Dott. Massimo Cogliandro

Medico Chirurgo

Master Universitario in Agopuntura

Master Universitario in Medicina Integrata: MTC Medicina e Riabilitazione

Master Universitario in Neurologia e Neurofisiologia dell’Età Pediatrica

Master Universitario in Medicina d’Emergenza

 

 

La natura dei Sali nella Fisica Tradizionale Integrata di Stefano Pace

 

 

I

 sali nel libro di Fisica di Stefano Pace edito a Venezia nel 1729 sono delle sostanze costituite principalmente da "particole" elementari "insensibili", appartenenti all'Elemento Terra, e si dividono in Acidi ed Alkali:

 

"I Fisici moderni [...] dicono che ogni sale o è Acido , o pur Alkalico, o che partecipa dell'uno e dell'altro".

(Stefano Pace, Fisica, Volume II, Trattato V, Capitolo III, Venezia, 1729)

 

Oltre alle "particole elementali" proprie dell'Elemento Terra, ogni sale contiene quantità superiori o minori di "particole elementali" di natura calda appartenenti all'Elemento Fuoco (si noti qui l'assimilazione nella Fisica Occidentale del concetto di "Qi" tipico della Fisica Cinese nell'ottica della creazione di un sistema di Fisica Integrata), che contribuiscono in maniera determinante a dettare le qualità fisiche di quel dato Sale.

A seconda della maggiore o minore quantità di molecole (o "particole") "focose", cioè dotate di una qualità calda e mobile, il Sale sarà più o meno Volatile, Fisso ecc...

Pace scrive la prima stesura della sua "Fisica" verso il 1690, cioè qualche anno dopo l'arrivo in Europa dei grandi trattati di Medicina Cinese di Padre Cleyer e di Padre Boym, che illustravano il concetto di Qi nella Scienza Cinese.

E' evidente che Frate Pace ha riportato il concetto di Qi all'Elemento Fuoco e ha cercato di spiegarne l'azione nei Sali contenuti nel mondo Vegetale, Animale e Minerale utilizzando i concetti del suo "atomismo aristotelico", che attribuiva ad ogni atomo o molecola ("particola") una qualità fisica ben precisa (calda, umida, fredda o secca), a seconda che questa "particola" appartenesse all'Elemento Fuoco, all'Elemento Terra, all'Elemento Acqua o all'Elemento Aria:

 

“Ogni sale qualunque ei sia, se produce calore sensibile ne’ corpi, non lo produce immediatamente per esser Alkalico, o mescolato con acido; ma perché le particelle di fuoco, che in se contiene, nel dissolversi di questi misti imperfetti ricuperano la loro forza e si agitano con moto gagliardo e perturbato.”

(Stefano Pace, Fisica, Volume II, Trattato V, Capitolo III, pag. 328, Venezia, 1729)

 

“Se ben tutti [i Sali] contengono particole focose e convengono nelle qualità proprie del fuoco, sieno però ancor dotati d’altre proprietà non sol diverse, ma ancor contrarie, come sono appunto quelle degli altri Elementi, o della disposizione delle parti, ed allora tutte esercitando la loro mobilità non solo muovono se stesse, ma ancor commuovono le incapaci di moto e le assottigliano, acciò più facilmente seco si confondano.”

(Stefano Pace, Fisica, Volume II, Trattato V, Capitolo III, pag. 329-330, Venezia, 1729)

 

Vi è un evidente attacco alle nascenti Chimiche e Fisiche Ereticali Moderne, basate sui concetti alchemici di Acido e Alkali, le cui qualità fisiche erano determinate solo dalla "forma" delle "particole" intese come più o meno "acute" (lo stesso vocabolo "Acidus" è un derivato del vocabolo "Acus", cioè a punta d'"Ago")

La tesi di Pace è tra l'altro di stretta attualità scientifica, perchè nessuno può negare che:

1. ioni o molecole dotate di carica positiva (a cui mancano cioè degli elettroni o "sub-particole" di natura calda) abbiano una natura "Fredda", che diventa tanto più "Secca" quanto maggiore è la carica positiva;

2. ioni o molecole dotate di carica negativa (in cui cioè ci sono degli elettroni o "sub-particole" di natura calda in eccesso) abbiano una natura "Calda", che diventa tanto più "Umida" quanto minore è la carica negativa.

Non è dunque solo la struttura della "particola" a determinare le qualità fisica di un sale o di una qualsiasi altra sostanza, ma la sua motilità intrinseca "elementale", dal momento che i Quattro Elementi sono essenzialmente Qualità Energetiche delle "particole elementari", tesi quest'ultima peraltrò già accennata da Galeno nei suoi trattati Sui Temperamenti (dove si accenna al ruolo degli "atomi" in Fisica) e Sugli Umori (dove i Quattro Elementi vengono visti come Movimenti Energetici).

Questo discorso diventa di ancora maggiore attualità oggi in Biochimica e in Farmacologia, dal momento che spesso si somministrano a pazienti con Temperamenti e/o Malattie Calde farmaci che contengono "particole", cioè molecole dalla natura fisica calda o caldissima, e a pazienti con Temperamenti e/o Malattie Fredde farmaci che contengono "particole" dalla natura fisica fredda o freddissima, causando danni gravissimi ai pazienti; il tutto perchè ci si continua a basare sul concetto alchemico che ciò che conta è solo la struttura interna delle "particole elementali" e non la loro qualità fisica.

Lo stesso discorso vale, ad esempio, per i Sali Volatili, che renderebbero liquido il sangue di San Gennaro. Per Pace, infatti, l'elevata quantità di "particole focose" (o di "Qi" in termini Chinesi) dotate di alta mobilità contenute dei Sali volatili è in grado di dinamizzare le particole del Sangue Coagulato, mentre la "Qualità Umida" delle particelle "terrose", che costituiscono il substrato inerte dei Sali, è in grado di conferire una consistenza "umida" a quello stesso Sangue:

 

"Se tal sorta di Sali si mescola col Sangue tratto dalla Vena questo
rimane fluido, si congela: altra ragione può addursi di questo
effetto, se non che agitandosi quel sal volatile per ogni parte tien in
moto ancora le particelle del Sangue".


(Stefano Pace, Fisica, Volume II, Trattato V, Capitolo III, pag. 330-1,
Venezia, 1729).

 

Il "miracolo di San Gennaro" non è dunque un miracolo, ma una prova della giustezza delle tesi fisiche di Frate Pace…

Reggio Calabria, 17/9/2008

 

 

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