Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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Associazione Alta Voracita' - 01 ottobre 2001

Si vis pacem, para bellum
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Opinioni a confronto
- Si Vis Pacem, Para Bellum -

- Libro Imposimato (vai ai dati) - Acque Striate, interno Parco Capanne di Marcarolo, con il 30 di settembre termina il lungo presidio: Carrosio l'ha spuntata, ha vinto anche questa battaglia, la sua lunga esperienza di lotta lo rende comunque consapevole che si tratta solo dell'ennesima battaglia, la guerra non è ancora vinta.
Rispetto al passato si è questa volta registrata una presa di coscienza a livello dell'intera Val Lemme.
Inizia cioè a prender corpo una diffusa consapevolezza che problemi di tanta portata appartengono a tutta la Valle, al di là di autolesionistici ed insulsi campanilismi che di fatto fanno il gioco del comune nemico.
La partecipazione, questa volta, anche di gente dei Molini, di Voltaggio, di Gavi, ne è stata la diretta testimonianza.
Non ne sono invece usciti bene i politici da noi eletti sul territorio.
Costoro all'onorare il mandato ricevuto (di tutela degli interessi dei loro elettori) hanno preferito la latitanza o peggio.
Ci siamo trovati di fronte un'opposizione che non si oppone e tenta di stordirci vomitandoci addosso nonsensi in insultante politichese.
E ad una maggioranza che non è stata capace (e siamo buoni) di impedire questo ulteriore attacco al buon senso ed alla decenza.

Purtroppo i problemi della Valle non si fermano al già gravissimo tentativo di distruzione delle sette sorgenti del Rollino; minacciosa ed inquietante pende su di essa la spada di Damocle del cosiddetto "Terzo Valico".
Siamo qui costretti ad evocarne lo spettro perchè proprio oggi, primo ottobre, giorno successivo alla conclusione del presidio per la difesa della Valle, il quotidiano "IL SECOLO XIX" di Genova pubblica un servizio in cui si accenna ad un tentativo di riapertura di quel fronte.
Il servizio, a firma Carlo Bancalari, è stato realizzato in occasione dell'inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Sanremo. A pag. 13 sotto il titolo "Il Ministro. Cinque promesse sulle grandi opere", si legge che il Ministro delle infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi alla domanda "E il terzo valico?" dichiara candidamente: "STIAMO STUDIANDO LA POSSIBILITÀ DI RIDARE AI GENERAL CONTRACTOR PRECEDENTI IL LAVORO PER RECUPERARE ALMENO UN ANNO E MEZZO-DUE ANNI IN MODO CHE L'OPERA SIA REALIZZATA IN 5-6 ANNI".

GENERAL CONTRACTOR!! Fu il giudice Ferdinando Imposimato a rendere fortemente impopolare la figura del "General Contractor" nel suo mai abbastanza letto libro "Corruzione ad Alta Velocità - Viaggio nel governo invisibile".
In esso spiega dettagliatamente come con tale formula si possa far arrivare in linea un solo miliardo di dieci iniziali, usciti dalle tasche di noi contribuenti (pagg. 34-35).

Per il cosiddetto "Terzo Valico" il GENERAL CONTRACTOR fu il consorzio Co.Civ., concessionario del giacimento di danaro pubblico chiamato di volta in volta Alta Velocità, alias Quadruplicamento, alias Alta Capacità, alias Terzo Valico, alias chissà che altro ancora (interessanti notizie su Co.Civ. si possono leggere alle pagg. 106 e 116 del libro sopra citato); il 18 dicembre 2000 la concessione venne ufficialmente annullata.
Ad esso subentrò Italferr. Ora parrebbe si abbia nostalgia di Co.Civ.

