"SCHIAVO FEDELE e DISCRETO" o ...GUIDE CIECHE?
l’intendimento progressivo


L’invenzione più geniale del CORPO DIRETTIVO è stata senz’altro quella del cosiddetto "intendimento progressivo", detta anche "luce progressiva".

Grazie a questa dottrina gli ignari TdG, già ingannati perché non sanno che quella che usano non è la Bibbia (vedi qui), si "bevono senza fiatare" ogni cambiamento delle dottrine del Corpo Direttivo e i continui fallimenti delle "profezie" sui tempi della fine. Ciò che fino al giorno prima era considerato "Verità" assoluta, saldamente basata sulla Bibbia, al punto che qualunque TdG l’avesse messa in discussione sarebbe stato immediatamente disassociato e quindi distrutto da Geova, di punto in bianco non è più Verità, e diventa "apostata" chi adesso volesse rimanere fedele alla "Verità" precedente (viene spontaneo chiedersi quante "Verità", secondo logica, possono esistere. Ma per i seguaci di Brooklyn anche la logica è un optional).

Nel corso della sua breve storia il Corpo Direttivo ha obbligato i TdG a credere tutto ed il contrario di tutto. Un giorno bianco, un giorno nero. Le dottrine ritenute Verità dai primi TdG (Studenti Biblici) sono così diverse dalle attuali che oggi, se uno sostenesse le idee di Russell (considerato lo "Schiavo fedele e discreto" di quel tempo, il "Canale" tramite il quale Geova ha finalmente rivelato la "Verità" al suo popolo prigioniero di Babilonia la grande) sarebbe oggi considerato un pericoloso "apostata" e addirittura sostenitore di dottrine sataniche! Russell, ad esempio, credeva che le misure della "Grande Piramide di Giza" fossero ispirate da Dio e da queste ne aveva ricavato gran parte della sua "cronologia biblica"! (vedi La Torre di Guardia del 15/2/58 in cui ne viene fatto cenno in una piccola nota).

Non è un caso che gli scritti dei due primi "profeti di Geova" (Russell e Rutherford) vengano accuratamente nascosti e non siano disponibili agli attuali Testimoni di Geova. Questo costituisce un caso unico, in quanto ogni Organizzazione ritiene fondamentali gli insegnamenti del suo fondatore: forse che un edificio può rimanere saldo e sicuro se si fonda su fondamenta marce?

Pertanto, poiché per la grande maggioranza degli attuali Testimoni, è impossibile o estremamente difficile, andare a verificare direttamente quale era la "Verità" insegnata dalla Società WT 60 o 100 anni fa, faremo alcuni esempi di "intendimento progressivo" relativi alla storia più recente le cui pubblicazioni sono disponibili a tutti:

La Torre di Guardia del 1/8/97, in un articolo di studio intitolato "Serviamo lealmente con l’Organizzazione di Geova", contiene, a pag. 12, queste considerazioni: "Per contro nei tempi moderni il popolo di Geova si è dimostrato leale quando ci sono stati cambiamenti. Man mano che la luce della Verità rivelata si fa più fulgida, vengono fatti degli aggiustamenti. (Proverbi. 4:18) Di recente lo "schiavo fedele e discreto" ci ha aiutato a raffinare il nostro intendimento della parola "generazione" usata in Matteo 24:34 (vedi Torre di Guardia del 1/11/95), e del tempo di giudizio delle "pecore" e dei "capri" di cui si parla in Matteo 25:31-46 [vedi Torre di Guardia del 15/10/95), come pure della nostra veduta sul servizio civile. (Matteo 24:45) Sicuramente alcuni apostati sarebbero stati ben felici se molti testimoni si fossero attenuti rigidamente al precedente intendimento su questi argomenti e si fossero rifiutati di progredire. Non è successo nulla del genere. Perché? Perché i servitori di Geova sono leali."

Se il Corpo Direttivo di Brooklyn non fosse sicuro che i suoi Testimoni sono stati ormai ben condizionati ad accettare passivamente qualunque cosa ["persuasi a credere" come dice la Traduzione del NM in II Tim. 3:14] non avrebbe sicuramente il coraggio di scrivere queste cose. Vediamo perché:

  • in precedenza tutti i Testimoni di Geova dovevano credere che prima che fosse passata la generazione che ha visto gli avvenimenti del 1914, sarebbe venuta la fine. Questo è ciò che si doveva predicare di casa in casa e a tutti i parenti e conoscenti.

