Un angelo innamoratoFaro. gif

Questa è una storia triste: a dire la verità non so nemmeno se sia accaduta sul serio, ma se ve la racconto è perché non accada mai più.

Ray era un angelo custode, ed era stato mandato ad una ragazza bellissima di nome Claudia. Come fanno tutti gli angeli custodi, la seguiva in ogni momento della giornata, e aveva proprio un gran lavoro: Claudia infatti era piuttosto distratta, e così Ray le ricordava gli appuntamenti, le indicava quale corriera o quale treno dovesse prendere, faceva in modo che non perdesse il portafoglio o le chiavi di casa o quelle dell'auto, poi quando si metteva al volante era tutta una corsa per evitare guai.

Quando Claudia se ne stava tranquilla a casa a guardare la TV, Ray si sedeva di fronte a lei e si fermava a guardarla, cercando di scacciare i pensieri tristi che, si sa, ogni tanto arrivano a tutti. Quando finalmente andava a dormire, l’angelo si metteva ai piedi del letto finché lei non si addormentava, e sceglieva i più bei sogni che Claudia avrebbe fatto durante la notte. Dopo qualche minuto di sonno era il momento di passare il turno all’angelo di notte, che era una specie di supplente, doveva solo sorvegliare che tutto andasse regolarmente, e se per caso il diavolo riusciva a infilare un incubo nei sogni di Claudia o lei si svegliava di soprassalto, doveva subito chiamare l’angelo titolare, cioè Ray, che era sempre presente anche al risveglio.

Questo è il lavoro normale di ogni angelo che accompagna ciascuno di noi sulla terra, ma poco alla volta, il servizio di Ray cominciò ad assumere un significato diverso...

Poco alla volta si accorse che gli piaceva un mondo fermarsi a guardare la sua Claudia mentre si pettinava, si truccava e si preparava per uscire "È davvero bella!" gli capitava di esclamare, e vi assicuro che tutti gli uomini che la incontravano se ne innamoravano subito. Per contro lei sembrava non interessarsi a nessuno

Col tempo diventava sempre più difficile per Ray abbandonare la ragazza alla fine del turno, e spesso prendeva servizio al mattino con grande anticipo, e restava a guardarla, estasiato, per ore prima che si svegliasse. Pensava a come sarebbe stato bello poter farsi vedere da lei, stringerle la mano, accarezzarle la testa, ma il mondo degli uomini e degli angeli non si possono toccare.

Non era mai successo prima, ma il nostro angelo era davvero innamorato. Si consigliò con gli angeli più esperti, ed essi gli dissero che era pericoloso continuare così, che doveva farsi cambiare persona e magari andare dall’altra parte del mondo, per non rischiare di incontrarla mai più.

Ma Ray non era in grado di vivere lontano dal suo amore: continuava a starle vicino tutto il giorno, e la notte sceglieva per lei bellissimi sogni d’amore e vegliava su di lei rapito dalla sua bellezza.

Gli avevano detto che sono le ali quelle che fanno la differenza tra gli angeli e gli uomini, e quelle ali gli sembravano sempre più grandi e ingombranti, impossibili da sopportare.

"Se ti strappi le ali diventerai come gli uomini -gli avevano detto- ma è un dolore troppo grande da sopportare". Quello che Ray non poteva sopportare più era invece l’impossibilità di dichiarare il suo amore a Claudia. Così un giorno prese la decisione terribile: legò un corda alla finestra del palazzo dove Claudia lavorava, se la annodò attorno alle ali e si lasciò cadere giù... una, due, tre volte... ogni volta un dolore lancinante che quasi lo faceva svenire, ma alla fine quelle odiate ali si staccarono e cadde in strada, uomo tra gli uomini.

Quello che Ray non sapeva però era che le ali degli angeli non sono attaccate alle spalle, ma direttamente al cuore: lo strappo era stato troppo violento, le forze gli venivano meno e capì che gli restavano solo pochi minuti di vita.

Corse in fretta fino all’ufficio di Claudia, lei appena lo vide si alzò sorridendo, come se lo conoscesse da sempre (e in effetti lo aveva visto infinite volte nei sogni più belli che ricordava) fece appena in tempo ad abbracciarla e a sussurrarle: "Ti amo, ti ho sempre amato anche quando non mi vedevi!" e poi chiuse gli occhi tra le braccia di lei. Quei pochi secondi in cui avevano incrociato i loro sguardi erano stati più intensi si una vita intera.

Qui finisce la storia di quell’angelo che incontrò un amore più grande della sua stessa vita, di quel che è successo dopo non si sa nulla, e forse non è questa la fine di tutto...

Quel che sappiamo con certezza è che tutti noi abbiamo un angelo che ci accompagna e che ci vuole bene senza farsi vedere, che ci ama così, semplicemente... da lontano.


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