N O T I Z I E
numero 59
Anno XXXI
LUG-SET 2008
3° Gara - Campionato Regionale Riproduzioni Naviganti RC
Trofeo AMIREL
Tecchiena (FR) 15.6.2008
La 3° Gara del Campionato si è svolta a Tecchiena (FR) e, non essendo stato presente, come al solito recupero articolo e foto dal sito internet dell’amico Maretti, a cui rivolgo un caloroso ringraziamento.
Da: http://www.amnavimodel.it
Si è svolta nella
tranquilla cornice del laghetto di pesca sportiva Lago Blu di Tecchiena
la 3° Gara del trofeo Amirel, alla presenza di
numeroso pubblico accorso per la manifestazione.
Erano presenti 11
concorrenti con ben 18 modelli, che hanno dato vita ad un notevole spettacolo.
Ottima
l'organizzazione curata da Luciano Curti e Pino Salinetti, che hanno predisposto
un molo per la messa in acqua, ed un'ampio angolo espositivo messo a
disposizione dal Patron del Lago Blu Massimo Tozzi.
Gradite le esibizioni
al contorno del sommergibile di Mitrano, dell'idrovolante acrobatico di Danilo
Salinetti, e di un bell'esemplare di elicottero.
La calda mattinata ha
visto svolgersi le due prove canoniche, con alcuni percorsi netti nelle diverse
classi, che hanno reso partecipe il pubblico presente.
Da registrare i nuovi
modelli presentati per l'occasione: la goletta a vela di Pino Salinetti ed il
mio vascello AHTS Holstentor.
Avanti tutta!
Alberto Maretti
Foto della gara catturate nel sito
di Alberto
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Ecco come la stampa locale ha
commentato l’avvenimento
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4° Gara - Campionato Regionale Riproduzioni Naviganti RC
Trofeo AMIREL
Bracciano (RM) 29.6.2008
Da: http://www.amnavimodel.it
Nella domenica più
calda ed afosa del mese, si è svolta a Bracciano la 4° gara del trofeo Amirel.
Si sono confrontati
sulle calme acque del lago 8 concorrenti con 13 modelli. Nonostante alcune
interferenze radio, si sono svolte le due prove canoniche.
Si aggiunge alla
variegata flotta, anche il modello della nave da battaglia Roma dell'amico
Fulvio.
Ci si è poi ritrovati
a pranzare al fresco, a base di gnocchi alle vongole e coregone agli agrumi!
A settembre!
A. Maretti
Foto della gara catturate nel sito
di Alberto
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Per fare posto all’articolo che segue,
che ho scritto in seguito alle numerose richieste che mi hanno
rivolto i naviganti nel nostro sito,
e che ho deciso di pubblicare in un’unica puntata,
le classifiche della 3° e 4° prova del campionato saranno
pubblicate nel prossimo numero.
TECNICA MODELLISTICA - 30
DAI PROGETTI DI CANTIERE AI DISEGNI COSTRUTTIVI MODELLISTICI
M. Parasassi
Molti navigatori sul nostro sito internet mi hanno chiesto, via e-mail, dove reperire i progetti di alcune navi ed io, da modellista, ho sempre consigliato di rivolgersi all'Associazione Navimodellisti Bolognesi che dispone di un archivio progetti considerevole, al quale sia io che molti miei amici abbiamo attinto. Poi però mi arrivava la risposta sconsolata di chi aveva seguito il mio consiglio, che non sapeva da che parte incominciare per ricavare, dai disegni di cantiere i disegni costruttivi modellistici.
Infatti nei progetti ci sono il piano delle ordinate, la sezione longitudinale dello scafo, le piante dei ponti, le viste laterali ed altre tavole di particolari (non sempre utili al modellista) ma da queste a passare ai disegni costruttivi per il modello ce ne vuole; bisogna sapere come si fa e non tutti hanno le cognizioni di disegno geometrico, necessarie per farlo.
