Classifiche ufficiali “Trofeo Carlo Maggi a.m.” gara per amatori del 23 febbraio 2003

Ospedaletto Lodigiano

 1° gara: 1° assoluto G. Luca Londoni (T. Oprandi). Coppa Comune di Ospedaletto alla società VC Autoberetta.

Sportsmen. 1° Giorgio Quaglia (T.Breviario), 2° Giorgio Rapaccioli (Rivazzanese), 3° Mauro Martinenghi (Autoberetta), 4° Cristian Perotti (Rivazzanese), 5° Giuseppe Barbieri (Orio Bike Teclai Immobiliare Sasso), 6° Tommaso Versilia (GS Coldani), 7° Cristian Ferretti (Fela), 8° Enrico Emanuelli (Rivazzanese).

Master 1. 1° Luca Colombo (Autoberetta), 2° Juri D’Andrea (Amici Comaschi), 3° Ivan Cerioli (Orio Bike Teclai Immobiliare Sasso), 4° Cristian Pighi (Pro pIacenza), 5° Fausto Volpi (GS Coldani), 6° Luca Bergamaschi (Autoberetta), 7° Alberto Guarnieri (Refa), 8° Fabio Rognoni (GS Coldani), 9° Stefano Masetti (Bici Shop), 10° G. Luca Silvatico (Orio Bike Teclai Immobiliare Sasso).

Master 2. 1° Luca Londoni (T. Oprandi), 2° Gabriele Bonomini (Refa), 3° Ivan Terenghi (Dega Grazioli), 4° Paolo Galloni (T. Scaglioni), 5° Enrico Gatti (Refa), 6° Rezio Grecchi (Certosa Brazzo), 7° Enrico Abbati (Refa), 8° Roberto Ampollini (Motobike), 9° Alberto Bossoni (F.lli Rizzotto), 10° Maurizio Bonomini (Refa).

2° gara. 1° assoluto: Giovanni Casagrande ( Team Scaglioni). Coppa Polis. Gloria alla società GS Zibido S.G.

Master 3. 1° Giovanni Casagrande (T. Scaglioni), 2° Roberto Migliavacca (Zibido), 3° Claudio Belloni (Massalengo), 4° Claudio Cubello (Mecair), 5° Fazio Cavenati (Trabattoni), 6° Raffaele Bagni(T. Scaglioni), 7° Paolo Ferroni (Refa), 8° Alberto Martinenghi (Autoberetta), 9° Mauro Branzoni (Olimpia), 10° Giovanni Passoli (Pro Piacenza).

Master 4. 1° Mauro Ricciutelli (Mecair), 2° Giuliano Barboni (Giacomel), 3° Placido Caraci (Zibido), 4° Osvaldo Giangrandi (Pro Bike), 5° Maurizio Debernardi (Autoberetta), 6° Roberto Melandri (Renofin), 7° Giuseppe Cerizza (Cicli Di Lorenzo), 8° Walter Maffezzoni (GS Rosa), 9° Fabrizio Scaramuzzi (Zibido), 10° Mauro Belocchi (Pro Piacenza)

Master 5. 1° Claudio Marmiroli (Parma Bike), 2° Giuliano Bernasconi (Zibido), 3° G:Battista Gussago (Travagliato), 4° Carlo Ferrari (T, Guadrini), 5° Pasquale Gasparre (Tizzoni), 6° Valerio Bellocchio (Zibido), 7° Vittorio Velli (Autoberetta), 8° Albino Mezzetti (Scaglioni), 9° Fausto Gandolfi (GM), 10 ° Claudio Ricciutelli (Mecair).

Master 6. 1° Franco Bertò (T. Breviario), 2° Romualdo Barbangelo (Zibido), 3° Luigi Giasconi (Cetosa Brazzo), 4° Libero Farina (T. Scaglioni), 5° Walter Lombardi (GM)

Master 7/8. 1° Luigi Bazzani (Benelli Tecnique), 2° Giovanni Bianchi (Segrate).

Il gigantesco “Trofeo Carlo Maggi a.m.” è stato vinto dal GS Zibido S.G.

plc

RASSEGNA STAMPA

da il Cittadino del 24 febbraio 2003

Ciclismo - Amatori   È partita la stagione
Colombo e Bazzani ottengono le prime vittorie di categoria

