Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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Comunicato congiunto delle Associazioni e dei Comitati liguri e piemontesi Contro il "Terzo Valico"
- 12 febbraio 2003

In allegato:

(1) Comunicato dell'ottobre 2002

(2) Replica a Palenzona sull'Alta Velocità MI-GE


TERZO VALICO E LA TRUFFA AGGRAVATA

Dal "Corriere della sera" di venerdì 7 febbraio:

"Truffa aggravata, da 100 miliardi di lire, ai danni dello Stato nel completamento dell'iter progettuale della linea ferroviaria ad Alta Velocità «Milano-Genova».
E' questa l'ipotesi di reato per la quale la Procura della Repubblica (di Milano), depositando gli atti a conclusione della indagine, procede contro il senatore di Forza Italia Luigi Grillo, attuale presidente della Commissione Lavori pubblici al Senato, ... ... ; (contro) l'ex amministratore delegato della TAV Ettore Incalza, oggi consulente del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi; (contro) il rappresentante del Co.civ Mario Nicolini; (contro) il dirigente Italferr Massimo Palliccia; e (contro) gli imprenditori «beneficiari dell'indebito stanziamento di 100 miliardi e della successiva erogazione di 65 miliardi», ovvero Marcellino Gavio e Bruno Binasco (rappresentanti il consorzio d'imprese Itinera) e Rosario Alessandrello (per il consorzio Tecnimont).


I risultati dell' inchiesta dei pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Paolo Jelo contestano le procedure con le quali questo fiume di soldi è sgorgato a partire dal dicembre 1993, allorchè il consorzio Co.civ propone l'esecuzione di una campagna di indagini geologiche. Nel mirino della Procura è finita anche la stipulazione, avvenuta il 16 giugno 1995, di una aggiunta alla convenzione TAV-Co.civ nella quale si conveniva di integrare i 155 miliardi già concessi nel 1992, con una ulteriore erogazione di 100 miliardi.

Su questo secondo aspetto esitono due ombre:

1º- le opere geologiche previste come indagini suppletive sarebbero state nella realtà del tutto inutili e produttive di danno ambientale;

2º- il finanziamento risulta comunque gonfiato in misura superiore al 100 per cento".


Questa vicenda parte da lontano, ma ebbe una accelerazione all'epoca dei famosi "fori pilota", i realtà tronconi di vere e proprie gallerie in zona Fraconalto e Voltaggio. Allora i Comitati denunciarono l'assurdità di questo avvio di Terzo Valico, motivato con le "indagini geologiche", privo di una progettazione complessiva e con il parere negativo del V.I.A. Allora le province di Genova e Alessandria, con tanto di visite ufficiali da parte dei loro presidenti, inneggiarono all'avvio della Milano-Genova e gli ambientalisti che ponevano qualche riserva sulle motivazioni e sulle procedure vennero definiti dal signor Palenzona "asini raglianti". (vedi Allegato n.2)

A quanto pare il loro raglio era assai più limpido del nitrito dei cavalli di razza che si spintonavano per avere il privilegio di entrare, con tanto di elmetto giallo sul cranio, nei "fori pilota" ad inaugurare e benedire ogni metro di avanzamento sulla strada della distruzione ambientale.

All'inizio del 1998 il WWF di Genova presentò una denuncia documentatissima sull'assurdità dei lavori in corso e qualche mese dopo i carabinieri provvidero a chiudere i cantieri.

Nell'estate del 2001 la Procura di Milano convoca testimoni ed imputati e soprattutto mette a confronto Grillo e Necci.

Poi non si seppe più nulla della vicenda; il Co.civ venne estromesso dal Centrosinistra e successivamente richiamato dal governo Berlusconi a gestire la questione Terzo valico. L'Europa si oppose non essendo stato espletato un regolare appalto internazionale come prevede la normativa Comunitaria.

Ora, all'improvviso, la conclusione dell'indagine con la denuncia di truffa aggravata.


