E’ ormai
tradizione che l’ultima domenica di gennaio una pattuglia di ardimentosi ADB
ascendano ai 798 metri di Pentema per visitare l’ormai famoso presepe a
grandezza naturale. Più che di un presepe, si tratta in realtà di una
rappresentazione della vita quotidiana del secolo scorso dello sperduto borgo
dell’appennino ligure. I manichini hanno il viso modellato sulle sembianze dei
veri antichi abitanti, ricavate da vecchie fotografie e ricordi. Ed ecco così
che il paese rivive l’intensità della vita di un tempo, fatta di sacrificio,
solidarietà e serenità. Qualità tipiche di noi cicloviaggiatori che saliamo a
Pentema ed al successivo valico di Donnetta (1.075 m.) qualunque sia il tempo,
che sia caldo, che sia freddo, che piova, che nevichi. Un rito propiziatorio per
la nuova stagione cicloescursionistica che andiamo ad intraprendere…….
Si
sale a Gazzolo
Sul
primo ponte sul Pentemino c’è ghiaccio, occorre scendere di sella
Salendo
c’è un micro – clima e quindi si va in maniche corte!
Le
Serre di Pentema, da lì la salita è più umana……
Ed
ecco Pentema in lontananza
La
Flavia, ogni anno capogita sempre in forma!
Prima
di incominciare il giro del presepe ci rifocilliamo
nella
sede dell’Associazione degli Amici di Pentema
Ed
ecco alcune figure del presepe:
Il
barbiere
I
falegnami
La
scuola… quello brutto è un ciclista però!
L’uomo
dalla finestra
I
gatti, sono veri però.
Ed
ecco il presepe, è…. Pentema.
Il
micro – clima non c’è più. Un gruppetto di ardimentosi al valico di
Donnetta.