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Incunaboli online

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 Click e mi compro l'incunabolo

di Susanna Mancinotti

Spartiti, foto storiche, manoscritti: milioni di pagine rare si scaricano da internet. A volte anche gratis

Volete tenervi in casa lo spartito originale di un'opera di Vincenzo Bellini o l'incunabolo di una Bibbia del Duecento? Adesso si può. Spartiti musicali, rari manoscritti, foto storiche, materiali pregiati: si possono non solo vedere via internet, ma anche scaricare sul proprio computer a casa o in ufficio. Gratis se è sufficiente una copia in bassa risoluzione, a un costo di poco superiore a quello di una fotocopia per chi ne fa uso privato, a pagamento (con carta di credito) se si richiede una copia di altissima qualità o se ne fa un uso commerciale. Il servizio di e-commerce è la novità del portale culturale (www.internetculturale.it), realizzato un anno fa da una delle Direzioni del ministero per i Beni e le attività culturali.

«Con il portale si può sia accedere a 15 milioni di schede di opere che si trovano in oltre 2.500 biblioteche italiane, sia consultare direttamente on-line manoscritti, incunaboli, pubblicazioni, fotografie» commenta Luciano Scala, direttore generale per i Beni librari e gli istituti culturali. In un anno sono state consultate un milione e mezzo di pagine, la maggioranza dall'Italia, ma anche dall'estero (il 25 per cento dagli Stati Uniti).

«Abbiamo digitalizzato oltre 3.500 manoscritti musicali, per più di un milione di immagini» spiega Vincenzo De Gregorio, direttore del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. «Sono disponibili le intere produzioni di Domenico Cimarosa e di Paisiello, oltre a opere di Donizetti, Bellini, Rossini, Pergolesi e molti altri».La digitalizzazione è importante per evitare l'usura dei documenti consultati e impedirne il furto. «Tre anni fa, uno studioso inglese ha rubato un foglio dal manoscritto del Po/iuta di Donizetti che abbiamo poi trovato su internet in vendita presso una casa d'aste londinese» continua De Gregorio. «Grazie alla digitalizzazione abbiamo potuto dimostrare quando il furto era awenuto e fare denuncia all'Interpol».

Ma l'alta tecnologia farà scomparire il libro cartaceo? «Sono certo di no» assicura Scala. «Le memorie digitali sono assai labili: i supporti fisici come i cd hanno una vita media di cinque anni, poi devono essere riversati. In più, cambiano le procedure informatiche, per cui dati ora leggibili non lo saranno più fra pochissimo tempo. Il paradosso è che oggi uno dei metodi più sicuri per conservare una memoria digitale è stampare il documento su carta».

 (tratto dall’inserto settimanale Io Donna del Corriere della Sera)

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