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                             Bibliografia


Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2002

 

Ogni appassionato collezionista non può fare a meno di approfondire costantemente la conoscenza degli amati ferri ed è pertanto irrinunciabile la disponibilità di una ricca biblioteca sul tema. Inaspettatamente, nonostante la ridotta diffusione della nostra passione, esiste una notevole produzione di ottimi libri, scritti sia in Europa che in America, ciascuno con la propria impostazione ma tutti traboccanti di passione per gli "iron". Di seguito viene presentata una quasi esaustiva panoramica sulla bibliografia disponibile, con una breve descrizione per ciascuna opera. Partiamo naturalmente dai libri italiani ... 

 

DIECI SECOLI DI STIRATURA - Enrico ferrario - (Görlich 1990) - pag. 342

In assoluto il libro più completo sui ferri da stiro, vera e propria bibbia del settore, frutto del lavoro del prof. Ferrario che, in anni di appassionato collezionismo, mise insieme una delle più importanti raccolte italiane (in seguito dispersa ed acquistata da importanti collezionisti tedeschi) . Forse meno appariscente dal punto di vista grafico rispetto a pubblicazioni più recenti rimane comunque insuperabile nei contenuti. Con meticolosità sorprendente (fino all'esame ai raggi X dei materiali !!!) vengono affrontati tutti i temi relativi al ferro da stiro, dalle sue origini fino ai giorni nostri, passando dalla definizione delle diverse tipologie fino all'analisi delle tecniche di lavorazione e  dei materiali utilizzati. L'attenzione è focalizzata sui ferri da stiro "artigianali", esemplari unici fatti a mano dal fabbro e pertanto circondati da un fascino indiscutibilmente maggiore rispetto alla produzione industriale, alla quale l'autore dedica solo gli ultimi capitoli, più per completezza che per reale convinzione. Ciascun capitolo è arricchito da una ricca documentazione fotografica in bianco e nero, valorizzata da descrizioni precise e mai banali. In appendice viene inoltre riportata una ricchissima bibliografia ed un'utile traduzione in inglese, francese e tedesco di tutti i termini relativi al mondo della stiratura.

Solo due i difetti di questo libro, se così possono essere definiti. Il primo limite quello di essere scritto in italiano e questo sicuramente ne ha penalizzato la diffusione tra i collezionisti di tutto il mondo che, ahimè loro, non potranno godere appieno di questo preziosissimo documento. Il secondo difetto, che però va a onore del testo, riguarda la sua ormai introvabilità sul mercato. Pubblicato con una tiratura limitata come tutti i testi della Görlich (la collana della De Agostini dedicata all'antiquariato), è stato da subito oggetto del desiderio per molti appassionati e anche la mia copia è il frutto di 2 anni di ricerche presso le librerie di mezza Italia, fino alla classica scoperta casuale e inaspettata in una libreria di Todi

 

 

ferri da stiro - laura palla - (be-ma milano 1987) - pag. 141

Simpatico libro dalle ridotte dimensioni ma ben curato nella stampa e nella rilegatura. Molto suggestive le fotografie dei ferri presentati, provenienti dalla collezione Ferramini di Milano, ciascuna corredata da una descrizione breve ed essenziale con a fronte la traduzione in inglese. In appendice viene inoltre riportata una breve storia del ferro da stiro, dalle origini fino ai giorni nostri. Anche in questo caso si tratta di una edizione a tiratura limitata, appartenente alla collana "Itinerari di immagini" e analogamente al libro di Ferrario ormai difficilmente reperibile

 

 

 

 

les fers à repasser - edith mannoni - (massin 1996) - pag. 125

Recente libro francese caratterizzato da bellissime fotografie a colori di grande formato, a cui si accompagna un testo che analizza in modo semplice ma completo tutte le diverse categorie dei ferri da stiro. Basato sulla collezione di Jean-Pierre Zuccali esposta al "Musèe de fers a repasser" a Longwy il testo appartiene ad una collana dedicata al collezionismo ed è ancora reperibile con relativa facilità, soprattutto ai mercati dell'antiquariato francesi