Al di là dei millantati 5 o 6 anni tale "grande opera" porterebbe la disgraziata Val Lemme (e non solo lei, ma questo non è motivo di consolazione) ad essere un enorme invivibile cantiere per un minimo di 14 anni.
Già: quest'opera "urgente" ha un tempo di realizzazione (messa in servizio) stimato intorno ai 14 anni.
Ulteriori altre considerazioni che si possono fare sull'intero argomento sono sin troppo ovvie: avremmo flotte di giganteschi camion sulle nostre strade (sull'intero comprensorio, non solo in Val Lemme) per un minimo di 14 anni (i cantieri sono previsti in attività su tre turni, alimentando un traffico di mille camion nelle 24 ore su una rete viaria per cui dal progetto non risuta nessun apprezzabile miglioramento, per di più in concomitanza con l'apertura del mega centro commerciale "Praga 2000"), ambiente invivibile per 14 anni, stravolto per sempre, falde idriche sconvolte, fiumi rovinati dagli scarichi dei cantieri e dagli scarichi delle gallerie (Bologna-Firenze docet), …ecc… ecc… ecc…

Fate lavorare la fantasia: pensate il peggio e sarete nel giusto.

Un ultimo appunto al termine di queste osservazioni:

A chi abita e lavora molto distante da tutto questo sconquasso non verrà ovviamente abbattuta la casa, non verrà egli travolto dai camion dei cantieri, non vivrà per anni ed anni dentro i cantieri stessi, non si vedrà distrutto l'ambiente in cui è nato e vissuto.
Gli viene solo richiesto di contribuire alle spese.
E, si badi bene, non rispondono al vero le voci di un finanziamento europeo per fondi strutturali; l'Europa non sborsa una lira (e neppure un euro), si limita a partecipare per un 50% allo studio di fattibilità. Inoltre (Amsterdam) impone ai paesi membri rigidi controlli sulle spese (sembrerà strano, ma quello che non hai non lo potrai più spendere), quindi, dove volete che li prendano questi qua i soldi per farsi il Supertreno?
Indovinato! Proprio dalle nostre Pensioni, dalla Sanità, dai Servizi, ecc..

Concludendo:
E' un progetto attuato nel totale disprezzo per coloro che vivono e lavorano nelle zone coinvolte, continua ad apparire come un'opera non necessaria, parto della abberrante filosofia de "l'importante è che costi", nell'interesse dei soliti pochi a danno dei molti (di noi tutti).

Lo scenario che abbiamo di fronte è di una tale gravità che si rende quanto mai opportuna la creazione di un forte senso di solidarietà tra i cittadini, e che le Associazioni ed i Comitati di tutte le valli siano sempre pronti ad operare attivamente, in modo democratico, opponendosi a qualunque tentativo di realizzazione di opere di discutibile interesse che porterebbero sicuramente alla distruzione dell'ambiente a spese e con disagi per la popolazione, cercando di allontanarsi sempre più da quei gruppi di potere fine a se stessi che sono ormai diventati i partiti e avvicinandosi sempre più ai cittadini.

E mentre si favoleggia di costosissimi treni superveloci, proprio mentre stavamo scrivendo queste righe siamo rimasti bloccati per più di un'ora sulla linea "direttissima" tra Genova e Ronco Scrivia per l'ennesimo guasto. Il treno davanti al nostro, con la solita motrice andata fuori uso come ormai ben sappiamo, per mancata manutenzione preventiva, ha interrotto a lungo la linea (la manutenzione costa, dobbiamo risparmiare su tutto per poterci fare il Supertreno, no?).



Associazione "Alta Voracità - Contro questo Terzo Valico"
Sede: Loc. Vallegge n° 31 Gavi (AL) - cap 15066 - Tel. 0143/64.33.82
E-mail: altavoracita@libero.it - Sito Web: http://digilander.iol.it/altavoracita/


Il presidente - Gigliola Gualco



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Libro che fa molto "in" dichiarare d'aver letto,
ma che è stato in realtà letto da ben pochi:

(il solo possesso dell'opera non è sufficiente)

Corruzione ad Alta Velocita'
Viaggio nel governo invisibile

F. Imposimato, G. Pisauro, S. Provvisionato
KOINe' nuove edizioni
Telefono: 06 / 52.24.42.80
novembre 1999


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