  • Un’altra dottrina fondamentale era che l’opera di predicazione serviva a separare le "pecore" dai "capri"

  • La terza è che i giovani TdG non potevano fare né il servizio militare né quello civile pena la dissociazione! Migliaia di giovani sono finiti così nelle carceri: in molto casi, soprattutto nei paesi non democratici, sono rimasti in carcere per anni e sono stati anche sottoposti a torture. In molti casi hanno perso il posto di lavoro rovinando le famiglie, ecc.

Con un "colpo di spugna" e come se niente fosse successo, il Corpo Direttivo ci informa che:

  • Il concetto di "generazione" è adesso simile a quello che insegnano le Chiese della "Cristianità"

  • Il giudizio sulle "pecore" e sui "capri" è ancora futuro come hanno sempre insegnato i "Credi" delle religioni cristiane tradizionali, e quindi tutta l’opera di predicazione di casa in casa finora svolta è stata sostanzialmente inutile!

  • La posizione sul servizio civile è quella che hanno sostenuto da anni le altre Chiese con buona pace di chi ha sofferto inutilmente per seguire insegnamenti umani!

Pertanto adesso i Testimoni di Geova devono credere, su queste dottrine, quello che hanno sempre creduto gli "apostati" della cristianità! Come se non bastasse il Corpo Direttivo "imbroglia pure le carte" sostenendo che gli "apostati" sarebbero contenti se i Testimoni di Geova rimanessero fedeli alle precedenti dottrine che, non dimentichiamoci, erano rivelate da Geova al suo "schiavo fedele" e permettevano di distinguere i suoi "veri adoratori" da quelli della cristianità cioè di "Babilonia la grande". Ora invece si dice che i fedeli Testimoni di Geova che vogliono rimanere leali, non devono seguire gli "apostati" che vorrebbero che essi rimanessero fedeli alle precedenti dottrine rivelate da Geova, ma devono seguire la "nuova luce" che li avvicina... alle dottrine di "Babilonia"!!!

C’è solo da provare una grande compassione per la grande maggioranza di persone sincere e per bene che vi sono tra i TdG, che vengono così spudoratamente ingannate e manipolate da questa Organizzazione americana.

Fortunatamente il fine "commerciale" dell’attività della Società Torre di Guardia, finora ben nascosto, sta pian piano emergendo: recentemente in Francia vi è stato un contenzioso per miliardi di tasse mai pagate e anche in Italia la Corte di Cassazione, che non si è lasciata imbrogliare dai sofismi degli avvocati del Corpo Direttivo, ha decretato, nella sua I sezione del 27/2/97, la sentenza 1763 che sancisce il fine commerciale dell’attività di predicazione: pertanto d’ora in poi anche la Società WT potrà finalmente dire che paga le tasse e "dà a Cesare ciò che è di Cesare"! Tanto il gregge dei TdG da tosare è sempre disponibile:

  • le pubblicazioni da distribuire di casa in casa vengono pagate due volte: prima dal proclamatore e poi con l’offerta di chi le accetta. Nel 1990 era stato eliminato il prezzo di copertina al fine di depistare il Ministero delle Finanze così come avevano fatto negli Stati Uniti

  • le Sale del Regno vengono pagate dal Testimone di Geova tre volte: prima con il contributo per il "fondo per la costruzione", poi questo contributo viene "prestato" alle congregazioni che ne fanno richiesta per costruire o acquistare una Sala. I soldi prestati, frutto del precedente contributo, dovranno essere "restituiti" con gli interessi (fino a poco tempo fa, ora non più, sempre per depistare il Ministero delle Finanze). Infine, la Sala risulterà di proprietà, non della congregazione locale o quella di Roma, ma di Brooklyn!

Eppure la Svegliatevi del 22/9/97 avvertiva di stare attenti alle truffe in nome della religione! Perché ovviamente a commettere le truffe sono solo gli altri!

...li riconoscerete dai loro frutti...

Le menzogne di cui sopra non sono nulla in confronto ad altri esempi di "intendimento progressivo" che sono costati la vita a diverse persone vittime di questa organizzazione.

Abbiamo già accennato a quei giovani che hanno sofferto in carcere, ed alcuni sono stati sottoposti anche a torture, perché la Società WT sosteneva che il servizio civile non può essere accettato da un cristiano TdG in quanto, essendo "un sostituto" del servizio militare, allora ha lo stesso valore: infatti per queste guide "ispirate da Dio" (c’è da chiedersi quale dio) "sostituto del servizio militare" voleva dire "al posto del servizio militare" e quindi è come se fosse la stessa cosa! Peccato che la demenza senile ha impedito loro di accorgersi prima che per quanto riguarda i "sostituti del sangue" veniva usata un’altra logica: infatti questi "sostituti", pur essendo "al posto del sangue", sono sempre stati accettati!