In questa nota darò alcuni brevi suggerimenti e indicazioni sperando di riuscire ad essere chiaro.
L’ho divisa in 3 capitoli, che pubblico tutti insieme:
1° Parte - IL DISEGNO DELLA CHIGLIA
2° Parte - IL DISEGNO DELLE ORDINATE
3° Parte - ALLINEAMENTO CHIGLIA E ORDINATE
1° Parte -
IL DISEGNO DELLA CHIGLIA
Tra i disegni costituenti il progetto troveremo la sezione longitudinale dello scafo. Nelle fig. 1-2 ho riportato due spezzoni del disegno che rappresentano, rispettivamente, la parte di poppa e quella di prua della nave.
Come potete vedere c’è una marea di linee, ma quelle che a noi servono e che dobbiamo prendere in considerazione sono molto poche, nella fig. 3 è riportato un disegno semplificato in cui sono indicate solo queste linee:
linea di chiglia,
linea di centro coperta,
linea di murata,
linea della prua,
specchio di poppa.
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Ci sono poi le linee verticali rappresentanti le ordinate e di queste bisognerà prenderne in considerazione solamente alcune (solitamente una ogni 5-6 cm) che bisogna scegliere e segnare bene sul disegno, annotandone il numero distintivo che è riportato in basso (lo stesso numero lo troveremo poi nel piano delle ordinate)
Cominciamo quindi il lavoro, armandoci di carta lucida trasparente da disegnatori, riga, squadra e matita ben appuntita.
Stendiamo il progetto sul tavolo da disegno e appuntiamoci sopra il foglio di carta trasparente di misura opportuna; ricalchiamo le linee che ho indicato precedentemente e le linee verticali delle ordinate scelte, usando un righello per andare diritto e una matita a punta molto sottile per ottenere un disegno il più possibile fedele.
La prima ordinata di prua che sceglieremo dovrà distare dalla prua stessa non meno di 5 cm, infatti la parte di prua normalmente si realizza con un blocchetto di balsa sagomato. In questo modello la prima ordinata di compensato dovrebbe essere la 18.
A questo punto si dispone di un disegno come quello di fig. 4 che rappresenta la sezione longitudinale del nostro modello con indicata anche la posizione delle ordinate scelte.
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Togliamo il progetto, che ora ci da fastidio, e proseguiamo a lavorare sul nostro foglio trasparente.
Per prima cosa dobbiamo disegnare il profilo della chiglia ed operiamo come segue; tracciamo una linea parallela alla linea di chiglia, solitamente a 2 cm di distanza se la nave è lunga meno di un metro, 3 cm se la nave è più lunga; questa linea si interrompe nei pressi della poppa (se la poppa presenta uno scalino) e continua poi più in alto, sempre alla stessa distanza. Disegnamo poi una seconda linea a 1/2 della distanza scelta in precedenza
Ora dovremo decidere quale sarà lo spessore del legno che utilizzeremo per realizzare chiglia e ordinate. Per la chiglia preferisco usare listelli di ramino spessi 5 mm ed altezza 20 –30 mm (come detto in precedenza) che sono più robusti del compensato; per le ordinate va benissimo il compensato da 4 mm (per modelli fino a 1 m) 6 mm per modelli più lunghi.
Deciso lo spessore del compensato dovremo disegnare a matita, per ognuna delle ordinate, due linee parallele una a destra ed un'altra a sinistra a distanza 1/2 dello spessore, il disegno si presenterà come quello di fig. 5: anche per lo specchio di poppa dovremo disegnare una parallela (dalla parte interna allo scafo) a distanza uguale allo spessore del compensato che utilizzeremo.
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Dopo aver disegnate tutte queste linee cominceremo a ripassare con inchiostro di china solamente alcune di esse, quelle che rappresentano il contorno di taglio della chiglia (nella fig. 6 sono le linee in verde); quando cancelleremo il disegno fatto a matita avremo in definitiva un pettine con gli incastri per le ordinate (fig. 6); per fare questo lavoro dovremo utilizzare un rapidograph con punta 0.3.
