Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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Dal n.41 del 03 novembre 2001 - pag. 4

Angelo Albasio, uno dei componenti del Comitato di Novi per il No al Supertreno, scuote i suoi concittadini e li invita a raccogliere firme e a informarsi su quest'opera devastante

Novesi, aprite gli occhi e mobilitiamoci

di Angelo Albasio
Mi ero imposto un periodo di silenzio sul Terzo Valico, profondamente amareggiato per la mancanza di interesse e di partecipazione al problema da parte degli Enti pubblici e delle amministrazione locali e soprattutto dei miei concittadini, che verranno pesantemente danneggiati dal passaggio del supertreno.

Dove sono finite protesta e indignazione?

Dove sono finite quell'indignazione e quella protesta che hanno caratterizzato i primi momenti della travagliata vicenda del Terzo Valico?
Dov'è finita quella grande partecipazione e quella mobilitazione che in quei giorni portarono centinaia di cittadini ad affollare l'aula consiliare del Comune di Novi, mentre veniva votata una mozione sul progetto del Cociv, la cui approvazione si voleva a tutti i costi far passare sotto silenzio?
La lettera pubblicata su un settimanale locale del 20 ottobre da parte di uno strenuo fautore del Terzo Valico mi induce però a fare alcune considerazioni sull'argomento.
"Basta con le inutili polemiche sull'Alta Velocità!", sbotta ad un certo punto l'autore dell'inno alle Grandi Opere, che denota fra l'altro una profonda conoscenza sull'argomento.
Senza citare tutte le leggi e le autorizzazioni, che il sostenitore dell'alta velocità dimostra di sapere molto bene, dico soltanto che, non tanto le polemiche, quanto la mobilitazione e il duro lavoro dei comitati hanno fatto sì che venissero bocciati due progetti sull'alta velocità che avrebbero deturpato irrimediabilmente le colline del Gavi (proprio quelle belle colline novesi che cita nella lettera) e il Basso Pieve, e, ultimamente, hanno salvato la Val Borbera e, forse, Rigoroso, Moriassi e Libarna da uno scempio ecologico e ambientale.
I Comitati, dopo anni di intenso lavoro, sono stati capaci di far pervenire agli Organi competenti atti e documentazioni che hanno ineccepibilmente dimostrato l'inutilità e la pericolosità di siffatti progetti per l'ambiente e le persone.
Per quanto riguarda il Terzo Valico, che l'autore della lettera considera indispensabile e urgente e che descrive al centro di tante polemiche, non si è mai chiesto perché la gente lo contesta?
Se fosse così necessario e portasse tanti benefici al Paese e alla nostra zona, perché mai avrebbe ricevuto tante osservazioni e giudizi negativi da parte di Enti, Associazioni e privati cittadini.

Perché WWF, Italia Nostra ed ambientalisti sono contrari

Perché mai il WWF, Italia Nostra ed altri esperti di ambiente e trasporti si sono decisamente schierati contro questa opera ferroviaria?
Ma soprattutto perché la gente comune, quella che paga le tasse e sta zitta, quella che subisce continue angherie e prevaricazioni da parte della Pubblica amministrazione e dei Potenti e deve stare zitta, quella che è a competente in materia, ma non ha voce in capitolo, ad un certo punto, quando si trova di fronte all'ennesimo progetto che potrebbe minare alle fondamenta la propria qualità di vita, distruggere l'ambiente circostante e addirittura radere al suolo interi fabbricati, si ribella e cerca in tutti i modi di fermare una realizzazione così impattante?

Il buon senso dei cittadini non vale più?

L'esimio sostenitore dell'Alta Velocità deve sapere che più che le leggi, gli articoli e i commi, conta il buon senso dei cittadini, quelle persone che di fronte ad un problema non prendono come oro colato quello che propinano loro i saccenti progettisti o i dirigenti delle società di costruzione o i politici, ma, in maniera obiettiva, studiano, analizzano ed approfondiscono le problematiche e cercano i possibili rimedi.
Dico che in questi anni i Comitati hanno ottenuto i loro bravi successi grazie soprattutto all'instancabile lavoro di uomini e donne che credono in un ideale, di esperti che hanno dato disinteressatamente il loro aiuto, di Autorità (poche) che pongono sullo stesso piano le ragioni dei deboli e dei potenti.
Come ripeto, mi stupisco piuttosto che la mobilitazione e la protesta contro un siffatto progetto sia stata finora così blanda.
Non sono bastate diecimila firme raccolte in zona dai Comitati, varie manifestazioni e assemblee per fare uscire Novi dal suo torpore.

Novi: azzerata la quiete in centro città

E così a Novi passerà finalmente il supertreno, proprio in centro città, azzererà quel poco di quiete che ancora resta agli abitanti dei palazzi che si affacciano sulla ferrovia, spazzerà via come castelli di carta costruzioni che resistono da secoli e dividerà ancor più la città in due con uno spaventoso vallo e con muraglie di cemento, facendo scempio di piazze e strade.
E, badate bene, non è un'esagerazione; basti vedere quanto è successo nel Mugello, di cui si sono occupate recentemente diverse inchieste giornalistiche e della magistratura, o in località Fraconalto, con quel foro pilota del Terzo Valico, che sventrata una montagna e da tempo ha suscitato l'interesse della magistratura alessandrina.
Sarà contento l'esimio autore della lettera. A Novi, in pieno centro cittadino, passeranno merci ad alta velocità, sarà uno spaventoso, continuo sferragliare di treni lanciati a 200 Km/h.
Sì, proprio così, mentre città come Genova progettano bretelle autostradali e ferroviarie che allontanino i camion e i convogli merci dalla città, Novi avrà la sua bella linea ferroviaria, dedicata quasi esclusivamente ai treni merci, proprio in pieno centro cittadino.

I sogni di grandezza con soldi pubblici

E questo per far piacere ai signori della logistica, ai grandi imprenditori del Nord-Ovest, ai grandi costruttori e speculatori edilizi, agli amministratori regionali e provinciali e ai potenti di Stato, che da anni stanno materializzando i loro sogni di grandezza sovvenzionandoli con soldi pubblici.
Certo, dice il sindaco, si potenzierà lo scalo di San Bovo, verranno creati centinaia di nuovi posti di lavoro.
Magari le FS concederanno di creare un centro commerciale nella piazza e nei locali della stazione.
Ma sarà poi vero, e se anche fosse, che ne sarà delle migliaia di cittadini che abitano in zona, che ne sarà della loro vita, che ne sarà delle loro case?
E' un appello quello che faccio, proprio in prossimità del tavolo tecnico nell'ambito della Conferenza dei Servizi, che deciderà le sorti della nostra sfortunata cittadina.
Chiedo ai novesi, soprattutto quelle migliaia che abitano nella zona lungo la ferrovia, di mobilitarsi.
Promuoviamo raccolte di firme, petizioni al Comune, ma soprattutto teniamoci informati, richiediamo dettagliate informazioni agli organi competenti. Sarà dura!
Nella mia zona sono già state sottoscritte due petizioni al Comune e agli Organi competenti, contro i danni ed i disagi che le FS stanno arrecando alle nostra abitazioni, e, dopo più di un anno, non abbiamo ottenuto alcun risultato.
Eppure la speranza e l'incrollabile fiducia nei propri ideali sono dure a morire, fino all'ultimo ci sarà qualcuno capace di gridare il suo NO!


Angelo Albasio



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3 NOVEMBRE 2001 ANNO VIII- N. 41 - L. 1.500 (Euro 0,77)



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