Assistenza : è ora di voltare pagina
Dopo la distribuzione del precedente numero del
nostro giornale, abbiamo ricevuto nella casella di posta elettronica diverse
lettere. Abbiamo deciso di pubblicarle tutte, anche se per le dimensioni
contenute del nostro periodico questo ci crea qualche problema di spazio.
Abbiamo limitato un po’ i nostri interventi, ma crediamo giusto dare spazio
alle voci di chi ci conforta con il proprio sostegno e chi, pur dissentendo dalle
nostre opinioni, apprezza la funzione di una voce libera che nel panorama
sociale e politico del paese vuole rappresentare una riflessione critica, ma
soprattutto uno stimolo continuo al dibattito e alla crescita culturale di
chiunque ha la pazienza e la cortesia di leggerci.
Ci hanno chiesto di ridurre il tono delle polemiche;
aderiamo all’invito, anche perché gli strilli non ci sono congeniali: se
qualche volta vi è parso che vi abbiamo indulto è sempre stato di rimessa a
polemiche che già erano veicolate con altri mezzi nei nostri confronti. Abbiamo
solo dovuto difenderci e lo rifaremo se ve ne sarà occasione.
Non tolleriamo però gli abusi e la protervia del
potere: l’ostracismo tentato da alcuni amministratori nei confronti della
nostra Associazione e, peggio, la pessima abitudine del Sindaco di non
rispondere alle interpellanze e alle richieste dei cittadini.
Abbiamo notato un crescendo di interesse anche per
il nostro sito web. Per questo invitiamo gli “appassionati” a fornirci
strumenti e informazioni per renderlo sempre più completo e attuale. Da parte
nostra utilizzeremo questo strumento per le notizie di più rapida divulgazione
e per quelle che
la tirannia dello spazio non ci consente ospitare sul periodico che resta anche
quest’anno a cadenza bimestrale.
Titolo:
DONARSI AGLI ALTRI
Dove e quando: Cinema Centrale – Pantigliate
23 febbraio 2001 – ore 21
In quest’epoca di confronto, incontro e, ahimè, a
volte scontro tra culture diverse, abbiamo occasioni ricorrenti di riflettere
sui valori che caratterizzano quella occidentale, alla quale noi apparteniamo.
Essa è frutto di un lungo processo storico che le ha dato la connotazione
sovranazionale contemporanea, ma si basa tuttavia sui principi fondamentali e universali che ci derivano dalla civiltà
classica e cristiana: il rispetto della legge, il diritto inalienabile alla
vita, la solidarietà umana.
Sono valori questi che ci permeano e, facendo ormai
parte di un nostro consolidato bagaglio culturale, ci portano a considerare
scontate alcune manifestazioni che sono invece forme estreme di grande civiltà,
come quella delle donazioni: d’organi, di sangue, di midollo osseo.
Donare sé stessi agli altri, come potremmo definire
queste azioni, significa spesso salvare la vita di un nostro simile, oppure
restituire un senso perduto, come la vista, e ridare la gioia di vivere a
qualcuno.
A volte, come nel caso della donazione degli organi,
purtroppo ciò comporta la perdita di un’altra vita e quindi tali donazioni, ma
anche quelle di sangue e midollo, comportano aspetti giuridici, etici e morali
non indifferenti, ai quali s’aggiungono quelli medici e, perché no, psicologici
altrettanto importanti.
Si tratta quindi di argomento che merita d’essere
affrontato nel modo più ampio possibile, al fine di rendere disponibili a tutti
informazioni complete e veritiere, tali da consentire una doverosa riflessione
su quanto ognuno di noi può e vuole fare come membro di una comunità la cui
esistenza necessita della partecipazione di ogni suo singolo componente.
In quest’ottica di partecipazione agli interessi
della nostra comunità, gli Amici dell’Airone invitano i propri concittadini
all’incontro organizzato per il giorno
23 Febbraio, ore 21, presso la sala del cinema
parrocchiale. Gli aspetti etici, morali, giuridici e pratici saranno
affrontati e discussi da medici e da un sacerdote particolarmente qualificati a
dibattere la questione, in rappresentanza delle associazioni dei donatori (AVIS,
ADMO, AIDO), della Pubblica Amministrazione (ASL) e della Fondazione Don
Gnocchi.
Vi aspettiamo.
