Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

( Torna all'indice ) - Associazione Alta Voracita' - 01 dicembre 2000

La guerra continua


Terzo Valico: la guerra continua, e con una convergenza di azioni da parte del partito trasversale dei terzovalicisti che fa presagire trattarsi dell'attacco finale, da noi atteso invece non prima del dopo-elezioni del 2001.
L'impegno dell'Associazione "Alta Voracità" resta immutato, il coordinamento con le altre Associazioni e Comitati e' ormai consolidato e notevolmente produttivo.
Prova ne siano gli ultimi documenti-denuncia collettivamente sottoscritti, del tentativo in atto di aggirare il parere vincolante della Commissione ministeriale di Valutazione di Impatto Ambientale ed indire ugualmente a brevissima scadenza la Conferenza dei Servizi al fine di dare comunque il via ai lavori del famigerato "Terzo Valico".
Circostanziati documenti inviati, nel corso degli ultimi due mesi, sia al Presidente della Commissione ministeriale di V.I.A. che ai ministri competenti.

Vediamo ora di segnalare gli ultimissimi sviluppi di una situazione che si può ormai ben definire "da 8 settembre 1943":
Il "Terzo Valico" è stato bocciato dal parere vincolante del V.I.A., non si fa più, anzi si fa, ed al più presto: la guerra continua.

Non lasciatevi prendere dal panico, vediamo di capirci:
(i dati sono recentissimi e compaiono nel nostro ultimo documento trasmesso a tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dal cataclisma "Terzo Valico").

  1. - ci risulta un tentativo per introdurre in Senato un emendamento all'art. 105 della Legge Finanziaria 2001 proposto dal Governo, che stabilisce l'immediata revoca della Concessione di Co.Civ., finalizzato a dilazionare al marzo 2001 l'effettiva rescissione del contratto, a suo tempo definito a trattativa privata, con Co.civ., consorzio costituito per realizzare la linea ad Alta velocità;

  2. - il 25 novembre Italferr, società di ingegneria delle FS SpA ha trasmesso ai Comuni interessati la Relazione di Inquadramento "Tratta A.C. Milano-Genova 'Terzo valico' Genova-Novi Ligure" che, a detta della stessa società ricalca nella sua integrità "il progetto già sottoposto a procedura VIA e conosciuto dagli enti" (pag. 15 della citata Relazione). Quindi, riproponendo il lacunoso e omissivo progetto presentato da Co.Civ. che il 5 settembre scorso era stato oggetto di "pronuncia interlocutoria negativa" ai sensi dell'art. 6 comma 4 del DPCM 27/12/1988;

  3. - la trasmissione del progetto avviene il giorno dopo dell'approvazione definitiva della Legge n. 340/2000 che agli art. 10 e 11 introduce norme di modifica della L. n. 241/1990 che limitano l'autonomia della procedura VIA stabilendo il termine conclusivo di 90 giorni per arrivare a un giudizio conclusivo sui progetti, anche subordinati alla VIA, che siano esaminati da Conferenza dei Servizi.

(In precedenza erano state pesantemente modificate le modalità di voto nella Conferenza dei Servizi, per cui in essa il singolo Comune dissenziente è destinato a non aver più voce in capitolo).
Si gioca nuovamente sui tempi: consultazione da parte degli interessati, presentazione di eventuali osservazioni e/o alternative e, finalmente superato lo scoglio della procedura di V.I.A., entro dicembre di corsa alla Conferenza dei Servizi; guarda caso il tutto, calcolato al millimetro, ci porta al marzo del 2001 (infatti dicembre 2000 più novanta fa marzo 2001).
Comunque il millantato "nuovo progetto" ci è già risultato ad un primo esame, a parte lo stralcio della val Borbera, la copia carbone del precedente e senza le richieste integrazioni che hanno provocato l'interruzione della procedura di V.I.A. , il progetto, cioè, continua a non esistere.
Si ha notizia che, nonostante ciò, dal lato ligure si continui ormai ossessivamente ad annunciare l'imminente apertura sul progetto "Terzo Valico" della Conferenza dei Servizi, probabilmente a Genova, entro dicembre, al fine di approvarlo (interviste e pubbliche dichiarazioni del ministro Bersani).