 

 

 

 

 

 

tant qu'il y aura du linge - floriane e jean-pierre lenski - (association pher 1998)

Pubblicato dai coniugi Lenski, infaticabili animatori dell'attivissima associazione francese PHER, questo libro è particolarmente interessante per le foto, i disegni e le ricostruzioni sui metodi di stiratura adottati con gli strumenti più particolari, che solo un esperto riconosce essere dei ferri da stiro. Anche in questo caso vengono ripercorse, in ordine cronologico, le tappe principali della storia della stiratura, dedicando la prima parte del libro al lavaggio della biancheria, tema questo che per affinità viene spesso affiancato al collezionismo dei ferri da stiro

 

 

 

 

 

alte bügelgerate - marianne strobel - (1987) - pag. 250

Elegante volume molto curato nella veste tipografica, del quale posso solo immaginare la validità dei contenuti essendo scritto in tedesco: la ricca documentazione fotografica consente comunque di apprezzare quest'opera anche a quei collezionisti che, come me, non hanno molta dimistichezza con la lingua teutonica. Vengono presentate tutte le possibili tipologie di ferri da stiro, con interessanti approfondimenti per alcune categorie (es. i ferri da stiro per cappelli, dove viene riportato anche il Conformateur) e varie rappresentazioni di antiche scene di stiratura

 

 

 

 

strijken streek gestreken - g.j.den besten / l.s.j.den besten-den burger - (uitgeverij terra zutphen 1983) - pag. 192

Analogamente al caso precedente si tratta di un libro del quale non posso recensire i contenuti (è scritto in olandese), pur costituendo un importante riferimento bibliografico. L'opera dei coniugi den Besten, curatori del museo .........., è un agile volume dalla copertina morbida e riccamente illustrato, con attenzione anche a categorie di ferri da stiro meno presenti in altre opere. Molto ricca la documentazione fotografica presentata

 

 

 

 

 

 

scottish irons - i. & a. anderson - (1988) - pag. 81

Interessante studio dedicato interamente ai ferri da stiro prodotti in Scozia, dove i protagonisti indiscussi sono naturalmente gli splendidi esemplari a lingotto che, con i loro manici torniti e gli eleganti meccanismi di chiusura, rappresentano sicuramente quanto di più decorativo sia mai stato prodotto. Con precisione quasi maniacale vengono descritte tutte le possibili varianti per ciascuno degli elementi che costituiscono il ferro, dai montanti al manico, dalla soletta alla forma del lingotto, fino ai sottoferri che spesso accompagnavano queste vere e proprie opere d'arte (che solo le più importanti collezioni possono annoverare fra i propri esemplari). Gli ultimi capitoli sono infine dedicati alla produzione locale della Kenrick's, importante fabbrica di box irons e di ferri particolari (goffering, ferri da biliardo....)

 

 

 

 

 

The evolution of the sad iron - A.h. Glissman -  (1970) - pag. 141

L'opera di Glissman, la prima autorevole e completa pubblicazione sul ferro da stiro, ha costituito per molti anni il testo fondamentale dei collezionisti americani ed ancora oggi, nonostante gli anni, rappresenta una solida fonte bibliografica. Stampato in tiratura limitata a 1000 copie numerate (la mia è la 641) presenta la ricca collezione del prof. Glissman, dedicando ampio spazio, per la prima volta, anche ai ferri europei.

La seconda parte del libro presenta poi una ricca raccolta di cataloghi d'epoca e numerosi brevetti presentati e depositati presso l'Ufficio preposto alla registrazione delle nuove invenzioni.