OSPEDALETTO LODIGIANO  È ripresa a Ospedaletto la stagione agonistica lodigiana su strada della Federciclo con un'interessante prova per cicloamatori (aperta ai tesserati Udace) che di solito veniva proposta a San Colombano. Da quest'anno la gara rappresenta la prima delle due prove per il titolo provinciale di "combinata" (la seconda gara, di mountain bike, il 25 aprile alla frazione Guzzafame di Senna), artefice il G.C. Orio Bike Teclai del presidente Pierluigi Cappelletti, sodalizio in evidente crescita qualitativa anche dal punto di vista dell'impegno organizzativo. La corsa di apertura era valida per il "Gran Premio Carlo Maggi alla memoria": 65 concorrenti nella prima prova, quella riservata alle categorie più giovani (vittoria solitaria di Gianluca Landoni del Teram Oprandi di Bergamo con dieci metri di vantaggio sugli avversari); 89 partenti nella seconda gara, quella delle categorie più anziane (successo, anche qui solitario, ma di uno sputo, di Giovanni casagrande del Team Scaglioni di Cremona davanti a Ricciutelli). Il Trofeo Maggi è stato consegnato da Carlo Maggi, fratello del defunto, al G.S. Zibido San Giacomo. Il V.C. Autoberetta di Casale si è aggiudicato il premio di rappresentanza nella prima prova ("Trofeo Polisportiva Gloria"), lo stesso G.S. Zibido San Giacomo quello della seconda prova ("Coppa del Comune"). Tra i presenti il responsabile regionale degli amatori Federciclo, Carlo Scotti, oltre al presidente della Federciclo provinciale lodigiana Franco Bernardelli. Ma vediamo nel dettaglio delle classifiche di categoria il responso dei lodigiani. Sportmen: terza piazza per Mauro Martinenghi dell'Autoberetta; primo della Federciclo lodigiana (per la combinata) è Giuseppe Barbieri dell'Orio Bike. Master 1: successo pieno di Luca Colombo dell'Autoberetta, terzo Ivan Cerioli dell'Orio Bike (primo dei lodigiani Federciclo), sesto Gian Luca Bergamaschi dell'Autoberetta e decimo Gian Luca Silvatico dell'Orio Bike. Master 2: nono posto per Alberto Bossoni della Fratelli Rizzotto (nessun lodigiano della Federciclo in classifica). Master 3: terza piazza per Claudio Belloni della Cicloamatori Massalengo, ottavo Alberto Martinenghi dell'Autoberetta e dodicesimo Bruno Ferrari dell'Orio Bike (primo dei lodigiani). Master 4: quinta moneta per Maurizio De Bernardi dell'Autoberetta. Master 5: settima posizione per Vittorio Velli dell'Autoberetta. Master 6: nessun lodigiano né Udace, né Federciclo in classifica. Master 7-8: vittoria di Luigi Bazzani della Benelli Tecnique Lodi (nessun lodigiano Federciclo in classifica).
Le classifiche - Sportmen: 1° Giorgio Quaglia (Team Breviario), 2° Giorgio Rapaccioli (Rivanazzanese), 3° Mauro Martinenghi (Autoberetta); Master 1: 1° Luca Colombo (Autoberetta), 2° Juri D'Andrea (Amici Comaschi), 3° Ivan Cerioli (Orio Bike Teclai); Master 2: 1° Gian Luca Londoni (Team Oprandi), 2° Gabriele Bonvicini (Refa Parma), 3° Ivan Terenghi (Dega Grazioli); Master 3: 1° Giovanni Casagrande (Team Scaglioni), 2° Roberto Migliavacca (Zibido San Giacomo), 3° Claudio Belloni (Cicloamatori Massalengo); Master 4: 1° Mauro Ricciutelli (Mecair), 2° Giuliano Barboni (Giacomel Assago), 3° Placido Caraci (Zibido San Giacomo); Master 5: 1° Claudio Marmiroli (Parma Bike), 2° Giuliano Bernasconi (Zibido San Giacomo), 3° Battista Gussago (Travagliato); Master 6: 1° Franco Bertò (Team Breviario), 2° Romualdo barbangelo (Zibido San Giacomo), 3° Luigi Guasconi (Certosa Brazzo); Master 7-8: 1° Luigi Bazzani (Benelli Tecnique), 2° Giovanni Bianchi (Segrate).

Coppa San Geo da Brescia Oggi

Domenica 23 Febbraio 2003

Dal via all’arrivo il dilettante emiliano ha guidato la corsa senza alcuna reazione dalle retrovie
Ciccone, fuga per la vittoria