In fondo ai TdG poteva andare anche peggio, il CD avrebbe potuto non accettare più nemmeno i sostituti del sangue per usare lo stesso principio del servizio militare, invece, fortunatamente ha adeguato "l’intendimento" del servizio civile a quello del sangue. Alla faccia comunque di tutti i giovani Testimoni che hanno sofferto inutilmente!

Un altro esempio, ancora più tragico, è quello sui trapianti: nella Torre di Guardia del 1/6/70 viene narrata l’esperienza di un giovane che, dovendosi togliere un rene benché funzionante (per problemi legati all’arteria renale), nega ai medici il suo consenso a donarlo ad un altro giovane i cui reni avevano smesso di funzionare.

Il suo rene finì quindi tra i rifiuti! Un esempio estremo di egoismo e di totale assenza di amore per il prossimo? No! per la Torre di Guardia, al contrario, è un esempio di alta moralità che tutti i veri cristiani dovrebbero seguire! Il motivo?

La spiegazione la troviamo nella Torre di Guardia del 15/3/68 che forniva il consueto "cibo spirituale" spiegando che:

  1. il trapianto è un atto di cannibalismo!

  2. un atto del genere costituisce mancanza di rispetto e di apprezzamento per la creazione di Dio

  3. un trapianto impedisce ad un cristiano di avere una coscienza pura dinanzi a Dio.

La Svegliatevi del 8/12/68 rincarava la dose spiegando che nei trapianti di cuore era implicato anche lo "spiritismo"! Come se non bastasse la Torre di Guardia del 15/8/71 spiegava che il cuore non è una semplice pompa come credono gli scienziati che sono condizionati dalla "sapienza del mondo", ma è la sede letterale della coscienza, per cui se un Testimone ricevesse ad esempio il cuore di un "Cattolico" cambierebbe la sua personalità! Queste affermazioni sembrano incredibili e possono anche far sorridere, ma dimostrano il livello culturale di questa gente che si è arrogata la pretesa di fornire agli altri il "cibo spirituale".

Ma un bel giorno, zitto zitto, come se niente fosse successo, La Torre di Guardia del 1/9/80 spiega che "alcuni cristiani potrebbero pensare che introdurre nel proprio corpo organi di altri uomini sia cannibalismo... ma in realtà non c’è alcun comando biblico che vieti di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona".

Questo vuol dire non avere nemmeno il coraggio di assumersi la responsabilità dei propri errori (che in questo caso sono costati la vita a molte persone)! In più i TdG già vittime per aver magari perso una persona cara a causa del rifiuto di un trapianto, vengono pure "presi in giro" dal Corpo Direttivo che dice "ALCUNI pensano...", mentre in realtà fino al giorno prima della pubblicazione di questa Torre di Guardia TUTTI dovevano rifiutare i trapianti obbedendo come ad una legge di Geova, pena la disassociazione!

All’indomani di questa "nuova luce", ironia della sorte, fu proprio una bambina di otto anni, figlia di Testimoni di Geova, la prima bambina in Italia a ricevere un trapianto di cuore (Corriere della Sera del 6/1/86). Questa bambina sarebbe sicuramente morta senza il trapianto. Cosa avrebbero pensato i suoi genitori se La Torre di Guardia con il "nuovo intendimento" fosse uscita il giorno dopo che la loro bambina era morta per aver rifiutato il trapianto in nome di Geova?

Cosa avrebbero provato i suoi genitori se i genitori della bambina che ha donato il suo cuore (che ricordiamo sono "persone del mondo" meritevoli di distruzione) avessero risposto come il giovane Testimone di Geova che gettò via il suo rene invece di donarlo ad un altro? Solo perché un gruppetto di vecchietti a Brooklyn aveva deciso che quella era "legge di Dio" quante persone sono morte nel frattempo? ed ora, confidando nel fatto che ormai la maggior parte dei TdG accetta tutto passivamente, il Corpo Direttivo dice, a chi magari ha perso una persona cara per aver rifiutato un trapianto, che quella non era una legge di Dio! Sei tu che hai capito male! Tuo figlio o tuo padre è morto? Affari tuoi!

Si può immaginare una morale più lontana dall’Amore insegnato da Cristo?

Da notare inoltre che inizialmente, nel 1963, i trapianti erano dichiarati permessi (Torre di Guardia del 15/3/63) in quanto "non pare vi sia implicato alcun principio scritturale"; nel 1968 si sostiene l’esatto contrario ed infine (?) nel 1980 si ritorna alla posizione iniziale! Altro che "luce progressiva"! Ma ciò che è moralmente più grave è sostenere che tali continui cambiamenti dottrinali, alla luce soprattutto delle tragiche conseguenze, possano essere ispirate da Dio: equivale ad una bestemmia!