Ormai pressoché introvabile, dato anche il numero limitato di copie edite, è oggetto di accanita ricerca da parte dei collezionisti più giovani, con ovvi riflessi sulla quotazione di mercato

 

 

a collector's guide to pressing irons and trivet - e. berney -  (crown publishers 1977) - pag. 182

Seconda pietra miliare questa ricca pubblicazione offre moltissime illustrazioni e descrizioni delle diverse tipologie di ferri esistenti, con un'ovvia concentrazione sui ferri di produzione industriale americana. Le descrizioni sono molto accurate anche se talvolta, con le conoscenze di cui disponiamo oggi, possono sembrare ingenue (ancora una volta sono i box scozzesi a generare confusione, venendo definiti di "probabile provenienze russa" ....). Una sezione finale è infine dedicata ai sottoferri

 

 

 

iRONS BY IRONS (1994) - pag. 160
MORE IRONS BY IRONS (1997) -
pag. 160
EVEN MORE IRONS BY IRONS (2000) - david irons -
pag. 160

La trilogia di David Irons (ebbene sì, un nome un destino: è come se un collezionista italiano di cognome facesse "ferri da stiro" !),  rappresenta sicuramente quanto di più imponente pubblicato sino ad ora sul tema, diventando un indispensabile strumento per ogni collezionista. Identica l'impostazione dei tre volumi, che si presentano come un vastissimo catalogo fotografico (sono più di 4000 i ferri presentati !!!) suddiviso per tipologia. Per ciascun ferro viene riportata una foto ed una sintetica descrizione con le dimensioni, il peso, la valutazione ed un indice di rarità. 
Mentre i primi due libri sono riferiti quasi esclusivamente alla produzione industriale americana (in bianco e nero con copertina "soft"), "Even more irons by irons" (che nelle intenzioni dell'autore dovrebbe essere il capitolo conclusivo, ma sinceramente speriamo proprio di no ...) è completamente a colori, con copertina cartonata ed è una vera gioia per gli occhi di ogni appassionato. Nato dall'invidiabile visita di Irons presso i maggiori collezionisti europei (soprattutto tedeschi) raccoglie il meglio della produzione del Vecchio Continente, oltre ad un interessante articolo di LoeCherbach sui ferri Nuremberg. Anche in questo caso la descrizione dei ferri presentati è ridotta al minimo, ma le splendide foto compensano ampiamente questo limite.
Unica riserva la valutazione eccessiva attribuita alla maggior parte degli esemplari europei presentati, dalla quale Irons prende peraltro le distanze limitandosi a riportare quelle suggeritegli dai collezionisti stessi (e si sa, "l'occhio del padrone ingrassa il cavallo" ...) 

 

 

 

year 2000 pressing iron price guide - carol and jimmy walker - (1999) - pag. 102

Carol & Jimmy Walker, editori del magazine "IronTalk", come ogni anno propongono il loro prezziario , avventurandosi coraggiosamente (e in questo affiancati solo da Dave Irons) sul terreno infido delle valutazioni dei ferri da stiro. L'agile fascicolo rilegato ad anelli, indicato come "indispensable reference for iron collectors" è un vero e proprio catalogo riportante centinaia di ferri da stiro, suddivisi per categorie, ciascuno con la sua piccola foto e la valutazione. La valutazione è espressa con un range tra un valore minimo ed uno massimo, per tentare di considerare le mille variabili che concorrono a definire il valore venale di un ferro da stiro: stato di conservazione, regione geografica, situazione del mercato oltre naturalmente al fattore più importante, la desiderabilità, il "devo averlo". Questo fattore, che naturalmente sfugge a qualsiasi valutazione razionale , è quella che alla fine influisce più profondamente su quello che un collezionista, magari con una follia incomprensibile ai più, è disposto a spendere pur di avere nella sua collezione l'esemplare a lungo ricercato

 

 

 

Antique sad irons - opal m. bowlin - (19xx)

In assoluto il primo libro pubblicato sull'argomento, fatto questo che gli fa perdonare alcune delle ingenuità presenti nelle descrizioni. Questo simpatico libretto presenta una carrella sui principali tipi di ferri da stiro americani, con un paio di esemplari di box irons danesi che costituiscono gli unici ferri europei (e dall'ammirata descrizione si percepisce tutta la lontananza che per anni ha separato il Nuovo dal Vecchio Continente anche sotto questo punto di vista ...)