Angelo Ciccone portacolori della Marchiol, si è affermato per distacco nella settantanovesima edizione della Coppa San Geo conclusasi a Salò. Centotrentacinque chilometri di fuga, 10 dei quali percorsi in perfetta solitudine, hanno caratterizzato l’impresa del corridore emiliano. Al secondo posto con 50" di distacco si è classificato l’austriaco Roberto Berein (Haus Union) Schrems, al terzo in ritardo di 1’36" il piemontese Roland Marenco (Vezza Brunero) che insieme al vincitore hanno condotto la fuga a lunga gittata che ha caratterizzato la corsa.
Per Ciccone un successo inaspettato, il più importante della sua carriera su strada perchè finora si era affermato solamente nel 2002 in Friuli e quindici giorni fa in una corsa a tappe in Croazia. Il vincitore è reduce da una trasferta con gli azzurri della pista a Mosca dove ha partecipato al torneo dell’inseguimento con buoni risultati. Su strada vanta anche la conquista della medaglia d’argento nella cronometro a squadre juniores nel 1998 a Cuba e mai e poi mai avrebbe pensato di transitare per primo sotto il traguardo posto in via Brunati a Salò. È nato a Cento in provincia di Ferrara ed abita alle porte di Bologna.
Il successo di Angelo Ciccone non fa una grinza, come pure il secondo e terzo posto conquistato da Berein e Marenco scattati all’attacco nel corso del secondo dei quattro giri iniziali attorno a Paitone dopo soli 19 chilometri di corsa. Il gruppo ha lasciato fare e via via il vantaggio del terzetto ha assunto contorni vistosi per raggiungere gli undici minuti al novantesimo chilometro di gara. Solo all’inizio dei cinque giri conclusivi attorno a Salò, Pagnoncelli e successivamente L’Edile-Rosa hanno cercato di organizzare il contrattacco. Sono però riuscite a ridurlo e nulla di più.
Davvero strano il comportamento dei direttori sportivi delle 34 squadre al via che hanno accettato senza reagire gli eventi della corsa cercando di parare il colpo solo alla fine, senza peraltro trovare un minimo di collaborazione e coordinamento. Che il terzetto abbia meritato di salire sul podio è fuori di dubbio, ma che gli avversari abbiano concesso troppo è lampante. Anche perchè Ciccone ha vinto la corsa a 38,645 chilometri orari, media rispettabile ma non eccezionale sul percorso disegnato da Gianni Pozzani. Proprio l’intervento di quest’ultimo sui tecnici delle squadre è servito quantomeno a ridurre la forbice tra i fuggitivi ed il gruppo, ma lo spettacolo tanto atteso è clamorosamente mancato. Tutti i tecnici (tranne ovviamente quelli dei tre corridori in fuga praticamente per tutta la gara) devono recitare il mea culpa e procedere ad una lettura attenta della competizione che non ha certamente entusiasmato il folto pubblico presente nonostante la fredda giornata. Probabilmente l’avere a disposizione solo sei corridori a testa ha contribuito a rendere più arrendevoli i vari team, che per non privarsi degli uomini che nel finale avrebbero potuto firmare il blitz decisivo hanno proceduto a passo da lumaca in attese di fortunati eventi. Che non si sono verificati.
Lo stranissimo comportamento del gruppo ha costretto gli organizzatori agli straordinari: perchè un conto è tenere la corsa quando i corridori sono racchiusi in pochi minuti, un altro quando i distacchi sono dilatati come in questa circostanza. Un aspetto che ha avuto inevitabili ricadute sul traffico della statale Salò-Toscolano Maderno. Alcuni autisti imbufaliti per le lunghe attese non le hanno mandate a dire agli addetti al traffico, ma purtroppo la colpa è stata soltanto ed unicamente dei tecnici e dei corridori.
Al raduno di partenza di Paitone all’interno della Brescia Group si erano notate le solite facce, vale a dire Gianni Sommariva (presidente regionale Fci), Michele Dancelli, Raffaele Carlesso (ex presidente del Stn Fci), Alcide Cerato (ex presidente regionale e del Vigorelli), Luigi Assolini (sindaco di Paitone) con la new entry costituita dall’assessore regionale Franco Nicoli Cristiani che ha dato il via alla corsa.
Eppure il prologo sembrava di buon auspicio. Franchino Zani impegnato come non mai per preparare gli spuntini di rapina; Giovanna Barbieri a disposizione di tutti per fornire elenchi di partenti e quant’altro; Paolo Bresciani a tamponare ogni esigenza organizzativa, ma purtroppo il resto della giornata non ha mantenuto le attese. Da salvare l’organizzazione e l’operato di vigili urbani dei centri interessati alla corsa, carabinieri, polizia provinciale (Giulio Honorati e Giuseppe Lorini in testa) e polstrada.
La corsa è scattata a mezzogiorno in punto dalla Bresciani Group. Il percorso prevedeva quattro giri attorno a Paitone; un tratto in linea fino a Salò e cinque giri conclusivi con epicentro il golfo salodiano.
Ciccone, Berein e Marenco hanno aumentato il ritmo nel corso del secondo giro guadagnando subito un buon vantaggio, divenuto incolmabile dopo due ore abbondanti di corsa. Nel loro lodevole tentativo di fuga hanno amministrato saggiamente le forze senza spaccarsi le gambe, preservandole per il finale che ha dato ragione a Ciccone in brillantissime condizioni perchè aveva già vinto in Croazia. Quando ha allungato poco prima del Cisano gli occasionali compagni di viaggio sono andati subito in tilt, mentre il gruppo recuperava gran parte del distacco senza però colmarlo. Nei chilometri finali Ciccone faceva appello a tutte le sue risorse per non vedere vanificato il proprio tentativo, giungendo stremato al traguardo. Alle spalle di Berein e Marenco l’emiliano Giacomo Montanari primo nel 2002 ha vinto con una gamba la volata del gruppo. Quindicesimo e primo dei bresciani Marco Corsini.

1) Angelo Ciccone (Marchiol Frezza) in 3h58’10" km 153,400 alla media di 38,645 km/h
2) Roberto Berein (Haus Union Schrems)a 0’50"
3) Stefano Marenco (Vezza Brunero Boeris)a 1’36"
4) Giacomo Montanari (L’Edile-Rosa)a 2’30"
5) Mauro Zych (Daver Polonia)s.t.
6) Sergio Luhovy (Vezza Brunero Boeris)s.t.
7) Mattia Maccanti (Marchiol Frezza)s.t.
8) Giuseppe Silvestrin (Team Modall)s.t.
9) Andrea Gualandi (Promosport 93)s.t.
10) Alberto Borghesi (Pratesi Saeco)s.t.
11) Luca Cappa (Bottoli-Artoni)s.t.
12) Giacomo Vinuni (Viris Vigevano)s.t.
13) Andrea Murro (Pagnoncelli)s.t.
14) Roberto Curino (Bottoli-Artoni)s.t.
15) Marco Corsini (Bottoli-Artoni)s.t.