Sull'eventualità di una Conferenza dei Servizi che eufemisticamente definiremo "anomala", i Comitati e le Associazioni di Cittadini che vigilano su questa storia del "Terzo Valico", in un comune coordinamento, hanno emesso in questi giorni un'ultima denuncia, diretta nell'immediato agli Amministratori locali ed avente per oggetto: richiesta di intervento pubblico per la conferma della revoca delle concessioni a Co.Civ. e contro l'uso strumentale della CDS per il vaglio del progetto del cosiddetto Terzo Valico (ciò è di molto peso in quanto lo slittamento al marzo 2001 della revoca è l'unico tassello che il partito trasversale dei terzovalicisti non è ancora riuscito a piazzare a completamento della sua strategia).
Tale denuncia/richiesta così esordisce:
"le nostre associazioni e comitati da anni impegnati nelle battaglie contro la realizzazione della linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Genova e per la revoca delle Concessioni ai general contractor per l'Alta Velocità le segnalano, con preoccupazione alcuni avvenimenti e atti che rischiano di inficiare le procedure partecipative e le osservazioni presentate in merito dalle amministrazioni locali e dai cittadini:"
Seguono una circostanziata esposizione dei fatti da noi citati in questo articolo e la richiesta di:
"1- prendere pubblicamente posizione affinché sia respinta qualsiasi manovra dilatoria in deroga a quanto previsto dall'art. 105 della Legge Finanziaria 2001 che va in discussione nell'Aula del Senato a partire dall'11 dicembre p.v.e di opporsi a un uso strumentale della CDS che limiti e eluda le osservazioni critiche e le opposizioni delle amministrazioni locali e dei cittadini;
2- consentire a nostri rappresentanti di svolgere un breve intervento informativo in occasione di una riunione aperta del consiglio comunale."

Il documento è a firma di:
Comitato spontaneo di Novi Ligure per il No al III Valico.
Comitato di Franconalto.
Coordinamento interregionale No al supertreno.
Comitati contro l'Alta Velocità della Valpolcevera - Genova.
Comitato dei cittadini di Novi-Merella.
Stefano Lenzi - segretario WWF Liguria.
Enzo Messina - FLTU-CUB.
Renato Milano - referente WWF di Novi Ligure.
Comitato spontaneo di Arquata Scrivia e Rigoroso contro la linea ad AC.
Associazione Alta Voracità.
Comitato per la difesa del territorio di Campomorone.
Comitato spontaneo per la valorizzazione e la salvaguardia della Val Borbera.


L'intera documentazione, come sempre, è in nostro possesso, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
Segnaliamo infine, per il versante genovese, la conferenza stampa indetta dal WWF nella sua sede di Genova mercoledì 6 dicembre tesa a contrastare la disinformazione che ha raggiunto toni apologetici di esaltazione della bontà del "Terzo Valico" posta in atto in ambiente ligure; conferenza cui ha partecipato anche la nostra Associazione.

Dopo aver dato notizia dell'impegno a largo raggio, diamo un breve accenno su alcuni eventi locali.

Si riporta qui il testo di una lettera che viene presentata in questi giorni da un gruppo di cittadini di Voltaggio a quella Amministrazione; ciò perchè, guarda caso, l'argomento è in odor di "Terzo Valico".
Scrivono i cittadini di Voltaggio:

-- Al Sindaco di Voltaggio, Sig. Consolato Repetto, Palazzo comunale, Piazza Garibaldi 2 15060 - Voltaggio (AL)

Signor Sindaco,
come privati cittadini residenti nel Comune di Voltaggio ci rivolgiamo a Lei in quanto Responsabile di questa Amministrazione e quindi nostro referente a tale riguardo.

Considerando che negli ultimi tre anni, l'ultimo dei quali sotto la Sua amministrazione, le nostre richieste verbali non hanno avuto seguito, ci vediamo costretti a presentare questa, scritta.

Si ribadisce qui la elevata pericolosità, ormai in atto da oltre tre anni, del libero transito sulla strada Voltaggio-Borgofornari, detta "della Castagnola", di automezzi pesanti, dalle dimensioni e dal peso, cioè, assolutamente inadeguati, per forte eccesso, al quel tipo di strada; e ciò continua ad avvenire "nel pieno rispetto della segnaletica" posta agli inizi della tortuosa strada di valico.
Si continua infatti a leggere, da tre anni a questa parte, all'inizio della strada in questione, un "divieto di transito per automezzi di lunghezza uguale o superiore a quindici metri".