I TdG invece pensano ingenuamente che nei cambiamenti dottrinali del Corpo Direttivo ci sia almeno una "luce progressiva", ma in realtà più che di luce progressiva si dovrebbe parlare di "luce intermittente", e ci sarebbe pure da ridere se questi cambiamenti non influenzassero, con conseguenze anche tragiche, la vita di troppe persone. Abbiamo già visto l’esempio dei trapianti in cui si è tornati alla posizione di "partenza" (vittime a parte), ma vi sono molti altri esempi di "luce intermittente", ne faremo alcuni: "l’angelo dell’Abisso" di Rivelazione 9:11 venne identificato da Russell con Satana (Studi sulle Scritture vol. 7° p.159), da Rutherford con Geova ed attualmente con Cristo (Quindi è finito il mistero di Dio p.132)

Alla domanda se gli uomini di Sodoma saranno risorti, così ha risposto lo "schiavo fedele e discreto":

  • SI (Russell: L'Aurora del Millennio, vol.I)

  • NO (La Torre di Guardia, ed.inglese, del 1/2/54 p. 85)

  • SI (La Torre di Guardia del 15/8/65 p. 491)

  • SI (Potete vivere per sempre, prima edizione, pag. 179)

  • NO (La Torre di Guardia del 1/6/88)

  • NO (Potete vivere per sempre, nuova edizione, pag. 179")

  • SI ??? (siamo in attesa della prossima "illuminazione")

Ogni ulteriore commento viene lasciato al lettore...


I TESTIMONI DI GEOVA ed IL SANGUE

La dottrina dei Testimoni di Geova sicuramente più conosciuta, è quella del rifiuto delle trasfusioni, in quanto, essi dicono, la legge di Dio non le permette. Spiegano inoltre che le trasfusioni sono pericolose e quindi il loro rifiuto è ragionevole anche dal punto di vista medico.

Distinguiamo l’aspetto medico da quello biblico che, come ammettono gli stessi TdG, è il più importante.

Dal punto di vista medico, indubbiamente le trasfusioni non sono esenti da rischi, anche se attualmente i rischi sono veramente minimi, sia perché, grazie al progresso delle tecniche chirurgiche si fa sempre meno ricorso alle trasfusioni, sia perché il sangue è sottoposto a controlli sempre più accurati e a tecniche che inattivano eventuali virus che fossero "sfuggiti" ai controlli.

Pertanto, in quei casi in cui il ricorso alla trasfusione diventa necessario, o quantomeno è il metodo che garantisce le maggiori probabilità di guarigione, un eventuale rifiuto espone a rischi molto maggiori che non la trasfusione stessa. Sicuramente sono morte molte più persone (TdG) per aver rifiutato le trasfusioni che non per averle ricevute! Tuttavia, poiché i TdG sostengono che il problema principale è il rispetto della "legge di Dio", esamineremo ora la questione dal punto di vista biblico:

Benché la Torre di Guardia del 1/2/73 a pag. 86, spieghi che fin dagli anni ’40 Dio rivelò la sua volontà riguardo l’uso del sangue, in realtà questa "volontà" divenne "legge" per tutti i TdG solo a partire dal 1961 (Torre di Guardia del 15/7/61). Da allora, chi si sottoponeva volontariamente ad una trasfusione, veniva disassociato.

Le principale scrittura biblica che i TdG portano a sostegno della loro posizione è la seguente:

ATTI 15:28-29 "...che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli (più precisamente "dalla carne sacrificata agli idoli"), dal sangue, dagli animali strangolati e dalla fornicazione"