«Il premio per un’azione diretta senza smagliature»
Angelo Ciccone è lo specchio della felicità. «Ho vinto pochissimo su strada - sottolinea l’emiliano -, e non pensavo assolutamente di riuscire a firmare questa impresa. Il duro lavoro compiuto durante l’inverno ha pagato. Avevo già avuto buone sensazioni in Croazia dove pure avevo vinto, ma la Coppa San Geo non l’avevo assolutamente messa nel mirino. Adesso l’ho vinta e me la godo. Credo di dover spartire parte della vittoria con i miei compagni di fuga che non hanno mai saltato un cambio». Ha un diavolo per capello Giacomo Montanari. «La corsa si è messa male e non siamo riusciti a ricucire il buco. Peccato perchè stavo bene e mi pare di averlo dimostrato nella volata del gruppo». E’ nero come la pece Gianni Pozzani. «I dirigenti delle squadre - sottolinea -, devono avere più correttezza nei confronti degli organizzatori. Ringrazio i miei collaboratori e le forze dell’ordine che con grande professionalità ci hanno consentito di portare in porto la corsa. Ma nella mia carriera di organizzatore non avevo mai faticato così tanto. Mi spiace per gli automobilisti in colonna ma non è stata colpa nostra».
L’assessore provinciale allo sport Alessandro Sala è ormai un cliente affezionato della San Geo. «Credo di poter dire che ancora una volta Pozzani è stato davvero bravo. La gente è stata splendida e bene ha fatto la Provincia a concedere il patrocinio a questa manifestazione, fiore all’occhiello dell’intera attività sportiva bresciana».

dalla Gazzetta di Mantova di lunedì 24 febbraio 2003

Bottoli Artoni: primo podio
Cappa secondo nel Bresciano, Corsini 4º a San Fior
Ciclismo dilettanti Montanari ancora in evidenza con la maglia del Rosa Carni


SAN BIAGIO. Primo podio del 2003 per il ciclismo dilettantistico mantovano ed in particolare per il Gs Bottoli Artoni; è, infatti, Luca Cappa che arriva ad un passo dalla vittoria nella seconda gara internazionale della stagione. L'atleta di Busto Arsizio si è piazzato secondo nel 33º Trofeo Caduti di Soprazzocco che si è disputato ieri sulle strade bresciane.
Da sottolineare che anche Giacomo Montanari del Gs l'Edile Rosa Carni Gaverina si è distinto nella corsa partita da Soprazzocco e terminata dopo 151 km a S. Biagio piazzandosi 3º. La competizione (circa 200 partenti) è stata vinta da Cavalli (Vezza Brunero) che prima si è staccato dal gruppo con l'ausilio di altri due atleti e poi a 5 km. dal traguardo ha abbandonato pure i compagni di fuga giungendo in solitudine. Gli inseguitori comprendono troppo tardi che l'attacco del vincitore era destinato a lasciare il segno e lo sforzo compiuto per riacciuffarlo si limita a riassorbire prima del traguardo i due compagni di fuga.
A quel punto a coloro che si trovano alle spalle del fuggitivo non rimane che lottare per il secondo posto ed allora la formazione mantovana e quella viadanese si mettono a disposizione dei rispettivi velocisti che non deludono le attese.
E' abile Cappa a mettere tutti in fila compreso Montanari che si è rivelato l'avversario più temibile.
La domenica di gara vedeva la squadra diretta da Secondo Volpi impegnata anche nel Trevigiano e dal Gp Brefer corso a San Fior è scaturito positivo 4º posto ottenuto da Marco Corsini.
L'ex campione italiano Under 23 si è piazzato ad un passo dal podio dopo che il compagno di squadra Marco Menin ha dovuto rinunciare al ruolo di protagonista a causa di una foratura e che Gianluca Mazzarini e Stefano Bonini si erano resi promotori di due fughe della durata di una ventina di chilometri l'una e neutralizzate poi dal gruppo.
Con questi presupposti gli atleti del presidente Aldo Ghidetti si apprestano a partecipare domani ad un'altra internazionale, la Mentone-Savona.

