SHALOM
 e la Dichiarazione dei fatti

Nel mese di ottobre 2002 il mensile d'informazione e cultura ebraica Shalom, ha pubblicato l'intervento di un lettore che ha parlato della Dichiarazione dei fatti (link).


Ecco la trascrizione della lettera, titolata - dalla redazione di Shalom -
 "Cambiare la storia a proprio vantaggio"


Gentile Redazione di Shalom.

    Sono un vostro abbonato e anche lettore di molti autori di religione ebraica, perché ritengo sia la base fondamentale per conoscere il passato e il presente degli avvenimenti storici dell'umanità.
    Mi permetto di farvi conoscere questa denuncia-appello alla libertà di pensiero che è accaduta a me quando facevo parte del gruppo religioso dei Testimoni di G.
    Innanzitutto tengo a precisare che questo episodio è di per sé banale al confronto di quanto accade in Israele e del fatto che in occidente si tenti di sminuirne o addirittura travisarne la realtà. A voi e a tutti gli uomini e donne di religione ebraica e a tutti i cittadini dello Stato di Israele esprimo la mia totale solidarietà!
    Durante una manifestazione pubblica i occasione del "Giorno della Memoria" svoltasi a Modena, i testimoni di G. locali organizzarono una serata su "Deportazione e Sterminio" per commemorare i testimoni tedeschi che subirono il martirio in Germania.
    Venuto a conoscenza di un documento presentato al governo nazista dal gruppo dirigente dei T.d.G. americani, dove si facevano pesanti e vergognose accuse contro gli Ebrei (Hitler era già al potere e il suo delirante Mein Kampf era stato pubblicato già da cinque anni), e che a tutt'oggi mai si è rivisto questo documento ma lo si è sempre difeso, ho sentito allora il dovere quale uomo libero di commentare quanto vi allego.
    Per questo intervento ho subito tre processi di quattro ore l'uno dai vari "comitati giudiziari" con la conseguenza della mia scomunica (disassociazione) per non aver fatto abiura di quanto detto. Già in altre occasioni, su temi diversi, avevo avuto dei momenti di attrito con gli attenti anziani, pronti a reprimere il minimo accenno ad un "pensiero autonomo". Ma il tentativo di far passare i Testimoni come i soli e veri perseguitati dai nazisti in quanto gli unici adoratori del vero Dio, per me è inaccettabile. "La verità è che volevano distinguersi dai 'malvagi ebrei' per ingraziarsi e ottenere privilegi dai nazisti, da questi invece rifiutati". Un comportamento non nuovo, di meschinità, già usato nella storia e sperimentato sulla pelle del popolo Ebreo. L'attuale gruppo dirigente, difendendo il documento chiamato "Dichiarazione dei fatti", alimenta l'antisemitismo ancora oggi presente in tante parti del mondo. Per tale grave e irresponsabile posizione non potevo tacere. Ecco perché, in una battuta, sono stato allontanato per "Lesa Maestà". Porgendovi la mia più sentita stima e amicizia, vi ringrazio dell'attenzione e sarei estremamente grato se potesse apparire sul vostro giornale la mia denuncia.

Maurizio Pederzini

   

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(formato jpg, 93kb).

Per i dettagli dell'esperienza di Maurizio Pederzini 
si vedano queste pagine:



Nel numero 12 dello stesso periodico è stata pubblicata una lunga lettera di protesta rivolta alla Redazione di Shalom, "colpevole" di aver dato spazio all'intervento di Maurizio Pederzini. La lettera è stata scritta da alcuni Testimoni di Geova, che gestiscono il sito "Triangoli Viola":