- Comitato interregionale "NO AL SUPERTRENO MI-GE"
- WWF Italia
- Legambiente Tortona
- Associazione "Alta Voracità" di Gavi
- Comitati contro il Terzo Valico di Arquata e Rigoroso
- Comitati "Salute e ambiente"
- "La nostra terra" di Novi e Gavi
- Comitato per la tutela della Val Lemme
- Comitato di Campomorone
- "No al Terzo Valico" di Novi
- Social Forum di Tortona, Novi. Val Polcevera e Ponente genovese
- Gruppo ambiente di Castelnuovo Scrivia
- Italia nostra di Novi



In allegato:

(1) Comunicato dell'ottobre 2002

(2) Replica a Palenzona sull'Alta Velocità MI-GE



TERZO VALICO E LA TRUFFA AGGRAVATA

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Allegato 1
FACCIAMO IL PUNTO SUL "TERZO VALICO"
Sabato 12 ottobre 2002 ore 21 a Rigoroso


Lunedì 30 settembre si è svolta a Roma la CONFERENZA DEI SERVIZI ISTRUTTORIA in merito al progetto del Terzo Valico. Erano presenti tutti i sindaci, o loro delegati, dei Comuni coinvolti, ad esclusione del Comune di Gavi. Erano presenti le Province (per Alessandria il vicepresidente Borioli) e la Regione Liguria, mentre per il Piemonte non si è fatto vivo l'assessore Casoni così energico nel rimproverare i Comuni alessandrini non entusiasti dell'opera (a sostituirlo vi era un solo funzionario).
Dall'appuntamento non è uscito niente di nuovo rispetto all'apertura della CDS del dicembre 2000: è stato solo ribadito il consenso di massima di tutte le amministrazioni pubbliche all'orientamento del "corridoio Milano-Genova".
La CDS è servita solo a giustificare una linea su una carta, già tracciata due anni fa, sulla base di progetti che sono stati bocciati due volte nel 1994 e nel 1998 e bloccati per chiarimenti nel 2000 in sede di Valutazione di Impatto Ambientale.
Progetti per i quali Co.Civ. ha già ricevuto 130 miliardi di Lire e si appresta a ricevere 108 milioni di euro l'anno da qui al 2006 (secondo il DPEF approvato nel luglio 2002).

La riunione è stata presieduta da certo Ventresca, con tanto di contorno festoso, rinfresco e buffet fornitissimo.
Non vi era alcun rappresentante del governo; c'erano alcuni big delle Ferrovie come l'ing. Moretti e il manovratore del Co.Civ ing. Nicolini (ma non era scattata la denuncia "procedura d'infrazione" della Unione europea al governo italiano per aver riaffidato senza appalto alcuno al Co.Civ. la gestione del Terzo Valico?).
Gli enti pubblici liguri, come al solito favorevoli, hanno partecipato solo alla fase mattutina, mentre quelli piemontesi hanno presentato nel pomeriggio i loro fitti "cahier de doleance".
Alla conclusione nulla è cambiato e Borioli e i vari rappresentanti di Serravalle, Arquata, Novi e Tortona sono rimasti con le loro perplessità iniziali.
Pare che, invece, il sindaco di Pozzolo sia soddisfatto di quanto ottenuto.
Italferr, TAV e RFI hanno comunicato che prenderanno visione delle obiezioni e organizzeranno incontri con i Comuni al fine di trovare soluzioni.
L'obiettivo è quello di presentare per marzo 2003 il progetto preliminare e per maggio 2004 aver chiuso la partita facendo ricorso alla "legge obiettivo" e procedere all'avvio dei lavori che si dovrebbero concludere nel settembre 2010.
Quindi nei prossimi mesi si apriranno i cosiddetti "tavoli di concertazione" che però sarebbe meglio definire con il loro vero nome di "tavoli di contrattazione".


Vanno poste in rilievo alcune "novità".