Renato Bucci
Il 21 Novembre
scorso alcuni componenti della Giunta comunale hanno indetto una
pubblica assemblea per illustrare alla Popolazione la situazione o lo stato di
fatto dei progetti e delle opere promesse in campagna elettorale.
Uno dei progetti che ha più
interessato i presenti è stato quello relativo alla palestra o palazzetto dello
sport (al momento la denominazione può
sembrare formale ma i significati tra le due realizzazioni sono sostanziali) ed
è stato presentato il progettista Architetto
Spinelli.
Siamo rimasti alquanto
sorpresi di questo incarico e Vi spieghiamo i motivi.
Gli architetti Spinelli
e Laverda nella legislatura 1980/1985
erano stati incaricati dalla Giunta
municipale di quel tempo (Sindaco Trevenzuoli) di progettare un palazzetto dello
sport collocato nell’ attuale area del fontanile. Costo dell’incarico circa
210.000.000 (lira più lira meno) il progetto fu presentato in tempo ed ottenne
l’omologazione del CONI per la funzionalità e per l’eventuale finanziamento.
Subito dopo il nulla osta
del CONI ci furono le elezioni, cambiarono le forze politiche in campo e venne
eletto Sindaco Cassavia e Assessore allo Sport Ottavio Carparelli attuale
Sindaco. L’Assessore allo Sport Carparelli affermò in varie sedi che il
progetto del Palazzetto dello Sport era progettato in modo sbagliato e
inadeguato per Pantigliate ed era inutile spendere soldi per un’opera di quel
genere. Tenne fermo nel cassetto per 10
anni la pratica ripromettendosi appesa avesse avuto la possibilità di
progettarlo di nuovo.
Potete immaginare la
sorpresa nel rivedere incaricato per la stessa opera lo stesso progettista di
allora e ci siamo chiesti chi o come
questo progettista è riuscito a convincere il nostro Sindaco che per tanti anni
aveva denigrato e fermato il progetto
precedente ed ora gli rinnova la
fiducia e l’incarico (con benefici
economici che non ci sono stati comunicati). Sarebbe interessante conoscere
queste motivazioni altrimenti ci potrebbe venire un dubbio: visto che gli
incarichi finora assegnati sono stati dati a professionisti che in passato
hanno militato in certe aree non vorremmo che il tanto sbandierato nuovo
assomigli molto (se non addirittura copiato) al vecchio.
P.T.
La nevicata di Natale ha
chiaramente dimostrato il grado di efficienza raggiunto dal settore Lavori
pubblici del nostro Comune, sotto l’attenta regia del nuovo Assessore, sempre
che dopo quasi due anni possa ancora definirsi nuovo. E’ stata solo la punta
dell’iceberg dei danni che pressappochismo e pignoleria continuano a produrre:
l’elenco delle cose che non vanno è troppo lungo per il poco spazio concesso
dal nostro giornale, dalle buche sulle strade alla segnaletica inesistente ai
lampioni spenti, che in alcune zone superano quelli accesi, alle cabine
telefoniche incerottate con chilometri di nastro rosso e mai più riparate.
Del lungo elenco di lavori
previsto nel Piano opere pubbliche, allegato al bilancio di previsione 2000,
non è stato realizzato quasi nulla, nemmeno quelli di più modesta entità.
Ma c’è di peggio. La Legge
imponeva la predisposizione del Piano opere pubbliche per il 2001 entro il 30
settembre scorso e prescriveva la sua pubblicazione, per trasparenza nei
confronti dei cittadini. Si sono dimenticati di farlo. Questo condizionerà in
maniera pesante la possibilità di realizzare opere pubbliche quest’anno. Certo
non è prevista una sanzione specifica, ma il non rispetto delle norme crea
sempre dei problemi!
A questo proposito i
cittadini devono sapere che i nostri Consiglieri comunali hanno ricordato con
un’interpellanza del 24 ottobre questa carenza, sollecitando il rispetto delle
procedure.
Ebbene dopo essere stati più
volte sollecitati, hanno risposto all’interpellanza solo il 15 gennaio. Il
responsabile del Servizio scrive: “ La
presente per comunicare che questa Amministrazione, avuta la conferma dell’obbligo
della redazione del Piano Comunale delle Opere Pubbliche, sta procedendo, in
tempi rapidi, alla sua predisposizione.”
Il Piano dovrà poi essere
pubblicato per un mese e i cittadini potranno far pervenire le proprie
osservazioni e proposte di modifica. Tutto questo prima dell’approvazione del
Bilancio di previsione 2001.