I Testimoni di G. e la storia

    Vi scriviamo riguardo alla lettera "Cambiare la storia a proprio vantaggio" pubblicata sul N.10 di SHALOM, a firma di un certo Maurizio Pederzini. 
    In questa lettera sono riportate affermazioni palesemente infondate e lesive per la dignità dei Testimoni di G., una comunità religiosa pesantemente perseguitata dal nazismo, così come lo sono stati gli ebrei stessi. L'onore e il riconoscimento che la storia e la ricerca storiografica stanno dando a questo piccolo ma tenace movimento induce in talune persone dei sentimenti astiosi e offuscati che sfociano, frequentemente, in atteggiamenti aggressivi e irriflessivi. 
    L'esperienza dei Testimoni di G. durante il nazismo è stata analizzata seriamente da diversi storici come Elisabeth King. Detlef Garbe. Sybil Milton, Michael Berenbaum ed altri ancora, i cui studi sono disponibili a chiunque sia interessato ad esaminarli. Non vi è quindi riscontro alcuno di quanto afferma l'estensore della lettera, il quale ha semplicemente copiato e ripetuto tesi costruite ad arte per squalificare la condotta di questa denominazione cristiana, durante e dopo la bufera nazifascista in Europa. 
    Sul nostro sito www.triangoloviola.it sono pubblicati in lingua italiana ampi stralci delle relazioni più autorevoli nonché tutta la biografia scientifica sull'argomento. Ribadito per inciso, nessuno tra gli autori che si occupano delle persecuzioni e della deportazione dei Testimoni di G. sostiene quanto riportato nella lettera. 
    Le ragioni intime che spingono l'autore della lettera ad agire in questo modo non sono l'oggetto del nostro interesse. Ognuno dovrà misurare il comportamento assunto con la propria coscienza e soprattutto con Dio. Ci ha sorpreso, invece, la disponibilità con la quale avete pubblicato una lettera di questo stampo. Crediamo che sarebbe stato più prudente e coerente verificare preventivamente quanto il suo autore andava affermando. Accusare i testimoni di G. di "alimentare l'odierno antisemitismo", prestando le proprie pagine ad un'imputazione del genere, senza possibilità di replica, è molto grave. Tale accusa implica stabilire un nesso di collusione diretta tra l'azione dei carnefici e lo statuto di una parte delle vittime, attribuendo a queste ultime le ragioni delle condotte dei primi. Un refrain che gli stessi antisemiti attribuiscono agli ebrei. Non si capirebbe, se fosse così come dicono gli interessati detrattori di questo culto, per quale motivo almeno il quaranta per cento dei Testimoni di G. tedeschi siano finiti nei lager o il perché di un comportamento, quello nazista, che oppresse e perseguitò questo movimento religioso fin dagli anni Venti. Il documento in questione cui si fa riferimento  la "Dichiarazione dei fatti" del 1933, documento peraltro visibile nel nostro sito, non è un trattato antisemita ma il sofferto e doloroso tentativo di cercare di sopravvivere dinanzi all'inesorabile dispiegarsi di una macchina repressiva che non guardava in faccia nessuno. Come siano andate le cose, poi, dovremmo saperlo bene tutti noi senza omissioni o alterazioni polemiche che di storico non hanno nulla ma che guardano al presente torcendo l'interpretazione del passato. Gli ebrei hanno conosciuto sulla propria pelle cosa significa la disinformazione, la falsificazione dei fatti e il pregiudizio alimentato intorno a una minoranza. Sui libri di storia si fa menzione del fatto che l'unico movimento cristiano che negli anni Trenta prese una posizione compatta e univoca contro il nazismo fu proprio quello dei Testimoni di G. e che, in relazione agli ebrei fu la voce più forte che si levò in difesa e in denuncia della loro persecuzione. Peraltro gli ebrei del tempo non riscontrarono mai nei Testimoni un atteggiamento antisemita, tant'è che nei campi di concentramento, laddove fu possibile, intrattennero rapporti e relazioni umane molto intense con gli aderenti a questo culto. Vi sono documenti e testimonianze inequivocabili di quanto detto. Insomma, le quattro frasi strumentalizzate dei vari revisionisti non spostano di un millimetro la verità che gli storici hanno ben compreso. La lettera era intitolata "Cambiare la Storia a proprio vantaggio", ma per poterlo dire è necessario almeno conoscerla. 

Comitato di Redazione
Triangolo Viola


Cliccare qui sotto per visualizzare la lettera in formato jpg.