Se valutiamo questa scrittura alla luce del contesto, come dovrebbe essere sempre fatto da chi intende studiare seriamente la Parola di Dio, anzitutto vediamo che questa decisione fu presa dal "Concilio di Gerusalemme" radunatosi per risolvere il problema che era sorto tra i Giudei ed i Gentili divenuti cristiani: provenendo da due culture profondamente diverse, pur essendo divenuti cristiani, essi avevano ancora una sensibilità troppo diversa ed erano ancora spiritualmente immaturi; ad esempio i farisei convertiti al Cristianesimo si turbavano perché i pagani convertiti non osservavano le leggi di Mosè (vedi versetto 5). Nel tentativo di trovare un compromesso, che rispettasse la sensibilità di tutti, si arrivo a questo accordo: i pagani convertiti dovevano almeno attenersi ad evitare le pratiche del versetto 29, ma non di più, per non turbare la loro sensibilità (ATTI 15:19 "Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio"). Tali disposizioni quindi non hanno un valore "legalistico" ed universale per tutti i cristiani anche quelli di oggi, come intendono superficialmente i TdG, ma vanno valutate alla luce di quanto spiegò Paolo ai Corinti in particolare nel Capitolo 8: infatti uno dei "divieti" riportato in ATTI 15:29 era quello di "astenersi dalla carne sacrificata agli idoli", ma Paolo spiega che i Cristiani dovevano evitare di mangiare queste cose solo se poteva offendere la sensibilità di quelli che erano ancora troppo condizionati dalla Legge Mosaica (vedi anche Romani 14:15). Ma in realtà per i Cristiani non vi è alcun obbligo assoluto di attenersi a tali prescrizioni! Paolo infatti NON si attiene rigidamente al decreto di Gerusalemme proprio perché quelle erano disposizioni provvisorie legate a quel particolare momento. Questo è confermato ulteriormente dal fatto che Paolo, pur di evitare di turbare le coscienze dei Farisei convertiti, compì un rito di purificazione nel tempio. (ATTI 21:20-26) La sottomissione di Paolo a quel rito, ormai inutile per i Cristiani, è messa in relazione al "decreto di Gerusalemme", e fa capire ancora meglio i veri motivi per cui gli apostoli e gli anziani presero quella decisione. Paolo offre infatti ancora una volta, con il suo comportamento, un esempio di comprensione e di tolleranza (e quindi di amore per il prossimo), che è l’unica "legge", non scritta sulla carta ma nei cuori, che deve seguire il vero Cristiano.

Paolo, e gli anziani di Gerusalemme, fanno vedere chiaramente la necessità di dimostrare empatia verso i Giudei che erroneamente erano ancora attaccati alla legge mosaica, e che non avevano ancora raggiunto la maturità spirituale per comprendere il valore dell’insegnamento che Paolo aveva dato ai Corinti.

I testimoni di Geova, con la loro visione dogmatica e legalistica della religione e di questi principi, dimostrano di trovarsi ancora nella posizione dei farisei prima della conversione, cioè all’opposto del vero messaggio e dell’insegnamento cristiano.

Quanto sopra esposto sarebbe più che sufficiente per dimostrare che il rifiuto delle trasfusioni da parte dei TdG è solo frutto di una lettura superficiale e farisaica della Parola di Dio, ma vi sono altri motivi:

Le disposizioni di ATTI 15:29 sul sangue, le carni sacrificate agli idoli, ecc. richiamano, come abbiamo accennato, la legge mosaica esposta in Levitico cap.17 e 18 : ed in Deuteronomio. Le norme riguardanti il sangue sono a loro volta applicazioni di principi che risalgono addirittura a prima di Mosè, e si trovano nel libro della Genesi cap.9:4-6. Tali principi infatti furono impartiti da Dio per reprimere le atrocità commesse dai pagani, i quali uccidevano uomini ed animali per procurarsi il sangue per i loro riti. Ma se si legge attentamente, l’obbligo di versare il sangue è in relazione alla morte dell’animale. Nel caso dell’uomo, Dio chiederà conto del sangue versato per l’omicidio.

Ma se non si stronca la vita di nessuno, ed anzi al contrario si salva la vita di qualcuno, sarebbe assurdo che Dio considerasse questo un "assassinio", certamente non il Dio dei Cristiani!

In altre parole, il medico che si procura il sangue da un donatore non uccide il donatore! Perciò "Geova" non può richiedere la vita di nessuno, perché nessuna vita è stata stroncata, al contrario una vita è stata salvata!

I testimoni di Geova sostengono invece ingenuamente che Dio proibisce di mangiare il sangue perché il sangue simboleggia la vita, e questa è preziosa agli occhi di Dio. Per far comprendere meglio questo dicono, Dio vieterebbe di "mangiare" il sangue. Questa affermazione sembra ragionevole, tuttavia chiediamoci: può il simbolo avere maggiore valore della realtà che simboleggia? E’ evidente che lasciare morire una persona, privandola di una trasfusione, qualora necessaria, per rispettare il simbolo della vita, è una palese assurdità!

Un esempio può aiutare a comprendere meglio: infatti sarebbe come se un uomo ritenesse più importante l’anello matrimoniale (che simboleggia il matrimonio), del matrimonio o di sua moglie stessa, e quindi, posto di fronte all’alternativa fra il sacrificio di sua moglie o quello dell’anello nuziale, decidesse di sacrificare sua moglie!


L’INTENDIMENTO PROGRESSIVO
 è un principio insegnato dalla Bibbia?