Luca Cappa

Marco Corsini

Trofeo Caduti di Soprazzocco da Brescia Oggi

Lunedì 24 Febbraio 2003

Il dilettante piemontese approfitta del calo fisico dei compagni di fuga e si presenta tutto solo al traguardo
Cavalli, una vittoria di potenza
Il piemontese Gianluca Cavalli (Vezza Brunero) ha siglato una stupenda edizione del trofeo Caduti a Soprazocco con un blitz decisivo operato subito dopo la conclusione del quarto e penultimo giro del circuito conclusivo attorno a San Biagio.
Il vincitore festeggerà il venticinquesimo compleanno il prossimo 12 marzo, gareggia per la Vezza Brunero da un paio di stagioni ed abita a Sillavengo in provincia di Novara. Cavalli è reduce da una corsa a tappa disputatasi in Francia dove si era classificato al quinto posto e non è un caso che per la seconda volta consecutiva la palma di migliore di giornata sia toccata ad un corridore già rodato da una corsa a tappe all’estero. Alla Coppa San Geo era stato Angelo Ciccone a dettare legge, ieri è toccato a questo atleta «stagionato» che ha nelle gambe una forza esplosiva fuori dalla norma.
Come nella gara d’apertura scattata da Paitone e conclusasi a Salò la corsa di Soprazocco è stata caratterizzata da una fuga di tre corridori, che ha consentito a Cavalli di giocare le proprie briscole con grande avvedutezza quando la fatica ha cominciato a farsi sentire sulle leve inferiori degli occasionali compagni di viaggio, nella fattispecie Di Martino e Murro, fagocitati dal gruppo a pochissime battute dal termine.
La trentatreesima edizione della corsa organizzata da Gianni Pozzani ed Enzo Brioni ha riservato spaccati tecnici di prim’ordine che hanno riportato la vicenda agonistica sui binari giusti, quelli che portano dritto al cuore della gente che non attendeva altro di vedere in azione corridori prediposti alla battaglia e non votati all’ignavia più completa come il giorno prima nella Coppa San Geo.
Quando Emilio Ottolini proprietario della trattoria «Le trote» abbassa la bandierina a scacchi il sole è abbastanza alto, ma il freddo è ancora pungente. Sono 199 i corridori che scattano in perfetto orario a caccia del prestigioso successo internazionale da giocarsi nel giro di quattro ore scarse. Il menù di giornata prevede un antipasto abbastanza leggero; un primo piatto abbastanza duro ed un secondo straordinario; vale a dire un tratto in linea di 36,400 chilometri, un circuito intermedio da percorrere sette volte ed uno conclusivo da affrontare cinque con il San Giacomo inserito ad hoc per fare selezione. Il percorso è stato disegnato interamente sulle colline moreniche del lago di Garda.
Dopo circa mezz’ora di corsa l’austriaco Scherzer va in cerca d’avventura comandando la corsa fino all’inizio del secondo giro del circuito intermedio. Sono Iannetti e Kuchinski che chiudono perentoriamente sul fuggitivo con un’azione importante. Nella tornata successiva vanno in avanscoperta Miholjevic, Paolo Montanari, Zaug, Bentkowski, Pichler, Boggia, Cavalli, Kuchinski, Lagutin, Dmitriev, Scattolin, Bono, Rizzi, Bertolini, Sanzovo, Starcik e Gavazzi. Il secondogenito dell’ex tricolore dei professionisti Pierino però è sfortunato perchè nella discesa su Gavardo cade ed è costretto a ricorrere alle cure dei sanitari di Gavardo che gli «ricuciono» un taglio al polpaccio sinistro con undici punti di sutura e gli applicano un collare che dovrà portare per alcuni giorni. Nulla di grave ma dovrà comunque osservare alcuni giorni di riposo.
Il gruppo intorno al novantesimo chilometro annulla anche il tentativo sopra descritto ed in contropiede va all’attacco Rohtmer che guadagna fino a 1’10". Rusconi, Boggia, Lagutin, Maisto, Miholevic, Serpellini, Ghisalberti, Pichler e Savoldi si incaricano di riportare il plotone sul fuggitivo dopo una quindicina di chilometri. Alla fine del settimo giro del circuito intermedio Di Martino, Murro e Cavalli vanno generosamente all’arrembaggio. Guadagnano 1’25" sul gruppo che organizza troppo tardivamente l’inseguimento consentendo a Cavalli di giocare le proprie chances di vittoria all’inizio della salita di San Giacomo quando all’arrivo mancano poco più di cinque chilometri. Il gruppo raggiunge Murro e Di Martino in odore di traguardo, vede sempre più vicino Cavalli, ma il fuggitivo è bravo a non perdersi d’animo e conservare alcune decine di metri di vantaggio conquistando forse il successo più importante della sua carriera. Nella volata del gruppo Cappa, Giacomo Montanari e Grillo concludono nell’ordine in un fazzoletto, regalando uno sprint con i fiocchi per la gioia degli amanti di questo esercizio.
Il trofeo Caduti di Soprazocco va con merito a Gainluca Cavalli ma almeno una cinquantina di concorrenti meritano un plauso perchè hanno interpretato l’evento con grande ardore.