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Questo disegno dovrà essere ricopiato con la carta carbone, oppure incollato, sul compensato e ritagliato accuratamente, verificando che gli incastri siano perpendicolari e di dimensione uguale allo spessore delle ordinate. Ricordatevi pure di scrivere, con una matita, il numero dell’ordinata accanto ad ogni incastro per facilitare il montaggio successivo.
Un consiglio ancora.
Per eseguire un perfetto montaggio, essere sicuri che la chiglia rimanga perfettamente diritta e lo scafo non si svergoli durante l’incollaggio del fasciame esterno, occorre utilizzare uno scaletto di montaggio (vedremo poi come utilizzarlo o come farselo da soli). Per posizionare la chiglia sullo scaletto e poter incollare quasi tutti i listelli del fasciame, io utilizzo questo semplice metodo che mi ha sempre dato ottimi risultati. Prima di tagliare la chiglia aggiungo, dalla parte di sotto, un tratto largo 2 cm che mi servirà per inserire la chiglia verticalmente nello scaletto. Dopo aver fissato tutti i listelli, prima della lisciatura della carena, questa aggiunta dovrà essere asportata con un seghetto o pialletto.
La chiglia da tagliare si presenterà così, la parte aggiunta è quella tratteggiata (fig. 7).
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Poiché però una chiglia lunga 1 metro o più è difficile da tagliare tutta intera (le dimensioni dell’archetto da traforo, sia manuale che elettrico difficilmente superano i 30-35 cm) è opportuno frazionarla in più parti non più lunghe di 30-35 cm.
Tutti questi pezzi poi dovranno essere uniti tra loro ed incollati con due guanciali di compensato di rinforzo, uno per lato (fig. 8); appoggiate la chiglia su un piano di lunghezza opportuna per garantire la linearità dei vari pezzi incollati.
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Ricordarsi di scrivere sempre sulla chiglia, in prossimità di ogni incastro, il numero distintivo dell’ordinata che dovrà accogliere.
Per il montaggio del modello ho autocostruito, con pochissima spesa, uno scaletto che mi è servito per parecchi modelli; è costituito da una tavoletta di truciolare laminato di cm 20 x 120 e spessore di 2 cm; al centro di questa ho inchiodato due listelli di ramino da mm 5 x 20 distanti tra loro 5 mm (lo spessore dei listelli che uso) perfettamente diritti (fig. 9). Tra questi due listelli inserisco la chiglia, con l’aggiunta provvisoria, che mi resta perfettamente immobile e verticale per tutto il tempo del montaggio. Solo al momento di incollare gli ultimi listelli di fondo sarà necessario togliere lo scafo dallo scaletto, ma ormai il modello sarà abbastanza rigido e non sarà più soggetto a svergolamenti; dopo aver incollato questi ultimi listelli, comunque, riposizionate sempre il modello sullo scaletto ed aspettate la completa asciugatura del collante
In commercio esistono molti tipi di scaletti di montaggio nei quali fissare la chiglia per farla restare diritta durante il montaggio del fasciame; a voi la scelta.
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In fig.10a un rastrema-listelli che può essere usato anche come scaletto, e in fig.10b uno scaletto vero e proprio con due morsetti mobili alle estremità; questi scaletti però possono andar bene solamente per modelli non più lunghi di 40-50 cm.
In fig 10c infine un disegno tratto da una vecchia pubblicazione che mostra un altro tipo di scaletto commerciale.
2° Parte -
IL DISEGNO DELLE ORDINATE
Vediamo in questo capitolo come disegnarsi da soli le ordinate, ricavandole dal piano delle ordinate del progetto.
