Signor Presidente,
finalmente la tanto attesa modifica alla legge regionale Pugliese è
giunta a pubblicazione, ho avuto il piacere di leggerla sul Bollettino Ufficiale;
finalmente i raccoglitori Pugliesi potranno munirsi di un permesso e raccogliere,
previo superamento di un corso, con sicurezza i funghi in qualsiasi comune
pugliese. Si è raggiunto un grande risultato! E lo dico davvero! Rispetto
alla precedente legge importanti passi avanti sono stati compiuti!
Peccato però per la realtà associativa pugliese, quella che
non conta niente perché in silenzio e gratuitamente lavora per lo sviluppo
di una cultura ecologica e per la divulgazione scientifica, sia stata ancora
una volta gravemente mortificata! La logica ci guida: cosa importa di poche
centinaia di persone che per anni e gratuitamente sono state punto di riferimento
per tutti i raccoglitori di funghi! Cosa importa? Non si può accontentare
tutti, è vero, è un dato di fatto!
Ma mi permetta
di spiegarLe perchè è stato, a mio modestissimo parere, un errore
non considerarne l'esistenza nelle modifiche della legge. La legge è
stata modificata: il cittadino avrà meno problemi potra' raccogliere
funghi in tutto il territorio senza limiti comunali, potrà seguire
un corso portato avanti dai Micologi delle AUSL che in dodici ore cercheranno
di insegnargli a distinguere una Russula da una Amanita: non è difficile
spiegarlo Sig. Presidente! Almeno per noi che lo facciamo da venti anni! Ma
sicuramente non potranno trasmettere l'amore per la natura, il rispetto per
l'ambiente bosco, ne' potranno coinvolgerli in approfondimenti successivi,
in percorsi didattici prolungati che solo l'Associazionismo ed il Volontariato
possono dare.
E come non pensare alle complicazioni che avranno i SIAN che svolgono anche
altri e più importanti ruoli ispettivi: forse riusciranno ad organizzare
i corsi, sicuramente anzi, perchè la legge lo impone con l'attivazione
entro un anno di un centro di controllo micologico... e nel frattempo?
E quando finalmente li attiveranno, di sicuro e senza falsa modestia, non
potranno mai (complessivamente e non come singoli individui ovviamente: c'è
tantissima professionalità e competenza negli Ispettorati AUSL) avere
le nostre credenziali: è così, è lapalissiano, mi permetta
di spiegarLe perchè Sig Presidente: in Puglia ci sono poche Associazioni
Micologiche, tutte con la M maiuscola , possiamo dirlo con orgoglio, perché
non siamo solo quelli che i funghi li mangiano, non solo quelli che organizzano
le gite e le mostre in piazza. Ma siamo anche quelli che hanno avuto il piacere
di studiare i funghi dal Pyrenogaster sino alle Terfezie passando per Clitocybula
ed Omphalina.
Siamo quei pazzi che per anni si sono dedicati a studiare un aspetto dell'ecosistema
Pugliese (Salentino nel nostro caso), a cercare di divulgare e sensibilizzare
la popolazione al rispetto dell'ambiente ad avvicinarli alla natura attraverso
lo studio dei funghi, a ridurre, e lo possiamo affermare con orgoglio, il
numero dei casi di intossicazioni mortali in Puglia (nel Salento nel nostro
caso) perché sempre disponibili a determinare (riconoscere) gratuitamente
le specie fungine raccolte dall'incauto che ha così evitato un errore
mortale.
Signor Presidente, non le nascondo che queste sono le sensazioni avute: tutto
sembra essere incentrato sulle AUSL: peccato che siano già in difficoltà
per le note croniche carenze e si immagini lei quanta attenzione potranno
dare i Direttori Generali delle AUSL a questo piccolo problema di fronte ai
problemi sicuramente più pregnanti ed importanti che affrontano quotidianamente!
Immagini Lei i tempi biblici per la risposta, e se mai ci sarà sicuramente
negativa, dico con pessimismo, quando come Associazione chiederemo alla AUSL
di collaborare con il SIAN per il suo funzionamento.
L'abbiamo già provato tre anni or sono quando come Associazione offrimmo
alla AUSL la nostra competenza con un Progetto di collaborazione, non ci diedero
nemmeno una risposta negativa, semplicemente non ci considerarono. Mi perdoni
questo piccolo sfogo Signor Presidente, quale membro di una piccola Associazione
Micologica, la Bresadola di Lecce, mi son permesso di scriverle a titolo personale,
ben conscio che sicuramente questo non cambierà la mia vita personale,
ne' mai l'avrebbe cambiata, ma con un po' di amarezza per il futuro dell'Associazionismo
Micologico sicuramente più roseo con un piccolo aiuto: sarebbe bastato
riconoscere il ruolo svolto gratuitamente e con passione dalle associazioni
in tutti questi anni anche quando le Istituzioni latitavano e delegare loro,
con regole ferree, trasparenti e precise, con corsi autorizzati dalla regione
e con docenti qualificati come si poteva prima della modifica, il rilascio
degli attestati per i raccoglitori occasionali.. ma non è stato fatto,
purtroppo.