Se si fossero fidati prima
dei nostri suggerimenti avrebbero guadagnato quasi tre mesi!
Cari cittadini, c’è proprio
di che meditare…
G.C.
Due notizie meritano di essere
segnalate tra le decisioni del Consiglio comunale negli ultimi mesi. Sono state
approvate le modifiche allo Statuto comunale. La revisione era necessaria per
adeguare questo strumento alle numerose leggi che negli ultimi anni hanno
rivisto l’ordinamento delle autonomie locali.
Prendendo spunto da ciò sono
stati rivisti anche i primi articoli
sulle finalità dell’Ente e quelli relativi alla partecipazione popolare. Su
questo argomento spicca l’importanza attribuita alle associazioni per concorrere
alla crescita sociale della comunità e la previsione di referendum consultivi e
abrogativi su delibere degli organismi collegiali dell’Amministrazione. E’
stato assunto l’impegno, una volta divenute esecutive le modifiche di
illustrare alla popolazione lo Statuto e i suoi elementi più innovativi e di
pratica utilità.
La seconda decisione
riguarda la previsione dell’addizionale Irpef che dovremo pagare con la futura
dichiarazione dei redditi. Il Comune infatti pur disponendo di notevoli risorse
di investimento (malgrado non sia stato
fatto nel 2000 quasi nulla del piano opere pubbliche presentato nel bilancio di
previsione, o forse proprio per questo, il Sindaco ha dichiarato che nelle
casse del Comune ci sono oltre 2 miliardi che serviranno per le opere pubbliche)
il bilancio è invece carente per le spese correnti, quelle cioè che attengono
ai servizi, agli stipendi, alle manifestazioni, ecc. La delibera è passata
malgrado la contrarietà dei consiglieri di Rifondazione che si sono astenuti
così come i consiglieri di opposizione. Quest’ultimi dopo aver espresso
difficoltà a ben giudicare dal momento che ancora non è stato presentato il
bilancio di previsione per il 2001, hanno proposto un intervento complessivo di
riorganizzazione delle tasse decise dal Comune con revisione delle aliquote ICI
che dovrebbero a loro giudizio essere portate al minimo per quanto riguarda la
prima casa. Solo in questo modo la manovra sull’Irpef potrebbe anche ottenere
un effetto di giustizia nella ridistribuzione delle contribuzioni secondo la
capacità di ognuno.
Andrea Scaravaggi
Qualche
cittadino si lamenta che la propria via è piena di buche.
In
questo periodo tutte le vie di Pantigliate sono piene di buche e tutti i
cittadini godono quindi democraticamente gli stessi disagi.
Sembra
che sia allo studio la possibilità di
nominare una apposita commissione di esperti per decidere quali interventi
debbano essere attuati per riportare le strade del paese ad una condizione
accettabile.
Sono
trapelate alcune proposte:
promuovere
alcune assemblee per ciascuna via o rione per sensibilizzare i cittadini a
partecipare alla costituzione di una Associazione che abbia in cura le buche.
Sarà
promosso, nel frattempo, un concorso di idee per disegnare il logo della
Associazione che pare sarà denominata “Adotta una buca”;
affidare
il controllo delle buche ad un Ente in grado di garantire l’integrità dei
pedoni e degli automobilisti; sarà pertanto attivata una verifica con la
Protezione Civile per accertare se può dirottare qualche volontario dal
controllo del parco al controllo delle buche;
la
proposta di asfaltare una strada al mese è stata subito bocciata per non distogliere
i fondi destinati allo studio di fattibilità del Palazzetto dello Sport.
Si
continuerà quindi a riempire le buche di sabbia migliorando però la rotazione
fra le diverse vie.
Si
spera che il maltempo lasci le nostre zone, per evitare che la sabbia continui
a finire nei tombini creando ulteriori problemi.
Fino ad oggi il settore assistenziale in Italia è stato un grande caos. Sussidi disparati e spesso erogati a pioggia, servizi sociali inefficienti e male organizzati, forti disparità territoriali.
Finalmente dopo 110 anni , con l’approvazione della “ Legge-quadro : di riforma per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, il sistema italiano dei servizi alla persona ha una nuova legge – la cosiddetta Riforma dell’assistenza sociale – con il duplice obiettivo di promuovere la qualità della vita di tutti i cittadini e di contrastare le forme del disagio sociale. “Un tassello importante si è aggiunto – a parere dei tecnici e dei politici - a quel nuovo stato sociale che il paese sta cercando faticosamente di costruire : un Welfare più equo ed efficiente più in linea con gli standard europei”.
