Cari appassionati, anch'io come gran parte della generazione nata a cavallo degli anni '60-'70, sono rimasto traviato sin da piccolo da quelle macchine che trasmettevano la rabbiosità del motore ad una accattivante carrozzeria tutta italiana. Purtroppo all'epoca la mia famiglia sorretta esclusivamente dallo stipendio di un impiegato statale non poteva permettersi autovetture con carburatori doppio corpo e per me no rimaneva che osservarle con famelica invidia per chi le guidava. Ricordo che alle elementari la strada della mia scuola che si trovava al centro di Roma era percorsa quasi quotidianamente dal furgone portavalori della Banca d'Italia il quale era scortato dalle macchine della Guardia di Finanza. Io spesse volte venivo ripreso dagli insegnanti poiché durante la lezione mi alzavo con una banale scusa per vedere lo sfrecciare della Alfa 2000 di colore blu con il retrotreno che sfiorava l'asfalto ed i militari in divisa fuori dai finestrini, che scortavano il furgone (eh si! erano le 2000). Forse mi sono dilungato un pò troppo, comunque durante gli anni è sempre rimasto vivo in me il ricordo di quelle auto che purtroppo non si sono succedute nel tempo con altre di pari qualità e solo nell'agosto del 2000 mentre ero in vacanza a Milano Marittima vidi una GT Veloce 2000 di colore grigio che mi rinfocolò i ricordi. Credetemi è stata come una fiondata mi sono recato all'edicola più vicina per acquistare delle pubblicazioni sulle auto d'epoca. Capii ben presto che il budget concessomi dalla vita familiare no mi permetteva di trovare una gt 2000 in condizioni decenti, allora ripiegai ben volentieri sulla Giulia Super 1.600 rigorosamente modello Biscione. Dopo ricerche durate un paio di mesi trovai una Giulia Super 1.600 bordò in condizioni generali discrete (diceva l'inserzionista) della quale però mi innamorai per via del colore. Mi esaltava il pensiero di vedere tutte quelle cromature messe in risalto dal colore scuro della vettura.Così mi feci accompagnare a Genova a vedere l'auto da un amico più competente di me e certamente non rimanemmo esalatati alla vista della carrozzeria anzi. Però gli interni era veramente belli. E qui casca l'asino perché io basandomi sul fatto che gli interni era più che discreti mi autoconvinsi che era la mia auto, si per le sue condizioni 2.500.000 di Lire erano un pò troppi, però ha la targa originale e poi i due milioni di passaggio di proprietà perché c'era la voltura degli eredi da pagare era un pò esosa, si vabbe però gli interni sono immacolati. Insomma ad ogni domanda che mi ponevo per scoraggiarmi ne trovavo una altrettanto pronta da convincermi. E così in una giornata di neve intensa andai a prendere la belva e.......solo dopo qualche giorno seppe la triste cruda e malaugurata realtà. La Giulia era un ammasso di stucco e ruggine nascosta. Lo sconforto mi divorò, i sensi di colpa mi tormentavano di notte, che fare la dò al rottamaio, la vendo? Poi..... il colpo che ci voleva, mi chiama un amico rottamaio al quale era appena entrata una Nuova Super immacolata. Immediatamente mi precipito a vederla e notiamo con il carrozziere che all'epoca appena uscita dal concessionario era stata antirombata completamente pertanto non presentava un minimo punto di ruggine. Cos' alle soglie del 2001 inizia lo smontaggio dei pezzi dalla Nuova Super ed il relativo montaggio sul mio Biscione.
E' certo che a tutt'oggi no riesco a fare la somma di quanto ho speso in parti meccaniche e di carrozzeria nonché nella manod'opera della carrozziere è certo che il valore della macchina è inferiore a quanto da me speso. In compenso però ho una Giulia che mi soddisfa a pieno mi coinvolge in particolar modo ogni qual volta la uso. Io e la mia famiglia con lei abbiamo partecipato ad un raduno in Svizzera e ci siamo divertiti molto e poi non credevo che anche la mia consorte si coinvolgesse tanto da comprarsi una Fiat 600 del 1967.