Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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Comunicato congiunto delle Associazioni e dei Comitati liguri e piemontesi Contro il "Terzo Valico"
- 03 ottobre 2002


FACCIAMO IL PUNTO SUL "TERZO VALICO"
Sabato 12 ottobre ore 21 a Rigoroso


Lunedì 30 settembre si è svolta a Roma la CONFERENZA DEI SERVIZI ISTRUTTORIA in merito al progetto del Terzo Valico. Erano presenti tutti i sindaci, o loro delegati, dei Comuni coinvolti, ad esclusione del Comune di Gavi. Erano presenti le Province (per Alessandria il vicepresidente Borioli) e la Regione Liguria, mentre per il Piemonte non si è fatto vivo l'assessore Casoni così energico nel rimproverare i Comuni alessandrini non entusiasti dell'opera (a sostituirlo vi era un solo funzionario).
Dall'appuntamento non è uscito niente di nuovo rispetto all'apertura della CDS del dicembre 2000: è stato solo ribadito il consenso di massima di tutte le amministrazioni pubbliche all'orientamento del "corridoio Milano-Genova".
La CDS è servita solo a giustificare una linea su una carta, già tracciata due anni fa, sulla base di progetti che sono stati bocciati due volte nel 1994 e nel 1998 e bloccati per chiarimenti nel 2000 in sede di Valutazione di Impatto Ambientale.
Progetti per i quali Co.Civ. ha già ricevuto 130 miliardi di Lire e si appresta a ricevere 108 milioni di euro l'anno da qui al 2006 (secondo il DPEF approvato nel luglio 2002).
La riunione è stata presieduta da certo Ventresca, con tanto di contorno festoso, rinfresco e buffet fornitissimo.
Non vi era alcun rappresentante del governo; c'erano alcuni big delle Ferrovie come l'ing. Moretti e il manovratore del Co.Civ ing. Nicolini (ma non era scattata la denuncia "procedura d'infrazione" della Unione europea al governo italiano per aver riaffidato senza appalto alcuno al Co.Civ. la gestione del Terzo Valico?).
Gli enti pubblici liguri, come al solito favorevoli, hanno partecipato solo alla fase mattutina, mentre quelli piemontesi hanno presentato nel pomeriggio i loro fitti "cahier de doleance".
Alla conclusione nulla è cambiato e Borioli e i vari rappresentanti di Serravalle, Arquata, Novi e Tortona sono rimasti con le loro perplessità iniziali.
Pare che, invece, il sindaco di Pozzolo sia soddisfatto di quanto ottenuto.
Italferr, TAV e RFI hanno comunicato che prenderanno visione delle obiezioni e organizzeranno incontri con i Comuni al fine di trovare soluzioni.
L'obiettivo è quello di presentare per marzo 2003 il progetto preliminare e per maggio 2004 aver chiuso la partita facendo ricorso alla "legge obiettivo" e procedere all'avvio dei lavori che si dovrebbero concludere nel settembre 2010.
Quindi nei prossimi mesi si apriranno i cosiddetti "tavoli di concertazione" che però sarebbe meglio definire con il loro vero nome di "tavoli di contrattazione".


Vanno poste in rilievo alcune "novità".

- I rappresentanti del nuovo V.I.A. sono tutte facce nuove e hanno dichiarato che per loro il progetto va benissimo.

- Idem dai Ministeri all'Ambiente e dei Beni Culturali (gli stessi Ministeri che hanno bocciato per tre volte in precedenza il progetto Supertreno MI-GE!).

- L'assurdo è che non risulta alcuna obiezione da parte della Soprintendenza archeologica del Piemonte in merito al percorso Serravalle-Arquata e ciò stupisce, tanto da far emergere il sospetto che non sia stata interpellata.

- A domanda specifica, le Ferrovie rispondono che contestualmente alle opere di Terzo Valico verrà presa in considerazione l'eventualità di nuove linee o potenziamenti verso Milano e certamente nel tratto Tortona-Voghera.

- Il Terzo Valico , per quanto riguarda le opere della "legge obiettivo", è stato collegato con il raddoppio della Ventimiglia-Genova affinché quest'ultima, indubbiamente necessaria, faccia da traino all'inutile Terzo Valico.
Per quanto riguarda gli stanziamenti le due opere sono ancora divise e per il Terzo Valico, ci comunica l'amico Stefano Lenzi del WWF Italia da Roma, sono stati stanziati 108 milioni di euro (pari a 200 miliardi di Lire) ogni anno per tre anni.
Una cifra irrisoria per l'opera, ma sufficiente per mandare avanti quel carrozzone di ditte, consulenti, progettisti e faccendoni che ruota dal 1991 intorno a questa vicenda.
Insomma tale cifra garantisce foraggio per tutti per altri tre anni di carte, incontri, convegni, rinfreschi, ecc... e risarcisce di eventuali "sacrifici" fatti nella fase iniziale.

