Solidarietà alla Uaar.
La battaglia per il rispetto della laicità dello stato diventa vitale

comunicato stampa di "Terre libere" di Casalecchio di Reno, 14 novembre 2009


La sentenza che la Corte Europea ha emesso sulla questione "Crocifissi nelle scuole italiane" sta diventando uno scottante tema d?attualità. La reazione dei cattolici ma soprattutto dei politici che farciscono con la religiosità il proprio operato, è stata scomposta ma violenta, molto violenta. Dalle frasi sconnesse al limite della denuncia del Ministro Ignazio La Russa all?attacco verbale e violento di Vittorio Sgarbi alla signora Isabella Cazzoli dell'UAAR durante la trasmissione di Canale 5 "Domenica 5".
Sembra che il far rispettare la Costituzione sulla vicenda della laicità e della indipendenza, "ciascuno nel proprio ordine", tra Stato e Chiesa sia un fatto impensabile nel nostro Paese. E così aumentano le prese di posizione contro la sentenza creando una sorta di "caccia alle streghe" (che i cattolici conoscono bene) verso chi rivendica la possibilità di fare crescere i propri figli senza che essi abbiano nessun tipo di imposizione religiosa in situazioni Statali (vedi la scuola dell'obbligo).
La vicenda la chiarisce bene Bersani quando afferma che il Crocifisso è "un'antica tradizione che non può essere offensiva per nessuno". Qui non si tratta di sentirsi offesi ma semplicemente di far ottemperare ciò che significa laicità dello Stato. Se uno si vuole battezzare, se uno vuole professare la religione cattolica o qualsiasi altra religione lo può fare, quello che Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia che aveva promosso la richiesta di pronunciamento su questa vicenda voleva ottenere era il riconoscimento di non imporre, in una situazione Statale, ai propri figli un simbolo religioso. La domanda che ci facciamo è: "questa richiesta è sbagliata"?
Mentre noi ci domandiamo cosa c'è di sbagliato nel rivendicare la neutralità della scuola pubblica in materia religiosa relativamente all'educazione ed alla crescita dei bambini, capita che in tante scuole fioriscono i crocifissi e a chi ha sostenuto questa richiesta arrivano minacce ed azioni violente o comunque inquietanti. E' PARTITA UNA NUOVA CROCIATA: Annullare lo stato di diritto sulla questione laica!
Leggiamo infatti con preoccupazione il comunicato dell'UAAR emesso ieri che riferisce di minacce alla famiglia che ha fatto il ricorso alla Corte Europea, messaggi minatori all?UAAR in diverse situazioni, di una bomba carta alla sede romana del Partito Radicale? E crediamo che non si finisca lì.
La risposta seria che la classe politica di Sinistra, che si professa laica, che crede nella Costituzione è di difendere attivamente, in ogni luogo su ogni territorio, la richiesta democratica di rispettare la volontà di chi non vuole imposizioni religiose, soprattutto quando queste avvengono in situazioni Statali.
Sarebbe interessante che su questo avvenisse un dibattito anche a Casalecchio per capire in realtà chi è davvero il difensore dei dettami Costituzionali.
E non si tratta di Musulmani contro cristiani si tratta di rispettare i cittadini Italiani che credono opportuno scegliere consapevolmente che cosa fare della Religione, che chiedono di non obbligare i bambini che si stanno formando e crescendo ad avere una imposizione religiosa in un luogo che dovrebbe essere neutro.
E' per questo che TERRE LIBERE di Casalecchio chiede all'Amministrazione Comunale di far rispettare, non a priori, la sentenza della Corte Europea e di far sì che se ci fosse una famiglia che richieda la rimozione del crocifisso dalle aule faccia propria questa richiesta davanti all'istituzione scolastica.
Chiediamo questo perché in questo momento storico in cui dietro alla religione, qualsiasi religione, si nascondono forti tensioni integraliste che possono sfociare anche nella violenza

L'AFFERMAZIONE DELLA LAICITA' DELO STATO NON PUO' ESSERE PIU' RIMANDABILE!

E sempre da questo punto di vista riteniamo necessario istituire nel nostro Comune un registro delle unioni delle coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali, e un albo del testamento biologico per chi vuole depositare le proprie volontà. Argomenti anche questi che non sono più rimandabili.