Non è il fanatismo. e' la vita nel ghetto a rafforzare Hamas
Il regista Udi Aloni risponde alla cantante Achinoam Noa

Newsletter "Misteri d'Italia", n. 126, gennaio 2009


La cantante israelo-americana Achinoam Noa ha scrìtto una lettera aperta «ai miei amici palestinesi», apparsa sulla stampa e sul sito Ynet-news: «Il fanatismo, qualunque sia la sua origine, ma soprattutto quello del movimento integralista palestinese Hamas al potere nella Striscia di Gaza, è in questo momento l'unico e vero nemico che israeliani e palestinesi hanno in comune».
Le ha risposto il regista israelo-americano Udi Aloni il quale, sullo stesso giornale, ha scritto una risposta «personale» alla cantante di Shalom Shalom. «Scrivi 'so dove è il vostro cuore. Insieme al mio, coi bambini, con la musica, con la speranza'. Ma noi ci siamo presi la loro terra e li abbiamo imprigionati nella striscia di Gaza. Abbiamo riempito i loro cieli di bombardieri, che si muovono come angeli della morte distribuendo a caso il loro carico fatale. Di che speranze parli? Abbiamo distrutto ogni possibilità di moderazione e vita insieme nel momento in cui abbiamo fatto bottino della loro terra mentre sedevamo insieme al tavolo del negoziato. (...) Volevano la terra data a loro dagli organismi internazionali e noi abbiamo tirato diritto, siamo andati avanti perché Dio è dalla nostra parte. (...) Quando il mondo occidentale fallisce e la moderazione è vista come una debolezza, il fanatismo religioso dà un senso di forza, di potenza. (...) La gente normale, i laici a Gaza trovano difficile parlare contro Hamas quando il loro ghetto è bombardato tutto il giorno e tutta la notte. Probabilmente dirai che 'non li bombarderemmo se tenessero a freno i loro razzi, ma loro sparano perché stanno lottando per qualcosa di più del diritto di vivere nella prigione di Gaza. Loro stanno combattendo per il diritto di vivere come liberi cittadini in un paese indipendente. Proprio come facciamo noi».