- Rispondendo alla domanda "Ma i soldi ci sono?" è stato risposto che interverranno i privati. Il che è tutta da ridere visti i precedenti. Il Supertreno doveva essere finanziato al 60% dai privati. Non si è vista una lira. E poi chi sarebbe quel privato così tontolone da investire cifre immense per un'opera che non renderà nulla.
Qualcuno mormorava della disponibilità di Gavio; ma evidentemente non lo conosce: Gavio non ha mai investito una lira in imprese che non avessero un reddito sicuro e a breve scadenza.

INCONTRI
Abbiamo partecipato ai Consigli comunali di Novi e Arquata, dedicati esclusivamente al tema Terzo Valico, e purtroppo abbiamo dovuto constatare, a fronte di un atteggiamento corretto da parte del sindaco di Arquata, Grazia Morando, che ha accettato il nostro contributo di proposte, la chiusura e il rifiuto delle forze politiche presenti nel Consiglio di Novi. Su questa vicenda abbiamo espresso un giudizio inviato ai giornali e non vogliamo più farvi cenno nella speranza che in futuro gli amministratori di Novi dimostrino di essere maggiormente dotati di buonsenso.
Mercoledì 2 ottobre i Comitati si sono incontrati nella sede del Social Forum di Novi per un primo commento di quanto avvenuto a Roma. Sabato 12 ottobre, alle ore 21, si terrà l'assemblea di tutti i Comitati nella sala dell'ex Scuola di Rigoroso. Sarà presente anche Stefano Lenzi del WWF nazionale.
Chi fosse interessato alla questione del Terzo Valico è invitato a partecipare.
La ripresa di attività del nostro gruppo estremamente eterogeneo è stata positiva e ci pare utile rimarcare quali Comitati erano presenti ai due Consigli comunali sopracitati:

- Comitato interregionale "NO AL SUPERTRENO MI-GE"
- WWF Italia
- Legambiente Tortona
- Associazione "Alta Voracità" di Gavi
- Comitati contro il Terzo Valico di Arquata e Rigoroso
- Comitati "Salute e ambiente"
- "La nostra terra" di Novi e Gavi
- Comitato per la tutela della Val Lemme
- Comitato di Campomorone
- "No al Terzo Valico" di Novi
- Social Forum di Tortona, Novi. Val Polcevera e Ponente genovese
- Gruppo ambiente di Castelnuovo Scrivia
- Italia nostra di Novi

CONSIDERAZIONE FINALE
Noi confermiamo il nostro parere dell'inutilità del Terzo Valico poiché consideriamo Terzo Valico già la Voltri-Alessandria-Domodossola decisamente sottoutilizzata e siamo convinti che sia meglio intervenire e ammodernare i sei valichi liguri esistenti anziché concentrare tutto il traffico su una sola linea nuova e quindi apportatrice di impatti ambientali e antropici disastrosi.
Per di più apprendiamo che il traffico container del porto di Genova, nel periodo luglio 2001 - luglio 2002, non solo non è aumentato come sostenevano le previsioni Co.Civ., ma addirittura è diminuito del 2 per cento.
Quindi sintetizziamo la nostra posizione riprendendo due interventi che ritengo complementari:

Mario LOVELLI, sindaco di Novi, marzo 2002- "L'unica certezza è l'impatto ambientale. Ma noi pensiamo che le potenzialità di sviluppo nella nostra area non siano infinite. Fino a che punto si potrà ancora cementificare e aprire cantieri? E la logica delle compensazioni può divenire pericolosa. Per questo riteniamo che occorrano maggiori approfondimenti e chiediamo che si valutino percorsi alternativi. Succede che le linee ferroviarie attuali fra Genova e Alessandria vengano sottoutilizzate e c'è una bretella sulla quale passano solo otto treni al giorno. A questo punto mi chiedo se veramente ci sia bisogno di una nuova linea!"

Renato MILANO, WWF di Novi, settembre 2002- "Un'opera va fatta solo se e necessaria e il suo grado di necessità va confrontato con l'impatto ambientale e sociale che produce. Occorre, anzichè costruire ex-novo, privilegiare il recupero dell'esistente, ovunque sia possibile e nella massima misura possibile"

Antonello Brunetti




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