Mi scuso se le ho rubato un po' di tempo, sperando sempre in un futuro migliore
le auguro buon lavoro.
Distinti saluti
Lecce 22 maggio 2006
Arturo Baglivo
A questa lettera non ho avuto purtroppo nessuna risposta, non me la aspettavo. Pazienza
Mi permetto di scriverle
di nuovo, Signor Presidente, anche se la mia precedente non ha avuto nessuna
risposta; per carità non è un'accusa! sono ben conscio delle
difficoltà che si incontrano nel governare e che una questione secondaria
meriti un relativo interesse. Nella mia precedente mi ero permesso di stigmatizzare
come le modifiche alla legge regionale sulla raccolta e commercializzazione
dei Funghi epigei avessero penalizzato ingiustamente e grandemente le Associazioni
Micologiche, tanto che la nostra richiesta (come associazione) di tenere ancora
dei corsi riconosciuti dalla regione (richiesta inviata prima della pubblicazione
della modifica di cui non eravamo a conoscenza nel dettaglio) è stata
di fatto respinta con il silenzio. Inutile telefonare e disturbare i funzionari
addetti viste le modifiche, purtroppo.
Vorrei con
questa mia seconda darle altri elementi importanti per valutare appieno una
legge che Lei ha firmato estendendola ai Pugliesi.
Come Le avevo accennato cerano alcuni elementi innotìvativi sicuramente
positivi, ma insieme ad essi, frammisti incredibili affermazioni e dubbi provvedimenti.
Sicuramente positivo l'avere inserito tra le finalità
- la tutela della salute pubblica ribadendo .. promuovere una cultura micologica
ed ecologica al fine di tutelare la salute pubblica e per conservare negli
ecosistemi vegetali i benefici derivanti dalla loro presenza difendendone
la propagazione ed evitare la distruzione della specie.Purtroppo questultima
importantissima parte verrà successivamente vanificata da incongrui
ed incredibili sconti fatti ai raccoglitori!
- Infatti incredibilmente allart. 2 si concede e si consente la raccolta tutti
i giorni della settimana e ovviamente dellanno senza cercare di limitare la
pressione sui boschi: è più facile con un esempio se nella bella
Pineta di Torcito 100 raccoglitori al giorno possono prelevare 3 Kg di funghi
(limite rimasto invariato) ogni giorno 3 quintali verranno portati via impoverendo
la biomassa della pineta, perciò ogni settimana saranno 21 i quintali
che lasceranno il bosco contro i 12 concessi dalla precedente legge, e questa
è ovviamente una considerazione ottimistica perché non considera
i raccoglitori professionali e coloro che agiranno in barba al limite.
- Non solo ma ignorando completamente alcuni semplici elementi di biologia
fungina sempre allart. 2 si fa divieto di raccogliere funghi con un diametro
di cappello inferiore ai 3 centimetri. Ma dobbiamo chiederci, di quali specie
si tratta? Se di quelle a taglia medio grande (porcini, amanita cesarea, ecc.)
siamo passati dai precedenti 4 cm a 3 cm! Adesso si potranno raccogliere funghi
di taglia davvero ridotta (immagini Lei un porcino di soli tre centimetri!)
funghi che saranno perciò e per lo più immaturi da un punto
di vista ecologico, che perciò non hanno ancora diffuso le loro spore,
la loro possibilità riproduttiva. Funghi in alcuni casi, davvero difficili
da identificare basta pensare ad un Boletus luridus commestibile dopo prolungata
cottura che di quelle dimensioni è distinguibile con difficoltà
da altri Boletus della stessa sezione e tossici. Ma incredibilmente si sconta
ancora per funghi considerati di taglia piccolae al comma 3 si pone il limite
di 2 cm di diametro del cappello per poter raccogliere funghi di piccole dimensioni
tra i quali vengono inseriti specie come Armillaria mellea ( il cui diametro
del cappello raggiunge spesso i 10-12 cm) e Calocybe gambosa (= prugnoli)
che raggiungono e superano gli 8 cm di diametro e che quando sono di 2 centimetri
sono primordi immaturi! Ma ancor più strano è che vengono espressamente
citate queste ed altre specie commercializzabili e nessuna specie raccolta
per lautoconsumo: immagini lei le stragi che verranno compiute per poter vendere
un chilo di funghi in più! Infatti laddove la precedente legge parlava
di specie di taglia piccola e di specie di taglia medio-grande in questa modifica
il legislatore non ha inteso invece meglio specificare nulla per quelle di
taglia medio-grande o ancora fornire i nomi delle specie di taglia piccola.