Si delinea così un nuovo scenario delle politiche sociali,
dove la nuova assistenza dovrà avvalersi soprattutto delle competenze e delle
risorse degli Enti Locali e dei Comuni in particolare, i quali dovranno
garantire non solo le cosiddette prestazioni minime essenziali, ma interventi
di promozione, coordinamento, consultazione, partecipazione e di tutela del
cittadino. Un richiamo importante della nuova legge va alla sussidiarietà ed ai
valori della solidarietà e l’attenzione maggiore è posta al ruolo che la
famiglia, nella sua accezione più ampia cioè
attraverso le reti familiari, amicali e di buon vicinato, può svolgere nella formazione e nella cura
della persona, nella promozione del benessere e nel perseguimento della
coesione sociale.
I PRINCIPALI INTERVENTI DELLA LEGGE
Servizi alle
famiglie |
Erogazioni
aggiuntive di assegni di cura a sostegno della maternità e della paternità
responsabile; benefici economici e servizi per le famiglie che si occupano di
disabili, anziani e bambini in difficoltà. |
Buoni servizio |
I
Comuni potranno prevedere la concessione, su richiesta degli interessati, di
titoli validi per l’acquisto di servizi erogati anche da terzi. |
Assegni di cura |
Assegni
aggiuntivi per chi si impegna quotidianamente nella cura degli anziani di
casa. |
Interventi contro
la povertà |
Fondi
per la lotta all’emarginazione e per la lotta alla povertà. |
Prestiti d’onore
e agevolazioni fiscali |
Finanziamenti
da parte dei Comuni, anche a tasso zero, per le esigenze di giovani mamme
sole, di coppie giovani con figli e famiglie che hanno in casa handicappati.
Sono previsti anche prestiti per le famiglie in difficoltà. |
Rete di servizi |
Omogeneità
di servizi su tutto il territorio nazionale |
Carta dei servizi |
Dovrà
definire i criteri per l’accesso ai servizi, il funzionamento ed i criteri di
valutazione delle offerte e le procedure di tutela. I Comuni dovranno dotarsi
di una Carta dei Servizi con le offerte che mettono a disposizione. |
Livelli
essenziali per le prestazioni sociali |
Livelli
garantiti in tutto il paese: misure di sostegno al reddito per i poveri;
misure per favorire la permanenza a casa delle persone non
autosufficienti sostegno ai minori e
delle donne in difficoltà; favorire l’integrazione dei disabili; misure per lotta alla dipendenza da droghe
ed alcool; consulenza per la fruizione dei servizi sociali. |
Reddito minimo di
inserimento |
Misure
di contrasto alla povertà. |
Antonino Scafa |
Mail
Riceviamo e … pubblichiamo
Caro
Airone
vivo ormai da 10 anni in questo paese che ho scelto forse in un momento di grande
crescita, dove tutto quello che ti circondava ti stimolava a fare. Sono
profondamente dispiaciuto per il continuo degrado strutturale che ti si
presenta in ogni momento. I vigili che compaiono solo durante il lavaggio delle
strade infierendo su chi disgraziatamente ha dimenticato la propria automobile
in sosta vietata o ha semplicemente sbagliato il conteggio, visto il
macchinoso calcolo che sei costretto a fare, senza minimamente controllare
l'operato dei responsabili alla pulizia che nella migliore delle ipotesi ti
riempiono con un potente getto d'aria l'interno di cancelli e portoni con
foglie od ogni altra cosa che un attimo prima erano in strada.
Ho tre
figli e ho pensato che d'ora in poi li porterò a giocare a Peschiera, se
facciamo eccezione di uno scivolo montato pochi mesi fa nel parco per le prove
di velocità dei motorini il resto è notte. Ogni luogo per bambini
piccoli è
cintato.
I ragazzi del resto non sanno dove andare, l'unico campo pubblico si
trasforma in un acquitrino alle prime gocce d'acqua e non ha nessuna struttura.
Non
ditemi di portarli all'oratorio io potrei credere o no e comunque sarei
obbligato a fare la preghierina alla comparsa del prete.