Il piano delle ordinate si presenta come quello riportato in fig. 11; nella parte destra del disegno sono disegnate le semi-ordinate dalla prua a metà nave e nella parte sinistra quelle da metà nave alla poppa, compreso lo specchio di poppa. Ogni semi-ordinata è numerata ed i numeri corrispondono a quelli che avevamo già visto nella sezione longitudinale. Poiché a noi interessa solo un numero limitato di ordinate (che abbiamo già scelto quando abbiamo disegnato la chiglia) prenderemo in considerazione solo queste; ricalchiamole sul progetto con una matita colorata per riconoscerle e proseguiamo.
Il lavoro di disegno che ora descriverò occorrerà ripeterlo tante volte per quante sono le ordinate che dobbiamo disegnare.
Armiamoci di carta lucida trasparente, squadre e matita appuntita e cominciamo.
Ricalchiamo la linea orizzontale che si trova al di sotto del piano delle ordinate (linea di chiglia) e la linea centrale verticale (linea di mezzeria dell'ordinata); ricalchiamo poi la prima mezza ordinata, avremo un disegno come in fig. 12A.
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Ora rivoltiamo il foglio di carta lucida e rimettiamolo sopra, facendo combaciare le due linee orizzontale e verticale, e disegniamo di nuovo la prima mezza ordinata; a questo punto disporremo delle linee di fiancata della prima ordinata intera (fig. 12B). Prendiamo il progetto della sezione longitudinale e misuriamo con un righello millimetrato le altezze della linea di coperta (C) e della linea di murata (M) dalla linea di chiglia, relative all'ordinata che stiamo disegnando, e tracciamo queste distanze sulla linea verticale del disegno dell'ordinata.
La linea che congiunge i due estremi delle linee di fiancata, se abbiamo lavorato bene, passerà per il punto della linea di murata M.
Ora disegniamo un arco che congiunge i due estremi delle linee di fiancata passando per il punto della linea di coperta C; ecco l'ordinata nella sua interezza (fig. 12C).
Su questo disegno dovremo riportare l'incastro per la chiglia (uguale a quello che abbiamo già disegnato nella chiglia, ma invertito di 180°) e poi dovremo disegnare tre linee parallele al contorno dell'ordinata; due dalla parte interna a distanza di 1.5 mm (che rappresentano lo spessore del fasciame) e una parallela alla linea di coperta (fig. 12D).
Dovremo poi disegnare le linee delimitanti il vuoto interno (solamente per le ordinate interessate dall’inserimento dei motori, servi, batterie, radio) e gli incassi 5 x 5 mm dei listelli superiori laterali di irrigidimento (fig. 12E); alla fine ripasseremo ad inchiostro solamente le linee che ci interessano ed avremo l'ordinata che dovrà essere ricalcata sul compensato e poi ritagliata (fig. 12F).
Ricordatevi sempre di scrivere, sia sulla carta lucida che sul compensato tagliato, il numero distintivo dell'ordinata, sarà più facile identificarla al momento del fissaggio sulla chiglia..
Tutto questo, come ho già detto, dovrà essere ripetuto per ognuna delle ordinate ed anche per lo specchio di poppa.
Su quest'ultimo ovviamente non dovremo disegnare il vano interno.
Le misure che ho indicato sono per un modello la cui lunghezza è intorno ad 1 m, con fasciame realizzato con listelli di 2 mm di spessore; per modelli più lunghi lo spessore della chiglia e dei listelli di irrigidimento dovrà essere di dimensioni maggiori.
3° Parte -
ALLINEAMENTO CHIGLIA E ORDINATE
Le tecniche usate per il montaggio delle ordinate sulla chiglia sono state oggetto di un precedente articolo, nel quale si è spiegato come fare per garantire la perfetta ortogonalità chiglia-ordinate rispetto ai tre assi cartesiani (v. Notiziario 19 e Consigli di tecnica modellistica (5), sul nostro sito internet).
Dopo aver montato le ordinate bisogna passare al fasciame ed anche per questo lavoro vi rimando ai numerosi testi modellistici presenti sul mercato.
A tutti quelli che seguono i nostri consigli auguro buon lavoro; e scriveteci
se avete dei dubbi.
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