 

 

 

 

 

 

smoothing irons - brian jewell - (midas books 1977) - pag. 70

Grazioso libro che alla consueta carrellata sulle principali tipologie di ferri affianca un interessante analisi dei marchi e delle sigle utilizzati dai produttori di ferri in ghisa, dei quali riporta anche un dettagliato esempio

 

 

 

 

 
 

a gallimaufry of goffering - o. st. john (1979) - pag. 55

I goffering iron rappresentano sicuramente una della categorie che più si discostano dall'idea classica di "ferro da stiro" e anche per questo sono circondati da un fascino particolare (accentuato anche dall'alone di mistero che per molto tempo ha circondato le loro origini e utilizzi). Proprio a questi ferri è interamente dedicato il lavoro di Oliver St. John, realizzato in occasione del meeting dei collezionisti inglesi del 1979 e ripubblicato grazie all'impegno di Julia Morgan (presidente del B.I.C.). La prima sezione del libro è un esteso studio, con approfondimenti su forme, materiali, utilizzi, ... La seconda parte del libro è invece la raccolta dei disegni (estremamente dettagliati) di una grande varietà di goffering, frutto dell'appassionata ricerca dell'autore nel corso degli anni

 

 

 

 

Minerva - pag. 104

Elegante pubblicazione tedesca, nata con l'ambizione di proporsi come magazine periodico del quale stiamo attendendo trepidanti la seconda uscita. Curatissima nell'impaginazione e nella scelta del materiale fotografico è quanto di più raffinato pubblicato sul mondo dei ferri da stiro, contribuendo ad elevare il nostro collezionismo al rango di Alto Antiquariato. Frutto dell'appassionato e paziente lavoro di LoeCherbach raccoglie interessantissime interviste al "gotha" mondiale (Jean Pierre Lenski, lo stesso LoeCherbach, ...), un articolo sui ferri di Nuremberg (ripreso anche nell'ultimo libro di Dave Irons), la cronaca dei principali raduni di collezionisti nel corso degli anni, schede di approfondimento, ...

Molto belle tutte le foto presentate, caratterizzate ciascuna da una descrizione del ferro e da un giudizio dello stesso secondo una scala di valutazione su sei livelli.  Molto apprezzabile infine la scelta del "bilingue" (ciascun articolo viene presentato in tedesco e in inglese), che rende accessibile a tutti gli appassionati questo esperimento che sinceramente speriamo possa avere un seguito

 

 

Decorative Antique Ironwork: A Pictoral Treasury - Henry Rene D'allemagne (1970) - pag. 417

Bellissima ristampa di un'opera francese del 1924, tanto spartana nell'impostazione quanto stupefacente nella "materia prima" presentata: la catalogazione fotografica originale dei 4500 oggetti della collezione di Le Secq des Tournelles, esposti nel Museo in Rouen.  Ad eccezione delle armi sono rappresentate praticamente tutti i settori nei quali i mastri ferrai hanno espresso la loro valenza: grate, chiavi, lucchetti, forbici, strumenti medici, strumenti da lavoro, ... dal tempo dei Romani fino alla prima metà dell'800. Gli oggetti presentati sono veramente stupefacenti e fanno perdonare in fretta sia la scarsa qualità della carta del libro (d'altronde si tratta di un'edizione economica "paperback"), sia la quasi totale assenza di descrizione degli oggetti fotografati. Ai ferri da stiro è dedicata una sola pagina (ma con esemplari davvero unici), mentre un'altra è riservata ai sottoferri

 

 