Tutte le
città Europee e non solo si sono dotate di meravigliosi parchi al centro del
complesso urbanizzato accessibili a tutti mentre a Pantigliate si è
pensato di erigere un bel mostro di cemento al centro del paese, come se due
chiese non bastassero già, impedendo ad una parte della popolazione di sfruttare
questa struttura. Anche se il comune non partecipa economicamente come ci hanno
riferito,fornisce al costruttore spazi di proprietà comunale esistenti
anche grazie ai contributi di ogni singolo cittadino.
Vi
ringrazio per l'attenzione ma come silenzioso partecipante della vita del paese
con mille altre cose da fare non riuscivo più a trattenere il mio disgusto.
Bottura Gabriele
************************
A PROPOSITO DI
METODO...RISPONDIAMO
Riferendoci all'articolo
apparso sulla precedente pubblicazione,vorremmo soffermarci sul significato
letterario del termine "Associazione".
Per Associazione si
intende l'unione di più persone in vista di un comune obiettivo: il nostro è
quello di ospitare i bambini di Chernobyl.
L'iniziativa richiede
grandi sforzi da parte di ogni singolo componente, ed il sentirsi affibbiare
l'appellativo di "camerata" disturba non tanto gli interessati, ma
risulta essere un'azione abietta per tutte quelle persone che vogliono
avvicinarsi al volontariato per una crescita sia personale che sociale.
Strumentalizzare
l'iniziativa, valutando e giudicandone i promotori, non favorisce nessun tipo
di collaborazione e integrazione tra le persone, accomunate unicamente da un
autentico spirito umanitario.
ASSOCIAZIONE ONLUS
"UN BAMBINO, UN FUTURO"
Evidentemente il nostro pezzo ha generato un
equivoco e ce ne dispiace. Il metodo contestato non si riferiva certo alle
finalità della Vostra Associazione, né tantomeno al nobile scopo da Voi
perseguito. Contestiamo la politica
dell’Amministrazione comunale verso il mondo delle associazioni. Siamo convinti
infatti che Vi vogliano usare per proprio ritorno d’immagine. Non troviamo
altra spiegazione al mancato invito per le manifestazioni solidaristiche del
Natale insieme della nostra Associazione, che pur ponendosi simili obiettivi,
ha il torto di essere editore di un giornale cui piace esprimersi fuori dal
coro (N.d.R.)
***********************************
Spettabile
Redazione,
sono
un'abitante di Pantigliate. Ricevo e leggo con piacere il vostro giornale.
Nell'ultimo
numero, in ultima pagina c'era un elogio per Angelo che da bravo ed educato
abitante della nostra cittadina esce con il cane 'armato' di paletta e
sacchettino.
Sono anch’io d'accordo con voi, però vorrei anziché elogiare un atto che dovrebbe essere rispettato, esternare una personale protesta su questo
argomento.
Credo
che esista una normativa che prevede che tutti i proprietari di cani devono
raccogliere i ricordini dei loro amici a quattro zampe, in realtà nessuno lo
fa. Per questo motivo tutto il verde
comunale ed i marciapiedi sono infestati di escrementi, compresi i luoghi riservati ai bambini.
Io
ho una bambina di 3 anni e vi assicuro che ho qualche problema a portarla al
parco, ma anche solo a camminare sui marciapiedi cittadini.
A
tal proposito suggerirei una drastica e credo efficace soluzione per risolvere
la questione. Partendo dal presupposto che tutti i cani devono essere
denunciati e tatuati, assumerei uno o due ragazzi del paese disoccupati con la
nomina di 'accalappiacani'.
L'idea
è quella di prelevare tutti i cani pseudo randagi, che vengono lasciati uscire
da soli o perché fa freddo o da fastidio portare il cane al guinzaglio tre
volte al giorno.
E,
tramite il tatuaggio risalendo al proprietario, punirlo con sanzioni pesanti in
crescita, per esempio la prima volta che ti 'sequestro' il cane la multa è di
500 mila, la seconda di 1 milione e così via.
La
stessa cosa dicasi per quelli che invece portano i cani al guinzaglio ma non
raccolgono i ricordini.
Forse
usando il pugno di ferro riusciremo ad avere marciapiedi e spazi verdi puliti.
Colgo
inoltre quest'occasione per fare una domanda al Sindaco ed alla sua giunta.
Quando avete intenzione di ripavimentare le strade cittadine?