Ecco come ha risposto la Redazione di Shalom:

 


Gentili colleghi,
    in questo giornale non vi è alcun bisogno di invocare la Legge sulla stampa perché le precisazioni sono sempre benvenute. Purtroppo c'è poco da smentire quando basta leggere quanto scritto nella "Dichiarazione dei fatti", pubblicata anche nel vostro sito al capitolo "Ebrei" per farsi un'opinione.
    Cito testualmente:

   "Con il termine  'clero' (...) ci si riferisce a quella classe di sedicenti insegnanti religiosi, sacerdoti e gesuiti, che impiega ingiusti mezzi politici per raggiungere i propri fini e unisce le sue forze con quelli che rinnegano Dio e il Signore Gesù Cristo. Quella è la stessa classe cui Gesù si riferì come suoi persecutori. (...) Quando Gesù andò dagli Ebrei per insegnare loro la verità, furono i componenti del clero degli ebrei, cioè i farisei e i sacerdoti, che gli si opposero violentemente, lo perseguitarono e fecero sì che venisse accusato di ogni sorta di crimini e nefandezze. Essi si rifiutarono di ascoltare la verità e rivolgendosi a loro Gesù disse: 'Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia Parola. Voi siete progenie del Diavolo, ch'è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità perché non c'è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. E a me, perché dico la verità, voi non credete'. (Giovanni 8:43-45) Sebbene i farisei e i sacerdoti allora asserissero di rappresentare Geova Dio, Gesù disse loro che in effetti rappresentavano Satana il Diavolo.
    Non abbiamo nulla contro alcuna persona né contro gli insegnanti religiosi, ma dobbiamo richiamare l'attenzione sul fatto che di solito sono quelli che asseriscono di rappresentare Dio e Cristo Gesù che si dimostrano in effetti nostri persecutori e ci mettono in cattiva luce dinanzi a governi e alle nazioni. In qualità di veri seguaci di Cristo Gesù dobbiamo aspettarci tale opposizione e ne parliamo in questa circostanza per chiarire il motivo per cui siamo stati messi in cattiva luce davanti alle autorità di questa nazione. Ai suoi fedeli seguaci Gesù disse: "Ricordatevi della Parola che vi ho detta : Il servitore non è da più del suo signore. Se [i falsi insegnanti religiosi] hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se hanno osservato la mia Parola, osserveranno anche la vostra. (Giovanni 15:20) Inoltre Gesù disse che i suoi seguaci sarebbero stati falsamente accusati davanti alle autorità governative da questa stessa classe di uomini, quando dichiarò: 'Or Badate a voi stessi : poiché essi [falsi insegnanti religiosi] vi consegneranno ai Sinedri [autorità di polizia] e alle sinagoghe, e sarete battuti nelle sinagoghe e sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per cagion mia, in testimonianza contro di loro '. (Marco 13:9)  Questo spiega perché Geova Dio attualmente permette che i suoi fedeli testimoni siano messi in cattiva luce e perseguitati: affinché quelli che sono mossi da uno spirito sbagliato si identifichino come oppositori di Dio e così rendano testimonianza contro se stessi. Lo stesso spirito materialistico che causò la persecuzione di Gesù Cristo esiste anche adesso ed è responsabile della persecuzione nei nostri confronti,  visto che siamo suoi fedeli seguaci. Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli ebrei non hanno dato nemmeno un centesimo per la nostra opera. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale Salvatore del mondo, mentre gli ebrei rigettano completamente Gesù Cristo e negano con vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell'uomo. Ciò, di per sé, dovrebbe essere una prova sufficiente per dimostrare che non riceviamo alcun sostegno dagli ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono false e malevole e possono provenire solo da Satana, nostro grande nemico.
    L'impero più grande e oppressivo del mondo è quello anglo-americano. Vale a dire l'impero britannico, del quale gli Stati Uniti d'America fanno parte. Sono stati gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell'alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni. Questo è vero in modo particolare per le città di Londra e di New York,  roccaforti dell' alta finanza. Questo fatto è così noto che c'è un proverbio in America sulla città di  New York che dice: 'Gli Ebrei la possiedono, i Cattolici Irlandesi la governano, e gli Americani pagano i conti." Non abbiamo niente contro le persone che abbiamo menzionato, ma, quali testimoni di Geova e in ubbidienza al Suo comandamento contenuto nelle Scritture, siamo costretti a richiamare l'attenzione sulla verità relativa a ciò, affinché le persone possano essere illuminate intorno a Dio e al suo proposito"

    Mi pare che basti per farsi un'opinione.

M.C.

 

 

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Lettera aperta ai "Triangoli Viola"
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