- I rappresentanti del nuovo V.I.A. sono tutte facce nuove e hanno dichiarato che per loro il progetto va benissimo.

- Idem dai Ministeri all'Ambiente e dei Beni Culturali (gli stessi Ministeri che hanno bocciato per tre volte in precedenza il progetto Supertreno MI-GE!).

- L'assurdo è che non risulta alcuna obiezione da parte della Soprintendenza archeologica del Piemonte in merito al percorso Serravalle-Arquata e ciò stupisce, tanto da far emergere il sospetto che non sia stata interpellata.

- A domanda specifica, le Ferrovie rispondono che contestualmente alle opere di Terzo Valico verrà presa in considerazione l'eventualità di nuove linee o potenziamenti verso Milano e certamente nel tratto Tortona-Voghera.

- Il Terzo Valico , per quanto riguarda le opere della "legge obiettivo", è stato collegato con il raddoppio della Ventimiglia-Genova affinché quest'ultima, indubbiamente necessaria, faccia da traino all'inutile Terzo Valico.
Per quanto riguarda gli stanziamenti le due opere sono ancora divise e per il Terzo Valico, ci comunica l'amico Stefano Lenzi del WWF Italia da Roma, sono stati stanziati 108 milioni di euro (pari a 200 miliardi di Lire) ogni anno per tre anni.
Una cifra irrisoria per l'opera, ma sufficiente per mandare avanti quel carrozzone di ditte, consulenti, progettisti e faccendoni che ruota dal 1991 intorno a questa vicenda.
Insomma tale cifra garantisce foraggio per tutti per altri tre anni di carte, incontri, convegni, rinfreschi, ecc... e risarcisce di eventuali "sacrifici" fatti nella fase iniziale.

- Rispondendo alla domanda "Ma i soldi ci sono?" è stato risposto che interverranno i privati. Il che è tutta da ridere visti i precedenti. Il Supertreno doveva essere finanziato al 60% dai privati. Non si è vista una lira. E poi chi sarebbe quel privato così tontolone da investire cifre immense per un'opera che non renderà nulla.
Qualcuno mormorava della disponibilità di Gavio; ma evidentemente non lo conosce: Gavio non ha mai investito una lira in imprese che non avessero un reddito sicuro e a breve scadenza.

INCONTRI
Abbiamo partecipato ai Consigli comunali di Novi e Arquata, dedicati esclusivamente al tema Terzo Valico, e purtroppo abbiamo dovuto constatare, a fronte di un atteggiamento corretto da parte del sindaco di Arquata, Grazia Morando, che ha accettato il nostro contributo di proposte, la chiusura e il rifiuto delle forze politiche presenti nel Consiglio di Novi. Su questa vicenda abbiamo espresso un giudizio inviato ai giornali e non vogliamo più farvi cenno nella speranza che in futuro gli amministratori di Novi dimostrino di essere maggiormente dotati di buonsenso.
Mercoledì 2 ottobre i Comitati si sono incontrati nella sede del Social Forum di Novi per un primo commento di quanto avvenuto a Roma. Sabato 12 ottobre, alle ore 21, si terrà l'assemblea di tutti i Comitati nella sala dell'ex Scuola di Rigoroso. Sarà presente anche Stefano Lenzi del WWF nazionale.
Chi fosse interessato alla questione del Terzo Valico è invitato a partecipare.
La ripresa di attività del nostro gruppo estremamente eterogeneo è stata positiva e ci pare utile rimarcare quali Comitati erano presenti ai due Consigli comunali sopracitati:

- Comitato interregionale "NO AL SUPERTRENO MI-GE"
- WWF Italia
- Legambiente Tortona
- Associazione "Alta Voracità" di Gavi
- Comitati contro il Terzo Valico di Arquata e Rigoroso
- Comitati "Salute e ambiente"
- "La nostra terra" di Novi e Gavi
- Comitato per la tutela della Val Lemme
- Comitato di Campomorone
- "No al Terzo Valico" di Novi
- Social Forum di Tortona, Novi. Val Polcevera e Ponente genovese
- Gruppo ambiente di Castelnuovo Scrivia
- Italia nostra di Novi