L’intendimento progressivo, così come viene inteso dal Corpo Direttivo, è un insegnamento basato sulla Bibbia?

Nella Torre di Guardia del 1/6/82 a pag. 29 si cercano di giustificare i continui mutamenti dottrinali ricorrendo al principio della "tesi antitesi e sintesi". Quello che non viene spiegato ai TdG è che questo non è certo un insegnamento biblico ma è il sistema di pensiero del filosofo Hegel!

Questo però non può essere detto, perché in altre parti si continua a condannare la sapienza del mondo in quanto "demonica" (tranne quando viene abbondantemente usata dal Corpo Direttivo, ma i poveri TdG non lo devono sapere ecco perché si è sempre scoraggiata l’istruzione superiore!).

La Torre di Guardia del 1/4/99 mette in guardia dai manipolatori di pensiero con un articolo dal titolo alquanto significativo "Chi controlla il vostro modo di pensare?" Con una sorta di sofisma (giusto per non disprezzare la filosofia del mondo!) l’articolo distingue, non si capisce in base a quale criterio, i "manipolatori della mente" (che sarebbero tutti gli altri) dai "persuasori onesti" che sarebbero i signori del Corpo Direttivo.

I TdG sono invitati pertanto a lasciarsi persuadere da queste loro guide, perché è la Bibbia stessa che lo dice! infatti in II TIM. 3:14 c’è scritto che il buon Timoteo è stato persuaso a credere... o no? Se andiamo a vedere l’originale scopriamo ancora una volta che razza di "persuasori onesti" siano quelli del CD. Infatti leggiamo: ...le cose che hai imparato e di cui hai acquistato certezza...! E’ un atteggiamento mentale attivo e non passivo come vorrebbero i manipolatori della mente di Brooklyn!

Dio tramite la Bibbia parla singolarmente ad ognuno di noi! Gesù dice: "se rimanete nella mia parola sarete miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi (Giov.8:31-32), mentre la Torre di Guardia del 1/5/99 in un articolo sulla Libertà e la Verità dice in sostanza che Libertà e Verità possono essere date solo dal Corpo Direttivo che ha dimostrato di essere una guida onesta. Sul valore di queste affermazioni non occorre fare ulteriori commenti!

Abbiamo visto che il CD dei TdG prende molto dalla filosofia del mondo che a parole dice di criticare, in realtà l’organizzazione stessa dei TdG sembra strutturata secondo un modello elaborato dal filosofo Platone: quello del "Mito della Caverna" con cui il filosofo voleva illustrare la differenza tra falsa e vera conoscenza.

Si immagini un gruppo di uomini vissuti fin dall’infanzia in una caverna oscura, legati a catene e con la schiena rivolta verso l’apertura. Fuori dalla caverna vi è una grande luce e gli oggetti e le persone che passano davanti all’apertura della caverna proiettano la loro ombra sulla parete in fondo. Le ombre, l’unica cosa che questi uomini incatenati possono vedere, sono per loro la realtà. Se qualcuno di loro per caso riesce a liberarsi dalle catene ed esce dalla grotta, all’inizio sarà confuso e abbagliato, ma piano piano riuscirà a vedere il sole, le stelle, i colori, la realtà! Se poi rivolge i suoi pensieri ai suoi compagni rimasti prigionieri e cerca di liberarli spiegando loro che le ombre che vedono sulla parete non sono la realtà, nessuno gli crede, anzi pensano che quella fuga gli abbia rovinato la vista, infatti non riesce più a vedere la "Verità" (le ombre sulla parete), e questo prova quanto sia pericoloso raggiungere il mondo esterno!: Per cui questa persona diventa un nemico pericoloso da eliminare!

  • La caverna oscura: l’organizzazione dei TdG

  • Gli uomini (schiavi) incatenati = i TdG

  • Le ombre sulla parete = le dottrine dei TdG

  • Lo schiavo liberato = Il TdG che prende coscienza della sua condizione di schiavo

  • Lo schiavo accecato dalla luce = il disorientamento che coglie il TdG vissuto per molti anni nella caverna

  • Lo schiavo che cerca i suoi compagni rimasti nella caverna = il dovere di chi ha capito di essere vissuto in schiavitù di avvertire i suoi amici e familiari rimasti prigionieri

  • Lo schiavo liberato che non riesce più a vedere le ombre = l’ex-TdG che non ragiona più con gli schemi mentali preconfezionati dal Corpo Direttivo

  • L’espulsione dello schiavo liberato = la disassociazione dell’ex-TdG al fine di "proteggere" gli schiavi rimasti incatenati


Perché i Testimoni di Geova accettano tutto questo?