1) Gianluca Cavalli (Vezza Brunero Boeris) Km. 150,800 in 3h40’36", media Km. 41.015
2) Luca Cappa (Gs Bottoli Artoni Mantova)
3) Giacomo Montanari (L’Edile-Rosa)
4) Paride Grillo (Sc Pagnoncelli Fmb Bergamo)
5) Roman Luhovyy (Vezza Brunero Boeris)
6) Claudio Corioni (Sc Alto Adige-Egidio-Unidelta)
7) Mariusz Wiesiak (Daver Polonia)
8) Alessandro Maserati (Maserati Synclean Emilia)
9) Marco Serpellini (Vc Mantovani Rovigo)
10) Giacomo Vinuni (Gs Viris Vigevano)


prima tappa del Giro del Lodigiano  

da il Cittadino del 4 marzo 2003

Ciclismo   Quasi 300 concorrenti nella prima prova di Sant'Angelo
Denti e Marchesi, vittorie di classe
al debutto del Giro del Lodigiano

SANT'ANGELO LODIGIANO  Pomeriggio di grande successo per la prima tappa del Giro del Lodigiano su strada per amatori Udace. Tempo gelido e minaccia di pioggia, ma pubblico delle grandi occasioni e nuova perla organizzativa dell'A.S. Sant'Angelo Edilferramenta del presidente Vittorio Ferrante (impegnato pure come atleta e protagonista di un'eccellente prova). Tre le gare dell'intensa manifestazione: dapprima i Supergentlemen (51 i partenti, 7 i giri da percorrere), con successo solitario di soli 50 metri del superfavorito Gianni Fusar Imperatore, abile nello scattare nel finale. Quindi è stata la volta di Veterani e Gentlemen (120 concorrenti, 8 giri): travolgente volata a due tra Casagrande e Ricciutelli e nuova vittoria di Casagrande, che sembra essersi abbonato a sconfiggere a raffica l'illustre rivale; l'episodio si è verificato al termine di una lunga fuga di sette corridori. Infine Cadetti, Junior e Senior (104 partenti, 7 giri): lunghissima fuga a due tra Denti e Buroni, ex compagni all'Autoberetta l'anno scorso e ora rivali, con volata conclusiva a favore di Buroni. Premiazioni in piazza per l'assegnazione del "13° Trofeo Covalsa" e del "13° Trofeo Giuseppe Daccò". Giudici Angelo Saccomani, Cesare Brunetti e Omar Damiani, la classifica finale per società vede in testa il V.C. Autoberetta, terza l'A.S. Benelli Tecnique di Lodi e nona l'A.S. Fratelli Rizzotto. Vediamo come è andata ai portacolori lodigiani. Cadetti-Junior: terzo Luca Fusi, nuovo acquisto del V.C. Autoberetta, 9° Mauro Martinenghi e 10° Nicola Contini, entrambi compagni di Fusi. Senior: successo di Angelo Denti del V.C. Autoberetta (la lunga fuga con Buroni ha premiato entrambi, essendo di due diverse categorie), quarto posto per Luca Colombo, che ha badato a proteggere la fuga del compagno, 8° Francesco Gionfriddo della Fratelli Rizzotto, 13° Fausto Giovanelli dell'A.S. Sant'Angelo Edilferramenta. Veterani: il battagliero Giacomo Spinoni dell'A.S. Sant'Angelo Edilferramenta ha ottenuto la 9ª piazza, 13° Bassano Angelini della Cicloamatori Lodi e 15° Bruno Bottarelli del V.C. Autoberetta. Gentlemen: quarto posto per Tonino Concari del V.C. Autoberetta, 9° Mosè Dioli della Cicloamatori Massalengo, 10° Vittorio Ferrante e 11° Alessandro Rossi, entrambi dell'A.S. Sant'Angelo Edilferramenta, 14° Adriano Pizzamiglio del V.C. Autoberetta. Supergentlemen A: ottavo Onorio Barison della Fratelli Rizzotto e 12° Giacomo Rossetti del Pedale Sanmartinese. Supergentlemen B: vittoria brillante di Egidio Marchesi dell'A.S. Benelli Tecnique di Lodi davanti al compagno di scuderia Luigi Bazzani, quarto Maurizio Pasqualini della Fratelli Rizzotto e ottavo Michele Cassatella dell'A.S. Benelli tecnique.
I vincitori di categoria - Cadetti-Junior: Paolo Buroni (G.S. Pennelli Cinghiale Mantova); Senior: Angelo Denti (V.C. Autoberetta); Veterani: Giovanni Casagrande (Team Scaglioni Cremona); Gentlemen: Donato Alghisi (Team Scaglioni Cremona); Supergentlemen A: Gianni Fusar Imperatore (S.C. Certosa Brazzo); Supergentlemen B: Egidio Marchesi (A.S. Benelli Tecnique Lodi).