CONSIDERAZIONE FINALE
Noi confermiamo il nostro parere dell'inutilità del Terzo Valico poiché consideriamo Terzo Valico già la Voltri-Alessandria-Domodossola decisamente sottoutilizzata e siamo convinti che sia meglio intervenire e ammodernare i sei valichi liguri esistenti anziché concentrare tutto il traffico su una sola linea nuova e quindi apportatrice di impatti ambientali e antropici disastrosi.
Per di più apprendiamo che il traffico container del porto di Genova, nel periodo luglio 2001 - luglio 2002, non solo non è aumentato come sostenevano le previsioni Co.Civ., ma addirittura è diminuito del 2 per cento.
Quindi sintetizziamo la nostra posizione riprendendo due interventi che ritengo complementari:

Mario LOVELLI, sindaco di Novi, marzo 2002- "L'unica certezza è l'impatto ambientale. Ma noi pensiamo che le potenzialità di sviluppo nella nostra area non siano infinite. Fino a che punto si potrà ancora cementificare e aprire cantieri? E la logica delle compensazioni può divenire pericolosa. Per questo riteniamo che occorrano maggiori approfondimenti e chiediamo che si valutino percorsi alternativi. Succede che le linee ferroviarie attuali fra Genova e Alessandria vengano sottoutilizzate e c'è una bretella sulla quale passano solo otto treni al giorno. A questo punto mi chiedo se veramente ci sia bisogno di una nuova linea!"

Renato MILANO, WWF di Novi, settembre 2002- "Un'opera va fatta solo se e necessaria e il suo grado di necessità va confrontato con l'impatto ambientale e sociale che produce. Occorre, anzichè costruire ex-novo, privilegiare il recupero dell'esistente, ovunque sia possibile e nella massima misura possibile"

Antonello Brunetti


FACCIAMO IL PUNTO SUL "TERZO VALICO"

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Allegato 2
Replica a Palenzona sull'Alta Velocità MI-GE
"IN MANCANZA DI CAVALLI TROTTANO GLI ASINI"
- In mancanza di cavalli ... -

Non intendo entrare nel merito del ragionamento che ha spinto il presidente della Provincia a definire i "verdi", gli ambientalisti o, più nello specifico, chi si è opposto o si oppone all'Alta Velocità MI-GE come "asini raglianti". Mi interessa maggiormente l'atteggiamento del signor Palenzona che dà bacchettate a destra e a manca sulle dita dei singoli cittadini o dei Comitati, ricorrendo a insulti e raffronti pesanti.

Io sono uno di quegli "asini raglianti" che, in linea con un vecchio detto della nostra terra ("In manconsa di cavaal a trotan i asi") , si danno da fare, unendosi in gruppi spontanei e con individualità spesso assai diverse fra di loro, per cercare di tagliare le unghie agli arraffatori di denaro pubblico, ai saccheggiatori del territorio, a coloro che inneggiano alla democrazia del profitto.

Veramente tutto questo dovrebbe essere compito dei cavalli, pardon dei politici, soprattutto se di opposizione o con basi ideali di un certo tipo. Se questi, però, latitano è compito dei cittadini, il cui parere quasi sempre conta intorno allo zero, trottare e far sentire una voce fuori dal coro composto da coloro che vorrebbero o sono abituati ad "attaccare l'asino al carro del padrone".

Ribadisco che non è qui la sede di spiegare perchè siamo per il trasporto su ferrovia, ma contrari al progetto Alta Velocità MI-GE, soprattutto pensando al parto podalico con cui è nato nel 1991 questo progetto e a come sia stato gestito in questi dieci anni.

Una cosa, però, va precisata: non ci illudiamo di essere così potenti, come inducono a far credere le affermazioni di Palenzona.