Da
quando mi sono trasferita in città quattro anni fa, questa manutenzione non è
mai stata fatta, anzi qualche anno fa con la vecchia giunta, credo che abbiano
toccato il massimo del ridicolo. E’ stata rifatta la segnaletica orizzontale
verniciando le righe entrando e uscendo dalle buche nelle strade. Ci sono
alcune vie, specialmente quando piove che sono impraticabili.
Spero
di non avervi annoiato con le mie
piccole proteste, sperando in un futuro migliore per la nostra cittadina, vi
auguro un Felice Anno.
Cordialmente
Patrizia Riboni
***********************************
Caro Galdino, non so se sei proprio tu il titolare
di questo indirizzo, in ogni caso come ti avevo preannunciato ti/vi invio alcune mie riflessioni sul vostro giornale,
lasciando in ogni caso a voi la decisione di pubblicarle o meno. Esse sono in
ogni caso, spero, soltanto l’inizio di un profondo dialogo tra di noi.
Cordialissimi saluti a tutti,
Mario Celani
Caro Galdino e cari amici de “Il Volo dell’Airone”
che con innegabile fatica e con tanto impegno state portando avanti da più di
un anno ormai la pubblicazione di questo “foglio”. E’ da un po’ di tempo che
pensavo di mandarvi alcune mie semplici riflessioni indotte da una lettura
attenta delle cose che di volta in volta scrivete sul vostro giornale. Sono tra
quelle persone che - tanto per rifarmi
all’editoriale del numero uscito
in Ottobre – desiderano che il giornale continui ad uscire anziché sperare il
contrario. Già, perché un giornale, sia pure in forma ridotta come il vostro,
non è poca cosa per un paese come Pantigliate. Ciò di cui c’è tanto bisogno in
un paese infatti, grande o piccolo che sia è proprio la circolazione delle
informazioni e soprattutto delle idee. Tutto questo infatti serve ad esprimere
la vita di una comunità. E quante più sono le persone che pensano in una
comunità e si occupano e si preoccupano della sua vita all’interno della
società che la compone tanto più la comunità stessa acquista consapevolezza di
sé, della propria identità. Certo, non tutto ciò che viene fatto circolare è
vera informazione sui fatti e sulla Vita ( con la “V” maiuscola) della
comunità: il pettegolezzo, la polemichetta , l’informazione che fa clamore solo
perché attiva la curiosità morbosa di tutti noi, la frecciatina lanciata
all’”avversario” (tra virgolette) mentre si sta facendo un discorso di fondo,
tutto questo che pure ritroviamo in abbondanza nella dialettica politica in
mezzo alla quale noi tutti in Italia ci troviamo, tutto questo – dicevo – sei
d’accordo anche tu Galdino, siete d’accordo anche voi che scrivete sul
giornale, non serve a costruire tra la gente un vero senso di comunità. Perché
dunque – vi starete chiedendo – Mario ha deciso di scriverci? Forse pretende di
farci la morale dopo che noi spesso e volentieri sulle pagine del nostro giornale in questo anno e mezzo abbiamo
criticato ed espresso di tanto in tanto opinioni negative sull’operato dell’attuale
amministrazione?
Se devo rispondere francamente a queste domande non
posso che dire che è probabilmente la mia cattiva coscienza a muovermi. Ho
piena consapevolezza infatti di quanto forti siano i condizionamenti a cui
siamo esposti sin dal momento in cui
abbiamo deciso di scendere in campo e di esserci schierati da una “parte”.
Questa scelta di solito ci prende totalmente, prima il cuore e poi la ragione.
La nostra intelligenza perde in questo modo gran parte della propria libertà
perché viene messa completamente al servizio del cuore. Ma il cuore è un
despota e se non è guidato dalla ragione ci impone di vedere sempre in chi ci
rappresenta la “parte” avversa non qualcuno con cui confrontarci sempre per
cercare di capire quanta verità c’è in ciò che lui sostiene, ma un avversario
al quale negare pubblicamente innanzitutto ogni possibilità di essere portatore
di verità. Questo è quanto ci è dato di vedere in questa epoca nella scena
politica nazionale e, ahimè, questo è lo schema che inconsciamente riproduciamo
nei nostri rapporti a livello locale. Ma il “teatrino” che ne viene fuori non
può essere di elevato livello e l’illusione che coltiviamo di essere osservati
con interesse dalla cittadinanza diventa un inganno sempre più forte verso noi
stessi mentre operiamo un vero tradimento rispetto al compito che alcuni di noi
si sono assunti di rappresentare in Consiglio Comunale gli interessi della
comunità. E’ questo dunque il motivo per cui scrivo. E’ l’augurio che “Il Volo
dell’Airone” pur rappresentando una “parte” nella scena della vita pantigliatese
contribuisca ad innalzare il profilo del dibattito perché solo cosi ormai
possiamo contribuire veramente a far crescere il senso della comunità
all’interno di un contesto sociale sempre più caratterizzato da indifferenza ed
estraneità. Potreste ancora chiedervi perché ho incominciato con lo scrivere a
voi e non magari al “Pantigliate Informazione” che voi avete definito il
“giornale di regime”? Non ci crederete!