Ai tempi dell’apostolo Paolo egli parlò di quelli che "volevano essere sotto la Legge" (Gal.4:21) Lo stesso vale oggi. Perché molti si sottomettono alle imposizioni di altri uomini? Perché accettano di privarsi del dono inestimabile del "libero arbitrio" nella loro vita, accettando che siano altri uomini imperfetti a stabilire cosa devono o non devono fare? I motivi possono essere diversi:

  • Pressioni di ordine sociale o famigliare per cui il "conformismo" diventa l’unico modo di evitare disaccordi e conflitti

  • Ignoranza del reale insegnamento della Bibbia: per cui il TdG teme di essere distrutto da Dio se esce fuori dall’arca (l’Organizzazione)

  • Molte persone per carattere o immaturità o mancanza di conoscenza, preferiscono che altri classifichino per loro i problemi in bianchi, neri, giusti, sbagliati. Prendere decisioni di coscienza può essere difficile, a volte doloroso. Molti preferiscono non compiere tale sforzo lasciando che sia qualcun altro a decidere per loro cosa fare, e che si sostituisca alla loro coscienza. Questo consentì lo sviluppo del potere dei rabbini ai tempi di Gesù. Invece di decidere in base alla Parola di Dio ed alla propria coscienza si diceva "chiedi al rabbino". Oggi i Testimoni di Geova dicono: "chiedi all’Organizzazione" o semplicemente "chiedi a Brooklyn".

  • Un altro motivo è la maniera subdola con cui vengono presentati e imposti i ragionamenti e le interpretazioni dell’Organizzazione che fa largo uso di sofismi ed altri "trucchi" (anche se ufficialmente la filosofia viene considerata "satanica"), che rendono tali spiegazioni apparentemente ragionevoli, persino ingegnosi, ma in realtà falsi. Districarsi in tali ragionamenti e trovarne gli errori richiede uno sforzo ed una ricerca che la grande maggioranza di TdG non vuole o non è in grado di compiere.


I TdG: una SETTA CRISTIANA?

La religione dei Testimoni di Geova, qualora la si voglia considerare comunque una "religione" e non solo un’attività editoriale, mascherata da religione, organizzata da una Casa editrice americana per distribuire più efficacemente le sue pubblicazioni, è legata ad una visione precristiana del rapporto con Dio, tipica dell’ambiente veterogiudaico.

Del messaggio spirituale di libertà portato da Cristo, i Testimoni di Geova non hanno colto nulla. Per cui, a rigore, questa non dovrebbe nemmeno essere definita una "setta cristiana", ma semmai una setta giudaica, come ad esempio gli Esseni o, per molti aspetti, i Farisei.

I TdG infatti sono ancora strettamente legati alla legge di Mosè non tanto in quanto ai precetti, ma proprio nel modo di intendere la religione: e cioè il tipico modo "legalistico" e non "spirituale" di rapportarsi con Dio.

La Legge di Mosè (ed il concetto di "legge" applicato alla religione) costituisce infatti solo il primo gradino nella direzione di un rapporto tra uomo e Dio. Si potrebbe fare l’esempio di due persone che si conoscono poco ed intendono instaurare un rapporto più profondo: all’inizio saranno necessariamente vincolati a "regole" comportamentali, ad etichette, al galateo, ecc. onde evitare di offendere involontariamente l’altro, ma quando si conosceranno meglio e sarà finalmente nata una vera amicizia basata sulla fiducia e la stima, allora se uno dei due rimanesse ancora troppo legato alle "formalità", rischierebbe di diventare "offensivo" verso l’altro e di rovinare l’amicizia.

I Testimoni di Geova hanno esattamente, come gli antichi farisei, questo rapporto di estremo formalismo verso Dio; il quale non è per loro il Padre amorevole che ci ha insegnato a conoscere Gesù, ma è una divinità che si offende per formalismi come "fare un brindisi" o "usare confetti nei matrimoni", che può "distruggere" una persona solo perché ha osato festeggiare l’anniversario della nascita di suo figlio (compleanno), o gli ha permesso di vestirsi da indiano o da principessa in occasione del "Carnevale".

Con questo idea di Dio, inculcata loro dai signori di Brooklyn, i TdG sono incapaci di comprendere anche i concetti più elementari del cristianesimo. Un esempio è quello dell’idolatria: l’idolatria non è un problema connesso agli oggetti in se, ma è un problema del cuore. Non c’è nulla di intrinsecamente buono o cattivo in un determinato oggetto; la materia infatti è fatta di atomi tutti uguali. Non è quindi buono o cattivo un crocifisso, un quadro della Madonna, o fare un brindisi, mangiare una torta di compleanno, ecc. Ciò che può rendere idolatrici alcuni oggetti o pratiche è solo l’uso che se ne fa (Dt 11:16, Gb 31: 26-28). Questo principio era già presente anche nell’Antico Testamento, ma gli Israeliti erano incapaci di comprenderlo (come oggi non lo comprendono i Testimoni di Geova).