seconda tappa del Giro del Lodigiano  

da il Cittadino del 4 marzo 2003

terza tappa del Giro del Lodigiano  

da il Cittadino del 17 marzo 2003

Ciclismo - Amatori   A Meleti si è svolta la terza tappa del Giro del Lodigiano
Marchesi non perde il vizio
È il terzo successo nella categoria dei "nonni"
MELETI  Successo anche della terza tappa del Giro del Lodigiano per Amatori Udace: ben 226 sono stati infatti i partecipanti al "1° Trofeo Comune di Meleti" organizzato dal Velo Club Autoberetta di Casalpusterlengo. Folla delle grandi occasioni, gare interessanti e formula che si propone vincente. Con alcune conferme, tipo quella dell'emiliano Paolo Buroni, ex dell'Autoberetta e da quest'anno alla mantovana Pennelli Cinghiale, vincitore anche della terza tappa, per di più in casa della squadra nella quale ha militato nella scorsa stagione. In ripresa, peraltro, lo squadrone del medesimo Velo Club Autoberetta, a segno nei Senior con Denti e nei Cadetti con Martinenghi. L'altra felice sorpresa è il gigante Egidio Marchesi di Lodi: anche per lui terza vittoria in tre tappe nella categoria dei "nonni". La prima gara ha visto impegnati i Supergentlemen (58 al via): soluzione a cinque e vittoria allo sprint del redivivo Gianni Fusar Imperatore, principe delle volate. A seguire, ecco i Veterani ed i Gentlemen (97 i concorrenti): fuga coraggiosa di Ricciutelli e Pezzini, successo del primo (finalmente a segno). Infine, Cadetti, Junior e Senior (71 i corridori): volatone generale del gruppo e tris di Paolo Buroni su Denti, Esposito e Luca Colombo. Nel dettaglio delle classifiche, tra i Cadetti, successo di Mauro Martinenghi del Velo Club Autoberetta, mentre tra gli Junior terza moneta per Luca Fusi del medesimo sodalizio di patron Gino Beretta, ottavo il suo compagno di team, Nicola Contini. Tra i Senior si è imposto Angelo Denti, terzo il pluri iridato Luca Colombo, apparso in netta ripresa, settimo Alberto Rossoni della Fratelli Rizzotto. Veterani: settima piazza per Maurizio De Bernardi dell'Autoberetta, decimo Fausto Tosi del Velo Club Casalese, che ha ripreso confidenza con le gare su strada. Gentlemen: Claudio Guarnieri della Fratelli Rizzotto, dopo una intensa stagione invernale nel ciclocross, ha incominciato pure lui su strada cogliendo un significativo secondo posto; quarto Raffaele Concari, quinto Tonino Concari, entrambi del Velo Club Autoberetta, nono Mosè Dioli, coraggioso portacolori della Cicloamatori Massalengo. Supergentlemen A: da segnalare il nono posto di Onorio Barison della Fratelli Rizzotto; Supergentlemen B: terza vittoria di fila per Egidio Marchesi della Benelli di Lodi, quarto Angelo Pigatto, quinto Michele Cassatella, sesto Luigi Bazzani, tutti compagni di scuderia di Marchesi, settimo Gian Guido Gabba della Fratelli Rizzotto. Nella classifica finale per società si è imposto il Velo Club Autoberetta davanti alla Cicli Esposito di Milano, terzo il G.S. Pennelli Cinghiale di Mantova.
Le classifiche di categoria - Cadetti: 1° Mauro Martinenghi (Autoberetta), 2° Fabio Zoppi (Cicli Esposito), 3° Matteo Panizza (Pennelli Cinghiale); Junior: 1° Paolo Buroni (Pennelli Cinghiale), 2° Luca Scandiuzzi (Pennelli Cinghiale), 3° Luca Fusi (Autoberetta); Senior: 1° Angelo Denti (Autoberetta), 2° Massimo Esposito (Cicli Esposito), 3° Luca Colombo (Autoberetta); Veterani: 1° Mauro Ricciutelli (Mecair Milano), 2° Paolo Pezzini (Team Scaglioni Cremona), 3° Alfredo Marziano (Cicli Esposito); Gentlemen: 1° Renzo Chierici (Oiki Parma), 2° Claudio Guarnieri (Fratelli Rizzotto), 3° Claudio Gregori (Team Mariano Pavia); Supergentlemen A: 1° Gianni Fusar Imperatore (Certosa Brazzo), 2° Romualdo Barbangelo (G.S. Zibido), 3° Natale Natali (Barbuzzese); Supergentlemen B: 1° Egidio Marchesi (Benelli Tecnique), 2° Augusto Andreani (Biciclissima Bugno), 3° Franco Bono (V.C. Soresina).

 

 

LA MENTONE-SAVONA SI E´ DECISA NEGLI ULTIMI DIECI CHILOMETRI ALLA RAGGUARDEVOLE MEDIA DI OLTRE 41 CHILOMETRI ORARI
In via Paleocapa trionfo di Coletta
Splendida fuga a due con Vanotti e poi l´allungo finale