Ma “Pantigliate Informazioni”, forse perché esiste da tanto tempo ed ha
attraversato tutte le amministrazioni degli ultimi 15 anni, forse perché ha un
comitato di redazione nel quale sia la maggioranza che la minoranza politica
sono rappresentate, mi ha sempre trovato tiepido nella mia attenzione. Ho
sempre letto con più interesse “Settimo Giorno” nel quale trovavo più
improvvisazione e spontaneità cosi come leggo con maggiore interesse qualsiasi
“foglio” che è dichiaratamente di parte. E’ meglio infatti essere di una parte,
cercando di rappresentarla bene, nel pieno rispetto degli altri, che pretendere
di essere al di sopra delle parti sapendo che ciò è impossibile. Questo è anche
l’augurio che vi faccio, con tutto il cuore .
Pantigliate Informazioni ha compiuto 20 anni.
Dopo le ultime elezioni comunali (giugno 1999) il Comitato di redazione non è
ancora stato rinnovato, né sempre è stato convocato (in attesa della prevista
revisione del regolamento); di certo non può essere definito rappresentativo o
pluralista…(N.d.R.)
Con la fine dell’anno il settimanale
cattolico “Settimo Giorno” ha cessato la pubblicazione.
La perdita di un giornale si
accompagna ad un impoverimento di una comunità: una voce, uno stimolo, un
riferimento che viene meno.
Espressione del Decanato di
Melzo, “Settimo Giorno” si era evoluto dall’esperienza del “Luce” degli anni
sessanta e de “Il Popolo Cattolico” dei
primi anni settanta e poi ci ha accompagnato con la testata a tutti nota fino
al dicembre scorso.
Ci sentiamo di ringraziare
tutti coloro che a livello di Redazione locale hanno contribuito nell’arco di
tanti anni a fissare sulla carta stampata la storia pantigliatese.
Un pensiero particolare ai
Sacerdoti che hanno creduto in questa opera editoriale:
Don Luigi Cavallini, Don
Giuseppe Sala con Don Angelo Bazzari e Don Basilio Mascetti con il nostro
Parroco Don Enzo Locatelli.
Sicuramente era necessario risolvere il problema del traffico sulla via Nino Bixio, ma si poteva intervenire in maniera complessiva o coinvolgendo il Comune di Mediglia, o cambiando i sensi unici anche sulle altre vie del quartiere. Così invece su cinque vie, ve ne sono quattro con la stessa direzione ed è un rebus per i poveri residenti del quartiere uscire o ritornare a casa. Una sola ne hanno fatta e pure sbagliata!
* Anziani al
freddo
Il Centro anziani è rimasto chiuso per alcune
settimane a causa di un guasto al sistema di riscaldamento, in attesa delle
procedure burocratiche per chiamare un’impresa . Si è tanto criticato il
sistema degli appalti nel settore delle manutenzioni, ma ci pare che “ze
pezo el tacon ch’el buso”!
Periodico dell’Associazione
senza fini di lucro “Amici dell’Airone”
Segretaria di Redazione:
Antonella Galimberti
Redattori: Anna Autieri,
Luca Bossi, Renato Bucci, Giuseppe Ciotta,
Marco Gioia, Liliano
Inglima, Roberta Rigolini, Andrea Scaravaggi, Gianna Zeini.
La Redazione si riunisce il
terzo giovedì di ogni mese
La vignetta e i disegni sono
di Claudio Pozzoli
Composizione e stampa:
Grafiche Giardini – Pantigliate
Autorizzazione Tribunale di
Milano n° 203 del 17/3/2000
Le notizie di questo numero
sono aggiornate alla data 21/01/2001
Questa pubblicazione viene stampata su carta ecologica e non fruisce di
contributi pubblici.