Tale "divieto che autorizza" fu sostituito al precedente normale divieto adeguato ad una ripida, tortuosa ed angusta stradicciola di montagna quale è la Castagnola, con discutibile iniziativa, con il risultato di consentire il transito agli automezzi pesanti gravitanti sui due cantieri facenti capo ai "cunicoli esplorativi per indagini geodiagnostiche" per il cosiddetto "Terzo Valico". Rispettivamente: Cantiere di Castagnola (fondovalle, lato Borgofornari) comune di Fraconalto e Cantiere di Vallerone (presso la cava di Voltaggio) comune di Voltaggio.

Transito che tra l'altro, oltre alla continua grave situazione di pericolo per i normali utenti di quella strada, portò in brevissimo tempo al suo dissesto, i ripetuti incidenti (enormi camion in "caduta libera", collisioni evitate per pochi millimetri, ecc..), solo per caso non mortali, completarono il quadro.

Da due anni i lavori che beneficiarono del dissennato permesso di transito sono sospesi; ma il "divieto che autorizza" è rimasto e troppo spesso noi ci troviamo, arrancando su per i tornanti della Castagnola, di colpo la strada interamente occupata da enormi camion in rotta di collisione con noi, e per la legge (!) perfettamente in regola.

Ora: questa strada che penetra per lungo tratto nel territorio soggetto all'Amministrazione del Comune di Voltaggio sino al suo termine, alle porte del paese, è giornalmente percorsa anche da decine di abitanti del suddetto Comune.

Appunto in quanto tali ci rivolgiamo alla Sua Amministrazione, signor Sindaco, il protrarsi del cui disinteresse per questa grave situazione farà sì che in caso di incidente per le cause suddette, tale Amministrazione sarà da noi ritenuta corresponsabile.

Augurandoci che ciò non debba avvenire, porgiamo distinti saluti. --


E qui termina l'esposto dei cittadini di Voltaggio.
Orbene, augurandoci che la lettera abbia un riscontro positivo, attualmente in quel di Voltaggio accade che:
le decine di incontri ravvicinati con gli enormi camion che transitano impunemente su per il tortuoso ed angusto valico della Castagnola", sono attribuiti, dal vice Sindaco di Voltaggio alla "sfortuna" degli automobilisti.
Il ripristino di un normale divieto di transito adeguato ad una ripida, tortuosa ed angusta stradicciola di montagna quale è la Castagnola, viene poi presentato dallo stesso come ardua impresa irta di difficoltà, con pesanti implicazioni geo-politiche ("... c'è coinvolta anche la Provincia di Genova ! ....") , nei fatti inattuabile.
Ciò è stato affermato da un pubblico amministratore la cui rappresentatività è seconda solo a quella del Sindaco, nel corso dell'ultimo sollecito verbale (29 novembre 2000) fatto da un cittadino a quella Amministrazione sulla grave questione.

Vien da sè un'amara considerazione: invece per coloro che vorrebbero spendere oltre diecimila miliardi di denaro pubblico e sconvolgere il territorio di Voltaggio con i decennali cantieri del cosiddetto "Terzo Valico", completi di discarica sul monte delle Rocche, i rapporti con la lontanissima Provincia di Genova non rappresentano un problema.

Già, il famigerato "Terzo Valico": al pari degli altri comuni coinvolti da tale cataclisma sabato 25 novembre 2000, al Comune di Voltaggio è stato recapitato il plico contenente il "nuovo" progetto di "Terzo Valico".
A differenza, ad esempio, dell'Amministrazione comunale di Arquata che avendo il plico sabato 25, già lunedì 27 esponeva al pubblico numerosi e vistosi avvisi a tal proposito, completi delle modalità di consultazione da parte dei cittadini (i tempi di consultazione e presentazione di eventuali osservazioni sono ormai ristrettissimi), ancora mercoledì 29 novembre tale importantissima documentazione giaceva nei locali del Comune di Voltaggio ancora sigillata e sconosciuta allo stesso vice Sindaco (anche lui sfortunato come gli automobilisti della Castagnola).
Abbiamo dovuto, con non poco imbarazzo, segnalargliela noi.



Associazione "Alta Voracità - Contro questo Terzo Valico"
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E-mail: altavoracita@libero.it - Sito Web: http://digilander.iol.it/altavoracita/


Il presidente - Gualco Gigliola



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