da La Stampa del 26 febbraio 2003

Il laziale Gianluca Coletta, portacolori della Grassi, alza le mani al cielo nella edizione numero 33 della Mentone-Savona, classica d'apertura del ciclismo dilettantistico. Sul traguardo, presidiato da un folto pubblico, di via Paleocapa ha preceduto Alessandro Vanotti della Bergamasca, compagno della fuga decisiva che si è prodotta negli ultimi dieci chilometri. Coletta e Vanotti sono riusciti, dandosi cambi perfetti, a neutralizzare il ritorno del gruppo che è poi transitato al traguardo con un ritardo di una decina di secondi. Pochi, negli ultimi chilometri, davano chances ai due: gli addetti ai lavori, sul palco d'arrivo, erano tutti propensi per una volatona che, invece, non c'è stata. Ha affermato Coletta subito dopo la conclusione: «Sinceramente credevamo di non farcela. Invece io e Vanotti, fino all'ultimo chilometro, ci siamo dati cambi sincronizzati, lasciando il gruppo sempre ad una decina di secondi. Poi, una volta raggiunto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro ho esegito l'allungo decisivo. Vanotti ha cercato di venirmi dietro ma non c'è stato niente da fare. E' stata una volata davvero perfetta». La fuga di Coletta e Vanotti è stato soltanto l'ultimo episodio di una serie di fughe prontamente neutralizzate dalle squadre intenzionate ad un arrivo in volata. La fuga più consistente, che ha raggiunto il vantaggio di un minuto, poco dopo il passaggio ad Albenga con un attacco effettuato da Rothmeir (S.Paolo Saeco), Dell'Acqua (Pagnoncelli), Rudenko (Juvenes), Montanari (Bottali), Bouberger e Pache. Ma, a ridosso del primo passaggio di Savona, il gruppo è transitato compatto. Poi la fuga descritta con la vittoria del corridore laziale. Sul gradino più basso del podio, con un ritardo di 8 secondi, finiva Enrico Di Martino, altro portacolori della Grassi che aveva la meglio su Daniel Zyck (Ver Nestlè), Kuchynski (Grassi) e Luhovyy (Vezza Brunero), quest'ultimo vincitore della scorsa edizione. La corsa ha avuto un'andatura molto veloce con media di 41,740. Tre ore e ventotto minuti il tempo impiegato per coprire i 144 chilometri e diversi corridori fuori tempo massimo. La media veloce non ha consentito la concretizzazione di alcuni tentativi di fuga, soprattutto nella prima parte che ha interessato la provincia di Imperia. Poi scatti e ancora tentativi tutti destinati ad esaurirsi nello spazio di alcuni chilometri, salvo quello descritto precedentemente. Ancora una volta la Mentone-Savona si è confermata corsa di difficile interpretazione, facile e complessa nello stesso tempo

Ciclismo dilettanti
Mentone-Savona:
il Bottoli Artoni
è 8º con Curino

dalla Gazzetta di Mantova del 26 febbraio 2003

MANTOVA. Positivo 8º posto ieri di Andrea Curino del Gs Bottoli Artoni alla Mentone-Savona. La formazione rivaltese ha cercato di lottare sino alla fine per conquistare il podio, ma ha dovuto fare i conti con un'agguerrita schiera di avversari; al via della gara internazionale si sono presentati ben 170 atleti.
La prova è stata vinta allo sprint da Coletta (Grassi Mapei) che ha battuto il compagno di fuga Vanotti (Bergamasca) dopo aver con lui dettato l'andatura negli ultimi 15 dei 143 km. previsti. La partenza dalla località francese è segnata dalle solite scaramucce tra coloro che vogliono sorprendere il gruppo. Gli attacchi non sortiscono l'effetto desiderato e a più riprese si torna alla formula del gruppo compatto. Verso metà gara gli assalti si moltiplicano, anche in questo caso tra i promotori delle uscite vi sono i portacolori del team rivaltese, e ancora una volta il gruppo si mette al lavoro per cercare di ricucire lo strappo.
Con l'approssimarsi dell'arrivo si comprende che le fughe possono diventare molto pericolose e di conseguenza il gruppo si fa più guardingo, ma ai piedi dell'ultima salita deve alzare bandiera bianca quando si portano al comando Coletta e Vanotti.
I due prendono un leggero vantaggio che sembra sempre sul punto di essere riassorbito ed invece la coppia di testa, ben coadiuvata dai compagni di squadra che frenano la marcia degli inseguitori, è nelle condizioni di presentarsi al traguardo con quel margine che gli consente di giocarsi allo sprint la vittoria.
Alle loro spalle i ragazzi di Volpi e altre squadre spingono sull'acceleratore per rimediare, ma ai due bastano i cinque secondi di vantaggio per beffare tutti. Nello sprint per l'ultimo posto del podio rimasto libero si inserisce pure Curino che però al momento opportuno trova i varchi ormai chiusi dagli avversari e taglia il traguardo occupando l'ottavo posto. Prossimi impegni a Melzo e a Lissone il 2 marzo.

28' COPPA CITTA'DI MELZO

Dominio della Bottoli Artoni  che conquista i primi quattro posti dell’ordine d’arrivo della 28°Coppa Città di Melzo 5° Gran Premio Credicoop Lombardo. La vittoria al termine dei 136 Km “volati” ad oltre 47 Km/h è spettata al velocista Marco Menin che sul rettilineo d’arrivo ha preceduto i compagni di colori Samuele Marzoli, Luca Cappa e Giovanni Carini

Ordine d’Arrivo 28° Coppa Città di Melzo – 127 partenti - 136 Km – media 47,442Km/h 

1. Marco Menin         Gs Bottoli Artoni Mantova
2. Samuele Marzoli    Gs Bottoli Artoni Mantova
3. Luca Cappa            Gs Bottoli Artoni Mantova
4. Giovanni Carini      Gs Bottoli Artoni Mantova
5. Enrico Rossi           Scrigno Pragma
6. Cristian Bonfanti    For 3 Bergamasca
7. Gabriele Bosisio     Team Aurora Named
8. Yuriy Ivanov           Luigi Maserati Sinclean
9. Roberto Ferrari      L’Edile
10. Stefano Lugana    Dellese Feralpi