Il supertreno MI-GE non l'abbiamo fermato noi, ma -per ben tre volte in questi ultimi otto anni- la Commissione V.I.A. e i Ministeri competenti considerando i progetti Co.CIV lacunosi, mal motivati e ancor peggio redatti.

Il Terzo Valico è stato fermato dai carabinieri e dai procuratori Jelo e Pasquale.

Bernini, Prandini e Necci sono stati fermati dalla polizia.

Il Co.CIV è stato fermato dall'emendamento 131 della "Finanziaria 2001" votata dal centro-sinistra.

Infine , a mio avviso, Lunardi con le sue liberticide "leggi obiettivo" potrebbe essere fermato dalle denunce in Parlamento inoltrate da Paolo Brutti e Anna Donati.

Questa la realtà, mentre noi come Comitati e ambientalisti abbiamo umilmente fatto controinformazione producendo due libri (" Alta Velocità " di Zambrini-Bettini-Tartaglia e altri - " Corruzione ad Alta Velocità " di Imposimato), convegni, assemblee, filmati, dossier colmi di pagine, ricchi di passione ma poverissimi di finanziamenti e quindi perdenti di fronte alla marea di pubblicità a favore della T.A.V.

Per il rilancio del treno, rispettando anche (oltre ai due fiorellini di campo, come afferma Palenzona) il diritto delle popolazioni coinvolte di tutelare l'ambiente in cui vivono, le loro attività originarie, le condizioni di vivibilità indispensabili per una comunità cosciente, abbiamo elaborato studi e proposte concrete sintetizzabili in un intervento forte sulle linee già attive e un adeguamento dei cinque valichi esistenti , con un conseguente maggior utilizzo.

Veniamo al dunque: l'insulto come mezzo per contrastare chi la pensa diversamente da te.

In qualità di insegnante ho sempre rispettato i miei alunni con opinioni non combacianti con le mie, o con difficoltà di comprensione. Lei, caro Palenzona, non si deve occupare di 20-25 ragazzini, ma , mi pare, di 400.000 persone e quindi dovrebbe dare , a maggior ragione, ampia ed esemplare dimostrazione di autocontrollo, di tolleranza e, perchè no, di affetto paterno per quegli zucconi di "verdi" che non condividono il suo modo di osservare il mondo o la filosofia di quel mio saggio conterraneo il cui pensiero può essere sintetizzato in un "Per farsi strada nella vita occorre fare strade".

Per di più vorrei ricordarLe che (l'ho letto nei libri stupendi di Pansa) la definizione di "asini raglianti" veniva utilizzata dagli squadristi durante il biennio rosso nei confronti dei capilega, dei sindaci socialisti, dei segretari delle case del popolo. Fossi in Lei, quindi presterei un po' più attenzione all'uso delle parole, così come alcuni rimangono sconvolti quando scappa loro un "mi consenta".

Le chiedo scusa per questa tiratina d'orecchie, caro Fabrizio, ma me ne arrogo un diritto che mi viene dall'averLe, in passato, dato il voto.

Sono arrivato in chiusura e Le propongo questa riflessione che ricavo da un autore che amo, Alexander Langer.

Tre parole di un antico motto latino possono essere assunte come quinta essenza della nostra competitiva civiltà: "Citius , Altius et Fortius", ossia "Sforzatevi di essere più veloci; di arrivare più in alto e di essere più muscolosi e roboanti".

Io, invece, Le propongo il contrario, il "Lentius , Profundius et Soavius" ossia "Sforzatevi di avere dei ritmi di vita più adatti all'anima e alla riflessione, di vedere le cose con maggiore profondità e di trattare il prossimo più soavemente, rispettando la sua diversità e le sue idee".

Con questo motto si rendono probabilmente più faticose le battaglie frontali, però si ha il fiato più lungo.


Antonello Brunetti


"IN MANCANZA DI CAVALLI TROTTANO GLI ASINI"

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