 

gli antichi segreti del fabbro - u. quinto (1983) - pag. 324

Imponente opera frutto della passione per il ferro battuto di Urbano Quinto, probabilmente il maggior esperto italiano nell'arte del fabbro. Il volume presenta la documentazione fotografica, con immagini a tutta pagina, della ricchissima collezione personale di Urbano Quinto, costituita da veri e propri capolavori appartenenti ai settori più diversi: alari, chiavi, lucchetti, insegne, utensili, ferri da stiro, ... Il periodo coperto va dal XV al XIX secolo, e proprio la datazione, insieme ad una sintetica descrizione, accompagna e completa ciascun oggetto presentato. Una ridotta ma significativa sezione è dedicata proprio ai ferri da stiro, presenti con alcuni esemplari primitivi fino a splendidi box seicenteschi

 

 

 

 

 

MEMORIE DI COSE PRIMA CHE SCENDA IL BUIO - L. GIBELLI - (priuli e verlucca 1996) - pag. 335

Il libro di Luciano Gibelli, appartenente alla collana "Quaderni di cultura alpina", costituisce una sorte di "memoria storica" sull'antica civiltà contadina, della quale riporta, con dovizia di particolari, usi e costumi. Dal punto di vista dei ferri da stiro è particolarmente significativa perchè, ad oggi, è l'unica pubblicazione che riporta informazioni sui ferri da stiro in pietra con il manico di metallo, che non a caso risultano essere tipici di una ben definita zona, a cavallo tra il Nord del Piemonte, la Val d'Aosta e le zone limitrofe della Francia, dove si estraeva il talco utilizzato per questi affascinanti ferri da stiro (vedi sezione "Ferri in pietra")

 

 

 

 

CATALOGHI D'ASTA

I cataloghi d’asta sulla vendita all’incanto dei ferri da stiro costituiscono una preziosa fonte di informazione, perché rappresentano il principale riferimento (unico prima dell’avvento delle aste on line) per avere la sensibilità sull’andamento del mercato e sul valore che questo attribuisce alle diverse tipologie di ferri... 

                          

 

 

I seguenti libri non appartengono, al momento, alla mia biblioteca, e pertanto posso solo fornirne una descrizione sommaria :

Il più completo libro dedicato agli strumenti necessari per "plissettare", scritto da Mark F. Durham. Contiene oltre 390 pagine di informazioni relative a tutti i tipi di questi ferri particolari, che in Europa non ebbero grande diffusione ma che in America condussero ad una notevolissima varietà. Tutte le illustrazioni contenute provengono dall'United States Patent Office Seguito del primo libro continua, in 200 pagine, la presentazione  dei più svariati modelli di fluting, pleaters, crimpers, ecc... Opera di Colin Giles (Birmingham, England) questo libro è interamente dedicato ai box irons, dei quali riporta la storia dei principali produttori. Riccamente illustrato a colori contiene anche una significativa raccolta di pubblicità aventi per protagonista il ferro da stiro. Pubblicato in un numero di copie estremamente basso è pertanto molto difficile da reperire

Fascicolo scritto da IK Anderson in occasione di un'esposizione della sua ricca collezione. 34 pagine interamente dedicate ai ferri ed alle fonderie scozzesi, con estratti dai cataloghi dell'epoca Edizione numerata di un'opera a tiratura limitata scritta da Vi Swanson a Seattle. In 72 pagine vengono catalogati i principali produttori di ferri da stiro american Una delle prime opere dedicate ai ferri da stiro (1977) è la presentazione della ricca collezione dei coniugi Politzer, Frank e Judy, specializzati nei ferri in miniatura (non più lunghi di 10 cm). 263 pagine di foto e informazioni sull'affascinante mondo dei piccoli ferri. La collezione è stata da poco dispersa all'asta (2001)

   
Il seguito della prima fortunata opera sui ferri e sottoferri in miniatura. Oltre 550 illustrazioni ricche di dettagli, raccolte in 258 pagine