Strano che si sia voluto inserire tra queste ultime Calocybe gambosa e non
per es. Marasmius oreades o altre specie di taglia generalmente davvero piccola.
Strano poi come le avevo accennato prima che le specie citate tra quelle di
piccola taglia siano tutte nella liste di quelle commercializzabili senza
tenere in alcun conto la raccolta per lautoconsumo.
- Ci sono stati anche aspetti positivi subito però vanificati da incredibili
puntualizzazioni successive, per esempio lart. 3 permessi per la raccoltaove
è stato riconosciuto lobbligo per tutti i raccoglitori di effettuare
un corso di educazione micologica per lidentificazione delle specie fungine.
Su questo punto vi sono osservazioni positive e negative
a. Positivo
il tenere corsi di educazione per tutti i raccoglitori
b. Negativo aver assimilato i raccoglitori professionali ai raccoglitori per
autoconsumo poiché i primi sono interessati solo alle specie commercializzabili
i secondi alle specie eduli.
c. Negativo il ritenere che con sole 12 ore di corso i venditori possano riconoscere
tutte le specie ammesse alla vendita dal legislatore, altre regioni prevedono
che il venditore scelga per quale categoria di funghi vuole essere autorizzato
e segua un corso che gli spiega come riconoscere quelle specie da quelle tossiche
o velenose.
d. Negativo il pensare che un aggiornamento sulla tossicologia possa essere
fatto presso le Asl da ispettori micologi e non ovunque sia comprovata la
professionalità e il grado di aggiornamento
e. Terribile laver estromesso chi, per passione e vera volontà di educare
ad una cultura ecologica, da sempre ha insegnato a riconoscere i funghi, a
rispettare lambiente, Le Associazioni Micologiche
f. Catastrofico aver eliminato i permessi speciali, difficili da ottenere
e limitati, che consentivano ai raccoglitori professionali di raccogliere
sino a 10 Kg di funghi al giorno, la modifica appena varata consente a tutti
i raccoglitori professionali di raggiungere tale limite. Gli effetti rovinosi
di questa nuova disposizione si faranno sentire a breve con il progressivo
e costante impoverimento dei boschi e delle macchie, un altro piccolo calcolo
ora tutti i raccoglitori professionali potranno raccogliere tutti i giorni
sino a 10 Kg di funghi: prima un raccoglitore professionale poteva raccogliere
3 Kg x 4 giorni/settimana = totale 12 Kg, se aveva un permesso speciale di
raccolta poteva raccogliere 10 Kg x 4 giorni /settimana = totale 40 Kg; Ora
tutti i raccoglitori professionali possono raccogliere 10 Kg x 7 giorni/settimana=
70 Kg la settimana. Se in un paese, in una città, ci sono dieci raccoglitori
professionali potranno teoricamente raccogliere 700 chili di funghi in una
settimana! Impensabili gli effetti devastanti!
Ci sarebbe tanto da dirle ancora, tanti articoli da analizzare, ma se lo facessi adesso cosa potrei scriverle la prossima volta? Di nuovo le auguro buon lavoro.
Distinti saluti
Lecce 1 giugno 2006
Arturo Baglivo
La Risposta del Presidente Vendola
I fatti, purtroppo, ancora una volta smentiscono i buoni propositi
Caro Presidente Vendola
ricevuta
la sua risposta abbiamo preso coraggio e scritto ad entrambe le AUSL salentine
(ora diventate unica),
nessuna delle due ci ha risposto.
L'allora AUSL LE/2 senza prendere in minima considerazione la nostra offerta,
ha concesso all'Associazione AMB di Tricase una convenzione per il funzionamento
del suo ispettorato,
non siamo stati contattati nemmeno perchè ci spiegassero i motivi,
sicuramente validi, della scelta,
ne' noi li abbiamo richiesti in verità soprattutto perchè conosciamo
la valenza e competenza degli amici di Tricase e perchè eravamo comunque
contenti che almeno ad un'Associazione fosse stato riconosciuto il giusto
merito.
Le nuove direttive da lei emanate con la Delibera GR 1653/06 , contrariamente
a quanto Lei stesso ci aveva scritto, hanno definitivamente eliminato la possibilità
per le Associazioni di tenere i corsi che possono essere tenuti solo dalle
AUSL. Ancora una volta, purtroppo, avevamo ragione.