Ecco perché fu proibito loro di farsi immagini di cose celesti o terrene, di avere rapporti sociali con i popoli circostanti, di tagliarsi i capelli in un certo modo, di mangiare con i Gentili e così via. I Profeti che avevano in cura il popolo, si rendevano conto della fragilità della loro adorazione, e pertanto ponevano rigidi steccati, affinché il popolo "dalla dura cervice" non si facesse corrompere dagli usi dei popoli vicini.

Ma nel proposito di Dio, ciò che era importante allora, era mantenere l’identità nazionale di Israele, e questo, a causa della limitatezza degli uomini di quel tempo, si poté ottenere solo con lo sviluppo di una tradizione religiosa che considerava peccato la fusione con gli altri popoli. Il fatto che per i veri Cristiani non esistano più queste barriere e non abbiano più senso tutti i precetti e tutte le norme di comportamento "formale", è perchè non esiste più il pericolo della perdita della identità nazionale, in quanto il cristianesimo è una religione universale e non razziale. Leggendo per intero il Cap.15 di Atti si comprende bene questa differenza: una volta Dio aveva un popolo per il suo nome, isolato dalle altre nazioni, ma adesso non esiste più un popolo separato, ma tutte le nazioni sono chiamate alla Salvezza, ed il Salvatore porta il nome di Gesù. (il Corpo Direttivo ha alterato la traduzione del versetto 17 per cercare di sostenere che anche oggi Dio vuole che esista un popolo separato!)

Ecco quindi che non servono più "leggi" scritte ma le leggi della morale cristiana devono essere scritte nei cuori e nelle coscienze (2 Cor. 3:3 – Eb. 10:16). Come spiegò Paolo "l’idolo in sé non è nulla" (I Cor. 8:4). Solo le persone spiritualmente deboli o immature si turbano per la apparente mancata osservanza di certe norme (I Cor. 8:7). Se egli l’avesse pensata come i farisei, o come gli attuali TdG, non avrebbe mai mangiato della carne che era stata poco prima sacrificata ad un idolo, altro che torta di compleanno! Seguendo alla lettera le istruzioni che Paolo diede alla comunità cristiana dei Corinti, questi avrebbero potuto tutti insieme recarsi in un ristorante specializzato in carne sacrificata agli idoli e mangiare tranquillamente senza problemi. Questo si che avrebbe rappresentato la vittoria piena del cristianesimo sul paganesimo, l’ignoranza ed il settarismo di cui i Testimoni di Geova oggi sono i principali eredi! (Luca 10:18-20, Atti 26:18).

Invece di isolarsi dagli altri come facevano i Farisei, i veri Cristiani devono partecipare attivamente alla vita sociale. Gesù trascorreva il suo tempo con persone considerate impure persino dai pagani. Per parecchio tempo i Cristiani continuarono a frequentare le sinagoghe insieme ai loro fratelli giudei, senza per questo sentirsi "contaminati". (leggere il libro di ATTI) È chiaro che per loro "non essere parte del mondo" non dipendeva da dove stavano o da che cosa facevano, ma dal loro cuore! Non davano più importanza ai gesti, agli oggetti, ecc., ma solo al significato che si attribuiva a queste cose.

Purtroppo per i TdG, che va ribadito, sono per la grande maggioranza brave e sincere persone, essi sono ancora schiavi di tutti i tabù di cui Gesù ha liberato i suoi veri seguaci. Come gli antichi farisei essi sono ancora strettamente legati mani e piedi a regole ferree riguardanti feste, oggetti, persone, ecc., proprio come temeva Paolo (Col. 2:20-23). Crescere agli occhi di Cristo, compiacere Dio, non vuol dire sprecare montagne di carta per disputare sulla forma che aveva lo strumento con cui è stato ucciso Gesù o stabilire se il confetto del matrimonio o il riso gettato nell’occasione siano ricordi di antichi riti della fertilità, ma ciò che importa realmente a Dio è la nostra condizione di cuore: se noi amiamo o meno i nostri simili. Come concluse Paolo nella lettera ai Romani cap. 13:9-10 "...Infatti il "non commettere adulterio", "non uccidere", "non rubare", "non concupire" e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso". L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge".

Claudio Forte