigotti» con l'aggiunta della corona reale sopra lo scudo dei Savoia. Il tricolore arriverà in Veneto nel 1866 e a Roma nel 1870, si dovrà aspettare il 1923 perche un regio decreto-legge ne disciplini la materia.

1941 PER LA MARINA Vittorio Emanuele III decreta l'adozione di nuovi vessilli per la Regia Marina, era composto dalle bandiere delle quattro Repubbliche Marinare (Venezia, Genova, Pisa e Amalfi), con lo stemma sabaudo al centro e i fasci ai lati. Nel 1946 vengono tolti gli stemmi, nel 1947 si decise di mettere lo stemma delle Repubbliche Marinare al centro del tricolore senza fasci e scudo sabaudo. Una corona turrita sormonta lo stemma.

1943 LA REPUBBLICA DI SALO' La Repubblica Sociale Italiana adotta il tricolore con al centro un'aquila nera oppure un aquila nera e un fascio d'orato.

1946 REPUBBLICA ITALIANA Un decreto legislativo presidenziale della neonata Repubblica Italiana stabilisce la foggia provvisoria della nuova bandiera, è il 19 giugno, il 24 marzo del 1947 l'Assemblea Costituente ne conferma la forma che viene inserita nell'articolo 12 della Costituzione: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni».

2000 IL REGOLAMENTO La Gazzetta Ufficiale, il 26 maggio, pubblica il regolamento di attuazzione della legge n.22 del 5 febbraio 1988 che pervede l'esposizione della bandiera nazionale insieme a quella dell'Unione Europea all'esterno delle amministrazioni e uffici pubblici, delle scuole nei giorni di lezione e di esami, è in ritardo di due anni ma è di immediata esecuzione. Ne disciplina modi e tempi di esposizioni che devono essere: di uguali dimensioni e materiale e poste alla stessa altezza, il tricolore va alzato per primo e ammainato per ultimo, alzate prima del sorgere del sole e ammainate al tramonto, l'esposizione notturna è consentita solo se il luogo è adeguatamente illuminato.